Una Namibia di colori e profumi che ti riempiono i sensi!
La sera avevo prenotato con largo anticipo al Joe’s beerhouse: carne eccezionale e anche il vino a un prezzo davvero irrisorio per chi è abituato ai prezzi milanesi! Una bella dormita è quello che ci vuole per ricaricarci che domani inizia l’avventura! 19 Luglio: Windhoek-Kalahari Desert (300 km c.a: 3 ore) Con calma ci svegliamo e verso le 10 partiamo. Alle 14 entriamo nella riserva del nostro lodge e fatto il check-in ci prenotiamo subito per il safari delle 16 della durata di 3 ore circa. Alle 16 si parte! In questa zona non ci sono predatori pertanto spingbok, orice kudu,alcefalo, struzzi, facoceri, zebre, giraffe vivono senza problemi! Al tramonto ci fermiamo sopra una duna e apparecchiano per un aperitivo…e così con un buon bicchiere di vino, ci gustiamo il primo tramonto che solo in Africa può essere così magico. Rientriamo doccia e gli animali ammirati nel pomeriggio ce li ritroviamo squisitamente cucinati; a chi piace, qui la carne è qualcosa di spettacolare, tenera e saporita! Una tazza di tè per scaldarci un pochino e andiamo a dormire
20 Luglio: Kalahari-Queever Tree Forest-Ai-Ais (550km: 6 ore) Dopo una buona e abbondante colazione ci mettiamo in marcia; prima di giungere a destinazione e visto che è di strada, ci fermiamo un’oretta al Queever Tree Forest, dove si possono ammirare le piante di Diconomia Aloe: è una pianta molto particolare che si vede anche lungo la B1, ma qui ce ne sono tantissime. Fatte 2 foto ripartiamo e arriviamo nel nostro lodge nel pomeriggio, in tempo per fare un bagno nella piscina con acqua termale a 65gradi (Ai-Ais infatti in Afrikaans significa acqua bollente)
21 Luglio: Ai-Ais-Fish River Canyon- Luderitz (450 km: 5 ore circa) Alle 8 siamo già pronti a ripartire, riposati e carichi, anche perché è consigliato vedere questa meraviglia al mattino: il canyon è davvero imponente e si estende per km e km: parlando con dei ragazzi che hanno fatto il trekking di 5 giorni hanno detto che è un’esperienza unica…ma a noi basta ammirarlo dall’alto nei vari view points. In tarda mattinata ci rimettiamo in macchina con destinazione finale la cittadina di Luderitz Arriviamo al nostro cottage nel tardo pomeriggio; prenotiamo l’escursione per il giorno seguente in catamarano per vedere i pinguini (450 NAD=30€ p/p); facciamo un giro nella cittadina anche se non ha molto da offrire; ceniamo e buona notte. 22 Luglio: Lüderitz-Kolmanskop-Luderitz Alle 8 si salpa! Il tempo non è dei migliori; fa freddo e tira vento; noi siamo praticamente vestiti come per andare a sciare: maglia termica, pile, calze di lana, giacca cappellino e guanti…e comunque il vento ti taglia la faccia! Arriviamo all’isolotto che ospita la colonia dei pinguini in un’ora di navigazione; nel frattempo si avvistano anche delfini e otarie: foto di rito e nell’ora successiva si rientra con calma, passando di fronte a Capo Diaz, dove approdò appunto Bartolomeo Diaz; c’è anche spazio per una cioccolata calda gentilmente offerta e molto gradita vista la temperatura! Alle 10.30 siamo di ritorno e di corsa prendiamo la macchina per andare a Kolmanskop (10km da Luderitz), la città ormai disabitata ma fiorente nei primi anni del ‘900 per la ricerca dei diamanti: alle 11 parte il tour con guida (100 NAD=7€ circa p/p); il biglietto lo fate direttamente lì. Ero un po’ scettica perché mi sembrava una cosa costruita ad hoc per i turisti…invece è stato molto interessante…poi per una donna sentir parlare di diamanti e la facilità con cui si trovavano semplicemente spostando la sabbia…è un sogno! Ma era per davvero così! Il tempo peggiora così facciamo un po’ di spesa al supermercato e ci rilassiamo un po’ in camera. La sera decidiamo di cenare nel posto più popolare della città: il Barrels; abbiamo fatto bene perché cibo ottimo a prezzo irrisorio. 23 Luglio: Lüderitz-Sesriem-Namib Desert Anche nella giornata di oggi ci spareremo 600km circa per arrivare a Sesriem dove c’è il nostro lodge (in realtà è a 60km da Sesriem in mezzo al Namib desert…uno spettacolo!) Arrivati a Sesriem nel pomeriggio, decidiamo di andare già a vedere le dune, perché si sa che a seconda della luce della mattina o del pomeriggio, cambiano. Ci fermiamo alla Duna 45, così chiamata perché si trova al km 45 della strada che conduce a Sossusvlei. Il contrasto del cielo azzurro con questa duna arancione è qualcosa di magico che riempie gli occhi; saliamo un pezzetto, 100 foto ma dobbiamo andare per evitare di guidare col buio (il sole in questo periodo tramonta alle 18.30)
24 Luglio: Sossusvlei-Deadvlei Ci svegliamo presto per evitare il super affollamento e la giornata inizia proprio bene perché una baby giraff ci attraversa la strada appena fuori dal nostro lodge! Che emozione! Alle 8.30 siamo già al gate di Sesriem: l’ingresso costa 170 NAB=11€ 2pax+un veicolo. Arrivati al parcheggio di Sossusvlei ci sono delle navette che ti portano alla Big Daddy, la duna alta 325mt che abbiamo intenzione di scalare; volendo era fattibile percorrere gli ultimi 5km con il proprio mezzo (ovviamente se si ha un 4×4) ma abbiamo preferito non rischiare di infossarci. La scalata è fattibile anche per chi non è un super sportivo (come me): c’è giusto un punto che tira un po’ ma si riesce tranquillamente e ci si impiega 1h e mezza: la vista è mozzafiato! A scendere? 1 minuto! Tornati alla macchina mangiamo qualcosa e rientriamo al lodge dove ci rilassiamo in piscina e ci godiamo la cena con una bella bottiglia di vino! 25 Luglio: Namib Desert- Solitaire-Swakopmund (300km-4 ore circa) Una ricca colazione è quel che ci vuole per iniziare la giornata, anche se oggi tutto sommato sono “solo” 300 i chilometri che ci separano dalla prossima tappa. Ci fermiano a Solitaire per comprare la famosa Apple Pie che mangeremo a pranzo e scattare due foto alle macchine abbandonate e lasciate in balía della sabbia e del vento. Fate attenzione alla strada (C14): per circa 20km ci sono un po’ di tornanti e discese ripide che sullo sterrato è un attimo intraversare il mezzo (abbiamo visto una jeep finita fuori strada e cappottata in un piccolo fossato); c’è un canyon dove in alcuni punti ci sono dei veri precipizi e ovviamente non ci sono protezioni pertanto andate piano e frenate col freno a motore! Alle 13 facciamo il check-in presso il nostro B&B e giriamo la città; a differenza di Lüderitz, Swakopmund è più grande anche se non si può certo dire che è una bella città, ma va bene come punto di appoggio e se si vuole fare qualche attività sportiva anche estrema. 26 Luglio: Swakopmund-Walvis Bay- Swakopmund (30km: mezz’ora) Oggi giornata relax, dobbiamo solo percorrere 30km per raggiungere la cittadina di Walvis Bay e girarla un po’; col senno di poi vi dirò che non vale la pena sprecare una notte ancora qui perché anche Walvis Bay non c’è niente di bello a parte la lagoon con centinaia di fenicotteri.
Il pomeriggio ci rilassiamo un po’ nel B&B e poi alle 16 ci vengono a prendere per portarci al maneggio, avendo prenotato il giorno prima una passeggiata a cavallo nel deserto al tramonto (2 ore 1800NAD=120€/ 2pax);il prezzo è discutibile ma è stata un’esperienza molto molto carina
27 Luglio: Swakopmund- Brandberg-White Lady (300km circa/ 4 ore) Lasciamo Swakopmund avvolta da una fitta nebbia con 8 gradi e un freddo umido che ti entra nelle ossa, con la speranza di trovare temperature più miti. Lungo il tragitto la nebbia lascia spazio ad un bel sole e le temperature cominciano a salire fino a 36 gradi! Arriviamo al lodge e prendiamo possesso questa volta di una tenda (di tutto fornita compreso doccia e bagno) nel bel mezzo del deserto! Lasciati i bagagli ci dirigiamo al gate dove si trovano alcune pitture rupestri, tra cui la famosa White Lady (200 NAD=13€/2pax+veicolo)…che poi si è scoperto che lady non è ma trattasi di un giovane San ricoperto di argilla per il rito di iniziazione. Con grande sorpresa scopriamo che la grotta si trova a un’ora di cammino…(quindi 2 ore in totale) che fare? mi informo del percorso se in salita o pianetto e mi assicurano che è fattibile avendo con noi cappello, un litro d’acqua a testa e crema solare. Assegnataci la guida Ina (perché non si può andare da soli) partiamo! Ina ha un passo decisamente sostenuto…grazie! conosce ogni sasso a memoria percorrendo questo sentiero 3 volte al giorno! In 40 minuti arriviamo (un po’ affaticati!) anche se lungo il percorso abbiamo visto le procavie (una specie di marmotte), il passaggio degli elefanti che tutto hanno distrutto e varie piante officinali (canfora, citronella) Aspettiamo il nostro turno e dopo una ventina di minuti saliamo sulla piattaforma: le incisioni sono veramente ben conservate e i colori ancora nitidi considerando che hanno più di 2000 anni! Torniamo al gate con passo deciso (in totale ci abbiamo messo 2 ore includendo attesa e visita) Dopo aver dato la mancia a Ina (anche la LP dice che praticamente è obbligatorio vivendo di questo) rientriamo al lodge rilassandoci un po’ in piscina. Cena e alle 21 siamo già a letto dopo aver ammirato uno stupendo firmamento con la via lattea perfettamente visibile…che spettacolo ragazzi!
28/30 Luglio: Brandberg-White Lady/ Etosha (300km circa/ 4 ore) La mattinata passa velocemente in macchina; ci fermiamo a Outjio per fare un po’ di spesa, mangiare un boccone e fare benzina. Alle 14 siamo già davanti all’Anderson Gate di Etosha. Sarà un girovagare di 3 giorni in lungo e in largo alla ricerca di tutti gli animali: il più emozionante è stato al tramonto alla pozza di Nebrowni dove sono arrivati 3 rinoceronti (due adulti e un piccolino); non siamo stati altrettanto fortunati con i felini…non ne abbiamo visto neanche uno, ma si sa, c’è la volta che ne puoi vedere 10 tutti insieme e la volta che si rimane a bocca asciutta.
31 Luglio: Etosha-Windhoek (420km/4 ore circa) Si torna a casa: la strada è tutta asfaltata quindi si viaggia sui 120km/h Ultima cena in un posto davvero carino consigliato dalla nostra guest house: il Spettle (consigliato per un’ultima bottiglia di buon vino sudafricano)
Un viaggio meraviglioso ma ci sarà un altro paese africano che in futuro sicuramente faremo perché il mal d’africa esiste e ciclicamente ritorna sendendo l’esigenza di partire per poter respirare e ammirare quei profumi e quegli odori che sono lì si possono trovare Ultima nota:quando abbiamo deciso che il prossimo viaggio sarebbe stato tornare in Africa e precisamente la Namibia, ho cominciato a inviare prima emails direttamente ai lodges-perché volevo organizzare tutto da sola, ma poi ho capito che era praticamente impossibile:ogni accommodation mi rispondeva che erano busy(7 mesi prima? mah); credo perché preferiscano lavorare direttamente con le agenzie. Ho quindi chiesto un paio preventivi ad agenzie italiane specializzate nell’africa del sud; non era cosa per il nostro budget e così ho scovato questa agenzia namibiana -la Cardboard Box-che si sono occupati di tutto,noleggio 4×4 e accommodations, mentre per i voli ci dovete pensare voi; il risparmio? del 30% tutto rispetto ai preventivi italiani (e i lodges sono gli stessi!!) Alice-la ragazza con cui ero in contatto- ci ha creato il tour come lo volevamo noi! È stata super! se volete maggiori info non esitate a contattarmi! Alla prossima!