Malta e i ragazzi con il Doblo
La mattina seguente ci rechiamo a La Valletta, parcheggiamo il nostro Dobloo appena fuori le mura e prima di oltrepassarle ammiriamo la fontana dei Tritoni Consiste di tre tritoni bronzei che sostengono una grande vasca, bilanciati su una base concentrica costruita in cemento e rivestita di lastre di travertino. Oltrepassando il ponte che ci consente di superare il fossato entriamo nella città vecchia e subito sulla destra vi è il Parlamento Maltese, disegnato da Renzo Piano edificio moderno ma ben integrato nel contesto architettonico del centro storico. Continuiamo sulla via principale e sulla nostra sinistra troviamo L’Auberge de Provence, un antico edificio adibito a Museo Nazionale di archeologia. Nel museo sono presenti reperti preistorici provenienti dalle isole maltesi risalenti a una fascia temporale tra il periodo Għar Dalam (5200 a.C.), in cui ci furono i primi insediamenti umani sull’isola, e il periodo Tarxien(2500 a.C.). Il pezzo principe tra tutti i reperti esposti e la Dama dormiente reperto scoperto all’ipogeo di Ħal-Saflieni. Lasciamo il museo ed a pochi metri sul lato opposto visitiamo al costo di 10 euro la Concattedrale di San Giovanni Battista patrono dei Cavalieri Ospitalieri, ordine formato da nobili provenienti dalle più importanti casate europee impegnati a proteggere la fede cattolica e l’Europa dagli attacchi dei Turchi Ottomani. I membri dell’Ordine si distinguono in Cavalieri, Cappellani e Serventi d’armi sotto l’autorità di un Principe Gran Maestro. Vedendo questa cattedrale dall’esterno non ci si può immaginare la ricchezza interna, ma non appena si entra si viene avvolti da un concentrato di bellezza. La Cattedrale insieme al centro storico della Valletta è stata dichiarata patrimonio dell’umanità nel 1980. L’edificio è a pianta basilicale con una navata principale larga 15 metri per una lunghezza di 53 metri, e due laterali sostenute da dodici pilastri. Le opere presenti sono infinite, tra cui due opere del Caravaggio e altre del Mattia Preti. Anche il pavimento e stupefacente, formato da ben 405 lapidi realizzate come pannelli marmorei, le lastre riccamente intarsiate recano simboli araldici, dediche, iscrizioni, motivi religiosi, fregi militari e trofei navali. Lungo entrambi i lati sono dislocate le dieci cappelle intercomunicanti, otto di esse sono dedicate alle principali nazionalità e lingue parlate dei Cavalieri gli ambienti delle comunità francesi, italiane, tedesche e aragonesi, essendo quest’ultime le più numerose e importanti si trovano più vicino all’altare e manifestano la magnificenza dei rispettivi stati. Dopo la Cattedrale visitiamo L’armeria e le stanze del palazzo ed infine il Forte Sant’Elmo nel cui interno vi è il Museo della guerra che raccoglie armi che vanno dall’età del bronzo al 2004 (anno in cui Malta entrò a far parte della comunità europea). Torniamo sui nostri passi e lasciamo il centro della Valletta. Rientriamo in Hotel e passiamo qualche ora in piscina prima della cena.
Nel nostro terzo giorno a Malta ci rechiamo a Vittoriosa una delle tre città famose di Malta, (le altre due sono Cospicua e Senglea). A Vittoriosa visitiamo il Palazzo dell’inquisitore uno dei pochissimi palazzi superstiti del suo genere, la costruzione del palazzo risale al 1530, ma nel corso dei secoli molte sono state le modifiche e gli ampliamenti, oggi al suo interno si possono visitare molti ambienti dell’epoca come le cucine e le prigioni, oltre al tribunale dove venivano emesse le sentenze e gli ambienti privati dell’inquisitore come la camera da letto. Lasciamo il palazzo dell’inquisitore e ci rechiamo al Museo marittimo che ospita una collezione unica di oltre 20.000 reperti tra cui alcuni manufatti unici come la più grande ancora romana. Dopo il Museo Marittimo raggiungiamo Il Forte Sant’angelo, uno dei Forti più intensamente impegnato nella formazione del destino di Malta. Il sito ha attirato l’attenzione già dall’antichità, in particolare dopo la colonizzazione delle isole da parte dei Fenici. Nel 1274 Forte Sant’Angelo o Castrum Maris (Castello del Mare) come era noto all’epoca consisteva in due recinti fortificati con torri circolari a intervalli regolari. Dopo il 1530 divenne il quartier generale dell’ordine di San Giovanni e ospitò persino la residenza del Gran Maestro. Molti furono negli anni i lavori di ampliamento e fortificazione del Forte, nel 1565 durante il grande assedio ha avuto un ruolo di difesa fondamentale, coordinando le strategie difensive giorno dopo giorno, devastò le batterie degli ottomani e rovinò il piano degli assedianti di attaccare Senglea il 15 luglio. Il Forte ha avuto ruoli fondamentali anche nella prima e seconda guerra mondiale, nel 1906 le flotte del mediterraneo della Royal Navy trasferì il suo centro di comando nel Forte e ne usci solo nel Marzo del 1979. (praticamente l’altro ieri).
Si è fatta ora di pranzo vorremmo fermarci in qualche ristorante, ma dovete sapere che a Malta alle ore 17.00 chiudono tutti i siti e Musei, quindi un panino al volo e proseguiamo verso L’ipogeo di Ħal-Saflieni, struttura sotterranea scavata tra il 3600 a.C. circa e il 2500 a.C. Si ritiene che in origine fosse un santuario, divenuto necropoli in tempi preistorici. È l’unico tempio preistorico sotterraneo al mondo, venne scoperto per caso nel 1902, quando degli operai che stavano tagliando delle cisterne per nuove abitazioni ne ruppero il soffitto. Il primo livello somiglia molto alle tombe scoperte a Xemxija. Alcune stanze sono in realtà caverne naturali ampliate artificialmente, dagli esami scientifici si è appreso che il primo livello e il più antico. Il secondo livello venne creato quando gli antichi costruttori decisero che il primo non era più sufficiente, questo livello si trova solo 10 metri sotto il livello della strada e mostra eccellenti abilità nella scultura della pietra, in questo livello si possono osservare importanti stanze, come la stanza principale, il Santo dei Santi, la stanza dell’Oracolo e il Buco del serpente una buca alta due metri che potrebbe essere stata usata per tenervi dei serpenti, o per raccogliere l’elemosina. Infine il terzo livello che si suppone sia stato usato come deposito, probabilmente di frumento. Una nota molto importante se volete visitare questo Ipogeo bisogna prenotare con largo anticipo, l’ingresso è consentito solo su prenotazione a soli 60 ospiti al giorno. Dopo la visita a questo spettacolare sito rientriamo in Hotel per rinfrescarci ed essere pronti per la serata, decidiamo di trovare un posto migliore dove mangiare e la logica ci suggerisce Marsa Scirocco (Marsaxlokk) un villaggio di pescatori situato a sud-est dell’isola attorno alla Baia omonima, Marsaxlokk significa letteralmente Porto dello scirocco e con le sue imbarcazioni coloratissime è uno dei porti più caratteristici di tutta l’isola oltre ad essere il più ricco di pescato, in particolare pesce spada, tonno e lampuga sono catturati in abbondanza nel periodo tra primavera e autunno. Durante la settimana il pescato viene venduto a la Valletta, mentre la domenica direttamente nel porto. Allora non ci resta che provare questo pesce in un ristorante sul lungomare che ci è stato suggerito, le aspettative sono state rispettate, paccheri ai frutti di mare, Tonno e pescato del giorno oltre ad un cannolo siciliano buonissimo sono la nostra cena. Soddisfatti rientriamo in Hotel.
In un lampo siamo già a metà vacanza, quest’oggi la nostra destinazione è l’isola Gozo, partiamo prima del solito dal nostro Hotel e raggiungiamo con qualche difficoltà, dovuta al traffico, il porto di Cirkewwa dove un incessante servizio di traghetti fa la spola tra l’isola principale e Gozo. Arrivati sull’isola di Gozo dopo una attraversata di solo 20 minuti, cominciamo le nostre visite con il Museo di Archeologia nella cittadella di Victoria. Il museo è ospitato in una casa del 17 ° secolo che era originariamente conosciuta come Casa Bondi, si tratta di un edificio a due piani con una facciata austera simmetrica, con un balcone in pietra scolpito sopra la porta d’ingresso. Il museo è stato aperto nel 1960 come il primo museo pubblico a Gozo, oggi è conosciuto come il Museo Archeologico di Gozo o il Museo Nazionale di Archeologia e presenta reperti archeologici che coprono la storia culturale dell’isola di Gozo dall’era preistorica al periodo moderno. Ci spostiamo di pochi metri e visitiamo il Gran Castello Historic House, questo museo è ospitato in un gruppo di case medievali in via Bernardo DeOpuo e ospita una vasta gamma di mostre che illustrano il modo di vivere locale, rurale e tradizionale, queste case risalenti al 1600 sono state adibite a tale funzione nel 1983. Adiacente Al Gran Castello ci sono le Vecchie Prigioni (Old Prison) il complesso carcerario è diviso in due diversi edifici: l’atrio, che era stato una cella comune nel 19 ° secolo, e un blocco indipendente con sei celle individuali. Il complesso carcerario è rimasto attivo fino al 1962. Prima di lasciare la Cittadella visitiamo Il Museo di Storia Naturale ospitato anch’esso in tre edifici domestici del 1600 collegati tra loro, la collezione del museo è distribuita su due piani, al piano terra è rappresentata la Geologia, i minerali, l’evoluzione umana e animale e la vita marina di Malta, nel museo è presente una piccola pietra lunare portata sulla terra dall’equipaggio dell’apollo 2 e donata al popolo maltese dal presidente Nixon. Il piano superiore e dedicato alla flora e alla fauna dell’isola, nel piccolo giardino retrostante sono presenti le piante tipiche indigene, tra cui il Centaury di roccia maltese, pianta nazionale maltese.
Lasciamo la Cittadella e raggiungiamo i templi di Ggantija a Xagnra uno dei siti archeologico più importanti delle isole Maltesi, il sito è costituito da due templi risalenti tra il 3600 e 3200 a.c. il nome Ggantija deriva da ggant, parola maltese che significa Giganti in quanto il sito è associato a una razza di giganti. I templi sono in ottimo stato di conservazione, questo e dovuto al duro calcare corallino utilizzato per i muri esterni, mentre per gli arredi, altari e lastre decorative venne utilizzata la pietra calcarea Globigerina molto più morbida. I resti di ossa di animali suggeriscono che in questi templi si effettuavano rituali che implicavano il sacrificio di essi. Sono presenti molti focolari in pietra e molti fori di libagione nel pavimento che potrebbero essere stati utilizzati per il versamento di offerte liquide. Lasciamo questo magnifico sito archeologico e raggiungiamo la nostra ultima meta di Gozo ovvero il Mulino Ta Kola Windmill, uno dei pochi mulini a vento sopravvissuti sulle isole maltesi. Il nome Ta Kola è probabilmente legato al nome dell’ultimo mugnaio noto come Zeppu (Giuseppe) ta Kola (figlio di Nikola). Al piano terra del mulino si possono osservare i locali dell’officina contenenti una vasta gamma di attrezzi, mentre al primo piano ci sono gli alloggi del mugnaio arredati con mobili tradizionali e oggetti legati all’artigianato di Gozo. Lasciamo il Mulino e anche l’isola di Gozo facendo rotta verso il nostro Hotel ma al solito punto, il solito traffico, purtroppo per raggiungere il porto di Cirkewwa e per tornare verso La Valletta vi è un’unica strada (strada 1) a doppio senso di marcia ma in certi punti è larga solo due metri e l’ingorgo è inevitabile, comunque giungiamo al nostro Hotel nei tempi previsti (più o meno) e trascorriamo la serata nel centro storico della Valletta.
Siamo a Malta da cinque giorni è ancora non abbiamo fatto il bagno, quindi quest’oggi lo dedichiamo al relax in spiaggia. Malta non ha molte spiagge, la costa è per lo più frastagliata, noi raggiungiamo la spiaggia di Golden Bay Beach in località Melliena a nord-ovest di Malta, qui ci sono tre spiagge una di fianco a l’altra divise da speroni di montagna, la Prima Golden Bay appunto è la più grande ma è molto affollata quindi scegliamo la seconda raggiungibile dopo aver sceso (poi bisogna risalirli) 186 gradini, la spiaggia è più piccola della prima ma più tranquilla, infine la terza spiaggia è una caletta raggiungibile in barca o dopo una lunghissima passeggiata tra le colline, restiamo in spiaggia fino alle 17.00 (il servizio di affitto ombrelloni e sdraio chiude alle 18.00) poi rientriamo in Hotel.
Per questa giornata abbiamo prenotato già dall’Italia un’escursione in Catamarano, quindi raggiungiamo il porto di Bugibba, il nostro tour parte da questa località, anticipiamo il nostro arrivo e prima di imbarcarci visitiamo l’acquario internazionale di Malta, l’acquario non è grandissimo ma è ben realizzato, la struttura e nuova e ben tenuta, all’interno sono presenti anche un Bar/ristorante e un negozio di souvenir. Terminata la nostra visita all’acquario raggiungiamo il punto d’imbarco, saliamo a baro del nostro catamarano e prendiamo il largo. Navigando lungo costa ammiriamo le meravigliose scogliere di Malta, le baie e le stupende insenature, raggiungibili solo in barca, sfioriamo la piccola isola di San Paolo dové posta la statua dell’apostolo. La prima sosta la facciamo alla spettacolare laguna di Cristallo e non appena ci danno il via libera incominciamo una serie di tuffi in un acqua cristallina, dopo circa un’ora e mezza ripartiamo per raggiungere la più famosa Laguna Blu (affollata) ormeggiato il catamarano raggiungiamo la piccola spiaggia e ci immergiamo in acque turchesi, anche qui restiamo per un ora e mezza circa, poi una volta asciutti esploriamo con un piccolo tour organizzato l’isola di Comino, infine verso le 17.00 ripartiamo per Bugibba. Per la serata decidiamo di tornare in quel ristorante di siciliani a Marsaxlokk, ma giunti nel locale ci dicono che non c’è posto, essendo sabato bisognava prenotare, infatti la cittadina è invasa di gente, (prenotiamo per la domenica) optiamo per un altro ristorante già adocchiato in precedenza, essendo molto più grande forse siamo fortunati ed infatti anche se aspettiamo una mezzora riusciamo a cenare ed anche bene.
Ultimo giorno intero a nostra disposizione, abbiamo rispettato quasi alla lettera il programma che ci avevamo prefissati, per quest’ultimo giorno ci resta da vedere la vecchia capitale di Malta ovvero Mdina una piccola città racchiusa nelle mura ormai quasi disabitata, ma una intera giornata è tanta quindi decidiamo di rilassarci per qualche ora nella spa del nostro Hotel e verso le 12.00 partiamo per Mdina. Cominciamo il nostro giro di visite da Rabat, la città moderna fuori le mura e visitiamo le Catacombe di San Paolo. Queste Catacombe si trovano fuori Mdina perché la legge romana vietava le sepolture all’interno della città. Questo sito rappresenta la prima e la più grande testimonianza archeologica del cristianesimo a Malta. Il complesso e suddiviso in due grandi aree nella quale sono disseminati oltre 30 Ipogei, il complesso principale comprende un sistema di passaggi e tombe sotterranee interconnesse tra loro e copre oltre 2000 metri quadrati. Lasciamo questo sito e proseguiamo verso Mdina, esattamente alle porte delle mura vi è la Domus Romana, un piccolo museo costruito intorno ai resti di una casa aristocratica romana scoperta casualmente nel 1881, in questo museo osserviamo molti manufatti di epoca romana compresi dei bellissimi mosaici. Usciamo dalla Domus e entriamo nella città di Mdina, subito sulla destra in un palazzo del 1700 in stile barocco si trova il Museo Nazionale di storia naturale inaugurato nel 1973, le varie aree del museo coprono vari argomenti come la geologia e la paleontologia maltese, sono esposti mammiferi esotici, insetti, conchiglie e uccelli. Vi è anche una sala dedicata all’anatomia scheletrica dei vertebrati e una dedicata ai minerali. Usciamo dal Museo di storia naturale e ci inoltriamo per le viuzze della città che personalmente definirei una città fantasma, infatti tranne che sulla via principale non vi è anima viva, e vista l’ora (solo le 18.00) i negozi di souvenir si apprestano a chiudere. Ci rechiamo alla cattedrale di San Paolo, la chiesa è stata costruita sul luogo dove il governatore Publio avrebbe incontrato San Paolo dopo il naufragio sulle coste dell’isola di Malta della nave che lo trasportava a Roma. In locali adiacenti che fungevano da seminario ora vi è un museo dove sono esposte collezioni di monete, argenti liturgici, paramenti religiosi e alcune xilografie. Con la visita alla cattedrale finisce la nostra permanenza a Mdina, lo stomaco ci ricorda che per la serata abbiamo un appuntamento alle 21.00, quindi rientriamo in hotel e dopo la sanificante doccia ci reciamo nuovamente a Marsa Scirocco dove i nostri siciliani ci attendono. Non potevamo concludere le nostre vacanze a Malta con un ottima cena e aria di casa, premetto che quando viaggio preferisco immergermi nella quotidianità del luogo e cerco un’alimentazione tipica, ma qui a Malta non esiste una vera è propria cucina, l’unico piatto presente in tutti i menù di Malta è il coniglio che francamente non è il mio forte. Salutiamo i nostri amici Siciliani e rientriamo in Hotel dove trascorriamo la nostra ultima notte a Malta. Siamo al termine della nostra avventura in questa piccola isola, con il nostro Dobloo ci siamo spostati in lungo e in largo visitando il più possibile ora è il momento di raggiungere l’aeroporto dove riconsegnano il nostro mezzo di trasporto, lasciandolo semplicemente nel parcheggio e depositando le chiavi in una cassetta presente al banco in aeroporto, conclusa questa pratica ci imbarchiamo e dall’alto dedichiamo l’ultimo saluto a Malta ed a tutti i maltesi.