Anversa ed Amsterdam: due città diversamente fantastiche
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20/6 Anversa
Si parte il 20/6, ma avendo già visitato in passato Bruxelles decidiamo di inframezzare il tragitto con una tappa ad Anversa. La scelta, quasi casuale, più che altro per la posizione intermedia fra Bruxelles e Amsterdam, si rivela vincente: Anversa appare come una bellissima realtà a misura d’uomo. Per raggiungerla, dall’aeroporto Bruxelles-Charleroi, prendiamo i mezzi della SNCB (Società Nazionale delle Ferrovie del Belgio): autobus fino a Charleroi Sud e treno fino ad Anversa con biglietti acquistati online sul loro sito ufficiale.
E appena arrivati ad Anversa, la prima bella sorpresa: ci ritroviamo in una stazione centrale maestosa ed affascinante. Dopo aver lasciato i bagagli nel Gold Apartment (7 minuti a piedi dalla stazione, consigliatissimo) cominciamo la nostra escursione.
Anversa si visita tranquillamente a piedi. In pochi minuti ci ritroviamo ad attraversare il quartiere dei diamanti e poi di seguito il Meir, la via dello shopping che collega la stazione centrale con il centro storico lungo la quale oltre al lato commerciale fanno capolino edifici storici (come lo Stadsfeestzaal e la casa del pittore Rubens) e piazze caratteristiche (come la Groenplats, anch’essa con una statua omaggio al famoso pittore fiammingo).
Ma la parte più carina è proprio quella del centro storico. Di fronte alla Cattedrale campeggia l’originale scultura di Nello e Patrasche che rappresenta un ragazzo e il suo cane avvolti dalla pavimentazione della piazza, come se fosse una coperta. La statua celebra il legame fra gli uomini e i loro amici a 4 zampe. Poi c’è la Grote Markt, la piazza principale con il municipio e con il monumento di Brabo. Si tratta di una fontana sormontata da una statua che ritrae il soldato romano Brabo che getta nel fiume la mano del gigante: evento leggendario da cui deriverebbe il nome della città Antwerpen (Anversa), – hand (mano) e werpen (gettare) -.
Il centro si estende fino alle rive del fiume Schelda, in prossimità del quale si trova l’Het Steen, un castello medievale, ahimè in ristrutturazione.
21/6 Anversa-Amsterdam
Il mattino successivo lo dedichiamo al verde del parco Stadspark, all’orto botanico e poi, risalendo verso il centro, dopo una capatina alla chiesa di San Giacomo, ci dirigiamo verso la zona dello Zoo, famoso soprattutto per i suoi fenicotteri rosa. L’accesso allo zoo avviene dalla piazza Koningin Astridplein di fronte alla stazione centrale, piazza caratterizzata anche dalla presenza di una mega ruota panoramica e crocevia per accedere facilmente a Chinatown e alla Chocolate Nation (museo del cioccolato).
Ma è ora di ripartire: c’è un Flixbus pronto a portarci ad Amsterdam. Con un ingiustificato ritardo di 45 minuti scendiamo a Amsterdam Bijlmer Arena, a 5 minuti a piedi dal nostro hotel (l’A&O). Non è centrale ma vicinissimo alla metro e alla stazione ferroviaria: un ottimo compromesso considerando che i prezzi degli hotel ad Amsterdam sono tipicamente molto alti, per nulla paragonabili a quelli di altre capitali europee. Il tempo di lasciare i bagagli e via in metro per il centro dove prendiamo confidenza con la città con un giro in battello lungo i canali (si parte dal Lovers Canal Cruises, in prossimità della stazione centrale).
22/6 Amsterdam Centro
La giornata odierna, è dedicata alla visita del centro storico: arriviamo in metro alla stazione centrale, e di lì ci tuffiamo nell’atmosfera sui generis di questa città. La prima cosa che salta all’occhio è l’uso, quasi indiscriminato delle biciclette: ci sono parcheggi con centinaia di bici, che solo al pensiero di chi debba trovarne la propria, rabbrividisco :-). Bici di ogni tipo, incluse quelle che permettono alle mamme di portare a bordo i propri figli. Il centro nevralgico è piazza Dam su cui si affacciano il Museo delle cere Madame Tussauds, il Palazzo Reale, la Chiesa Nuova e di lì in pochi minuti si arriva ad uno degli appuntamenti imperdibili di Amsterdam: la casa di Anne Frank. Vedere dal vivo il rifugio in cui Anne e la sua famiglia erano costretti a nascondersi per sfuggire alla persecuzione nazista e sentir narrare la storia fino alla loro triste morte, ti lascia con una sensazione di sgomento e di amaro in bocca…. Qualcosa di veramente toccante recepito anche dalle nostre bimbe che quest’anno a scuola hanno trattato il tema della shoah. Attenzione: i biglietti per la casa di Anne Frank sono acquistabili solo online e vengono resi disponibili due mesi prima di ogni data e solitamente vanno a ruba in un batter d’occhio.
In zona abbiamo approfittato per vedere il museo dei tulipani (poco interessante) e il museo del formaggio (da provare soprattutto perché ti permette di assaggiare gratuitamente diverse tipologie di formaggio). Tornando indietro e rioltrepassando piazza Dam ci imbattiamo nel Red Light District, con le signorine in abiti discinti che adescano clienti. Fortunatamente è pieno pomeriggio e c’è poca domanda e poca offerta, pertanto la situazione passa quasi sotto traccia. Alle spalle della suddetta via si estende il quartiere Chinatown che anche ad Amsterdam non può mancare. Tappa successiva, con un battello gratuito che parte continuamente alle spalle della stazione centrale, è la zona dell’A’Dam Tower dove spicca una sensazionale altalena che dondola nel vuoto. Pur non salendo sulla torre, la zona merita una visita perché è un centro di aggregazione ed anche per scattare qualche foto con la celebra maxi-scritta “I amsterdam”.
Di ritorno, prima di tornare in albergo, approfittiamo della vicinanza dello stadio Amsterdam Arena, intitolato alla leggenda del calcio olandese Johan Cruijff, per scattare, anche qui, qualche foto ricordo.
23/6 Zaanse Schans-Amsterdam ad est dei canali
La gita di oggi è un’altra di quelle tappe obbligate: la visita alla cittadina di Zaanse Schans, celebre per i suoi mulini a vento. Ci arriviamo in treno da Amsterdam Bijlmer Arena (ma ci si arriva anche da Amsterdam Centrale) e dopo una passeggiata di 10 minuti sembra di essere in una fiaba olandese: casette tipiche, animali che pascolano liberamente nel verde, mulini (tra l’altro visitabili al costo di 2,50 euro l’uno), fiori e zoccoli olandesi ovunque. Fra le varie attrazioni meritano una visita il museo dello zoccolo olandese e quello del formaggio, anche qui con degustazioni di varie tipologie (ne ho provato persino uno alla lavanda!). Che dire: un’atmosfera magica.
Per visitare Zaanse Schans è sufficiente una mattinata; di ritorno ad Amsterdam abbiamo provato ad addentrarci nella zona ad est del centro: zona ebraica (sinagoga portoghese, museo ebraico), casa di Rembrandt, Waterloplein (anche se il mercatino era chiuso in quanto domenica). Nulla che mi abbia colpito particolarmente. Invece molto caratteristica è la Rembrandt Square per la presenze di statue di soldati a dimensioni reali ispirate al dipinto “La ronda di notte” del pittore a cui è intitolata la piazza.
24/6 Amsterdam: zona dei musei
L’ultimo giro è destinato all’area aldilà dei canali, in zona De Pijp. Ci arriviamo in metro scendendo all’omonima fermata: sbucando ci imbattiamo subito nell’Albert Cuyp Market, mercato di generi alimentari, abbigliamento, souvenir, ecc.. Non lontano dal mercato diventa piacevole una sosta nel parco Sarphatipark, dove anche le bimbe possono divertirsi rincorrendo gli animali e giocando sulle giostrine. Il giro prosegue in direzione musei, non prima di passare davanti all’Heineken Experience.
La zona dei musei è molto carina: oltre ai tre celebri Rijksmuseum, Van Gogh Museum e Stedelijk Museum ci sono degli enormi spazi relax, fra aree verdi, fontane (molto bella la fontana appena fuori dal Rijksmuseum che permette di posizionarsi in mezzo ai getti d’acqua) e giochi per i bimbi. Non visitiamo i musei per mancanza di tempo e anche per non annoiare troppo le piccole e ci dirigiamo dritti verso il grande parco Vondelpark dove ci imbattiamo in tantissimi olandesi o distesi sull’erba (è una costante in tutte le aree verdi della capitale) a prendere il sole o scorrazzanti con le loro immancabili biciclette.
L’ultima nostra tappa è dedicata ad un’altra tipicità orange: il mercato dei fiori Bloemenmarkt dove si possono acquistare bulbi di tulipani e tante altre tipologie di fiori. Peccato solo non esserci trovati nei tempi giusti per visitare il Keukenhof Park: sarà per la prossima vacanza ad Amsterdam 😉
E’ ora di tornare a casa: si torna in albergo, si recuperano i bagagli e si prende il treno dalla solita Amsterdam Bijlmer Arena verso l’aeroporto di Schipol che dista appena 15 minuti. Si riparte lasciando un pezzo di cuore in queste due città diversamente fantastiche.
Mezzi Pubblici
Ad Amsterdam non abbiamo optato per la I Amsterdam Card non dovendo visitare tantissimi musei, pertanto per i mezzi abbiamo scelto i biglietti giornalieri della GVB (tram, metro, battelli) al costo di 8 euro, con durata 24 ore dalla prima timbratura. I biglietti giornalieri per i bimbi costano 4 euro ma possono essere acquistati solo sui tram (dove c’è un apposito “ufficio”) o al centro informazioni in zona stazione centrale. Alle macchinette, se avete bimbi, vi toccherà pagare il prezzo intero.
Ricordo che il biglietto singolo della durata di 60’ costa 3,20 euro e che i biglietti vanno obliterati sempre sia salendo che scendendo dal mezzo.
Per i treni (NS) per i bimbi è possibile acquistare il Railrunner (biglietto giornaliero) al costo di 2,50 euro, mentre non esiste per gli adulti per i quali riporto un po’ di prezzi:
– Da Amsterdam Bijlmer Arena a Amsterdam Centrale 2,80 €
– Da Amsterdam Bijlmer Arena a Zaanse Schans 5,10 €
– Da Amsterdam Centrale a Zaanse Schans 3,30 €
– Da Amsterdam Bijlmer Arena a Schipol Aeroporto 4,10 €