Thailandia, al di sopra di ogni nostra immaginazione…
- da Milano Mxp a Krabi, volo Qatar Airways con scalo a Doha;
- da Krabi a Bangkok volo interno con Thai Airways;
- da Bangkok a Milano Mxp, volo Qatar Airways, sempre con scalo a Doha.
Il costo totale è stato di 597,00 euro a persona con la Qatar + 31,65 euro a persona per il volo interno con la Thai.
17 gennaio 2019 (MILANO – KRABI)
Visto le precedenti esperienze con i viaggi lunghi, dove arrivavamo sempre stanchissimi, per evitare levatacce (partiamo da Aosta), decidiamo di pernottare la notte precedente la partenza nei pressi dell’aeroporto. Inoltre, visto l’orario di arrivo (6.15 locali), per non aver preoccupazioni, avevamo anche prenotato on line sul sito 12goAsia, il taxi dall’aeroporto di Krabi per il molo Pier Klong Jilard (600 Bath) ed i biglietti di sola andata del traghetto per Phi Phi Island (compagnia Andamane 450 Bath a persona), il tutto al costo di 42,00 euro. Verso l’una di notte, mentre dormivamo in hotel, riceviamo una telefonata dal tassista thailandese, il quale ci avvisava che ci stava cercando in aeroporto! Effettivamente avevamo sbagliato noi la data di prenotazione (per il giorno 17 anziché 18)! Colpa nostra, peccato, abbiamo sciupato questa prenotazione, ma abbiamo avuto conferma che il sito dal quale avevamo prenotato era affidabile… L’inizio non è dei migliori, speriamo per il proseguo…
18.1.2019 (KO PHI PHI DON)
Dopo uno scalo a Doha, arriviamo a Krabi in perfetto orario (6.45). In aeroporto cambiamo 100 dollari in valuta locale per le prime spese. Di fronte all’ufficio cambio, acquistiamo anche una scheda telefonica locale (True Move), 600 bath con wifi illimitato per 15 giorni. Andiamo quindi alla ricerca di un taxi che ci accompagni al molo di Krabi per prendere il traghetto per Phi Phi Island. Ci sono 2 chioschi che offrono questo servizio. Uno di questi ci propone il taxi per 350 bath, più il biglietto di sola andata del traghetto a 600 bath a persona, dicendoci che non avendoli prenotati on line, il costo era questo. Complice la stanchezza e la paura di perdere il traghetto, accettiamo ed arriviamo così al molo, pure in anticipo. Sul posto notiamo presso la biglietteria che invece il prezzo del biglietto era effettivamente di 450 bath. Non importa, la prossima volta cercheremo di fare più attenzione! Ci imbarchiamo sul traghetto (pienisssimo!), ci accatastano i bagagli all’esterno, e dopo circa due ore giungiamo alla famosissima Ko Phi Phi Don. Per accedere all’isola si paga una tassa di entrata di 20 bath a persona. Dicono che serva per tenere pulita l’isola. Al molo ci accoglie il personale dell’hotel Phi Phi Hotel, prenotato sul sito hotels.com, al prezzo di 305 euro per quattro notti, con colazione. Lasciati i bagagli, vista l’ora, decidiamo di andare a pranzare in modo veloce al Monster Burger, dove puoi comporre il tuo panino a piacimento, scegliendo il tipo di pane, il tipo di carne, le salse ecc. I prezzi sono in linea con quelli occidentali… forse anche più cari. (650 bath, 2 panini + 2 bibite). Rientriamo in hotel per riposarci un’oretta, poi percorriamo uno dei due sentieri che conducono al Viewpoint, e dopo oltre mezz’ora di cammino, sempre in salita, arriviamo al punto 2. Purtroppo, nel frattempo, il cielo si era annuvolato e perciò la veduta non era il massimo… Per accedere si paga un biglietto di 30 bath a persona. Ritorniamo a Tonsai scendendo dall’altro sentiero, quello dei 320 scalini, ripromettendoci di ritornare con una giornata di sole. Passiamo da uno dei tanti supermercati presenti, dove con pochi bath acquistiamo un po’ di bottigliette di acqua e bibite per riempire il frigo dell’hotel. Cena al ristorante Anna’s Restaurant, dove mangiamo molto bene. (due antipasti e due portate principali + il bere 950 bath). Prima di rientrare in hotel, dopo aver chiesto alcuni preventivi alle numerosissime agenzie turistiche presenti (più o meno si equivalgono tutte), prenotiamo presso la Phi Phi Local Tour 1, un’escursione per il giorno successivo con una long-tail boat privata all’isola Ko Phi Phi Leh, al prezzo di 2000 bath, con fornitura di acqua e frutta.
19 gennaio 2019 (KO PHI PHI LEH)
Leggendo i consigli di alcune recensioni di altri viaggiatori, abbiamo fissato la partenza per la mattina presto (ore 7.45), per poter evitare la folla che si riversa in questi luoghi fantastici nella tarda mattinata. In perfetto orario, davanti all’agenzia, troviamo un locale che ci accompagna alla nostra long-tail pronti per partire. Dopo circa mezz’ora di barca, purtroppo con mare mosso, raggiungiamo Ko Phi Phi Leh e ci fermiamo alla Pileh Lagoon per ammirare questa stupenda laguna incastonata tra le altissime rocce e con il colore dell’acqua verde smeraldo. Una parte della laguna, a quest’ora, è ancora all’ombra, ma ciò non pregiudica la bellezza del posto e ci permette di evitare il via vai delle barche e dei motoscafi che rovinerebbero l’atmosfera. Dopo un doveroso bagno in questa splendida laguna ci fermiamo, per circa un’ora, in una spiaggia selvaggia, la Lo Sama Bay. Quando iniziano ad arrivare numerose imbarcazioni, ripartiamo e raggiungiamo la spiaggia di Maya Bay, sulla quale da un po’ di mesi non si può più accedere. Infatti orde di turisti selvaggi, dopo aver visto il film con Di Caprio “The beach”, invadevano questa magnifica spiaggia distruggendo la sua barriera corallina e costringendo il governo thailandese a chiuderla a tempo indeterminato. Si può comunque ormeggiare nella baia e praticare un ottimo snorkeling. Durante il rientro, sosta alla Monkey Beach (Ko Phi Phi Don), dove avvistiamo numerose scimmie, sia sugli alberi nella giungla circostante che sulla spiaggia. Rientro al molo di Tonsai verso le 12.00.
Ci incamminiamo quindi verso Long Beach, percorrendo il sentiero che costeggia il mare e attraversa varie belle spiaggette selvagge. Dopo un continuo saliscendi della durata di circa mezz’ora arriviamo a Long Beach e mangiamo uno snack in uno dei bar della spiaggia. Poi ci rilassiamo su un lettino (100 bath), che però non abbiamo pagato perché nessuno è passato a raccogliere i soldi. Dopo un po’ di siesta, alla fine della spiaggia di Long Beach, prendiamo una stradina in salita che attraversa un hotel e conduce dall’altra parte dell’isola, più precisamente alla Loh Moo Dee Beach, spiaggia molto selvaggia, con un unico punto di ristoro (solo bevande) con galli e galline che razzolano sulla spiaggia. Ci sono anche degli sdrai molto vicini l’uno con l’altro e nel pomeriggio c’è la bassa marea, infatti bisogna camminare almeno 200 metri per toccare l’acqua con i piedi. Comunque merita una visita e ottima se si vuole stare tranquilli. Non c’era nessuno!!! Rientrando tentiamo di andare al punto di vista panoramico (indicazioni “view point”), ma come altri turisti che lo cercavano non ci riusciamo. Prima di rientrare in hotel ci fermiamo, visto che oggi è andata splendidamente, alla stessa agenzia turistica e prenotiamo l’escursione a Bamboo Island per il giorno successivo, 2200 bath sempre con long-tail boat privata. Cena thailandese al October Resto dove scegliamo pesce, da un menù con foto, a cui aggiungiamo due antipasti, per un totale di 1145 bath. Il servizio, se pur cordiale, è stato un po’ confusionario, infatti ci hanno portato tutto contemporaneamente… c’è di meglio.
20 gennaio 2019 (BAMBOO ISLAND)
Partenza alle ore 8.30 dal molo di Tonsai per Bamboo Island, che raggiungiamo dopo mezz’ora con la nostra long-tail privata verso le 9.00 (accesso 400 bath a persona perché Parco Nazionale). Spiaggia grande e bianchissima con un mare bellissimo. Fantastica!!! Fino alle 10.30 era quasi deserta, poi ha iniziato a riempirsi, soprattutto cinesi, così decidiamo di riprendere la nostra long-tail e rientrare a Ko Phi Phi Don, facendo però sosta a Nui Bay. Un paesaggio incantato da sogno, dove si può fare snorkeling(il migliore di questo viaggio) in mezzo a molti pesci coloratissimi. Ultima sosta ad un’altra Monkey Beach (sull’isola di Phi Phi Don ce n’è due). Anche su questa spiaggetta si può osservare scimmie dispettose… fate attenzione però perché abbiamo visto rubare degli zainetti ad altri turisti e addirittura un altro turista è stato graffiato e morso! Noi ci siamo fermati solamente per scattare alcune foto. Al pomeriggio con 100 bath prendiamo una long-tail da Tonsai e ci facciamo portare nuovamente a Long Beach, dove ci rilassiamo per l’intero pomeriggio. Cena all’Acqua Restaurant (1200 bath, 2 antipasti, 2 piatti principali e 1 dessert). Consigliato.
21 gennaio 2019 (KO PHI PHI DON)
Per oggi non abbiamo alcuna escursione in programma, quindi ci svegliamo con calma. La giornata è bella e perciò decidiamo di ritornare al ViewPoint. Intanto scopriamo che di punti panoramici ce ne sono ben 3: il primo si raggiunge dopo aver fatto 320 scalini e pagato l’ingresso (sempre 30 bath a persona), dove si può fare una piacevole sosta in un grazioso parco. Poi si riparte e dopo aver percorso alcune centinaia di metri in salita si arriva al punto 2 da cui si gode una vista magnifica (la migliore dei tre punti). Non c’è paragone con il primo giorno!!! Dopo aver ammirato il panorama in lungo e in largo, dopo aver scattato miriadi di foto e dopo esserci concessi un breve riposo (ci sono anche due bar), decidiamo di arrivare fino al punto 3. Camminiamo in salita per altri 20 minuti e arriviamo a questa terrazza panoramica gestita da una signora che, dopo averti fatto togliere le scarpe, ti fa pagare 20 bath per l’ingresso (compresa una bottiglietta di acqua), e ti fa accedere alla terrazza con utilizzo di tavoli e panche. Il panorama è bello, anche se a me personalmente è piaciuto di più quello del punto 2. Comunque sono abbastanza similari… Riscendiamo sino all’incrocio dove c’è l’indicazione per Ran Tee Bay. Imbocchiamo il sentiero che dovrebbe scendere sulla costa est dell’isola (avevamo letto da qualche parte che si poteva raggiungere la predetta spiaggia a piedi), ma dopo qualche minuto di discesa, il sentiero inizia a diventare stretto, trascurato ed in mezzo alla giungla. Mio marito a questo punto voleva tornare indietro, ma io, complice la salita che sarebbe da fare per ritornare indietro, decido di continuare… Non l’avessimo mai fatto, poco dopo ci ritroviamo in un tratto di terreno scosceso e scivoloso con rami e liane che intralciavano il percorso, infatti sono anche caduta, e come, se non bastasse, tantissime zanzare. Non vi dico le imprecazioni di mio marito!!! Arriviamo senza altri intoppi, anche se tribolando un po’, a questa spiaggia che era invasa da cinesi per il pranzo. Per fortuna se ne vanno subito dopo, ma non ho neanche potuto godermela più di tanto perché mio marito, ancora arrabbiato, aveva già prenotato una long-tail per farsi riportare in città!!!! (tragitto 200 bath a testa).
Arriviamo al molo e dopo aver mangiato uno snack, cerchiamo il memoriale dedicato alle vittime dello tsunami del 2004, ma dopo averlo cercato per più di un’ora, non lo troviamo e quindi rinunciamo. Ci fermiamo anche alla nostra solita agenzia per acquistare i biglietti del traghetto (Andamane) per Krabi e li paghiamo 300 bath l’uno (Come è possibile??? All’andata costava 450 bah!!!) Per cena ritorniamo dal ristorante Anna’s, quello dove eravamo stati la prima sera e mangiamo nuovamente bene!!!
22 gennaio 2019 (KO PHI PHI DON – AO NANG)
Lasciamo Ko Phi Phi Don alle ore 10.30 ed arriviamo al molo di Krabi verso le 12.30. Al molo prendiamo un taxi che con 400 bath ci porta all’hotel Sugar Marina Resort Cliffhanger di Ao Nang. Lo avevamo prenotato su booking.com, 287,00 euro 5 notti con colazione. L’hotel dista circa 700 metri dalla spiaggia di Ao Nang e da dove partono le long-tail per le varie escursioni. Cerchiamo uno snack per il pranzo e, visto che è abbastanza tardi, ci fermiamo al primo posto che troviamo: il Coffe Club 2, vicino alla spiaggia. Prendiamo 1 toast, 1 hamburger, 2 coca e paghiamo ben 880 bath (quasi 25 euro!!!), carissimo per lo standard thailandese! Costeggiando la spiaggia raggiungiamo il sentiero che porta alla spiaggia privata del Centara Hotel, il Monkey Trail. Il percorso è abbastanza corto, dura circa 10-15 minuti, ma bisogna fare circa 250 scalini di legno, tra salita e discesa. Per accedere alla spiaggia, bisogna firmare un registro sia all’ingresso che all’uscita. La spiaggia è molto bella, estesa, con poca gente e con bellissimi scorci. Al rientro avvistiamo qualche scimmietta sugli alberi. Per cena, iniziando ad aver nostalgia di un piatto di pasta, scegliamo di andare in un ristorante italiano, lo “Spaghetti House”, dove abbiamo mangiato bene, pagando 1070 bath.
23 gennaio 2019 (RAYLAY BEACH – PRAHANANG)
Al mattino presto ci rechiamo al chioschetto situato vicino alla partenza delle long-tail ed acquistiamo due biglietti per andare a Railay Beach. Il costo è fisso, 200 bath per persona (andata e ritorno). Essendo una tratta molto trafficata, i barcaioli non sono per niente gentili e ti fanno prendere la barca in acqua molto alta. Comunque dopo un tragitto che dura circa 10 minuti, arriviamo alla spiaggia Railay Beach West, che per fortuna è ancora deserta e quindi possiamo goderci questo bellissimo panorama in completo relax. La spiaggia è incastonata tra alte pareti di roccia e l’acqua, nonostante le numerose barche che vi transitano, è di un bel colore verde. Come in tanti posti di questa zona della Thailandia, bisogna andarci la mattina presto!! Al pomeriggio c’è la bassa marea, moltissima gente e il paesaggio perde un po’ del suo fascino. Dal centro della spiaggia, dove si trovano vari negozietti e bar, parte una stradina che attraversa il paesino e conduce a Railay Beach East, non balneabile, con la bassa marea il fondo è melmoso e con l’alta marea praticamente la spiaggia non esiste. Arrivando in fondo sulla destra, un comodo sentiero pianeggiante che costeggia la parete rocciosa in 10 minuti ci porta spiaggia di Phra Nang ed all’omonima grotta. Bellissima! Questa spiaggia è delimitata sulla sinistra da una alta parete rocciosa (infatti ci sono moltissimi arrampicatori) dove qua troverete due grotte nelle quali, dice la leggenda, visse una principessa scampata ad un naufragio ed, ancora oggi, i pescatori o chi altri vuole portano offerte falliche in segno di devozione e prosperità. Costeggiando il bagnasciuga si arriva in un punto dove la spiaggia si allarga e ci si trova di fronte ad un bel faraglione che spunta dal mare!! Bellissime vedute e mare magnifico. Purtroppo dopo le 10.30 anche questa spiaggia spiaggia si riempie tantissimo. Non ci sono punti di ristoro, ma prima di pranzo arrivano 3-4 barchette allestite a bar, che servono buoni smoothies e snack a prezzi irrisori. Molto caratteristico! A fine giornata, rientrando dal sentiero che costeggia la parete rocciosa siamo tentati di salire al Viewpoint di Railay, ma bisognava affrontare una faticosa arrampicata con l’aiuto delle corde e quindi rinunciamo.
Cena al Diver’s In, gestito da un tedesco, dove abbiamo mangiato bene, pagando 1170 bath. Abbiamo apprezzato molto la possibilità di prendere il contorno a buffet, compreso nel prezzo. Prima di rientrare, prenotiamo per il giorno dopo un tour presso l’agenzia che si trova proprio davanti al nostro hotel: il giro delle 4 isole con long-tail privata, 2200 bath oppure 2800 bath con pranzo al sacco. Noi abbiamo acquistato il pranzo ma non lo consiglio…
24.1.2019 (TUP ISLAND – CHICKEN ISLAND – PODA ISLAND)
Alle ore 8.00 puntualissimo arriva il servizio di trasferimento dall’hotel al molo da cui partono le barche ed alle 8.45 arriviamo a Tup Island da dove, essendoci ancora la bassa marea, si riesce a raggiungere camminando su una lingua di sabbia le altre due isolette limitrofe: Chicken Island e Ko Mor. Bellissima sensazione, anche perché nel giro di un’ora la marea sale e questo non sarebbe stato più possibile!!! Posto fantastico, non vi dico quanti video e quante foto abbiamo fatto! Da non perdere! Anche qua vale la solita regola: bisogna arrivare presto per evitare la folla. Inoltre chiedete al barcaiolo l’orario della bassa marea… Dopo circa un’ora, il barcaiolo ci porta al largo per vedere Chicken Island da un’altra angolazione in modo tale da poter vedere la forma dell’isola simile ad un grosso tacchino! Dopo aver scattato alcune foto, proseguiamo per Poda Island. Ci fermiamo all’inizio della spiaggia, da dove si può già ammirare il contrasto della sabbia bianchissima con il colore verde-azzurro dell’acqua. Già la prima sensazione è molto appagante. stabiliamo con il barcaiolo l’orario di rientro e ci incamminiamo lungo il bagnasciuga. Dopo una camminata di circa 10 minuti, la spiaggia curva leggermente e ci si trova davanti al faraglione di Poda, bellissimo!!! La spiaggia per fortuna è ancora semideserta e noi possiamo goderci questo spettacolo magnifico in completo relax!!! Come al solito, dopo circa un’ora, anche quest’isola viene presa d’assalto da turisti, soprattutto cinesi, ma è anche giusto, a tutti fa piacere vedere le cose belle… Per l’accesso si paga 400 bath a persona, in quanto parco naturale. Verso le 14.30 rientriamo verso Ao Nang, il barcaiolo ci lascia in un molo diverso da quello da dove siamo partiti e dopo circa 5 minuti è arrivato l’autista che ci ha riportato in hotel. Bella gita assolutamente da fare! Cena da Umberto’s Cucine, dove mangiamo molto bene per 1300 bath.
25 gennaio 2019 (KOH LAO LA DING – KO PHAKBIA – KO NOK – KO HONG)
Su consiglio di altri due turisti italiani avevamo prenotato questa escursione all’arcipelago delle Hong Islands, presso la Krabi Vip Tour, gestita da due italiani. Il prezzo (5000 bath) è più alto delle escursioni organizzate dai locali, ma la qualità del servizio è sicuramente migliore. Siamo partiti verso le 9.00 con un motoscafo che ci ha portato in una prima isoletta, Koh Lao La Ding, appena in tempo prima di essere invasa da turisti. La spiaggia è molto piccola, di sabbia bianca, acqua verde e a sinistra rocce che emergono dall’acqua, che creano un bel scenario. Dopo circa un’ora ci portano in una spiaggia isolata, di fronte a Ko Phakbia, ma con molta meno gente. Ci siamo solo noi, bellissima!!! E’ giunta l’ora di pranzo e ci fermiamo a Ko Nok per mangiare un ottimo pranzo thai. Dopo un po’ di relax, ripartiamo verso Ko Hong per andare a fare un bagno nell’acqua verdissima della sua laguna. Lasciamo la laguna per l’ultima sosta nella spiaggia di Ko Hong. Si sbarca su un molo improvvisato ed una passerella che ondeggia molto mentre si cammina sopra. Notiamo subito un bellissimo panorama, con faraglioni che spuntano dall’acqua colore verde smeraldo. Unica pecca, troppa gente. Volendo si può percorrere un sentiero panoramico lungo circa 800 metri, con l’alta possibilità di incontrare dei varani, ma noi non lo facciamo. Rientro in hotel. Questo è l’unico tour fatto in motoscafo, che sicuramente è più veloce di una long tail, ma durante il tragitto, chi è all’interno, non riesce ad ammirare il fantastico panorama creato da questo arcipelago.
Dopo aver letto varie recensioni ed iniziandi ad avere nostalgia della pizza, decidiamo di andare a mangiare presso la Pizzeria Johnny, che si trova 3-4 km fuori dal centro di Ao Nang. Contrattiamo con un tuk tuk che per 300 bath ci porta e ci viene a riprendere a fine cena. Abbiamo mangiato molto bene. Consigliato.
26 gennaio 2019 (AO NANG – RAILAY BEACH)
Ultimo giorno ad Ao Nang e siccome da domani ci aspettano tre duri giorni a Bankgok, oggi stiamo un po’ tranquilli e ritorniamo a Railay Beach per un’intera giornata in completo relax. Pranzo nell’ultimo ristorante che si trova lungo la spiaggia, che come tutti gli altri ha prezzi alti, ma qui mangiamo anche male. Cena al Ristorante Azzurra in centro. Abbiamo cenato abbastanza bene, anche se il servizio non è stato impeccabile
27 gennaio 2019 (AO NANG – BANGKOK)
Partenza da Ao Nang per Bangkok. Abbiamo fatto chiamare dalla reception il taxista che ci aveva portato all’andata (ci aveva lasciato il biglietto da visita), perché molto simpatico e disponibile (500 bath). Arriviamo puntuali a Bangkok. Scendiamo al livello 1 e prendiamo un taxi previo ritiro di un numerino per prenotarsi. Costo 500 bath, (senza l’attivazione del tassametro, nonostante la nostra richiesta), che ci porta all’Hotel Surya River. L’hotel Surya l’avevamo prenotato on line sul sito hotel.com, 3 notti senza colazione, al prezzo di 305.00 euro. Un po’ caruccio per lo standard di Bangkok, ma aveva delle ottime recensioni ed è situato in posizione strategica per visitare le attrazioni che ci interessano. Il pomeriggio decidiamo di andare subito al mercato galleggiante di Taling Chan che si tiene solo la domenica. Usciamo dall’hotel, situato proprio sul fiume Chao Praya, e al Pier n. 13 troviamo una ragazzetta (mini tavolino all’ingresso del molo), che ci propone il tour di 2 ore dei Klongs (canali) di Thonburi, con sosta di 30 minuti al mercato, per 2000 bath. Dopo circa 30 minuti scendiamo al mercato galleggiante. Si visita il mercatino camminando su delle passarelle adibite a “ristoranti”, dove vengono serviti piatti thai cucinati da locali su delle caratteristiche barchette. Molto particolare! Bello vedere cuocere il pesce e molto altro sulla griglia che si trova sulla barca. Dopo 30 minuti il barcaiolo arriva puntuale a riprenderci, ma invece di proseguire il giro dei klongs ci porta al Pier 9 (anziché al 13), dove ci obbliga a scendere. Come se non bastasse sul molo due tipi, con in mano una fantomatica ricevuta, ci chiedevano 20 bath come tassa di sbarco, che però non glieli abbiamo dati. Erano sicuramente d’accordo con il barcaiolo. Prima fregatura di Bangkok.
Non senza fatica, data la numerosa folla, riusciamo a prendere il traghetto di linea (orange flag – bandiera arancione, 15 bath per qualsiasi tratta, si paga a bordo) che ci riporta al nostro Pier 13. Ritorniamo dalla ragazza che ci aveva venduto il tour, la quale, dopo le nostre lamentele, ci restituisce 500 bath. Meglio di niente, anche se 1500 bath (quasi 40 euro) per il giro che abbiamo fatto forse erano troppi…
Alla sera andiamo a mangiare al ristorante da Renee’s, vicino a Khaosan Road, gestito da un olandese. 1 pizza, 1 pollo thai, 1 bruschetta, 1 involtino primavera, birra e acqua il tutto a 880 bath. Unica pecca è arrivato tutto assieme. Dopo cena ci tuffiamo nella caotica Khaosan Road, dove ragazzi ti invitano ad entrare nei numerosi bar con musica ad un volume altissimo, dove una miriade di bancarelle di offrono il loro cibo da street-food (non mancano gli insetti da mangiare o da fotografare) e dove puoi fare shopping a basso costo. Molto frequenta sia da turisti che da locali, dopo le 20.00 diventa un gran caos!
28 gennaio 2019 (PALAZZO REALE – WAT PHO – WAT ARUN )
Decidiamo di fare colazione in hotel, il costo, per noi che facciamo solo quella continentale (c’è un po’ di tutto), è un po’ alto (350 bath a persona). La colazione si fa in terrazza all’aperto sul fiume, molto bello! La giornata odierna è dedicata alla visita dei templi principali di Bangkok. Iniziamo dal Palazzo Reale. L’entrata costa 500 bath a persona, ma a nostro parere sono ben spesi. All’ingresso sono molto severi a riguardo dell’abbigliamento, mio marito aveva un paio di pantaloni sotto il ginocchio, ma non andavano bene. Gli uomini devono avere i pantaloni lunghi. Comunque con 200 bath di cauzione ti danno un paio di pantaloni, che volendo si possono restituire dopo la visita. Peccato che si esce da un’altra parte, così i pantaloni ti rimangono… Il palazzo ed i suoi templi sono magnifici, coloratissimi, con piastrelle scintillanti alla luce del sole, sembra di essere in una fiaba… Si vaga tra questi palazzi, monumenti e statue, tra cui c’è il tempio dove viene conservato il Buddha di smeraldo. Anche qui se andate la mattina presto c’è meno gente, poi i luoghi diventano affollati.
A piedi arriviamo al City Pillar Shrine, frequentato soprattutto da thailandesi, luogo molto spirituale. Abbiamo anche assistito alla “danza su commissione”: le danzatrici ringraziano lo spirito guardiano per conto della persona che, visto esaudito il proprio desiderio, ha commissionato la danza. (ingresso gratuito).
Quindi proseguiamo per il Wat Pho (ingresso 200 bath, nel prezzo del biglietto è compresa una bottiglietta di acqua). Tempio composto da un insieme di edifici completamente diversi da quelli del Palazzo Reale, ma comunque molto belli da vedere, sicuramente meno affollato e perciò più rilassante. Impressionante, per le sue dimensioni, la statua del Buddha sdraiato, inserita in un tempio che a malapena riesce a contenerlo. Verso le 13.30 arriviamo al ristorante Jin Chieng Seng by Inn a Day, consigliato da parecchie recensioni. Il locale non è grande e avevamo una decina di persone in attesa davanti a noi. Dopo una lunga attesa, ci hanno fatto entrare: pranzo thai di buona qualità, porzioni abbondanti, prezzi ottimi.
Il pomeriggio prendiamo il traghetto che attraversa il fiume, con 4 bath a testa. Il tragitto dura pochissimo e si scende praticamente davanti all’ingresso del Wat Arun. Si entra (50 bath a persona) passando da un parco e si accede all’edificio principale, la guglia centrale, in stile khmer, ricoperta da piastrelle in porcellana cinese multicolore. Stupendo! Si può salire, attraverso una scala molto ripida (scalini piccoli e molto alti), alle due terrazze che cingono la guglia.
Rientriamo in hotel, dopo aver riattraversato il Chao Praya, con un tuk-tuk: ci aveva chiesto 150 bath, ma siamo riusciti a scendere fino a 120. La serata decidiamo di passarla al centro commerciale MBK Center. Per arrivarci prendiamo prima il traghetto fino al Pier Centrale poi lo Skytrain sino alla fermata del MBK (40 Bath a persona). È un classico centro commerciale di 6-7 piani che francamente ci ha un po’ deluso; dalle recensioni lette, ce lo aspettavamo diverso. I ristoranti e i street-food sono un po’ cari. Rientro in hotel con taxi (100 bath).
29 gennaio 2019 (CHINATOWN – SAMPANG MARKET – WAT TRAIMIT)
Prendiamo il solito traghetto di linea (orange flag) e scendiamo al Pier 5 (quartiere Chinatown). Andiamo subito al Sampang Market, è ancora presto e non c’è ancora tanto caos. Il mercato si trova in una lunga e stretta viuzza, stipata di varie bancarelle con tantissimi tipologie di prodotti, con prezzi stracciati. Pochissimi turisti! Dopo ci spostiamo al mercato alimentare Trok Itsaranuphap, con vari prodotti, dalla frutta al pesce, dal riso alle spezie, ecc…Bello da vedere, a parte gli odori un po’ forti… Poi andiamo alla ricerca del Wat Mangkon Kamalawat, che si trova sempre nel quartiere Chinatown: molto colorato, tutto dorato. Si sentono i canti dei monaci, è un tempio ritenuto molto sacro dagli abitanti del luogo. Prima di pranzo visitiamo anche il tempio del Buddha d’oro (Wat Traimit). A livello architettonico è il meno interessante, ma merita di essere visitato per il prezioso buddha d’oro conservato al suo interno: alto 3 metri e peso di oltre 5 tonnellate!!!
Pranziamo in zona, precisamente al Jumbo Lobster. Ristorante thailandese con prezzi e qualità ottime. Proseguiamo per il Pak Khlong Talat (Flower Market). Per arrivarci percorriamo la via dove si trova il Phahurat Market (Little India). Più che un mercato, una serie di negozi, soprattutto tessili, con davanti delle bancarelle, gestiti da personale indiano. Nulla di che. Arriviamo quindi al Flower Market, un mercato cupo e scuro, dove vengono venduti fiori (soprattutto ghirlande di fiori giallo-arancio per fini religiosi) e verdure, molte delle quali a noi sconosciute, ma il tutto ci ha un po’ deluso. Lì vicino c’è un Pier dove prendiamo il traghetto per rientrare in hotel. Cena al vicino ristorante Peep’s, ristorante thai, dove si è mangiato bene e pagato il giusto.
30 gennaio 2019 (WAT SAKET – LOHA PRASAT – WAT SUTHAT)
Ultimo giorno. Siccome l’aereo parte alla sera tardi, possiamo sfruttare il mattino per le ultime visite. Dopo colazione prendiamo un taxi che per 80 bath ci porta davanti alla Montagna Dorata, la collinetta artificiale sulla quale si trova il tempio Wat Saket. Il percorso, se pur in salita, è abbastanza agevole; dopo una serie di scalini si raggiunge una terrazza dalla quale si ha una veduta a 360 gradi della città dall’alto. Merita di essere visitato per la sua posizione. Raggiungiamo poi a piedi il Wat Ratchanatdaram Woravihara (Loha Prasat). Si entra nel complesso, attraversando dei giardini molto curati, e si accede al tempio principale, 5 piani costruiti su base quadrata. Si sale ai vari piani mediante una scala interna ed ognuno di essi ha un livello diverso di meditazione fino ad arrivare all’ultimo, dove si trovano le reliquie di un Buddha. Gli interni sono tutti molto semplici e spogli. Non si paga ed i turisti sono pochi. Sempre a piedi raggiungiamo il Wat Suthat (ingresso 100 bath). Ci sono due maestosi templi che conservano varie pitture murali raffiguranti le 24 reincarnazioni del Buddha, una sfilza di statue dorate di Buddha realizzate a mano e situate nel perimetro del porticato ed infine l’enorme statua di bronzo di un Buddha. Esteriormente, una parte di uno dei due edifici, è in restauro, ma è comunque permessa la visita all’interno.
Dopo una lunga camminata, ritorniamo a Khao San Road per ultimare gli acquisti. La via durante il giorno è irriconoscibile rispetto a quella vista di sera. Molto tranquilla e con poche bancarelle. Dopo uno snack, ritornando verso l’hotel, facciamo un’ultima sosta per visitare l’ultimo tempio della vacanza: il Wat Bowonniwet Vihara (ingresso gratuito). Anche in questo tempio ci sono pochissimi turisti. Tempio semplice, niente di che.
Un ringraziamento particolare a Fabio Achilli ed al suo sito Travelourplanet.com dal quale abbiamo appreso molti consigli che abbiamo utilizzato.
CONSIGLI:
- I cambi variano da un posto all’altro (ce ne sono una miriade), quelli dell’aeroporto sono i meno convenienti;
- Il prezzo per il traghetto Krabi – Ko Phi Phi costa 450 bath e lo si può acquistare tranquillamente alla biglietteria del ferry; molti posti disponibili anche in alta stagione.
- Per le escursioni di mare fate attenzione alle maree;
- Per spostarvi a Bangkok utilizzate il traghetto di linea, costa poco ed è veloce, oppure i taxi che sono molto economici rispetto ai tuk-tuk