Viaggio in India, da Delhi a Delhi
Veniamo al nostro diario di viaggio. L’itinerario concordato è stato questo:
- Delhi
- Mandawa
- Fatehpur – Deshnoke – Bikaner
- Kheechan – Ramdevra -Jaisalmer
- Khuri Desert – Jaisalmer
- Osiyan- Jodhpur
- Udaipur
- Pushkar
- Jaipur
- Amber Fort- Old City Jaipur
- Fatehpur Sikri – Agra
- Delhi
1° giorno
Arriviamo all’aeroporto di Delhi alle due di notte, nemmeno troppo stanchi dopo un volo di 8 ore. Incontriamo subito, dopo tutte le formalità, il nostro driver di nome Krisnha che ci accompagna al nostro hotel a due km dall’aeroporto. Riposiamo qualche ora e alle 11 iniziamo la nostra visita della capitale. Non vediamo tutto perché faremo qualcosa anche l’ultimo giorno. La prima tappa è Old Delhi, il forte rosso il Red Fort così chiamato perché costruito in arenaria color terracotta. Il mercato coperto di Chandni Chowk, che è un dedalo di negozi che vendono di tutto, dai gioielli alle spezie. La moschea Jama Masjid, la più grande del paese, chiusa il venerdì. Pernottamento Hotel Pride Plaza Aerocity
2° giorno
Partiamo per Mandawa, la strada è molto trafficata, non si possono fare più dei 50/60 km all’ora. Per fortuna il viaggio non è per nulla noioso, ci fermiamo ogni tanto, facciamo quello che poi è diventato un appuntamento fisso, il masala chai stop. Il masala chai è la bevanda calda per eccellenza dell’India, tè con latte, speziato, un pochino piccante. Eravamo molto diffidenti, ma poi ci abbiamo preso gusto. Preciso che non abbiamo mai avuto problemi di salute, nonostante questi nostri azzardi. A Mandawa, insieme ad una guida inclusa nel pacchetto acquistato, abbiamo visitato le haveli, ex residenze dei mercanti del posto. Non tutte sono ben tenute e visitabili all’interno. In sostanza tappa carina ma meno rispetto alle altre. Pernottamento Hotel Vivaana. In india la gente e gli animali vivono fuori, all’esterno, le strade diventano oggetto di attenzione, sono attrazioni così come lo sono i palazzi.
3° giorno – Fatehpur – Deshnoke – Bikaner.
Oggi partiamo per Bikaner, facendo due soste, una a Fatehpur e l’altra a Deshnoke, famosa per il tempio dei topi. Diciamolo apertamente, il tempio dei topi non è per tutti, bisogna avere un certo coraggio per affrontarlo. Io e mia figlia non ce l’abbiamo fatta, ci siamo affacciate, ma già prima dell’ingresso si vedevano i primi topolini. E’ vero che sono piccoli, ma a noi hanno fatto proprio schifo. Deshnoke è una delle mete di pellegrinaggio e uno dei centri religiosi più importanti e conosciuti non solo del Rajasthan, ma di tutta l’India. Migliaia e migliaia di ratti trovano i qui non solo rifugio, ospitalità e cibo, ma una vera e propria venerazione. Teoricamente l’attrazione principale di Bikaner è il Junaghar Fort che si trova a livello della strada, a differenza di quelli delle altre città che si trovano in posizione dominante. A noi sono piaciute particolarmente le vie intorno al forte che sono un brulicare di persone, bancarelle e carretti trainati da ogni sorta di essere vivente, animale o umano che sia. Le mucche naturalmente bivaccano per strada, incuranti del traffico. Questo è un aspetto tipico che si trova ovunque. Pernottamento Hotel Maharaja Ganga Mahal
4° giorno
La prima tappa di oggi è il lago di Kheechan, una riserva naturale di volatili migratori chiamati kurjas per il verso che emettono. A fine giornata arriviamo a Jaisalmer, la città dorata. Pernottamento Hotel Rangmahal
5° giorno
Iniziamo la visita della città dal forte color ocra e dai bastioni arrotondati. Dentro si estende la città vecchia, viuzze strette, belle haveli con i balconi cesellati, negozi di souvenir, botteghe artigianali ed anche abitazioni. Appena fuori dalla città si trova il Gadisar Lake, un laghetto artificiale sul quale sono stati costruiti dei tempietti giainisti, alcuni direttamente sull’acqua. Nel pomeriggio ci dirigiamo a Khuri che dista circa 45 km, dove ci attendono le dune del deserto che cavalchiamo a dorso di dromedario. Aspettiamo il tramonto e torniamo in città. Avremmo potuto anche cenare nel deserto assistendo al tipico spettacolo danzante che fanno anche in altri posti, come in Egitto, ma abbiamo deciso di non farlo.
6° giorno
La prima tappa è Osiyan un piacevole villaggio con un bel tempio indù da vedere, dove le coppie che desiderano un figlio si recano per chiedere la grazia alla dea madre Sachiya Mata. A Jodhpur, la città blu visitiamo, con audioguida in italiano, il forte Mehrangarh Fort. Il piccolo sforzo per fare la salita per arrivarci, in mezzo a orde di turisti indiani per nulla silenziosi, è ripagato dalla vista che si gode dalle ampie terrazze. La città è blu di nome e di fatto, tutti gli edifici sono di questo colore. Gli ambienti interni sono sfarzosi, degni dei Maharaja che ci hanno vissuto. Da vedere gli eleganti interni decorati con specchi e sfere di vetro colorati, ambienti ricoperti da dorature e dipinti murali ottocenteschi, la camera da letto, con il soffitto intarsiato, palanchini e raffinate miniature che illustrano la vita dei nobili della corte. Pernottamento Hotel Rambaka
7° giorno
Purtroppo a Udaipur rimaniamo solo una notte, quindi ci concentriamo sulla visita del City Palace. E’ un peccato perché ci ha dato l’impressione di essere una città molto piacevole, grazie al suo lago. Pernottamento Hotel Fateh Niwas
8° giorno
Puskhar è una città incantata, case colorate nel quartiere del mercato e bianche quelle che si affacciano sul lago, il fulcro di tutto. Si racconta che il lago sia nato da una lacrima di Brama, una delle più venerate divinità induiste. A Pushkar si trova l’unico tempio indù al lui dedicato di tutto il mondo. Per gli induisti che venerano Brama almeno una volta nella vita ci si deve recare a Puskhar in pellegrinaggio. Il bazar è molto particolare, ha un non so che di hippy. Puskhar è famosa per la fiera dei cammelli che si tiene ogni anno a novembre. Pernottamento Hotel Brahama Horizon
9 – 10° giorno
Jaipur è una città affascinante, non solo per il colore rosa che la caratterizza. E’ frenetica, caotica e ricca di attrazioni. Quella principale è il palazzo dei venti, ossia Hava Mahal, con la sua forma simile a quella di un alveare. Era la residenza delle mogli del Maharajah. Ha un gran numero di finestra sulla facciata, che servivano alle signore per vedere cosa succedeva sulla strada sottostante, visto che non potevano uscire. La denominazione palazzo dei venti deriva proprio da queste finestre che avevano anche la funzione di canalizzare l’aria per rinfrescare le stanze. A poca distanza si trova il City Palace, con le porte decorate, soprattutto la porta dei Pavoni. Un altro capolavoro assolutamente da vedere è il Jantar Mantar, l’ osservatorio astronomico, da visitare possibilmente con una guida, altrimenti si rischia di capire poco. Quattro km fuori dalla città, vicino all’attrazione per eccellenza di Jaipur, l’Amber Fort, si trova il Water Palace, costruito nel bel mezzo di un lago. Amber Fort è una delle fortezze meglio conservate del Rajashtan ed offre una spettacolare veduta panoramica. E’ un forte costruito sulla sommità di una collina, circondato dalla bassa catena montuosa degli Arawali. Gli interni sono magnifici, con decorazioni indescrivibili. Pernottamento Hotel Shapura House
11° giorno
Per completare questo tour che ci ha donato innumerevoli emozioni ci manca il Taj Mahal di Agra. In questa città visitiamo anche il forte rosso, che ci è piaciuto di più rispetto a quello di Delhi. Il Taj Mahal è conosciuto in tutto il mondo, è un veramente un capolavoro dell’arte islamica in India. Giardini, specchi d’acqua, marmo, sfumature di colore che cambiano a seconda dell’altezza del sole. Indescrivibile. Pernottamento Hotel Four Points By Sheraton
12° giorno
Ritorniamo a Delhi per visitare le ultime cose come la tomba di Humayun, India Gate, Golden Templeed il museo di Gandhi. Pernottamento Hotel The Park L’India sicuramente ci rimarrà nel cuore per molto tempo. Sarà difficile dimenticare ciò che abbiamo visto.
Namastè.