In giro per l’Europa 2019

Ancora a zonzo per l'Europa
Scritto da: giusep11
in giro per l'europa 2019
Partenza il: 09/05/2019
Ritorno il: 18/05/2019
Viaggiatori: 1
Spesa: 1000 €
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09 maggio

Parto di mattina presto (2.20) per raggiungere FCO da cui prendo il volo Ryanair per Vienna. Arrivati, subito transfer con bus Slovaklines (5.50euro) che mi porta fino al terminal di Bratislava. La città mi accoglie con una leggera pioggia ma nel pomeriggio il tempo migliora. Bratislava mi appare come una città a due facce, la parte vecchia-storica e la parte nuova, come si apprezza nei dintorni del terminal, con grattacieli in costruzione che annunciano l’arrivo della grande modernità. Prima del check-in arrivo alla Chiesa Blù di Santa Elisabetta che appare particolare, un po’ fiabesca. Arrivo in hostel e via per le strade a conoscere la città. Sicuramente il centro storico è molto carico col Palazzo e tutte le sue viuzze da percorrere captando ogni particolare curioso. Da ricordare St. Michael’s tower, il Cumil fino ad arrivare alla chiesa di San Martino.

Bratislava l’ho trovata leggermente al disotto delle aspettative, tuttavia vale la pena passarci un giorno-

10 maggio

La mattina dopo, visito il palazzo Grassalkovich con la guardia che monta alle 8.00.

Mi reco al terminal per prendere flixbus che mi riporterà a Vienna. Alloggio al Do Step Inn vicino alla stazione che prevede il check-in elettronico con l’emissione di codici utilizzabili per aprire le porte nonché la porta scorrevole del letto e mi reco velocemente in centro per visitare Musikverein. Non vedevo l’ora di visitare questo edificio dove si svolgono numerosi concerti tra cui quello di capodanno che tutti vediamo in tv. Ci sono 2 visite guidate al giorno, alle 13 in inglese e alle 13.45 in tedesco. Per ragioni di tempo sono costretto ad optare per la seconda, ma a me non interessa in quanto voglio solo vedere e toccare il cuore pulsante del luogo simbolo della cultura. A parte i lampadari di cristallo e qualche altra cosa, le sedie e il palco sono molto vecchi e usurati. Riesco a fare qualche foto di nascosto e va bene così. Passo il pomeriggio a visitare palazzi, chiese, il duomo di Santo Stefano e il centro storico. Non mi faccio mancare la mitica Sacher Tort consumata al Sacher Cafè (8.50€) presentata col certificato di originalità, che però mi delude per il sapore chiuso e troppo dolce. Nulla a che fare con la nostra tradizione dolciaria. Arrivo alla sera che ho percorso tantissimi chilometri e faccio ritorno in hostel.

11 maggio

Prendo la metro per arrivare al Castello di Schönbrunn già al mattino presto prima delle 8.00 e praticamente non trovo fila. Faccio il biglietto per il Grand Tour che permette di visitare 40 stanze incluso l’audioguida. Le stanze sono molto belle ed interessanti soprattutto se si seguono le spiegazioni dell’audioguida. Ho trovato interessante la storia della Principessa Sissi e il marito Francesco Giuseppe che anche se trattata in modo non approfondito mi hanno permesso di scoprire cose interessanti. In questo palazzo, ovvero residenza estiva dei monarchi, si esibì per la prima volta Mozart all’età di 6 anni: nell’occasione tutti furono colpiti ed entusiasti. La cosa molto particolare è sua apparizione in un dipinto appositamente evidenziato da un ingrandimento in cui fece parte, insieme agli aristocratici, di una festa. Dopo le stanze inizio la visita dei giardini con fontane, aiuole fiorate fino ad arrivare alla Gloriette che permette di vedere un bel panorama dall’alto. Valutazione complessiva della visita è positiva, tuttavia ritengo elevato il prezzo del biglietto. Ritorno a piedi in centro approfittando durante il percorso di vedere ogni cosa di interessante e termino la giornata girando a zonzo facendo visita al Palazzo Belvedere. Ritornato in hostel, riprendo lo zaino e sotto la pioggia arrivo nella vicina stazione dei treni per prendere il treno notturno diretto a Cracovia. Volevo visitare Vienna da tempo perché la immaginavo un posto dei sogni, in realtà l’ho trovata inferiore alle aspettative; in definitiva la trovo ideale come città culturale-evento per concerti e musei, e un po’ inferiore in senso architettonico.

12 maggio

Arrivo a Kracow in perfetto orario (6.10) e faccio subito visita alla chiesa di San Floriano per sentire la messa e visitare un luogo che fu la prima parrocchia di Carol Wojtyla a Cracovia. E’ bello passeggiare per le strade ancora deserte e godersi lo spettacolo delle chiese e piazze ancora privi dei rumorosi turisti. Approfitto per visitare anche la Basilica Mariacka con entrata libera e percorro tutto il centro storico fino ad arrivare al Wawel. E’ giorno di processioni per cui le strade sono invase dai numerosi partecipanti che bloccano la circolazione dei tram. Con estrema difficoltà riesco ad arrivare a piedi oltre il ponte per prendere il 22 e arrivare a Lagiewniki. Nel primo pomeriggio raggiungo l’aeroporto col bus 252 per Lisbona.

13 maggio

Parto di mattina presto con TAP Portugal diretto a Francoforte e con treno arrivo nel pomeriggio a Brema. Durante la programmazione del viaggio ho inserito questa città perché mi incuriosiva molto. Dopo il check-in faccio un giro in centro per visitare prima il mulino a vento Mühle am Wall e poi mi dirigo verso la piazza con dei bei palazzi in stile gotico, la cattedrale di S. Pietro, il Rathaus, i musicanti di Brema. Vi è la Bottcherstrasse una stradina stretta piena di negozi caratteristici che insieme al quartiere Schnoor adiacente, fanno di questi luoghi dei veri musei a cielo aperto. Finisco la giornata passeggiando lungo la sponda del fiume godendo dei deboli raggi del sole. Brema è una citta piccola e fredda e la gente si ritira presto, infatti già dal tardo pomeriggio c’erano pochissime persone che circolavano, tuttavia, posso dire che conoscere questo posto è stato molto positivo.

14 maggio

Prima di partire faccio un ultimo giro in centro e visito la cattedrale che ieri era chiusa. Prendo Flixbus per il trasferimento ad Amburgo dove alloggio nei pressi della stazione al Generator Hostel. Amburgo è abbastanza grande per cui mi metto subito in cammino per fare il giro che prevede molte tappe. Arrivo al Rathaus sede del municipio in stile barocco al lato di un piazza gremita di gente. Mi reco al quartiere Hafen sede dei grandi magazzini portuali, oggi riconvertiti in diverse tipologie di strutture. Continuo camminando su lungo fiume dove si possono vedere delle navi da turismo e più lontano le grandi strutture portuali che fanno di Amburgo uno dei più grandi porti d’Europa. Intanto raggiungo la chiesa di San Michele e mi avvio verso il quartiere a luci rosse. È pomeriggio e non c’è molto movimento. Ricevo qualche invito ad entrare in uno dei locali già in funzione, ma il mio obbiettivo è raggiungere i locali dove suonavano i Beatles. Dopo aver chiesto qualche informazione riesco ad arrivare a Große Freiheit 64 dove trovo il famoso locale in cui tra il 1960 e 62 i Beatles si esibivano quando ancora non erano nessuno. Ritorno indietro per la Reeperbahnn facendo visita lungo il percorso a chiese come quella di S.Nicola distrutta durante la seconda guerra mondiale e tuttora non ricostruita. Si possono vedere delle parti ancora rette non distrutte durante il bombardamento. Visito ancora la chiesa di S.Pietro e S. Giacomo ripassando prima per la piazza Rathausmark dove vi è il palazzo Rathaus. Ritorno in hostel e prima di andare andare a dormire esco per fare un giro lungo la Steindamm dove ci sono numerosi negozi aperti da extra comunitari di nazionalità turca. Tutto sommato è valsa la pena visitare Amburgo anche se richiede non più di una giornata. Si può notare la grande presenza della immigrazione turca e il problema dell’alcolismo e dei senza tetto è alla luce di tutti.

15 maggio

Lascio Amburgo in anticipo per fare tappa a Lubecca con treno regionale. La prima cosa che si incontra quando si va verso il centro è Holstentor formato da due torri laterali circolari collegati da una struttura centrale di mattoni rossi su cui vi è una scritta centrale CONCORDIA DOMI FORIS PAX, “armonia a casa, pace fuori”. Di fianco vi sono delle strutture sempre in mattoni rossi che erano i vecchi magazzini di stoccaggio. Visito Marienkirche dietro pagamento di 2€, e posso dire che ho fatto bene ad entrare perché ne vale la pena. Senza cadere nella banalità, di fianco alla chiesetta vi è un diavoletto in bronzo a cui è legata una novella. Il Duomo non è visitabile perché in ristrutturazione, mentre sono molto suggestive le piccole casette Gänge & Höfe che una volta ospitavano gli artigiani mentre oggi ci sono comuni cittadini. È bello curiosare tra i vicoletti e fare delle foto agli ornamenti delle finestre delle singole abitazioni così addobbate che sembra si facciano concorrenza. Ovviamente bisogna circolare con discrezione. Altri posti da visitare sono Petrikirche, le strade parallele come Beckergrube e la Mengstrasse e il palazzo Rathaus con una piazza-cortile da cui si possono osservare palazzi molto caratteristici. Lascio Lubecca alle 17 e via col treno fino a Rostock. Ho trovato Lubecca molto interessante e vale la pena spenderci almeno mezza giornata. Arrivo a Rostock e mi reco subito a fare il check-in guadagnando tempo per arrivare in centro. Cerco di entrare in varie chiese ma quel pomeriggio ci sono dei concerti ed è difficile visitare. La porta di ingresso della città è rappresentato dalla Kröpeliner Tor che da inizio alla zona pedonale con la Kröpeliner Str. che attraversa il centro e termina al Neuer Mark dove vi è il palazzo del Rathaus. Passo, quello che rimane del pomeriggio, a visitare le chiese come Marienkirche che conserva al suo interno l’orologio astronomico. Ormai la giornata volge al termine e dopo aver cercato di raggiungere tutti i punti da me prestabiliti, prendo dei noodles con carne di pollo dai vietnamiti e rientro in hostel.

16 maggio

Mi alzo presto e dopo aver raggiunto la stazione Holbeinplatz mi reco son treno S1 a Warnemunde. Non è stagione per vedere una località balneare, tuttavia devo dire che ha il suo fascino. Appena sceso dal treno chiedo la direzione della spiaggia e sfidando il vento freddo raggiungo il molo. Faccio una passeggiata sulla spiaggia per curiosare tra gli stabilimenti balneari e riprendo il treno per Rostock. Questa volta mi fermo alla stazione per fare il bilgietto per Stettino e mi reco in hostel per ritirare il bagaglio. Ultimo giro in centro e via si parte. Dopo aver cambiato un treno e un bus sostitutivo, arrivo a Stettino in Polonia, ma purtroppo la pioggia non perdona. Riesco tuttavia a fare il giro che mi ero prefisso sotto l’ombrello. Partendo dalla stazione visito il Castello dei Duchi di Pomeriana che è un complesso elegante di colore bianco, più avanti vi è Waly Chrobrego una delle più belle piazze di Stettino ornata anche da una fontana. Vi sono varie chiese da poter visitare come Kościół śś. Piotra i Pawła, Kościół Najświętszego Serca Pana Jezusa, Bazylika Archikatedralna św. Jakuba dove pensavo di essere rimasto dentro in quanto la porta da cui ero entrato era stata chiusa con lucchetto e le altre non si aprivano per nulla. Preso dallo sconforto ho picchiato vigorosamente alla porta della sagrestia dove avevo visto entrare il sacerdote, ma niente. Come ultima possibilità pensavo di chiamare i vigili del fuoco e infine ho tentato di suonare la campana che stava dentro la chiesa per richiamare l’attenzione, ma anche qui niente. Mi sono posto allora il problema di sapere la prossima messa a che ora ci sarebbe stata per essere così liberato, ma mentre pensavo a questo ho rifatto il giro di tutte le porte e solo l’ultima che si trovava in un angolino e che pensavo fosse assolutamente chiusa, ecco qui che si apre e riesco a uscire fuori….libero! Finisco la giornata nell’andare a zonzo e mi reco alla stazione ferroviaria per ricaricare il telefono e attendere il bus che alle 22.10 parte per Lodz. La fermata flixbus si trova a qualche decina di metri dalla stazione in una zona un po’ nascosta.

17-18 maggio

Arrivo a Lodz e il mattino seguente alle 4.0 prendo da Kaliska il transfer Okbus per arrivare all’aeroporto di Warsawa Modlin. Viene effettuata una sosta difronte al Palac Kultury dove posso scattare qualche foto anche se conosco molto bene la città.

Con volo Ryanair arrivo a Bologna e mi aspettano altre 5 ore di bus.

Considerazioni

In questo nuovo tour europeo ho posto ancora l’attenzione sulla Germania e Vienna; tutto il resto è stato più o meno visto.

Vienna è stata un po’ inferiore alle aspettative. Immaginavo una città perfetta, invece ho visto guidare come dei pazzi, bruciare il semaforo, insomma come succede altrove. La città è piena di palazzi, ma credo che se volessi abitare a Vienna è solo per i musei e i concerti.

La Germania del nord mi è piaciuta, soprattutto Brema. Le persone sono state gentili e accoglienti al contrario di quanto avvertito a Francoforte e Norimberga. Le città visitate sono molto interessanti e devo dire che preferisco i piccoli centri molto meno dispersivi.

Ho riscontrato delle problematiche nel tessuto sociale di questa nazione come la forte immigrazione e la presenza dei senza tetto e degli alcolisti che abitano le strade e i posti come le stazioni senza una presenza visibile delle forze di polizia. Molte cose che vediamo nel nostro paese sono molto simili negli altri.



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