È il piccolo arcipelago di cui ancora non hai sentito parlare: i fiordi e le sue case coloratissime ti resteranno nel cuore

Bohuslan, la costa ovest della Svezia a nord di Goteborg è stata una bellissima sorpresa e visitarla a primavera è molto gradevole. Qualche consiglio pratico e logistico. Stoccolma poi è una certezza.
Scritto da: mrc1962
È il piccolo arcipelago di cui ancora non hai sentito parlare: i fiordi e le sue case coloratissime ti resteranno nel cuore
Partenza il: 25/04/2019
Ritorno il: 02/05/2019
Viaggiatori: 2
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Il merito di questo viaggio va al programma RAI Kilimangiaro poiché è da un video di qualche tempo fa che abbiamo appreso l’esistenza della bellissima costa ovest di Bohuslan, sopra Göteborg, nella magnifica Svezia. Un viaggio alternativo che avevamo pensato di fare era il ritorno nel sud ovest della Francia (Perigord, valle della Dordogna e Bordeaux) ma le previsioni davano pioggia. Con la possibilità di scegliere il volo all’ultimo momento, ci siamo indirizzati verso la Svezia poiché le previsioni erano invece buone. In questa stagione sulla costa di Bohuslan le precipitazioni sono piuttosto contenute (stando alle medie a luglio ed agosto piove il doppio) e la temperatura è intorno ai 15 °C. Non solo, ma abbiamo analizzato bene la situazione e dava bello nei primi giorni a Stoccolma e poi a Bohuslan, per cui la scelta è stata semplice. Siamo in ogni caso stati fortunati avendo visto anche i 20 °C , senza mai una goccia di pioggia. Solo nell’ultimo giorno a Stoccolma un po’ di pioggia, la temperatura a 10 °C ed un po’ di vento, ci hanno fatto capire che la fortuna ci ha veramente assistito. In ogni caso, una giacca a vento pesante ci vuole, ma anche felpa e camicia per adattarsi al variare della temperatura.

Alla scoperta del Bohuslan. Diario di viaggio

Giorno 1 – Arrivo a Stoccolma

Il volo Lufthansa (Milano Linate-Francoforte-Arlanda) acquistato pochi giorni prima del viaggio è costato 225 euro a testa, compreso un bagaglio in stiva e senza alcuna assicurazione aggiuntiva. Per raggiungere il centro di Stoccolma optiamo per l’Arlanda Express che per 20 minuti costa 17 euro a testa. Con il bus si impiegherebbe il doppio del tempo allo stesso prezzo. Il “trucco” è che in questi giorni c’è uno sconto del 50% dei biglietti dell’Arlanda Express, per cui non ci sono dubbi sulla scelta. A Stoccolma pernottiamo in un Airbnb in zona Henriksdal; un po’ decentrata ma a Stoccolma l’efficienza dei mezzi pubblici rende tutto più vicino. Ci siamo portati un po’ di provviste da casa e alla sera si inizia con una bella pastasciutta, con birra a 3,5 gradi e ci godiamo il relax che questo tipo di sistemazione offre rispetto ad una camera di albergo.

Giorni 2 e 3 – Stoccolma

gamla stan

Per le visite acquistiamo una iVenture Card che per un giorno costa 57 euro a testa. La più nota Stockolm pass costa 63 euro e dà diritto all’accesso ad un maggior numero di attrazioni, ma per quelle che ci interessano la iVenture è sufficiente. Nei due giorni visitiamo il Vasa Museet, il Museo della Fotografia, il Globen Sky View ed effettuiamo il giro nei canali con i battelli che collegano i vari punti della città ed il tour del centro sul bus turistico (abbiamo sempre evitato negli anni il giro in bus, ma su suggerimento di un’amica abbiamo iniziato da un po’ ad approcciare la conoscenza di una nuova città in tale modo; per farsi un’idea generale non è male).

Per muoverci sui mezzi pubblici abbiamo inoltre preso una SL card (25 euro a testa) della durata di tre giorni. Un visita la merita anche l’Abba Museum (24 euro a testa) dove volendo si canta e si balla. A piedi poi per le zone centrali come Gamla Stan e Skepssholmen. Stoccolma ci è piaciuta molto, in diversi punti è un cantiere aperto poiché la sua crescita è costante (40.000 nuovi abitanti all’anno su una popolazione di un milione) e quindi si deve adeguare, ma non è mai caotica. Non ricordiamo inoltre di aver mai sentito in tre giorni alcuna sirena di ambulanza o polizia. Da una certa ora in poi la città è piuttosto deserta e quindi consigliata per fare delle belle foto “by night”. Abbiamo la fortuna di trovare i ciliegi in fiore nel Giardino del Re: spettacolo.

Giorno 4 – Göteborg

goteborg

Di buona mattina ci rechiamo all’aeroporto con l’Arlanda Express per il ritiro dell’auto. È domenica per cui in città non è stato possibile trovare noleggio auto aperti. Una navetta interna ci porta al terminal P2 Beta dove si concentrato i rent a car. Per una Golf per quattro giorni spendiamo 230 euro, compresa la massima copertura assicurativa. Arriviamo a Göteborg dopo sei ore e mezza di viaggio, compresa qualche sosta, per 500 km, passando per Norrkoping, Linköping e Jonköping. Il tratto non è particolarmente interessante, sarà più bella la strada del ritorno, più a nord. A parte i tratti vicino ai grossi centri l’autostrada, sempre gratuita, è a corsia unica con tratti in cui si sdoppia, per 400-1000 metri al massimo. A Göteborg siamo allo Scandic Europa. Gli hotel che abbiamo consultato propongono tutti un parking associato, poiché sarebbe altrimenti quasi impossibile posteggiare l’auto in altro luogo. Con lo Scandic la convenzione del parking multilivello a pochi passi, è di 18 euro.

Göteborg ci piace molto soprattutto per i suoi grandi viali. Per cena consigliamo il Sjobaren Haga: è uno di quei casi in cui la numerosità delle recensioni di Tripadvisor (oltre che alle stellette), da una buona indicazione su dove orientare la scelta. Ed anche il prezzo è buono.

Giorni 5 e 6 – Costa del Bohuslan

fjallbacka, bohuslan

Per fare in autostrada la costa di Bohuslan da Göteborg verso nord a Grebbestad occorre un’ora e mezza per 150 km, ma altro tempo richiedono la visita di tutte i villaggi che si incontrano. Nei due giorni pieni di permanenza abbiamo visto principalmente: Martstrand, Smogen, Skarhamn, Grebbestad e Fjällbacka. Abbiamo pernottato due notti a Fjällbacka nella bellissima Villa Evalotta (stanza n° 2 con bagno in camera e vista mare) cenando da Matilda (ottimo).

Fjällbacka è una perla ed ospitava l’attrice Ingrid Bergman quando rientrava nella sua Svezia dagli Stati Uniti. Ai nostri giorni è invece terra di origine della scrittrice Camilla Läckberg che ha qui ambientato alcuni dei suoi gialli. Al calar del sole si possono fare molte belle foto del tramonto ed ascoltare i numerosi uccelli che sono presenti in tutta l’area circostante. Il bello di questa stagione, per alcuni il brutto, è che la maggior parte di bar, ristoranti e negozi è ancora chiusa e quindi i turisti sono pochi, come anche la confusione. L’unico limite potrebbe essere costituito dalla mancanza dei collegamenti con i traghetti tra le varie isolette onde non doversi fare tutti i fiordi, ma che poi è anche bello perché si può girovagare per le stradine spesso panoramiche, pian piano, senza fretta. C’è inoltre aperto l’essenziale, di buon livello, per cui con il bel tempo cosa si può volere di più?

Posticini come Ramsvik cosa saranno mai in estate? Adesso sembra di essere in paradiso. A Smögen si pranza in un bar dove servono toast con uno strato di gamberetti pescati nel mare antistante. Da visitare anche il museo all’aperto I Pilane con l’opera principale Anna dello scultore Jaume Plensa che merita di sicuro una sosta. E poi la case, principalmente colorate di Rosso Falun ma anche ai altri mille colori, uno spettacolo. Ci piacciono in particolare le case più moderne con le ampie vetrate.

Giorno 7 – Rientro a Stoccolma

lago di vanern

Lasciamo una nuvolosa Fjällbacka (certo che i colori oggi sono inesistenti per qualche foto interessante) e la bellissima costa del Bohuslan per fare ritorno a Stoccolma. Si passa a nord del lago di Vanern, il più grande lago della Svezia e il terzo in Europa. La strada è molto bella, a differenza dell’andata, con continui saliscendi ed abeti e poi sbuca il sole. Facciamo una deviazione per Haverud dove i battelli passano sopra un canale con un sistema costruito a fine 1800. È tutto chiuso, si aprirà a breve ma abbiamo la sensazione che non sia una cosa immemorabile. Bellissima invece la strada per raggiungere il sito.

Si arriva a Stoccolma dove siamo allo Scandic 53, in pieno centro. A cena siamo all’ottimo Tradition in Gamla Stad. Una bella camminata in una vuota Stoccolma con qualche foto by night per tornare all’hotel.

Giorno 8 – Stoccolma e rientro in Italia

Alla mattina, prima della partenza, una camminata per le vie di Gamla Stad per gli ultimi acquisti. Un po’ di pioggia, un po’ di vento e temperature in calo. Siamo stati fortunati.

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Abba museum

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Ciliegi in fiore

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Fjallbacka

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Vasa museum

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Tramonto Fjiallbacka

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I Pilade - Anna

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Smogen



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