Passeggiata con vista sul Golfo di Trieste
Il Carso triestino ha una flora più unica che rara, qui ritroviamo ancora oggi moltissime specie endemiche, specie esclusive che non trovano riscontro in nessuna altra zona dell’Europa sud-orientale. Non tutti sanno che la Riserva della Biosfera “Miramare”, che si trova a 7 km da Trieste, è stata tra le prime negli anni ’70 ad ottenere il riconoscimento MAB-Unesco per la sua eccezionale biodiversità. La riserva si estende su 2000 ettari che dal mare risalgono appunto verso il ciglione carsico e comprendono buona parte della costiera triestina. Il villaggio di Santa Croce con i suoi terrazzamenti in cui trovano posto piccoli appezzamenti di vigna, ulivi, orti domestici, è circondata letteralmente dai boschi del Carso ed è immersa nella Riserva Naturale di Miramare. In questo splendido contesto l’associazione Curiosi di Natura, che si occupa di educazione e turismo ambientale, ha proposto, ad inizio Aprile, una passeggiata a cui ho avuto il piacere di partecipare. Un itinerario per tutte le età e anche per chi non è particolarmente allenato come me, ma ha voglia di imparare e godere della bellezza della natura.
Siamo partiti dal centro del villaggio di San Croce, apprezzando anche le due chiese, quella centrale che risale al cinquecento e la piccola chiesa di San Rocco, protettore dei viandanti, del 1646. Il borgo carsico di Santa Croce era uno dei punti di passaggio delle antiche vie percorse dai pellegrini. Da qui, lungo la via del Pucino, abbiamo raggiunto il sentiero sul ciglione carsico da cui si ammira il mare e il Golfo di Trieste. Lungo l’itinerario le due guide che conducevano il gruppo hanno proposto delle soste in cui raccontavano la vegetazione e la storia del luogo e prendevano spunto per leggere alcuni brani di poesia o romanzi dedicati al Carso o alla natura in generale. Lungo il nostro cammino ci siamo imbattuti anche in una delle specie della fauna selvatica più interessanti di questa zona: si tratta di una lucertola, l’Algiroide magnifico, che fa dei colori sgargianti il suo vanto! Gola azzurra e ventre arancione spiccano tra le pietre bianche del carso ed è famosa perché si lascia fotografare come una diva, se non viene spaventata. La colorata lucertola è anche il simbolo della Riserva naturale delle falesie di Duino.
La nostra guida naturalistica, Barbara, non si è limitata ad indicarci flora e fauna che incontravamo lungo il cammino, ma ci ha raccontato molto della storia locale, dalla pesca del tonno e dalle tonnare che lungo la costa erano presenti nel passato recente dell’area fino al tipo di imbarcazioni antiche, gli zoppoli, che entravano facilmente nelle insenature della costiera. Dal percorso lungo il ciglione carsico, siamo poi entrati nella boscaglia carsica che ci ha offerto una molteplicità di sfumature del verde, per poi raggiungere il punto panoramico della Vedetta Slataper – in onore di Scipio Slataper – sul Monte San Primo. Un panorama unico ci si è offerto alla vista! L’Associazione Curiosi di Natura organizza incontri e passeggiate durante tutto l’anno ed in questo periodo e fino a Giugno ha in programma numerose escursioni dedicate alla mobilità lenta. Da segnalare che gli organizzatori danno grande importanza alla mobilità alternativa alle auto, fissando gli incontri per le uscite in luoghi facilmente raggiungibile anche per chi usa i mezzi pubblici.