Birmania, finalmente
Le modalità del viaggio sono state le solite per me da queste parti: 8-10 giorni per templi/natura e 1 settimana di mare. Dopo diverse valutazioni (viaggio da solo, primo viaggio ma già prevedendone altri in Birmania, tabella e costi dei voli) ho costruito questo itinerario:
giorno1: volo Emirates Malpensa → Bangkok
giorno 2: notte a Bangkok
giorno 3: volo Air Asia per Mandalay, soggiorno di 3 notti
giorno 6: volo Air KBZ per Bagan, soggiorno di 3 notti
giorno 9: volo Air KBZ per Yangon, soggiorno di 2 notti
giorno 11: volo NOK air per Phuket, soggiorno di 10 notti
ultimo giorno: volo Emirates per Malpensa.
La scelta del mare a Phuket l’ho fatta per motivi organizzativi (perdevo meno tempo in trasferimenti), perchè il mare birmano non sembra comunque essere eccezionale, e perchè a Phuket vado sempre volentieri: costa poco, i collegamenti sono ottimi e con il motorino si raggiungono, spiagge carine (Kata Noi o Nai Harn a sud) e anche poco affollate (Layan o Bang Tao verso nord). Insomma, non è il mare di Ko Tao o Ko Lipe in Thailandia, né della Malesia o delle Filippine, ma è comunque una meta sicura, specie se, come dicevo, si sa dove andare….
Torniamo ad alcuni spunti pratici per programmare il viaggio in Birmania:
i voli sono ormai parecchi, alcuni anche diretti a Yangon (per esempio Qatar ed Emirates), pur se più cari rispetto alla mia scelta di arrivare a Bangkok e di usare una low cost (Air Asia) per bypassare Yangon; da questo punto di vista, considerate che Yangon vale 1 giorno di visita, direi solo per la pagoda Shwedagon, 2 se volete fare un’escursione in giornata a Bago. Arrivare a Mandalay, inoltre, mi ha permesso un ingresso ultra veloce, forse perchè l’aereo è piccolo e ci sono birmani tra i passeggeri: letteralmente 3 minuti per la dogana (e 5 minuti per l’attesa bagagli) !!!
Questo anche perchè dotato di visto online, fatto sul sito ufficiale del Myanmar. La procedura è semplice e rapida: il visto arriva via mail dopo 2 giorni, lo stampate e lo portate con voi. Il sito è chiaro e fornisce tutte le istruzioni che vi servono, davvero in modo molto semplice; ricordate che il visto vale 90 giorni dalla data di emissione, quindi richiedetelo massimo 1-2 mesi prima (calcolate i tempi), se no scade.
Gli alberghi li ho prenotati con Booking/Agoda/Expedia, scegliendo in base al prezzo più basso (ovviamente), alla posizione, alle dimensioni (non troppo grandi, per evitare soprattutto i gruppi di turisti cinesi), con caratteristiche di “charme”, se possibile, e con wi fi funzionante (in base alle recensioni sul web: e negli alberghi scelti funzionava bene, senza problemi).
A Mandalay, la scelta del Bagan King Hotel si è rivelata buona, perchè l’hotel è in buona posizione, carino, tradizionale e con un buon ristorante sul tetto: si cena con vista sulla collina di Mandalay, musica tradizionale e breve spettacolo di marionette ogni sera. In ogni caso, la posizione dell’hotel a Mandalay secondo me non è poi così essenziale: i ristoranti accessibili (non parlo di street food) e i vari monumenti sono lontani, per cui si gira con i simil tuk-tuk birmani e non a piedi; il traffico, poi, è parecchio e la guida dei birmani, se possibile, peggiore di quella, ad esempio, dei thailandesi. Se volete evitare di visitare i luoghi tramite agenzia/guida dall’Italia, lo potete fare da voi sul posto: alla reception degli hotel, o appena fuori dagli hotel ci sono, come ad Angkor, taxi o tuk-tuk con tanto di itinerari (che sono più o meno sempre gli stessi) e di foto per pagode/templi o altro meno battuti … scegliete chi parla meglio l’inglese e trattate sul prezzo dell’itinerario, e modificatevelo se non comprende qualcosa che avevate programmato di vedere in base a guide o letture o suggerimenti dal web precedenti. Da non perdere, Mingun, le 4 capitali, e l’inner city (la collina e le pagode ai suoi piedi), che sono poi gli itinerari abituali: U Bein bridge al tramonto, anche se davvero molto turistico e, in fondo, abbastanza deludente …
A Bagan, l’Ananda Bagan Hotel, appena fuori Nyaung U, sulla strada per la Old Bagan, si è rivelato un’ottima scelta: la posizione è ottima e permette di andare a piedi nella zona di Nyang U dove ci sono ristorantini e bancarelle, si vede la pagoda illuminata la sera e non c’è traffico: sembra la Thailandia di 20 anni fa … Di giorno, invece, si raggiungono le varie zone dei templi in pochi minuti: noleggiate una moto elettrica e girate seguendo la mappa che vi danno, senza paura di perdervi, anzi, il perdersi in stradine sterrate (sterrato semplice), verso piccoli complessi di templi dove siete da soli o con 1-2 altri turisti è forse la cosa più bella … In generale, esistono 3 zone dove soggiornare a Bagan: la Old Bagan, la New Bagan e Nyaung U (che consiglio), e 4 zone di templi: Old Bagan, e le 3 piane, settentrionale, centrale e meridionale; oltre al monte Popa. Sulla Lonely c’è tutto e potete scegliere cosa vedere e come organizzarvi.
Altre considerazioni sui templi: con il senno di poi, devo dare ragione a chi consigliava (sul web) di organizzare la giornata con visite la mattina tipo dalle 9 alle 12 (o prima …), pausa in hotel (sceglietene uno con piscina, ottima quella dell’Ananda) e ripresa delle visite ai templi dopo le 16 fino al tramonto: questo perchè di giorno fa veramente caldo; assolutamente necessari acqua, cappellino e protezione solare. E come per i templi di Angkor, prendetevi un giorno in più e girate con calma, e perdetevi !!! Per il tramonto, da qualche tempo non si può più salire sui templi principali e, quindi, o lo vedete dalle “collinette” dedicate (per esempio quelle ai lati del tempio Sulamani) o da tempietti “minori” che trovate per caso (difficile), o che trovate perchè prendete una guida e vi ci porta. Altre considerazioni: per girare non è indispensabile la guida, basta la mappa, e bastano le indicazioni, anche in inglese (ci sono per tutti i templi principali, ma anche per gruppi “minori”) che trovate lungo le strade. Il mezzo migliore, secondo me, è il motorino elettrico, perchè costa poco, non da problemi (la carica basta e avanza per tutto il giorno), non serve la patente e permette di andare ovunque. La bicicletta è affascinante ma molto impegnativa, perchè e vero che le distanze non sono eccessive, e le strade sono in pianura, ma il caldo è veramente asfissiante e già si cammina parecchio nei vari templi, e si suda molto già così … credo che sia un mezzo da riservare a chi è allenato… Per quali templi vedere in base al tempo a disposizione, e a quando vederli per avere una luce ottima per le foto (purtroppo, spesso, quelli con i murales più belli non si possono fotografare) rimando di nuovo alla Lonely o ai suggerimenti che trovate sul web.
A Yangon il Best Western Chinatown hotel è stata una buona scelta, ma davvero mi pare che Yangon non meriti più di 1 giorno.
Per quanto riguarda la valuta, ci sono alcuni money changer qua e la nelle 3 città citate; non sono molti e accettano sia dollari che euro: il livello di cambio è simile per euro o dollari, quindi potete tranquillamente cambiare li la nostra moneta senza necessariamente cambiare in Italia gli euro in dollari per poi ricambiarli in Birmania. Negli aeroporti, ci sono un paio di sportelli bancari che, udite udite, applicano un cambio simile a quello che troverete fuori, nei vari cambiavalute: quindi potete già cambiare li, senza problemi. Gli ATM ci sono dappertutto, ma io non li ho mai utilizzati, non mi sono mai sembrati convenienti …. se non per evitare di portare il contante, che, comunque, si lascia in hotel nelle cassette di sicurezza, non si porta in giro: e ricordate, in ogni caso, che il sud est asiatico è tra i posti più sicuri al mondo !
Per l’utilizzo quotidiano, è più conveniente utilizzare i kyat, perchè i birmani tendono ad arrotondare il valore dei dollari (gli euro non vengono considerati per questo scopo): cambiate poco per volta perchè poi i kyat non si possono utilizzare fuori dalla Birmania…. e, se vi avanzano, all’aeroporto di Yangon ci sono un paio di negozi artigianali dove potete trovare alcune cose carine … Oppure, li potete tenere per la prossima volta, che, nel mio caso, riguarderà Bagan e il monte Popa, Pindya e il lago Inle, Mrauk U, Salay e Bago: ma questa è un’altra storia…