Un ponte per Malta
Partiamo dall’aeroporto di Bologna ed atterriamo sull’isola la sera del 31 Ottobre. Il tempo di prendere il bus per La Valletta e registrarci in hotel (Osborne, nel cuore del centro storico) che siamo già in giro alla ricerca di un posto dove cenare. E’ piuttosto tardi e a quest’ora i ristoranti stanno già chiudendo, ci segnalano La cantina della Siciliana, proprio di fronte all’hotel, che solitamente tiene aperto fino a tardi. Un’ottima pasta alla Norma e quattro chiacchiere coi simpatici gestori ed è già mezzanotte. Nonostante ciò facciamo due passi per il centro della capitale che è vuoto ma estremamente affascinante.
1 Novembre
Usciamo ed il tempo non è fantastico, un continuo alternarsi di sole,nubi e pioggerellina di tanto in tanto nonostante la temperatura sia mite. D’altra parte abbiamo appena lasciato l’Italia nel pieno di una forte perturbazione che ha causato e causerà nei prossimi giorni danni ingenti.
Come prima cosa ci mettiamo in fila per visitare la Co-Cattedrale di San Giovanni. Il biglietto costa 10 Euro ma li vale veramente tutti. L’interno della chiesa, contrariamente alla semplice facciata, è sfarzoso, con affreschi, decori dorati ed un bellissimo pavimento ricoperto dalle lapidi dei cavalieri con intarsi policromi in marmo . Fiore all’occhiello della Co-Cattedrale sono due dipinti di Caravaggio: il “San Gerolamo” e lo straordinario “Decollazione di Giovanni Battista”.
Terminata la visita proseguiamo su Republic Street, la via principale della capitale, in parte chiusa al traffico, che si snoda sulla parte più alta della penisola dal City Gate, principale accesso alla città fino a Fort St. Elmo. Strada particolare in quanto ad ogni incrocio con le vie traverse si scorge a destra e a sinistra sempre il mare. Passiamo davanti al Palazzo del Gran Maestro dove si sta svolgendo il cambio della guardia e proseguiamo fino al forte . Torniamo sui nostri passi percorrendo la bella St. Ursula street caratterizzata, come tutte le vie de La Valletta, da scalinate e colorati balconcini a bovindo. Andiamo un po’ di fretta perchè vogliamo raggiungere gli Upper Barakka Gardens prima di mezzogiorno per assistere alla Saluting Battery, il colpo di cannone che viene sparato tutti i giorni alle 12 e alle 16. Siamo ben pigiati tra tante persone e sotto una pioggerellina odiosa ma la cerimonia è carina.
Visto che si è fatta ora di pranzo raggiungiamo i chioschetti vicino al terminal dei bus, appena fuori dal City Gate e pranziamo con alcuni pastizzi (deliziosi fagottini caldi di pasta sfoglia con vari ripieni che costano solo 40 cent. l’uno) e una Kinnie (bibita tipica dell’isola molto simile al chinotto).
Nel pomeriggio ci spostiamo in bus verso le Tre Città ,Vittoriosa (Birgu), Senglea (L-isla) e Cospicua (Bormla) che sorgono di fronte a La valletta sul lato opposto del Grand Harbour, il porto principale dell’isola. Passeggiamo per Vittoriosa, dove risiedevano i cavalieri prima della costruzione de La Valletta, fino alla sua imponente fortificazione poi sempre a piedi raggiungiamo Senglea costeggiando il Dock n. 1. Entrambe le città sorgono su penisole che offrono una bella vista sulla capitale. Ci aggiriamo su e giù per i vicoli fino a raggiungere La Vedette, una torre di guardia all’interno di un piccolo giardino, che reca scolpiti due occhi e due orecchie a simboleggiare la costante attenzione dei cavalieri. Anche queste città sono decisamente belle, peccato solo per il tempo che si fa sempre più cupo e la pioggerellina che non ci da tregua.
Per cena raggiungiamo Sliema, pensando di trovare un bel movimento, ma non c’è nessuno. Facciamo una passeggiata sul lungomare ma sinceramente questa zona non ci piace molto, la troviamo piuttosto anonima. Mangiamo una pizza e decidiamo che è molto meglio rientrare a La Valletta.
2 Novembre
Visto che dalle previsioni oggi avrebbe dovuto essere la giornata migliore, qualche giorno prima di partire avevo acquistato online (Luzzu Cruise) i biglietti per la crociera a Gozo e Comino. Infatti la mattina si presenta tiepida e soleggiata così con un buon anticipo raggiungiamo Sliema per imbarcarci. Proviamo a visitarla anche di giorno ma la nostra opinione non si discosta tanto da quella di ieri sera. Partiamo molto soddisfatti, magari oggi ci scappa anche un bel bagnetto. Ma non appena siamo in alto mare il cielo si fa nerissimo, scoppia un bel temporale e balliamo su e giù fino all’arrivo a Gozo. Un autista pazzo da legare ci conduce in giro per l’isola che ci fa un ottima impressione. Tra una nube e l’altra esce qualche raggio di sole che ci fa scoprire un paesaggio verde, tranquillo, con deliziosi paesini e campi coltivati. Sicuramente un luogo che merita molto di più di una visita mordi e fuggi come questa, ma visti i tempi ridotti dobbiamo accontentarci. Dopo una tappa di mezz’ora a Dwejra ci fermiamo a Victoria, la capitale. Anche qui però abbiamo a disposizione solo il tempo di una passeggiata veloce e un panino al volo. Ma sono ugualmente contenta perché è uscito un bel sole e ci aspetta la Blu Lagoon a Comino! Purtroppo però durante la navigazione il tempo cambia di nuovo, tanto che non riusciamo nemmeno ad attraccare alla laguna ma dobbiamo andare in una baia vicina, St. Nikolas, dove ci indicano un sentiero per la Blu Lagoon. Dopo pochi minuti di cammino ci appare la laguna in tutta la sua bellezza e, nonostante il cielo nuvoloso, con colori bellissimi. Tante persone, giustamente, se ne infischiano del brutto tempo e si buttano in acqua, che non è per niente fredda. Io rimango a guardarle con la delusione dipinta in volto. Peccato….
Ci consoliamo con la cena all’ Ortygia, un delizioso ristorantino siciliano (a quanto pare a Malta quasi tutta la ristorazione è in mano ai siciliani) dove ci portano un fantastico tagliere con mille specialità una più buona dell’altra.
3 Novembre
Prenotando la crociera online, oltre ad un prezzo ridotto, veniva offerta gratuitamente una seconda mini-crociera nei due porti, Marsaxmett tra Sliema e Valletta e Grand Harbour tra Valletta e le Tre Città. Visto che stamattina il cielo è libero da nubi e splende un bel sole tiepido ne approfittiamo. Il tour dura circa due ore ed è molto interessante, permette di vedere comodamente le località già visitate ma da un altro punto di vista. Pausa pranzo con i soliti pastizzi poi in bus raggiungiamo Marsaxlokk, il paese di pescatori più famoso di Malta, caratteristico per la sua flotta di luzzi, le tipiche imbarcazioni tradizionali dipinte a colori brillanti. Il tempo di arrivare e troviamo di nuovo cielo coperto, mare mosso e vento freddo. Nonostante ciò abbiamo trovato la cittadina particolare e suggestiva. Di ritorno a La Valletta per cena vogliamo provare qualcosa di tipico maltese e troviamo un ristorante (Helen’s Kitchen) che propone i Bragioli, involtini ripieni buonissimi.
4 Novembre
Partiamo presto per l’antica capitale Mdina. Quando scendiamo dal bus abbiamo la sensazione di essere arrivati in un altro mondo. Mdina, racchiusa tra le sue mura di pietra dorata, è detta anche “La città silenziosa” e la contrapposizione al caos ed al traffico del resto dell’isola è veramente notevole. Grazie alla bella giornata calda e soleggiata che è uscita ci godiamo una lunga passeggiata solitaria tra i vicoli silenziosi. Varchiamo la porta e seguiamo il percorso suggerito dalla guida, poi giriamo a caso tra il reticolo di stradine e le piccole piazze e per finire ammiriamo il panorama dai bastioni. E proprio sui bastioni ci fermiamo al Fontanella Tea Garden, locale storico con terrazza dove è difficile scegliere se ammirare il bel panorama o le enormi fette di torta che volteggiano tra un tavolo e l’altro. Qui decidiamo cosa fare nel pomeriggio. Veramente il programma c’era già e prevedeva la visita ai templi di Tarxien, ma la bella giornata ci fa venire voglia di mare e vacanza, così studiamo le linee dei bus e poco dopo siamo già in viaggio verso Bugibba, la cultura è rimandata a domattina.
La città, che si sviluppa lungo la costa di S.Paolo, a dire il vero non ci rapisce, ma passeggiare sul lungomare orlato di palme e sedersi in una delle piccole spiaggette è comunque piacevole.
La sera ci divertiamo a fotografare gli angolini più nascosti di Valletta by night.
5 Novembre
Ultimo giorno, abbiamo tempo fino alle 14 ed usciamo decisi a visitare i templi di Tarxien. Prima però facciamo una bella passeggiata e ciò si rivela un errore. La giornata è talmente bella, la città talmente affascinante che quando ci rendiamo conto che dobbiamo andare ormai è troppo tardi. Pazienza. Continuiamo a percorrere La Valletta in lungo e in largo, dal St. John Cavalier, il bastione da cui si ha una bella vista di Floriana, il quartiere fuori dalle mura, alla bella chiesa di St. Paul Shipwreck, ai Lower Barakka Gardens, dove salutiamo Malta assistendo da lontano ad un ultimo colpo di cannone e gustandoci ancora alcuni pastizzi.
Conclusionie suggerimenti:
Questa mini vacanza a Malta, nonostante il meteo non sempre favorevole, mi è piaciuta molto. Confermo che, a mio avviso, è una località adatta per una visita di qualche giorno, magari anche una settimana, ma non per una vacanza balneare.
Non consiglierei il noleggio dell’auto, la guida a sinistra sconsiderata degli abitanti, il traffico intenso e la difficoltà a trovare parcheggio nei maggiori centri potrebbero creare problemi. Esiste un valido servizio di bus frequenti e puntuali che collegano benissimo tutte le località. Anzi era piacevole sedersi comodamente e lasciarsi scorrere davanti le immagini dell’isola. Noi abbiamo acquistato in aeroporto l’Explore Pass a € 21 valido 7 giorni per corse illimitate diurne e notturne.
Raggiungere in volo Malta è estremamente economico, ma soggiornarvi no. Hotel e ristoranti hanno prezzi medio-alti, più o meno come le principali mete turistiche Italiane.
Dopo una lunga indecisione se soggiornare a Sliema (che in teoria era più animata) o a La Valletta (che rischiava di essere un po’ un mortorio) abbiamo deciso per quest’ultima e siamo rimasti molto soddisfatti. Su 5 sere 3 c’era pochissima gente in giro ma nelle altre 2 (Venerdì e Sabato) era piena di persone e con locali aperti fino a tardi. In entrambi i casi, comunque, un luogo davvero affascinante.