Due settimane in Vietnam
1. Riguardo alla sicurezza, nonostante i resoconti a volte preoccupanti che si leggono sulle guide e sul web, noi non abbiamo avuto alcun problema. A questo scopo, comunque, ci siamo mossi per tempo prenotando pressoché tutto quello che era possibile ed in questo modo ci siamo affidati ad operatori seri minimizzando i rischi.
2. Il periodo da noi scelto, le vacanze di Natale, nonostante sulla carta fosse buono, non è stato tuttavia ottimale. Difatti, tranne che a sud, abbiamo trovato sempre nuvoloso e la maggior parte dei giorni è piovuto, soprattutto al centro. Probabilmente è stata solo sfortuna, ma avere un tempo accettabile ci avrebbe consentito di godere al meglio delle bellezze del paese. L’aspetto positivo è che nella Baia di Cat Ba non abbiamo trovato traccia delle folle di turisti che rovinano quest’esperienza.
3. Agenzia sì o no? Noi abbiamo organizzato i tour in piena autonomia, così come anche le prenotazioni degli hotel; per i primi però ci siamo sempre affidati ad agenzie con ottima reputazione verificata su vari siti internet e non abbiamo avuto alcun problema.
4. Capitolo costi: il Vietnam è uno dei paesi più economici nei quali ci sia capitato di viaggiare. Con una spesa massima di 25€ per una doppia con bagno in camera e colazione, abbiamo trovato degli ottimi hotel in centro. Molto economici anche i ristoranti, ma il consiglio è di spendere un po’ di più della media (arrivando quindi a 15/20 € a testa), per avere delle esperienze memorabili, mentre cenando in ristoranti solo per locali, la cucina vietnamita non vi si rivelerà al meglio.
5. Quanto ai trasporti, considerato sia il divieto per i turisti di noleggiare un’auto senza autista, che i costi irrisori, abbiamo prenotato dall’Italia delle escursioni, quasi sempre private. Per i taxi, utilizzate pure l’app Grab, che non solo vi fornisce sicurezza, ma vi garantisce anche un prezzo onesto.
6. La moneta locale è il Dong, che noi abbiamo utilizzato sempre (cambio approssimativo: 1€= 26.650 VND), sebbene a volte sia accettato anche il dollaro. I bancomat sono presenti ovunque nelle città, ma a volte hanno un massimale basso (2 o 3 milioni di VND) e addebitano una commissione di circa 3€ per ciascun ritiro anche sulle carte che garantiscono la possibilità di prelevare contanti ovunque nel mondo senza costi aggiuntivi.
7. Gli hotel nei quali abbiamo alloggiato, seppur semplici, sono stati tutti di livello molto buono e pulitissimi, con personale sempre estremamente disponibile.
8. Quanto ai voli, abbiamo viaggiato con Aeroflot, che garantiva un buon rapporto durata del volo/prezzo (1025€ A/R via Mosca) e ci siamo trovati bene. Abbiamo anche preso due voli interni (HCMC-Danang e Hué-Hanoi) con Vietnam Airlines, dopo aver letto che le compagnie low cost vietnamite sono poco affidabili e cancellano spesso e volentieri molti voli al giorno.
9. Sulle comunicazioni non possiamo che dare un giudizio positivo: il wi-fi gratuito è presente in tutti gli hotel, i ristoranti ed i bar e a volte anche in alcune aree delle maggiori città.
10. Sulla pulizia possiamo dire che hotel e ristoranti erano sempre estremamente puliti; accettabile anche il livello di pulizia delle città, anche se onestamente HCMC potrebbe migliorare.
11. Non partite senza assicurazione: noi abbiamo stipulato un’assicurazione annuale con Globelink.
12. Abbiamo utilizzato la guida della Rough Guide, molto buona, e consultato anche la Lonely Planet, della quale abbiamo apprezzato soprattutto il bel tour a piedi di Hanoi.
1°-2° giorno
Partiamo alle 10.05 da Milano Malpensa per Mosca dove, dopo circa tre ore e mezzo di attesa, ci imbarchiamo per Ho Chi Minh City. Atterrati con quasi un’ora di ritardo, prendiamo un taxi (rigorosamente Mai Linh o Vinasun – il nostro apparteneva alla prima compagnia) che con 180.000 VND ci porta al nostro hotel (Saigon Inn, 265/7/55 Pham Ngu Lao Street, Pham Ngu Lao Ward, Dist. 1; totale per due giorni € 41,74 per una doppia con bagno e prima colazione; essenziale ma molto buono e con del personale davvero eccellente). Dopo aver messo in ordine i bagagli, verso le 14 iniziamo il giro della città. A piedi arriviamo al Reunification Palace, dove passiamo un’oretta e successivamente, dopo aver dato un’occhiata alla cattedrale di Notre-Dame e al palazzo delle poste, iniziamo a visitare il quartiere di Ben Ghe, partendo dalla via Dong Khoi. L’architettura coloniale, mista ai negozi trendy ed ai ristoranti alla moda, rende la zona di sicuro fascino. Interessante anche la presenza di una moschea, in posizione un po’ incongrua, schiacciata com’è tra lo Sheraton ed un altro grattacielo. Ceniamo al ristorante proprio di fronte alla moschea (Duong’s, 27 Dong Du Street, Ben Nghe Ward, Dist.1; 730.000 VND in totale; ottimi sia il cibo che il servizio) e poi andiamo a prendere un caffè al rooftop bar della Bitexco Financial Tower, da dove si gode un bel panorama sulla città.
3° giorno
Iniziamo la giornata con la visita al War Remnants Museum, dedicato alla guerra di liberazione del Vietnam dalla Francia, prima e dagli Stati Uniti poi. Sebbene per ovvi motivi la storia raccontata sia pesantemente parziale e non aggiunga granché a chi conosce già la storia di questo periodo, una visita al museo vale la pena per la ricostruzione del carcere di Con Dao, realmente impressionante. A piedi raggiungiamo poi la Jade Emperor Pagoda, che vale una visita e, dopo una breve sosta, arriviamo al mercato di Cho Ben Thanh. Dire che questo mercato è estremamente turistico è un understatement, ma se se ne è consapevoli sin dall’inizio, una visita è in ogni caso gradevole. Ripercorriamo quindi Nguyen Hue ed in prima serata facciamo un bel massaggio nel centro consigliatoci dall’hotel (The Blind Association Massage, 185 Cong Quynh, Dist. 1), al prezzo irrisorio di quasi 3 euro all’ora. Cena mediocre presso il Royal Saigon Restaurant (201 Bui Vien, District 1; 330.000 VND in totale).
4° giorno
Abbiamo prenotato con la Vietnam Unique Tours un tour collettivo di due giorni nel Delta del Mekong (USD 143 per entrambi, tutto incluso), per cui la mattina alle 8 passa a prenderci l’addetto dell’agenzia e ci sistema con altri turisti su un bus. Noi eravamo già al corrente del fatto che l’esperienza sarebbe stata fortemente turistica, per cui non ci aspettavamo niente di diverso da quello che abbiamo avuto. Questa premessa è essenziale, considerato che spesso nei forum ci è capitato di leggere recensioni fortemente negative da parte di alcuni viaggiatori che hanno giudicato questa esperienza troppo commerciale. E’ effettivamente così, ma d’altro canto permette di visitare una regione che diversamente richiederebbe molto più tempo e più impegno. La prima sosta è presso la fabbrica di un apicultore, dove abbiamo assaggiato del miele ed ascoltato alcune canzoni popolari eseguite dal vivo. In barca raggiungiamo poi una fabbrichetta di caramelle al cocco, per spostarci successivamente, ancora in barca, su Turtle Island, dove pranziamo. Dopo un tratto in barca ed in autobus arriviamo a My Tho e visitiamo la bella Pagoda Vinh Tràng. Verso le 16 ci mettiamo in autobus e raggiungiamo dopo circa tre ore e mezzo sotto una pioggia incessante, la città di Can Tho. Qui teoricamente ci aspetterebbe un homestay, che però ci lascia un po’ perplessi: la proposta è di stiparci con altri turisti in una stanza per la notte, per cui più che una notte in casa di vietnamiti, sembra di stare in un ostello. Alla fine, a causa di alcuni problemi con le prenotazioni, il proprietario ci propone un bungalow ed accettiamo. Dopo una cena decorosa con una compagnia simpatica, scopriamo che il bungalow non è proprio pulito, né particolarmente comodo. Tutto questo sarebbe normale per un reale homestay, ma per l’esperienza che offre, tornando indietro prenoteremmo l’hotel.
5° giorno
Sveglia all’alba per visitare il mercato galleggiante di Cai Rang, relativamente piccolo ma interessante, anche se preso d’assalto da comitive di turisti. Successivamente, dopo una pausa nel corso della quale alcuni di noi noleggiano una bici per visitare il paesino limitrofo, riprendiamo la barca e raggiungiamo una fabbrica di vermicelli di riso. Tornati a Can Tho, dopo un pranzo di qualità appena sufficiente, riprendiamo il bus per HCMC, dove arriviamo alle 17 circa. Lasciamo i bagagli al nostro hotel (ancora Saigon Inn, 628.000 VND per una stanza doppia con bagno e colazione, migliore della precedente), torniamo alla Blind Association Massage per un altro massaggio, peggiore del precedente e ceniamo presso il The Garlik (216 De Tham St.; cena molto buona ma conto un po’ salato pari a circa 1.700.000 VND in totale).
6° giorno
Oggi è il 31 dicembre e ci tocca svegliarci all’alba perché abbiamo un volo per Da Nang alle 6 (Vietnam Airlines; € 87,78 a testa). Con l’aiuto della cortese receptionist, prendiamo un taxi Vinasun che ci porta in aeroporto in appena 15 minuti (160.000 VND). Atterrati puntualmente all’aeroporto di Danang, prendiamo il taxi che avevamo prenotato dall’Italia con Huracars, agenzia con la quale abbiamo concordato non solo questo trasferimento fino a Hoi An, ma anche il tour che ci porterà a Hué ed il trasporto da Hué all’aeroporto di Phu Bai per un totale di VND 2.140.000. Ci facciamo lasciare al nostro hotel (Blue Clouds Homestay, 99/9 Hung Vuong st.; € 30,66 in totale per due notti per la doppia con bagno e colazione; semplice ma molto buono) e dopo una breve sosta ci dirigiamo verso il centro della città. Il tempo purtroppo non è molto bello ed a tratti piove, ma il centro storico di Hoi An è davvero splendido. Decidiamo di visitare 12 delle varie attrazioni aperte al pubblico, per cui acquistiamo due biglietti ciascuno (esistono difatti solo biglietti cumulativi ed ognuno di essi consente l’accesso a 5 attrazioni a scelta, che quindi possono essere visitate solo acquistando questo biglietto. Le restanti due sono gratuite). Qualunque di esse decidiate di vedere, difficilmente vi pentirete, perché sono davvero interessanti. Nonostante i numerosi turisti, l’atmosfera è fantastica e coinvolgente. Dopo un pranzo ordinario presso il ristorante Van (160.000 VND in totale per due), visitiamo il mercato e successivamente lo spettacolo folkloristico, una delle attrazioni incluse nel biglietto, che è meglio del previsto. Nel tardo pomeriggio, dopo una breve sosta presso il Randy’s Bookstore, torniamo in hotel per una pausa. In prima serata facciamo un massaggio al limitrofo Lemongrass Flavor Spa 2 (a partire da 250.000 VND/ora; pareri contrastanti) e ceniamo molto bene presso lo stall di Lien Thao (Nguyen Phuc Chu St.), al prezzo ridicolo di 220.000 VND in totale. Aspettiamo la mezzanotte nel vicino caffè 85 Celsius (gelato terribile e dolce al cioccolato nella norma) e poco prima andiamo vicino al fiume dove è stato collocato un palco: lo spettacolo è buffamente kitsch, ma sui fuochi d’artificio niente da dire!
7° giorno
Abbiamo prenotato tramite l’hotel un’escursione al sito archeologico di My Son (230.000 VND a testa). Partiamo con un pulmino carico di turisti sotto una leggera pioggerellina, che non ci abbandonerà quasi mai fino al ritorno a Hoi An. Il sito è interessante, anche se naturalmente non bisogna fare paragoni con Bagan o Angkor Wat. Ritorniamo in barca a Hoi An, che giriamo per tutto il pomeriggio: nonostante la massiccia presenza di turisti, la cittadina è affascinante, per cui si potrebbe andare in giro all’infinito senza annoiarsi mai. Ceniamo in modo eccellente al Little Faifo (66 Nguyen Thai Hoc, 665.000 VND in totale) e concludiamo con gelato preparato al momento su una piastra ghiacciata in un baracchino al di là del ponte: il sapore non è niente di che, ma la preparazione è divertentissima!
8° giorno
Il conducente della Huracar arriva in hotel alle 8. Piove già e questa pioggerellina insistente ci accompagnerà per tutta la giornata, purtroppo. Destinazione: Ba Na Hills, dove è stato inaugurato da poco un ponte sorretto da due colossali mani in cemento, le cui foto hanno già fatto il giro del mondo. In realtà, il complesso, Sun World, è una specie di Disneyland a tematica “villaggio francese“. Potete quindi immaginare il senso di straniamento che si prova a visitare un posto così. Purtroppo la nebbia ci impedisce di godere dei panorami, per cui dopo un paio d’ore torniamo giù, con destinazione Hoi Van Pass. Anche qui però il maltempo, esattamente come poco dopo accadrà con la spiaggia e la Laguna di Lang Co, ci impedisce di ammirare i panorami. Arriviamo quindi a Hué verso le 15. Dopo il check-in (Serene Shining Hotel, 5 Lane 57 Nguyen Cong Tru St.; 21 USD per la doppia con bagno e colazione; eccezionale), organizziamo il tour per il giorno successivo e poi visitiamo il mercato, che però non è niente di che. In compenso, la vista della Cittadella illuminata è davvero meravigliosa, per cui non perdetela per nessun motivo. Tra l’altro, scopriamo il giorno dopo che ci sono dei tour serali, per cui varrebbe la pena informarsi in anticipo per verificarne gli orari e la frequenza. Cena, pantagruelica ed eccellente al Serene Cuisine Restaurant (21 Lane 42 Nguyen Cong Tru St., 515.000 VND in totale). Provate i piatti tipici di Hué!
9° giorno
Ci siamo aggregati ad un tour mattutino di gruppo in bus organizzato dalla The Sinh Tourist, per la visita di alcune tombe imperiali (Tombe di Thieu Tri e Khai Dinh; 170.000 VND a testa), per proseguire poi con un tour privato in barca organizzato dall’hotel per la visita della pagoda Thien Mu, con drop off alla Cittadella (18 USD in totale). Le due tombe, molto diverse tra di loro, sono davvero interessanti e meritano sicuramente una visita. Concludiamo la mattinata con una sosta per vedere uno spettacolo di kung fu vietnamita, seguito da una visita ad una bancarella per vedere come si costruiscono i bastoncini di incenso ed i tipici cappelli conici. Tornati in hotel, iniziamo il secondo tour: la pagoda di Thien Mu è a ragione tra i monumenti di Hué maggiormente fotografati, ma il vero capolavoro è la Cittadella, davvero meravigliosa anche se purtroppo la guerra ha comportato la distruzione di un gran numero di edifici. Cena ancora eccellente al Serene Cuisine Restaurant (330.000 VND) e poi, con il nostro conducente della Huracars, raggiungiamo l’aeroporto di Hué per prendere il volo per Hanoi (€ 37,18 con Vietnam Airlines). L’aereo è in leggero ritardo, ma in compenso i bagagli arrivano in un attimo e velocemente siamo anche in città grazie al solito taxi Mai Linh (360.000 VND), che ci conduce sani e salvi in hotel (Hanoi Old Quartier Hostel, 32 Hang Vai St., 2.300.000 VND in totale per 3 notti per la doppia con bagno e colazione; ottimo).
10° giorno
Iniziamo l’esplorazione di Ha Noi partendo dal centrale laghetto Hoan Kiem, che già riesce a darci una prima idea della città; ma è solo con l’esplorazione della zona più antica, che iniziamo ad apprezzarla come si deve. Ha Noi è molto diversa da Saigon, in quanto ci pare riesca a sposare molto meglio tradizione e modernità: da un lato l’architettura coloniale, i mercati tradizionali e la vita in strada; dall’altra, moderni grattacieli, negozi di lusso e banche ad ogni angolo. Dopo una breve sosta al ristorante Hoang’s (66 Hang Buon St., 315.000 VND; buono), terminiamo la visita del centro storico e proseguiamo con quella del Quartiere Francese, una zona ricca di negozi di alto livello con grattacieli e palazzi molto belli che ospitano anche ambasciate. Ed è proprio sulla cima di uno di questi grattacieli che è stato aperto il Rooftop Bar, dove ci fermiamo per un breve aperitivo e per ammirare dall’alto il panorama della città. In prima serata facciamo un massaggio molto energico ed efficiente presso la Omamori Spa (100 Hang Truan) ed in seguito torniamo nella zona dell’hotel per cercare un ristorante, ma sono da poco passate le 21:30, per cui è impossibile trovarne uno che ci accolga. Di conseguenza, ripieghiamo presso una bettola dove mangiamo una modesta ciotola di noodles ai frutti di mare e concludiamo la serata visitando il mediocre mercato notturno. Il primo giorno ad Ha Noi ci porta a promuovere la città a pieni voti.
11° giorno
Oggi è la volta della visita ai luoghi più monumentali di Hanoi. Prendiamo un taxi con l’app di Grab e raggiungiamo il Mausoleo di Ho Chi Minh. Non fatevi spaventare dalla fila, perché in realtà è più rapida di quanto non sembri. L’esperienza è surreale, considerando che si riesce a vedere per meno di un minuto il corpo mummificato del leader vietnamita in un silenzio sacrale. Dopo una sbirciata al Palazzo Presidenziale e ad un paio di altri luoghi del potere, facciamo rotta per la One Pillar Pagoda. Qui però l’esperienza più interessante non è la Pagoda, che pure è bella, ma lo spettacolo che decidiamo di vedere, con dei burattini acquatici. Non ci era mai capitato di assistere a niente del genere e la bravura degli artisti vale tutto il prezzo del biglietto! Proseguiamo quindi con il Tempio della Letteratura, anch’esso un monumento degno di nota e facciamo una sosta in una delle sedi dell’Highland Café in piazza Lenin, dove possiamo ammirare una delle ormai poche statue del leader ancora presenti al mondo. Una delusione si rivela invece la tappa successiva, vale a dire la Cittadella, pure Patrimonio Unesco, che però a nostro parere non regge neppure lontanamente il confronto con quella di Hué. Dopo aver sbrigato una commissione, torniamo nell’Old Quarter e ci dedichiamo allo shopping, percorrendo anche la fotografatissima e strettissima strada nella quale passa il treno a distanza ravvicinata dalle abitazioni. Cena fantastica al ristorante Era (48 Ma May St.; 820.000 VND in totale).
12° giorno
Sveglia alle 4: oggi dobbiamo essere a Cat Ba alle 8.30 per un tour di due giorni nelle Baie di Lan Ha e Halong. In assenza di trasporti per Cat Ba ad un’ora del genere, abbiamo dovuto trovare un autista (Viet Villages Travel, http://www.vietvillagestravel.com; 3.000.000 VND), il quale si è palesato alle 4.30 in hotel e ci ha portato in circa 4 ore a Cat Ba. Le escursioni classiche di due giorni in genere partono da Ha Noi verso le 8 del mattino, per cui in realtà si sta solo un giorno in mare. La nostra soluzione, anche se più costosa per la necessità del transfer privato, ci consente una navigazione effettiva di quasi due giorni. Ci affidiamo alla Cat Ba Vision ; 6.200.000 VND per due persone, incluso vitto, alloggio ed ingresso nel parco). Iniziamo dalla Baia di Lan Ha, per poi entrare nella Baia di Ha Long. Il tempo non è bello, tanto per cambiare, ma poi la pioggia cessa e perlomeno non c’è nebbia, per cui si riesce a godere molto bene del panorama. Abbiamo anche la fortuna di condividere la barca, molto bella, solo con una coppia di torinesi davvero simpatici, con i quali trascorriamo la giornata, che passa tra escursioni in kayak, pranzo e cena. La sera facciamo anche una breve escursione per vedere il plancton luminescente! La Baia è davvero splendida e fortunatamente neppure tanto affollata, per cui è proprio all’altezza della sua fama. Andiamo a dormire nella nostra cabina lussuosa con bagno privato.
13° giorno
Sveglia verso le 7:30. Dopo colazione continuiamo a navigare nella baia. Facciamo una lunga sosta per visitare tre lagune in kayak, attraversando alcune grotte. Anche se neppure oggi il tempo è dalla nostra parte, almeno un paio di queste lagune sono davvero splendide, così come anche il panorama delle isole. Dopo pranzo torniamo a Cat Ba in motoscafo verso le 16 e subito dopo raggiungiamo Hanoi in auto in circa 3 ore e mezzo tramite autostrada. Lasciamo i bagagli all’Old Quarter Hostel (VND 767.000) ed andiamo a cena presso il Serene Cuisine Restaurant (16-18 Bat Su St.; 520.000 VND in totale; molto buono), concludendo in bellezza il nostro soggiorno in Vietnam con un ottimo Egg Coffee presso l’Aroma Café accanto al nostro hotel.
14° giorno
Alle 7:45 arriva in hotel il conducente della Amazing Car Service che ci porta al Noi Bai Airport in circa 45 minuti ; 230.000 VND). Partiamo puntuali e, dopo uno scalo a Mosca, arriviamo in Italia con qualche minuto di ritardo.
Il Vietnam è un paese interessante ed una seconda visita, magari nella regione di Sapa, che dovrebbe essere molto bella, è nei nostri piani futuri. Sperando che stavolta il bel tempo ci accompagni!