Egitto Classico: istruzioni per l’uso
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PERCHÉ L’EGITTO?
Negli anni ho visitato le sezioni egizie nei musei di New York, Londra, Parigi, Torino (favoloso museo!) e del Museo Archeologico di Napoli MANN (sono Guida Turistica) ma, per varie ragioni, vedere da vicino le piramidi era rimasto un mio sogno nel cassetto… A settembre abbiamo deciso che era tempo di andare in Egitto a vedere da vicino le piramidi e i più importanti templi antichi, e vedere anche come vive veramente la gente, per cui siamo anche andati a esplorare la vita degli egiziani moderni, passeggiando nelle stradine più popolari e nei quartieri degradati, vedendo da vicino, odorando ed “assaggiando” la vita delle persone.
QUALE ITINERARIO
Come facciamo di solito con la mia compagna, dopo avere deciso in comune una mèta, io mi occupo delle questioni pratiche mentre lei studia blog e racconti di viaggio per sintetizzare il percorso che più si adatterà ai nostri gusti ed alle nostre esigenze. In questo caso gli obiettivi erano due: vedere il maggior numero possibile di siti archeologici, ma anche respirare e condividere la vita locale. Quindi abbiamo scelto di fare tappa nelle seguenti città: Cairo/Giza, Luxor e Aswan. Il nostro programma prevedeva tre giorni al Cairo/Giza, poi due giorni a Luxor, due ad Aswan ed infine, dopo essere tornati dal sud, un altro giorno e mezzo al Cairo/Giza. Siamo partiti il 29 ottobre e rientrati in Italia il 7 novembre per complessivi 8 giorni e mezzo, ma col senno di poi avremmo potuto restarne solo 8 o perfino 7 e mezzo, perché le ultime 24 ore sono state quasi “sprecate” senza grandi obiettivi precisi da visitare.
QUANDO ANDARE IN EGITTO?
Certamente non di estate perché fa troppo caldo. Il periodo migliore va da inizio di novembre fino a marzo/aprile quando la temperatura è mite e spesso fa ancora caldo, specialmente a Luxor o Aswan nel sud dell’Egitto. Tenete presente che a novembre scatta l’alta stagione ed il turismo aumenta di molto. Fino a quest’anno l’Egitto aveva avuto un crollo dell’ 80% nel numero di visitatori, ma sta ripartendo, per cui la cosa migliore è prenotare con largo anticipo per trovare voli e hotel a buoni prezzi .
COME ARRIVARE
Ognuno deve trovare il volo per lui più conveniente, cercandoselo su (almeno) due siti diversi quali KAYAK e SKYSCANNER (ognuno dei due vi mostra voli che l’altro non mostra). Scegliete la migliore combinazione fra la durata del volo ed il prezzo più interessante. Se non avete problemi di tempo scegliete un volo lungo ed economico; invece se avete ferie limitate ed intendete sfruttarle al massimo, scegliete un volo che parta la sera, sia più veloce, ma magari sia un po’ più caro. Vivendo a Napoli, il più conveniente e veloce è risultato quello di Alitalia con partenza alle 19,20 (così non si perde un giorno di lavoro), ha l’arrivo al Cairo (purtroppo) alle 2.25 del mattino, ovvero a notte fonda. I voli mi sono costati 300 euro a testa (Napoli-Cairo). Per entrare nell’Egitto africano (non sul Mar Rosso) occorre il passaporto. Appena arriverete all’aeroporto del Cairo, prima di andare al controllo passaporti, in uno degli sportelli bancari presenti dovete comprare un grosso francobollo (una tassa di ingresso), pagando 25 dollari. Poi andate al controllo e un poliziotto vi incollerà il francobollone sul passaporto e quello sarà il vostro Visto di Entrata. Non ci sono state richieste né di fotocopie del passaporto, né di foto tessera, come invece troverete scritto su altri diari di viaggio.
COME ORGANIZZARE IL VIAGGIO
Abbiamo deciso di partire solo 40 giorni prima e, non avendo dei riferimenti in loco, ho perso parecchio tempo a preparare la parte logistica e le prenotazioni, mentre, leggendo quanto vi sto per spiegare, voi potrete evitare di perdere tempo. Se siete viaggiatori indipendenti come noi, tutto dipende da che cosa vi interessa vedere in Egitto e, pertanto, avete due possibilità: La prima è quella di seguire il mio diario di viaggio e decidere di prenotare hotel, aerei, treni, autisti e guide da soli, cosa che ritengo molto difficile da fare in Egitto. L’alternativa consiste nel farvi aiutare da un esperto locale, per la parte logistica ed è quello che ho fatto io.
Infatti, quando viaggiamo, cerchiamo sempre di trovare guide locali che parlino italiano e questa volta devo dire che ho avuto fortuna nella scelta perché mi è capitato di trovare su internet Mohamed Abbas (detto Moh) che non è solo una guida ufficiale che parla bene l’italiano, ma soprattutto è un ottimo organizzatore che ha lavorato molti anni per importanti agenzie italiane ed ora lavora in proprio. Moh ci ha fornito i seguenti servizi: assistente all’aeroporto in sala arrivi, autista con auto per raggiungere l’hotel (nota che erano le 4 del mattino!), auto, autista e guida per qualsiasi tour al Cairo e non, accompagnamento serale alla cena spettacolo a bordo della nave ristorante Nile Maxime sul Nilo con ritorno notturno in Hotel (consigliatissima!), poi accompagnamenti ai vari siti turistici del Cairo, all’aeroporto per partenza verso Luxor, assistente all’arrivo nell’aeroporto di Luxor, guida italianofona a Luxor (Guida Sig. Mohi, consigliatissimo) accompagnamento da Luxor a Aswan con assistente ed autista, il tutto in comodissimi pulmini 8 posti solo per noi. Visite varie guidate ad Aswan con la guida Sig. Miso, poi trasferimento con ben due autisti e guida ad Abu Symbel, accompagnamento alla stazione di Aswan di sera fino dentro al vagone letto, assistente all’arrivo nella stazione di Giza con autista e guida, accompagnamento in hotel all’arrivo del treno (alle 9 di mattina) con uso da subito della stanza prima di ricominciare i tour del Cairo (cosa graditissima). Vari altri tour in città ed infine accompagnamento fino all’aeroporto per la ripartenza. Va precisato che di mestiere io faccio la Guida Turistica e quando viaggio sono uno pignolo, spesso un po’ troppo esigente sia con me stesso che con gli altri (fonte attendibile: Maria, la mia compagna), ma devo dire che la maniera in cui Moh ha organizzato il nostro viaggio si può definire quasi perfetta. Grazie alla sua esperienza, oltre alle auto e le guide locali, ci ha anche prenotato i biglietti del treno, la cena sul Nilo e i giusti Hotel ad un prezzo pari a quello di Booking.com. Tutto è filato liscio con rispetto degli orari e qualità delle persone scelte da Moh come guide, accompagnatori o “assistenti”; gli autisti ed i mezzi di trasporto sono stati impeccabili. Solo la guida locale di Aswan di nome Miso, non è stato all’altezza dell’ottima organizzazione di Moh. Senza entrare nei dettagli, vi dico che per oltre 8 giorni di tour, in due, abbiamo speso con Moh poco più di 1500 euro, compresi tutti gli spostamenti, le guide, gli hotel (4* o 5*), compresa la cena sul Nilo (80 euro) ed il viaggio in treno da Aswan al Cairo (145 euro). Le guide turistiche che parlano italiano, costano 5 euro l’ora, ma vanno prenotate per almeno un certo numero minimo di ore al giorno, inoltre, Moh vi procurerà le auto con autista per poche decine di euro al giorno. Quando farete il vostro preventivo di spesa, mettete anche in conto che noi abbiamo speso circa 170 euro a testa per i biglietti di entrata nella infinita serie di siti che abbiamo visitato. Per mangiare abbiamo speso in tutto solo 120 euro in due, ma non so bene quanti soldi se ne siano andati in mance (guide, facchini, autisti, accompagnatori vari), ad occhio e croce direi altri 120 euro. Inutile dire che se viaggerete in tre o in quattro, invece che in due come noi, risparmierete molto sui servizi (assistenti, guide, auto, autisti, mance, ecc.) perché quelli costano uguale a prescindere dal numero delle persone. Per il pagamento, accordatevi con Moh. A me ha chiesto di saldare all’arrivo, ma per mia abitudine non saldo mai tutto in anticipo, per cui gli ho pagato subito l’80% e il restante 20% (300 euro) l’ho dato in due volte man mano che ricevevo i servizi prenotati. Per chiedere a Mohamed Abbas detto Moh, un preventivo o la sua disponibilità, potete scrivergli una mail in italiano a moabbas.tours@gmail.com. Chiaritevi prima sul che cosa volete o non volete vedere in Egitto e poi parlate con Moh, perché dovrete dargli istruzioni precise. Infatti lui è restio ad uscire dagli schemi classici dei tour organizzati per “turisti” e non si compenetra facilmente nel lo stile del “viaggiatore” come, ad esempio, siamo la mia compagna ed io. In poche parole, sui siti classici non avrete nessun problema, ma alla nostra richiesta di vedere la vita vera locale ci sono state incertezze e resistenze passive.
COME VIAGGIARE IN EGITTO
Gli spostamenti all’interno del Cairo/Giza sarebbero un ottimo spunto per un film horror, mentre quelli fra città e città servirebbero per un romanzo di avventura. Il traffico indescrivibile ed infernale del Cairo può fare coppia solo con i deliri che ho visto a Città del Messico e a Bangkog, (e mi dicono che sia così a Beijing-Pechino) ma in questo caso il casino è accompagnato dall’uso folle, smodato ed ininterrotto del clacson, utilizzato senza alcun freno da tutti i guidatori in un concerto scassa orecchie che non è possibile immaginare se non lo si vive. Questo per dirvi di non azzardarvi nemmeno lontanamente a pensare di noleggiare un’auto e guidarla in Egitto. Scordatevelo completamente. Come scelte teoriche avete taxi scassoni, bus improbabili e pulmini pubblici tipo Hallowin (lasciateli perdere tutti che è meglio), oppure come abbiamo fatto noi, con veramente pochi soldi al giorno, potete prenotare un auto con un autista sempre a vostra disposizione. (N.B. servirà un po’ di Inglese).
Un consiglio obbligatorio in città: se vi fate portare da un’autista (consigliato dal vostro hotel o da qualcuno di cui vi fidate) in un qualsiasi posto (ad esempio al centro del Cairo) fatevi aspettare. Lì gli autisti sono abituati a questa richiesta ed è la scelta più semplice, economica e sicura. In poche parole, patteggiate sempre il prezzo per andata e ritorno compresa l’attesa, non importa quanto tempo, perché non si sa mai in che avventura potreste incappare scegliendo a caso un autista per il ritorno. Uno spostamento con auto privata (garantita dall’Hotel) ad esempio da Giza al centro del Cairo e ritorno (circa 10 km a tratta) ci è costato 15 euro (300 pound) con l’attesa dell’autista di circa due ore mentre noi facevamo shopping. Se avessimo contrattato avremmo anche risparmiato un po’, ma non valeva la pena di perdere tempo per un paio di euro in più o in meno. L’auto privata con autista si è rivelata la scelta migliore perché ci ha consentito di regolare come meglio ci aggradava i tempi delle visite e gli itinerari e di decidere in ogni momento dove andare e quanto restare. Per lo spostamento più lungo, dal Cairo a Luxor, ho trovato un ottimo volo della NileAir a 45 euro a testa, con partenza al mattino presto (7,40) e l’ho acquistato subito prima che aumentasse di prezzo. Da Luxor ad Aswan nel sud egiziano abbiamo viaggiato con un pulmino privato, e la durata è stata di 4 ore, percorrendo circa 250 km. attraversando infinite piantagioni di palme e villaggi di diseredati. Da Aswan ad Abu Symbel ci sono volute altre tre ore e mezzo di viaggio in pulmino nel pieno del sabbioso deserto nubiano. Per tornare al Cairo da Aswan, abbiamo scelto il treno con vagone letto di 1^ classe, sia per ripetere un’esperienza già fatta in Thailandia, sia per risparmiare una notte di hotel e, non ultimo, per viaggiare di notte guadagnando tempo. Partenza alle ore 20 da Aswan con arrivo alle 8,50 al Cairo/Giza. Prezzo di vagone letto di 1^ classe: 145 euro in due (prezzo alto riservato ai turisti, ma non provate nemmeno a pensare di scegliere la 2^ classe). Nel biglietto sono comprese la cena e la prima colazione,in vaschette di alluminio ma abbondanti ed accettabili. Una notazione: non aspettatevi una vera 1^ classe! I treni egiziani sono dei vecchi treni tedeschi anni ‘60 dismessi per vetustà, ma apprezzati in Egitto come fossero una TAV o una cosa di lusso. In ogni caso il treno era un catorcio, ma il nostro vagone letto (da due lettini sovrapposti con lavandino privato) aveva lenzuola e federe ben puliti ed era accettabile. Lo stesso discorso dei treni, vale per le automobili che da noi sarebbero considerate da rottamare mentre, se esportate in Egitto, qui trovano una nuova vita lunga e felice. (esempio le amatissime FIAT 128 tuttora in uso o le 131 o addirittura le 127).
I SOLDI LOCALI
Chi legge i miei racconti di viaggio, sa che io non amo i bancomat (ATM) e porto con me sempre almeno una carta di credito e contanti per quanto presumo me ne basteranno.
Voi fate come vi pare, comunque sappiate che in questo momento (Novembre 2018) la “sterlina egiziana” detta “pound” , vale poco e quindi tutti i prezzi locali sono estremamente convenienti. Il cambio è di 20,18 pound per un euro, ovvero un pound vale 5 centesimi, 10 pound sono 50 centesimi, 20 pound sono un euro, 100 pound (anche se psicologicamente sembrano tanti) sono solo 5 euro e così via. Mi potreste dire: perché ci fai questo elenco? La ragione è semplice: dovete interiorizzare da subito quanto vale il pacco di banconote che vi daranno allo sportello del cambio in aeroporto o che usciranno dal bancomat, perché dovrete cominciare a mollare mance (Bahscisc) da subito a destra ed a manca a tutte le persone con cui avrete a che fare e che, come leggerete più sotto saranno tante e tutte in attesa certa del vostro bahscisc. Cercate di avere sempre in tasca banconote di taglio inferiore a 100 pound (5 euro) perché sono principalmente quelle che servono per i bahscisc. E’ bene sapere che la paga media in Egitto è di circa 200 euro al mese che fanno, in media, 10 euro al giorno. Quindi una mancia di 10 pound è scarsina (50 centesimi), quella di un euro (20 pound) non è poco, e così via. Regolatevi come vi pare, ma tenete presente che 50 centesimi o 1 euro (a fronte dei costi di un viaggio importante come questo) non incidono molto, mentre molti egiziani poveri (e sono tanti), magari ci campano un giorno. Per farvi capire, molte donne e bambini, per sopravvivere vendono per strada pacchetti di fazzolettini anche solo per 1 pound (5 centesimi).
COSA MANGIARE
In hotel scegliamo sempre di avere la colazione inclusa, per cui ogni mattina ci facciamo una grandissima abbuffata di salato e dolce e spesso ci portiamo via qualche panino ripieno per lo spuntino di mezzogiorno.
Poi si mangia seriamente la sera.
Sia la mia compagna che io non ci formalizziamo mai sul fatto di dove mangiare e facciamo sempre quello che più ci aggrada, fregandocene delle convenzioni, basta che il posto sia decentemente pulito. Siamo capaci di cenare in un ottimo ristorante una sera e la sera dopo sederci su una panchina o su degli scalini e mangiare dei panini comprati su una bancarella in mezzo alla strada. Quindi da me non avrete liste di ristoranti, ma solo qualche consiglio pratico. In poche parole, fra colazioni abbondanti la mattina, panini fatti al volo e cene senza pretese, per mangiare fuori, in due, avremo speso circa 60 euro in 5 giorni a parte due cenette fatte sulla terrazza dell’Hotel, guardando le piramidi illuminate, che ci sono costate 30 euro ognuna.
Avvertenza numero uno: non bevete mai acqua se non da bottiglie sigillate e non chiedete mai ghiaccio.
Potete bere i succhi spremuti al momento nei vari negozietti o bancarelle, ma fateveli mettere in bicchieri di plastica monouso, possibilmente con la cannuccia.
Avvertenza numero due: non mangiate verdure o insalate crude perché non avete gli anticorpi degli egiziani che sono robusti lupi anticorpi, in confronto ai quali i vostri leucociti sono teneri agnellini sacrificali e la diarrea del viaggiatore è sempre in agguato per rovinarvi la vacanza. Portatevi sempre dietro l’imodium ed il bimixin!.
Se andate nei locali per egiziani, mangerete con quattro soldi perchè i costi sono estremamente contenuti: ad esempio, da Falfella che è una catena di fast food locali, una pita con falafel la si può avere per meno di 50 centesimi di euro (5 pound circa); una cena per due in ristorantini non supera quasi mai i 15 o 20 euro (300 o 400 pound).
Cibi consigliatissimi: Se andate in Egitto dovrete adattarvi alla cucina araba locale, che peraltro a me piace molto. Mangiate la shawarma sia di pollo che di agnello (quella che da noi, sbagliando, chiamano Kebab). Il falafel egiziano che sono frittelle di fave locali (ottimo), entrambi vanno mangiati nella pita, il pane tondo locale (non fateci aggiungere l’insalata per le ragioni igieniche suddette).
Buone, anche se forse un po’ troppo speziate, le zuppe di verdure cotte (tagina), ma buonissima la carne di pollo o di agnello cotta alla brace (kifta o shish kebab) che sono stati i nostri pasti principali. Quando sarete alla disperazione cercatevi una pizzeria, ma attenzione che la pizza egiziana è molto diversa dalla nostra (nella margherita mettono i peperoni!!). Anche un buon caffè espresso resterà solo un miraggio!
Agli egiziani i dolci piacciono molto e ci sono ottime pasticcerie che vendono cento tipi di dolci locali imbevuti di miele che a me, personalmente, non piacciono, ma che almeno una volta nella vita vanno assaggiati perché fanno parte della cultura locale. Ci sono anche ottime pasticcerie con dolci “europei” in cui abbiamo fatto diverse golose soste.
Scordatevi il vino e la birra, siamo in un paese a maggioranza (80%) musulmana, quindi niente alcool e se lo trovate vi costerà un botto. Meglio rinunciarci per qualche giorno e bere cose più “naturali”.
LUOGHI DI INTERESSE
Chi ha già letto i miei diari di viaggio sa che la mia compagna ed io siamo viaggiatori e facciamo i turisti solo per caso. Per giunta io di mestiere faccio la guida turistica e sono appassionato di Egittologia per cui, in questo viaggio credo che abbiamo visto tutto quanto c’era da vedere di “faraonico”senza perderci nessuno dei siti più importanti.
I posti che abbiamo visto li leggerete qui sotto senza particolari descrizioni, (quelle le trovate altrove) ma dovete sapere che alcuni posti importantissimi, come ad esempio Abu Symbel , sono nel sud del Egitto, e per vederli dovete mettere in conto un’intera giornata partendo da Aswan oppure volare lì direttamente dal Cairo. Lasciatemi comunque dire che se non si vedono i templi di Abu Symbel la visita dell’Egitto sarà incompleta e ve ne pentirete.
I siti visitati sono stati i seguenti:
Al Cairo: (quattro giorni e mezzo) Hotel Mercure Sphynx (ottimo, ma sta a Giza)
Le famose 3 piramidi di Giza + entrata nella piramide di Cheope + la barca solare + la piramide a gradoni di Saqqara + il Museo del Cairo con il tesoro di Tutankamon e le mummie + il Cairo copto + la cittadella di Saladino e qualche moschea + la chiesa sospesa + la grotta di Maria + la “città dei morti” + i giardini di El Azar + il centro storico del Cairo con i mercatini popolari (Shuk Selak, shuk Al kayamey) + Salire sul minareto di Bab Swela + l’immancabile mercato destinato ai turisti con tutta l’infinita paccottiglia che potete facilmente immaginare (Strade Hazar e Nues).
A Luxor: (due giorni pieni) Hotel Iberotel (buono)
Il tempio di Karnak + il tempio di Luxor + tre tombe nella valle dei re + tempio di Hatshepsut + colossi di Memnone + mercatino turistico + vita locale.
Ad Aswan: (quasi due giorni pieni) Hotel Basma (ottimo)
Il tempio di Phile + l’isola di Elefantina + i templi di Abu Symbel + la diga di Aswan + giro in barca sul Nilo + un villaggio nubiano
Notazione importante: Nella piramide di Cheope, nel tesoro di Tutankamon, nelle tombe della Valle dei Re e ad Abu Symbel le guide devono restare fuori e non possono accompagnare i turisti all’interno, il che è una fregatura perché, se pure è vero che la guida ti da le spiegazioni prima che entri, all’interno non hai nessuno a cui chiedere chiarimenti. Questa cosa mi ha fatto parecchio seccare, ma purtroppo queste sono le regole locali e non era colpa né di Moh, né della guida locale incaricata.
IL CAIRO E GIZA
Lasciate che vi dia un numero impressionante: Cairo e Giza sono due città attaccate, separate solo dal Nilo. Cairo ufficialmente fa 8 milioni di abitanti e Giza 9 milioni (ma raddoppiano con gli “abusivi”non censiti). Ovvero una megalopoli con circa 26/30 milioni di abitanti che vi attende… per shoccarvi al massimo.
Anche se noi eravamo preparati all’impatto… è stato peggio di quanto immaginavamo ed è stato uno stress starci dentro anche solo 4 giorni… specialmente la cappa grigia di smog che si taglia col coltello e che ti fa credere che ci sia sempre nebbia! Immaginate chi ci vive tutto l’anno! Vista poi dall’aereo, questa cappa è ancora più impressionante.
Notazione n.1 Cairo: Il traffico automobilistico a Giza e Cairo è indescrivibile. Davvero non ci sono parole che possano raccontarlo se non lo si vive di persona. Io sono di Napoli dove guidare spesso è un’impresa.…ma dopo un giorno ho commentato così: Il traffico del Cairo fa sembrare il traffico di Napoli una ordinata processione di fedeli a piedi dietro la Papamobile.
Notazione n.2 Cairo: In quanto alla sicurezza personale, la presenza della polizia è visibile dappertutto e ti dà tranquillità. In tutti gli hotel ci sono sistemi ai raggi X di ispezione dei bagagli e metal detector all’entrata, anche se poi quando suonano nessuno controlla il perchè…. Comunque, in generale non ci siamo mai sentiti “in pericolo”, le persone sono sempre state cortesi e anche se i venditori sono stati un po’ ossessivi nel non mollarvi, non sono mai stati maleducati. Anche lo girare in coppia con una bella donna bionda come Maria, non mi ha creato problemi, anche se indubbiamente qualche sguardo di troppo si percepiva.
Notazione n.3 Cairo: La cena sulla nave Nile Maxime ve la consiglio anche se la carne non è granchè, ma i vari contorni sono buoni. E’ vero che è costosa: 40 euro a testa con le bevande a parte(due birre e un’acqua ci sono costate 15 euro), ma di fronte ai risparmi fatti su tutti i pranzi e le cene, vale la pena di andarci e vedere un finto derviscio che fa la sua impressionante danza rotante e soprattutto una stupenda 25enne, così discinta che più discinta non si può, che esegue una sensuale e scatenata danza del ventre.
SUGGERIMENTI VARI
Suggerimento per le signore, anche se fa caldo, meglio non “scollarsi troppo” e consiglio di portarvi sempre dietro uno scialle nello zaino, specialmente se si visiteranno chiese e moschee.
Telefonino vita mia: Prima di partire chiaritevi con il vostro gestore telefonico sui costi delle telefonate in Egitto che sono sicuramente molto alti. Appena arrivati, Moh ci ha procurato una SIM dati locale, ovvero da usare solo per internet e whatsapp. E’ stata utilissima e fatevela procurare anche voi.
Suggerimenti per gli acquisti “turistici”: tenete presente che data la pesante svalutazione del pound egiziano i prezzi sono bassi e convenienti, ma contemporaneamente la qualità di ciò che troverete in giro non è troppo alta, altrimenti la gente comune non potrebbe permettersela.
Principalmente nei luoghi turistici, la contrattazione vivace è assolutamente d’obbligo, escluso nei negozi “seri” che hanno i prezzi esposti (e forse anche lì….). Se per qualcosa vi chiedono 10 euro, non abbiate nessuna vergogna a rilanciare offrendo un euro, nessuno si offenderà perché la cosa che vi stanno offrendo a 10 euro sicuramente non ne vale più di 2 e voi finirete per pagarla 4. Loro sono contrattatori professionisti furbi e faccia tosta e voi anime pure che vi “vergognate” di offrire poco, come se chi avete di fronte si potesse mai “offendere” di una offerta troppo bassa. Offrite senza vergogna un decimo di quanto vi chiedono salendo di prezzo mentre lui scende, e andandovene via almeno due volte per poter essere richiamati indietro con offerte migliori.
Notazione n.1 Luxor: qui ci sono circa 300 carrozzelle con cavallo in attesa di turisti e, dove stazionano, c’è una puzza di urina di cavallo che non vi dico. I vetturini sono imbroglioni matricolati. Piangendo miseria, vi proporranno di portarvi per pochi soldi (due o tre euro massimo) in giro mezzora o in un fantomatico irripetibile “favoloso mercato arabo” che in realtà non esiste e che non è altro che un grosso emporio in periferia, dove il guidatore vi aspetterà fuori per chiedervi tanti soldi per il viaggio di ritorno. Diffidate gente, diffidate. Nel caso, i poliziotti vestiti di bianco sono la polizia turistica e tutti ne hanno paura.
Notazione n.2 Luxor: Le guide portano i turisti nelle fabbriche di vasellame e statuette di pietra simil-antiche a comprare souvenir. Ricordatevi che, per lo stesso oggetto, in questi posti pagherete il doppio del prezzo che potreste spuntare se foste in un mercatino , ma sempre che al mercatino ci andiate senza la guida e che sappiate ben contrattare senza vergogna o sensi di colpa. La mia idea personale è che quando pensate di stare facendo l’affare e il venditore accetta, vuol dire che sicuramente state pagando molto di più del prezzo possibile.
Notazione n.3 Luxor: acquistate il solito cartiglio geroglifico personalizzato con il vostro nome (o quello di figli, amicie e parenti vari) direttamente dal sig. Mohi la vostra guida in italiano. Lui vi offre ampia scelta e sono fatti bene; consegna in un’ora e prezzo assolutamente concorrenziale: 10 euro a cartiglio d’argento senza dover contrattare. Noi ne abbiamo comprati 6 per noi e figli vari.
Notazione n.1 Aswan: Quello che vale veramente la pena è fare è un giretto nel pomeriggio mettendosi d’accordo con la guida o direttamente con un barcaiolo locale per fare un giro sul Nilo con una fermata per scalare le dorate dune del deserto che arrivano quasi fino alla riva del Nilo.
Il paesaggio naturale ad Aswan è uno dei più belli che io abbia mai visto.
Notazione n.2 Aswan: Le guide portano sempre i turisti nelle fabbriche di essenze profumate curative e non. Ricordatevi che, lì le pagherete il doppio del prezzo che potreste spuntare in altro negozio similare, andandoci senza la guida, (che di solito riceve un lauto compenso dal venditore). Il trucco migliore è fingersi disinteressati alle essenze, ma interessati alle statuette, poi fatevi “agganciare” dal venditore delle essenze e fatevi spiegare di che si tratta (interessante!), ma ditegli subito che ne avete già comprate quattro da un’altra parte. Il prezzo si dimezzerà per incanto. Se volete essere certi di trovarle a buon prezzo, andate da Golden Door Parfumes di fronte alle piramidi, a fianco all’hotel Meridien Pyramides a Giza. Io le ho prese lì, con il suddetto trucchetto. Per darvi un termine di paragone, lì i flaconcini da 25ml si pagano 10 euro a fronte dei 25 euro richiesti nella cosiddetta “fabbrica” di Aswan… e, insistendo, si riceve anche un omaggio…. Ricordate sempre che 10 euro (200 pound) in Egitto sono tanti!
Notazione n.3 Aswan: Per chi voglia vedere la realtà di una popolazione che vive in una dignitosa, ma grande povertà, consiglio una visita ad un vero villaggio nubiano ospiti di una famiglia per il tè del pomeriggio. Concordate questa visita con Moh, o se lui non può prenotarla, fatelo con la vostra guida locale, ma non dategli più di 20 o 25 euro in tutto, compresa la barca per arrivarci.
In alternativa, se siete più turisti che viaggiatori o se avete bambini, di fronte ad Aswan potete visitare un villaggio nubiano fasullo, tipo mini Disneyland, dove potrete cavalcare un dromedario e vedere un po’ di falsa vita locale. Per andarci, contrattate pesantemente (partono da 35 euro a testa) con un barcaiolo sul molo di Aswan stabilendo il prezzo di andata e ritorno, non più di una decina di euro che pagherete rigorosamente al ritorno. Ricordate sempre che 10 euro (200 pound) per loro sono tanti soldi!
Notazione per i fumatori. Sappiate che in Egitto le sigarette costano massimo 2 euro (Marlboro, Rothmans, Merit, ecc.). Invece in aeroporto le Rothmans costano 1,70 euro e le altre americane 2,30 euro.
Notazione per i guidatori. Per scatenare la vostra invidia sappiate che la benzina è recentemente aumentata ed ora costa ben 25 centesimi di euro/litro!
Notazione per i patofobi. Attenti alle verdure crude e ritornate in Italia con una bella scorta di medicine varie comprandole in Egitto dove costano il 70%-80% in meno che da noi.
Notazione umanitaria. Portatevi, o comprate in loco, una bella saccocciata di caramelle che distribuirete quando vi troverete addosso questi bambinetti scalzi, sfruttati e laceri che magari dalle 5 del mattino sono in mezzo alla strada per chiedervi di comprare da loro un fiore o un pacchetto di fazzolettini o un braccialettino di perline da pochi centesimi. Eventuali soldi se li prenderebbe l’adulto che li gestisce, dategli qualche caramella; li vedrete sorridere ed i loro occhi brillare almeno per un attimo, scordando per un momento il mondo terribile in cui si trovano a vivere.
Per programmare bene i vostri viaggi in giro per il mondo, non dimenticate di andare a guardare i miei altri racconti di viaggio cercandoli su google: ” MODICAT2 Istruzioni per l’uso”. Troverete Israele, Cuba, Marocco, Thailandia (4 racconti), Andalusia, Portogallo, Cracovia, Budapest, Palermo, Gerusalemme, Romania, Santorini, Torino, ecc. ecc.