Portogallo on the road 16
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Itinerario: Lisbona – Sintra – Evora – Alvito – Minas de Sao Domingo – Tavira – Portimao – Lagoa -Lagos – Sagres – Cabo de Sao Vincente – Carrapateira – Aljezur- Odeceixe – Zambujeira do Mar – Porto Covo -Setubal – Cascais – Cabo de Roca – Obidos – Nazarè – Alcobaca – Batalha – Tomar – Coimbra – Costa Nova – Aveiro – Torreira – Guimares – Vila do Conde – Porto
Km percorsi: 1735
Costo totale del viaggio 1600,00 € a persona: Volo 194 € a persona Spese auto: auto 376 € (Tipo Diesel Station Wagon o Estate, come si dice qui) carburante 112,50 € pedaggi: 36 € Alberghi 994 € Le spese rimanenti sono state finalizzate a cibo, ingressi ai vari siti, qualche acquisto.
La nostra ricerca di una meta estiva europea, che soddisfacesse la voglia di un viaggio on the road, quest’anno cade sul Portogallo. Volo Easy Jet da Milano Malpensa a Lisbona (acquistato in estate già inoltrata, andata su Lisbona e ritorno Tap da Porto) delle 11.20 e alle 13.00 siamo nella capitale.
Sabato 25 Settembre: Lisbona
L’aeroporto è comodamente collegato con il centro della città da una linea della metropolitana (linea rossa). Ci sono varie soluzioni per i biglietti, dalla corsa singola alla carta ricaricabile, all’abbonamento per 24 h (6,30 €, conveniente se si effettuano almeno 5 corse). Ci dirigiamo verso il nostro albergo Martim Moniz 28, pulito, senza troppe pretese, con un cucinino in comune, ma soprattutto comodissimo. Si trova, infatti, a pochi passi da una fermata metro e sono più che fattibili gli spostamenti a piedi verso Roxio e Baixa (per arrivare: da aeroporto linea rossa sino ad Alameda e verde sino a Martim Moniz; costo 60 € a notte). Per avere una idea della città facciamo il biglietto per il Yellow bus a Praca da Figueira (20 € linea blu-Tagus Bus Tour e linea viola-Olisipo Bus Tour. Il biglietto vale 48 h, i due tour durano 1,40 h l’uno ma si può scendere e risalire in qualsiasi momento del percorso). Per una città come Lisbona, piena di saliscendi non facilissimi da fare a piedi e con molte cose da vedere, è utile, oltre che per usarlo come mezzo per spostarsi, anche per farsi un’idea delle cose da cercare nei giorni seguenti. Oggi facciamo il percorso blu che arriva sino a Belem. Tornati a Praca da Figueira ci incamminiamo verso Rue Augusta, perdendoci anche un po’ nelle vie laterali. Decidiamo di affrontare la lunga coda per l’Elevador de Santa Justa ( gratuito per chi ha già quello del Yellow bus o il Pass di 24 h della metro, in alternativa 5 €). Struttura che si dice costruita da un allievo di Eiffel e che sicuramente ricorda la nota torre parigina per la struttura in acciaio e la scala a chiocciola che raggiunge la sommità. La vista finale è superlativa e vale sicuramente la coda fatta, ma il nostro consiglio è di visitarla la mattina presto quando i tempi si accorciano notevolmente. Ci mettiamo poi alla ricerca di un ristorante poco turistico e finiamo a cenare alla Tasquinha do Poeta in rua de sao Jose con baccalà e stinco di maiale per un totale di soli 23 €.
Domenica 26 Agosto: Lisbona
Dopo una lauta colazione (cercate le catene che funzionano sia come panetterie che come bar: Padaria Portugheisa la nostra preferita) raggiungiamo Placa do Commercio, attraversando una Rue Augusta ancora sonnacchiosa. Poco distante dalla piazza affittiamo due bici (Lisbon Point, Rua doa Bacalhoeiros 14; 10 € a bici per l’intera giornata) e raggiunto Cais do Sodre e imbocchiamo la pista ciclabile lunga 7 km che costeggia il mare sino a Belem. Visitiamo la Torre di Belem e il Monastero di Jeronimos (carina la prima, imperdibile il secondo, in particolare il meraviglioso chiostro). Una scelta intelligente è quella di acquistare in uno dei due posti i biglietti anche per l’altro; non c’è sconto (torre 6 € monastero 10 €), ma si evita almeno una delle code. Pranziamo a base di paste de Belem, acquistate nella rinomata pasticceria Pasteis de Belem riconoscibile dalla lunga, ma tutto sommato scorrevole, coda all’esterno. Restituite le biciclette ci incamminiamo verso il Castello di Sao Jorge che raggiungiamo, ma decidiamo di non visitare, gironzolando tra le viuzze dell’Alfama. Ceniamo al ristorante Baixamar affrontando una sostanziosa Cataplana ( zuppa di pesce; porzione per due più due birre e gli immancabili “antipasti” che occorre sempre ricordare, arrivano anche se non ordinati, ma che non sono affatto gratuiti, totale 65 €.; purtroppo ci siamo accorti solo dopo che il posto è prenotabile anche con l’applicazione The fork con il 30 % di sconto…).
Lunedì 27 Agosto: Lisbona
Iniziamo la giornata con un lungo giro sul tram 28 che attraversa molti quartieri. Durante la giornata è spesso molto affollato, ma prendendolo al mattino dal capolinea (Piazza Martim Moniz) si riesce anche a sedersi e a godersi il giro. Biglietto compreso in quello dello Yellow Bus. Finita la corsa andiamo a visitare il Convento do Carmo (ingresso 4 €); suggestivo ciò che rimane dell’antico convento mai finito di ricostruire. Annesso un piccolo museo archeologico. Con una lunga passeggiata raggiungiamo il Mercato della Ribeira, che non ci pare niente di che e soprattutto, essendo ora di pranzo, è troppo affollato per trovare un posto dove mangiare. Altra lunga camminata per raggiungere O Alfonso das bifanas (Rua da Madalena 146) e assaggiare il panino con maiale marinato in vino bianco, aglio e spezie. Pochissimi posti a sedere, ma sulla piazza antistante ci sono delle panchine dove si può sostare ed ottimo rapporto qualità prezzo (si pranza con poco più di 4 € in due!).
Nel primo pomeriggio saliamo sullo Yellow Bus, per il percorso viola, che raggiunge la parte più moderna della città (Parques da Nacoes), una ex zona industriale, rimodernata in occasione dell’Expo 98. La zona ospita l’acquario e numerosi palazzi dall’architettura particolare. Per il resto del pomeriggio giriamo tra vie e negozi alla scoperta di angoli suggestivi. Da segnalare l’affascinante chiesa di S.Domingo, con il suo particolare interno di colonne e arcate in pietra. Molto piacevole anche vagare senza meta tra le vie del Barrio Alto. Per cena andiamo alla ricerca del ristorante Cerqueira segnalato da un racconto ( Calcada Santana 49). È uno di quei locali con le tovaglie di carta nel quale non entreresti senza aver letto recensioni positive. Abbiamo mangiato benissimo spendendo 32 € in due: olive, pane, formaggio, due piccoli antipasti fritti, due seppie alla griglia divine con riso e patate, birra, vino verde e due amari. Consigliatissimo!!!! Rimane in una stradina un po’ nascosta non troppo lontano dalle piazze principali, ma Google maps aiuterà nel ritrovarlo!!!!
Martedì 28 Agosto: Sintra
Di buon mattino prendiamo il treno diretti a Sintra. I treni partono dalla stazione Rossio, sono molto frequenti, il biglietto a/r costa 4,50 € e il tragitto dura 40 minuti. È una giornata piuttosto uggiosa e tutto appare avvolto nella nebbia, che tuttavia, umidità a parte, ha il suo fascino in alcuni punti del nostro percorso giornaliero. Alla stazione è possibile prendere un autobus per raggiungere i punti da visitare,ma noi amiamo camminare e raggiungiamo a piedi il centro della città ( circa 15 min). Andiamo subito a visitare il Palazzo Nazionale riconoscibile dai due caratteristici comignoli bianchi (ingresso 10 €). Molto particolari alcune stanze all’interno, decorate in maniera originale e molto ricercata. Ci incamminiamo poi per il sentiero verso il Castello. Nonostante un po’ di fatica, consigliamo vivamente questa camminata di 45 min sino al Castello immersi in una fitta vegetazione ben curata e percorrendo un sentiero segnalato. Dal Castello salendo ancora per altri 15 minuti si arrivata al Palacio de Pena immortalato sulle copertine delle guide turistiche ( ingresso 14 €). Sicuramente più originale all’esterno, che non all’interno per i suoi colori sgargianti. Purtroppo la nostra visita è resa parecchio difficoltosa dall’infinità di persone presenti che ci costringe a fare una interminabile coda per entrare e a camminare lentissimi all’interno. Ne usciamo piuttosto distrutti e infastiditi, ma sulla strada del ritorno riusciamo a trovare un po’ di pace, in un luogo molto carino e non troppo affollato. Quasi alla fine del sentiero pranziamo, infatti, nella Casa das Minas ( Paradise Arts School). Economico e ottimo per un panino al volo, il luogo è immerso in una atmosfera davvero particolare, per il suo arredamento e le sue decorazioni, nonché per i tranquilli tavoli immersi nel verde. Un’oasi di pace in un paese sicuramente bello, ma davvero troppo turistico. Fuggiamo presto dal centro pieno di negozi di souvenir e finto artigianato, non senza prima aver fatto una sosta alla storica pasticceria Casa Piriquita per gustare il travesseiro e la queijadas specialità dolci del luogo. Terminiamo la nostra giornata con l’ultima visita in programma, quella della Quinta da Regaleira (ingresso 6 €). La particolarità del luogo sta soprattutto nel divertente parco dove qua e là si possono scovare grotte e pozzi in cui scendere, cascate e laghi da attraversare, torrette su cui salire. Abbiamo ormai l’umidità della giornata addosso e cominciamo a sentire le gambe indolenzite dopo i nostri 20 km per cui verso le 17 decidiamo di dirigersi alla stazione e rientrare a Lisbona. Ceniamo nello stesso ristorante di ieri sera replicando con la divina seppia e una altrettanto apprezzata orata alla griglia. Conto totale 27 €.
Mercoledì 29 Agosto: Evora – Alvito km 179
Oggi inizia il nostro giro con auto in affitto prenotata dall’Italia con Autoeurope e ritirata all’aeroporto presso l’autonoleggio Sixt. Leggendo diversi racconti di viaggio, abbiamo capito che in Portogallo occorre fare un po’ attenzione nel noleggio auto, in quanto molte persone segnalano lunghe attese per il ritiro o ancora peggio di aver ricevuto l’addebito di alcuni danni da loro non fatti. Abbiamo, quindi, scelto una compagnia con recensioni discrete e ci siamo presi un po’ di tempo per annotare i danni già presenti sulla macchina. La tariffa per 9 gg con restituzione auto a Porto e aggiunta secondo guidatore è stata di 376 €. In questa tariffa è compreso il noleggio del Viaverde (corrispondente al nostro Telepass) per i pedaggi autostradali. Vengono caricati al momento del contratto 75 € di cui ci verrà restituita la parte non utilizzata. In circa un’ora e mezza raggiungiamo Evora, città medioevale ben conservata, ma che noi abbiamo trovato un po’ anonima. Dopo un giro per il centro (Praca do Giraldo e viuzze che da lì si dipartono) ci siamo fermati a visitare la particolare Capela Dos Ossos (4 €) con le decorazioni fatte da ossa e teschi e con l’accogliente scritta all’ingresso “Noi ossa che aspettiamo le vostre”. Bella anche la cattedrale poco distante dalla piazza. Vale la pena fare ingresso con visita della torre, dalla quale si gode una bella vista sulla città e del chiostro (3,50 €). In circa 40 min raggiungiamo Alvito, dove abbiamo deciso di dormire questa notte. Questa metà è segnalata dalla Lonely Planet come imperdibile….così non è, ma a noi non è dispiaciuto fermarci un giorno, in una realtà diversa da quella incontrata nel resto del viaggio. Si tratta di un paesino in aperta compagna, dove la vita scorre lenta intorno alla piazza centrale, con un unico chiosco che vende birra per un euro da gustare in compagnia di incuriositi vecchietti locali. Un antico castello trasformato in pousada e una chiesa del 500 completano il quadro. Non ti aspetteresti, inoltre, di trovare in un posto come questo, un grande complesso sportivo con piscina e campi da tennis! Se per caso decidete di passare di lì (e fatelo solo se cercate un posto molto tranquillo!!!) vale la pena dormire nella Horta do Padre, non fosse altro che per conoscere gli eclettici padroni di casa, Fernanda e Lino. Lui è un italiano di Parma che vive qui da più di cinquant’anni e ama parlare della sua avventurosa vita in giro per il mondo, nonché raccontare aneddoti e dare informazioni della zona. Si dorme in una fattoria ristrutturata che ha cinque camere da letto, con due bagni in comune (40 € con colazione), arredata in maniera particolare grazie alla passione della coppia per l’Africa. Ad Alvito non ci sono molti posti per cenare. Noi seguiamo il consiglio di Lino e con meno di dieci euro a testa mangiamo dell’ottima carne da O Frances, all’inizio del paese, posto dove, come in tutto il resto del paese, il tempo sembra essersi fermato.
Giovedì 30 Agosto: Minas de Sao Domingo – Tavira – Portimao Km 328
Dopo un’ottima colazione preparata al momento da Lino, partiamo diretti a Minas de Sao Domingo che rimane quasi al confine con la Spagna. Si tratta di un luogo consigliato a chi è interessato di archeologia industriale essendo una miniera chiusa negli anni ‘60 di cui rimangono le rovine dei diversi edifici e della ferrovia. Il luogo dista circa 15 Km da Mertola, vivace cittadina in cui sono visibili ancora le tracce dell’occupazione araba. Le rovine si osservano facendo un percorso in auto lungo il quale si incontrano alcuni cartelli con la storia della miniera. Il luogo, immerso in una verde vallata emana un fascino spettrale e misterioso, piccoli laghetti e pareti rocciose assumono colorazioni differenti per la presenza di diversi minerali. Se non fosse per il rimando al sicuro inquinamento, l’arcobaleno dei colori cangianti da un momento all’altro sarebbe davvero incantevole. In ogni caso un luogo caratterizzato da una certa particolarità non comune da osservare.
Finita la visita proseguiamo per l’Algarve attraversando la vasta zona del parco naturale della Valle del Guadiana, zona poco trafficata in questa stagione, ma viste anche le strutture presenti ( alberghi anche di alto livello, sentieri escursionistici e piccole spiagge su laghi balneabili), probabile meta prediletta di portoghesi e non. Nel primo pomeriggio raggiungiamo Tavira, cittadina che conserva anche a fine Agosto, la sua atmosfera turistica. Facciamo un giro veloce per le stradine del centro storico e raggiungiamo in auto il piccolo porticciolo di Santa Luzia, conosciuto per la pesca del polpo effettuata attraverso vasi, una volta di terracotta, ora di plastica, visibili accanto a reti e nasse dei pescatori. Proseguiamo il nostro percorso verso Portimao, dove trascorreremo la notte. Dormiamo all’Hotel San Roque (65 € con colazione). Albergo un po’ fuori dal centro, raggiungibile tuttavia in 15 minuti di camminata, con arredamento e bagno un po’ datati, ma pulito. La non eccezionalità del luogo, è compensata dalla gentilezza della proprietaria che ci fornisce molte informazioni sulla zona circostante. Bisogna, inoltre, tenere presente che in questa zona del Portogallo, anche a inizio settembre è alta stagione e i prezzi sono inevitabilmente più cari. Ceniamo al Peixarada, posto piuttosto turistico, come tutto il resto del paese, che ci lascia abbastanza insoddisfatti. Un riso con polpo, un riso con un insolito frutto di mare e uno spiedino di pesce con birra e vino 50 €. Intorno ci sono vari locali che cucinano pesce soprattutto alla griglia, ma la sensazione è che non si mangerà certo qui, il pesce migliore della nostra vita. Il paese ha un lungomare affollato, sul quale non ci soffermiamo troppo, non amando questo tipo di situazioni. Abbiamo tra l’altro visto file interminabili a gelaterie che facevano il gelato con le macchine industriali, chiedendoci ancora ora il perché.
Venerdì 31 Agosto
Praia da Marinha – Praia de Benagil (Lagoa) – Praia do Camilo – Ponta da Pietade (Lagos) – Sagres – Cabo de Sao Vincente Km 110
Giornata dedicata all’esplorazione della zona circostante, sino alla punta occidentale. Non facile trovare un posto economico per la notte nella zona di Sagres. Ieri sera abbiamo prenotato l’Hotel Mira Sagres (99 € con colazione) a Vila do Bispo a 8 Km da Sagres. Raggiungiamo la zona di Lagoa distante circa 20 min da Portimao e su consiglio dei gestori dell’albergo, cerchiamo subito la Praia da Marinha considerata una delle 10 spiagge più belle d’Europa. In effetti quando arriviamo non è ancora troppo affollata e il colpo d’occhio al paesaggio è davvero uno spettacolo. La spiaggia, non enorme, ma neanche piccolissima, è contornata da rocce e falesie tipiche della zona. Dopo un bagno in acqua abbastanza fredda, decidiamo di percorrere il sentiero che in circa un’ora raggiunge la spiaggia di Benagil. Svariate sono le soste per fotografare e ammirare il panorama. Quando arriviamo è mezzogiorno passato e la spiaggia, meno bella della precedente, è affollatissima tanto che è quasi impossibile stendere l’asciugamano. Tentiamo allora di fare il giro in barca, ma anche questo risulta completo. Sono disponibili due tipi di giri: giro express (15 €) che dura 30 min e oltre alla visita della grotta con il grande foro verso il cielo, ti porta nella spiaggia da dove siamo partiti (ancora disponibile, ma lo escludiamo) e giro tradizionale (25 €) della durata di un’ora e un quarto, visita di più grotte e sosta per il bagno. Il nostro consiglio è quindi, se vi fermate più giorni, di prenotare il giorno prima direttamente al chioschetto sulla spiaggia. Se invece, come noi, avete una sola giornata, cercate su internet, perché qualche agenzia è prenotabile on line. Le barche che partono da Benagil sono tutte piccole e riescono ad entrare nelle grotte, mentre in mare abbiamo visto imbarcazioni di dimensioni e portata delle persone ben diverse, alcune con una musica altissima che stona totalmente con il resto del paesaggio. Nella zona affittano anche canoe che potrebbero essere una buona soluzione. Nel pomeriggio ci spostiamo verso Lagos, alla Praia do Camilo, molto bella anche questa, ma invasa da moltissime persone. Riusciamo, comunque, a ritagliarci un posticino. Più tardi raggiungiamo il punto panoramico su Ponta da Pietade dove si può fare una passeggiata con una vista spettacolare. Dopo una breve sosta a Sagres, nella zona della fortezza andiamo a vedere il tramonto a Cabo de Sao Vincente. La bellezza del luogo è indiscutibile e anche se il posto molto affollato si riesce comunque a godere dello spettacolo. Si tratta di un luogo molto ventoso quindi organizzativi con felpe e pantaloni lunghi, soprattutto se volete rimanere un po’ di tempo. Raggiungiamo il Mira Sagres, bel albergo con una piscina coperta e una piccola Spa che noi purtroppo, arrivando tardi, non riusciamo a sfruttare. La nostra stanza ha un terrazzino dal quale si accede ad una terrazza più grande munita di lettini per prendere il sole. Sembrerebbe, quindi, un posto da utilizzare se ci si vuole riposare una mezza giornata. Di fronte all’albergo c’è un ristorante che però ha una lunga fila e non ci potrà servire. Un po’ a caso scegliamo il Solar do Perceve, dove mangiamo bene a prezzi non esagerati. Porzioni abbondanti, con un piatto si mangia comodamente in due.
Sabato 1 Settembre:
Praia da Bordeira – Praia do Amado (Carrapateira) – Praia Arrifana – Praia de Monte Clerigo – Praia Amoreira – Aljezur Km 87
Oggi iniziamo a salire lentamente verso il nord, percorrendo tratti della spettacolare Costa Vicentina. I grandi spazi incontrati, ci fanno prendere respiro dopo le folle di ieri. Vicino al paese di Carrapateira, la nostra prima tappa è Praia da Bordeira, grandissima, animata dai surfisti e circondata da un panorama mozzafiato. Da qui parte una strada sterrata, percorribile in auto, dove vari punti panoramici, uno più bello dell’altro, sono indicati con grandi lettere. In ogni punto, curate passerelle di legno consentono di raggiungere i posti migliori panoramici, senza alcun pericolo. Questo deve essere un posto meraviglioso anche per godersi il tramonto su una delle numerose panchine del percorso. Sul sentiero si incontra Praia do Amado, molto frequentata, ma essendo anche questa molto vasta non è assolutamente un problema. Ci fermiamo a mangiare un panino nel bel chioschetto sopra la spiaggia. Proseguiamo poi per circa 14 Km, verso il paese di Aljezur raggiungendo la spiaggia Arrifana circondata da belle rocce nere che, essendo riparata dal vento è un ottimo posto per prendere il sole e fare un bagno nell’oceano. Dopo un breve tragitto in auto si raggiunge Praia de Monte Clerigo. Questa zona ci piace così tanto che cambiamo i nostri programmi e decidiamo di fermarci qui per la notte. Quindi pausa in zona segnale internet, per cercare un albergo per la notte e dopo aver raggiunto il paese di Aljezur passiamo le ultime ore del pomeriggio a crogiolarci al sole a Praia Amoreira. Verso sera andiamo alla Guesthouse A Lareira (72 € con colazione), che si trova nella parte nuova di Aljezur. La nostra stanza si affaccia su un terrazzo comune dal quale si gode uno splendido panorama, immersi in una tranquillità più che rilassante. Ceniamo alla Cervejaria Mar, poco distante dal nostro albergo. Posto imperdibile se passate di qua con vastissima scelta di pesce fresco e prezzi più che onesti. Oltre a meravigliosi calamari assaggiamo anche i percebes, buffi crostacei mai visti prima, tipici della Galizia, ma diffusi anche in Marocco e Portogallo e tanto brutti quanto buoni. Dopo cena facciamo una passeggiata sino alla parte vecchia del paese, silenzioso e tranquillo con qualche baretto e ristorante qua e là. A noi è piaciuto molto, ma tenete conto che non amiamo confusione e vita notturna per cui se cercate la movida andate altrove!
Domenica 2 Settembre:
Praia de Odeceixe – Praia do Carvalhal – Praia de Zambujeira – Praia de Ilha do Passegueiro – Ponto Covo – Setubal Km 233
Dopo un’ottima colazione con torta e marmellata fatta in casa, ripartiamo alla scoperta delle belle spiagge di questa zona. Prima tappa alla Praia de Odeceixe che ha la particolarità di avere un versante sull’oceano e uno sul fiume che, con una suggestiva ansa, termina qui il suo percorso. Rimanere semplicemente seduti a guardare i surfisti ascoltando le onde del mare è molto piacevole e rilassante. Seconda tappa a Praia do Carvalhal, bella baia circondata da rocce e riparata dal vento.
Lasciamo l’Algarve per percorrere la costa dell’Alentejo e fermarci alla spiaggia di Zambujeira. In tutte queste spiagge ci sono sempre bagni puliti e talvolta docce nonché suggestive scalinate in legno per la discesa. Come quelli già incontrati questo tranquillo paese ha casette bianche bordate di blu ed è pervaso di un’atmosfera vacanziera non troppo caotica. Nonostante sia domenica è semplicissimo trovare parcheggio, perché non troppo lontano dalle spiagge, ci sono vaste aree apposite. Altre due brevi soste alla Praia da Ilha do Passegueiro con di fronte un grande isolotto che si può visitare e a Porto Covo per poi proseguire verso Setubal, dove passeremo la notte (da Porto Covo circa un’ora e mezza). Dormiamo all’hotel Leitau (65 € con colazione) che dista circa 800 m dal centro e ha disponibilità di parcheggio gratuito. Stanza grande e pulita. Setubal non ci aveva fatto una gran bella impressione al nostro arrivo, forse perché infastiditi dai grandi centri commerciali e dai palazzoni che ti accolgono all’arrivo e che contrastano nettamente con i tranquilli paesini che ci hanno ospitato nei giorni scorsi. Tuttavia durante il nostro giro serale, scopriamo che non è poi così male con il suo centro storico e una bella zona con ristoranti, piazze curate con statue particolari e vicoletti decorati in maniera originale. Ceniamo alla Taberna Tipica O Pescador con pesce fresco: orata alla griglia, choco fritto (seppia) e due birre per 27 €.
Lunedì 3 Settembre: Cascais – Cabo da Roca – Obidos Km 211
Raggiungiamo Cascais percorrendo l’autostrada sino a Caxias e poi costeggiando il mare. Cascais è un posto veramente molto carino dove volendo si potrebbe passare anche una notte. C’è una buona offerta di alberghi a prezzi accessibili. Noi abbiamo trascorso li qualche ora affittando le bici di fronte alla stazione (la Lonely dice che sono gratuite, in realtà noi abbiamo pagato 13 €: 6 euro a bici + 1 lucchetto) e percorrendo la pista ciclabile sul lungomare. Siamo arrivati un po’ oltre Boca do Inferno, posto non eccezionale, ma suggestivo per le mille leggende che lo riguardano e per il rumore che pare sentirsi quando il mare è in tempesta. Abbiamo poi proseguito per Cabo do Roca, il punto più ad ovest d’Europa, di una bellezza commovente. Dopo aver chiesto informazioni all’ufficio turistico ed essere stati messi in guardia sulla pericolosità di alcuni sentieri, abbiamo abbandonato l’idea di raggiungere le spiagge a piedi e con l’auto siamo arrivati sino a Praia da Adraga, bella baia non affollata con un arco di roccia su un lato che la rende molto caratteristica. Infine ci siamo spostati ad Obidos per la notte. Obidos è un paese medievale cinto da mura, molto turistico, ma con angoletti suggestivi. Arrivarci nel tardo pomeriggio permette di godersi il posto in maggiore tranquillità poiché molta gente lo visita di giorno. Consigliamo di non addentrarsi con la macchina dentro le mura, ma di raggiungere la sistemazione scelta (la maggior parte sono all’interno della cinta) a piedi dopo aver parcheggiato fuori dalla porta della città (di fronte al parcheggio a pagamento, dove ci sono i resti dell’acquedotto, c’è un altro parcheggio gratuito almeno in settimana). Il centro è piccolo e in dieci minuti si percorre tutto. Noi abbiamo dormito alla Casa Dos Frutos Divinos (60 € con colazione; noi la abbiamo saltata perché il proprietario viene a prepararla alle 9 e per noi era un po’ tardi). Si tratta di una antica casa con arredamento delle stanze e bagno un po’ datato il che potrebbe essere accettabile. Il vero problema è l’umidità tanto che al mattino ci siamo svegliati con il letto bagnato! Forse meglio cercare altro. Cena all’Adega do Ramada con carne cotta su una grande brace all’esterno. I ristoranti di Obidos sono tutti in stile turistico con prezzi simili, non esageratamente cari. Bello il giro sulle mura che va fatto però quando c’è ancora luce ed evitato se si soffre di vertigini perché alcuni tratti sono senza protezione.
Martedì 4 Settembre: Nazarè – Alcobaca – Batalha – Tomar – Coimbra Km 224
Dopo circa un’ora di macchina arriviamo a Nazarè, paese animato con una ampia spiaggia sormontata da una scogliera e resa vivace dalle caratteristiche tende di stoffa colorate, che fungono da cabine e spazi dove rimanere un po’ in ombra e riparati dal vento durante il giorno. Molto bella la salita con l’Ascensore (2,90 € andata e ritorno) sino alla sommità del Promontorio do Sitio. Piacevole e interessante anche la visita al Faro (ingresso 1 €), sia per la vista su Praia do Norte dove, soprattutto in inverno, si formano onde gigantesche, sia per la presenza di foto e video sulle imprese spettacolari dei surfisti che chiaramente, amano questo luogo come nessun’altro. Ci spostiamo nell’interno nella zona dei monasteri visitando prima quello di Alcobaca, poi quello di Batalha, trionfo dello stile manuelino ed infine il Convento de Cristo a Tomar, quartiere generale dei templari che in Portogallo esercitarono un immenso potere (biglietto cumulativo per i tre siti 15 €). A Batalha, nella sala del milite ignoto, assistiamo anche al cambio della guardia che probabilmente si svolge ad ogni scoccare dell’ora. Trasferimento per la notte a Coimbra dove arriviamo verso le 20. Come sistemazione abbiamo scelto la Guesthouse Casa Coimbra (73 € compresa colazione con pane e muffins fatti in casa). Antonio, il proprietario, è un uomo particolare e molto accogliente e l’abitazione ha poche stanze molto ben curate nei dettagli. La nostra è una stanza grande e mansardata come il bel bagno esterno. Il posto non è facile da identificare (il cancello di ingresso rimane dietro una siepe e non ci sono insegne) e rimane a cinque minuti di macchina dal centro, fatto di stradine con ciottoli e spesso in salita dove ci sono diverse sistemazioni probabilmente non facili da raggiungere con valigia al seguito. Parcheggi (gratuiti di sera e a pagamento di giorno) sono disponibili a piazza Dom Dinis, vicino all’università e dall’altra parte del ponte rispetto al centro. Essendo tardi scegliamo per la cena uno dei tanti ristoranti nei vicoli (Aeminium senza infamia e senza lode).
Mercoledì 5 Settembre: Costa Nova – Aveiro – Torreira Km 171
Mattinata dedicata alla visita del complesso dell’Universitá (biglietto con inclusa la visita della biblioteca costa 12 €). Fulcro della visita é la biblioteca Joanina alla quale si accede ad orari prenotati nel momento in cui si acquista il biglietto e in gruppi di 60 persone (visite ogni 20 min). Bella anche la cappella di Sao Miguel con il suo antico organo. Il biglietto include anche la visita del museo della scienza, alla galleria della fisica e a quella di storia naturale. Durante tutta la visita all’università sono disponibili spiegazioni in italiano sia sul volantino consegnato all’ingresso che durante il percorso. Seconda tappa al paesino di Costa Nova, caratterizzato dalle sue particolari case colorate a strisce. Una delizia per gli occhi e per le macchine fotografiche! Soprattutto le casette sul lungomare sono curatissime e hanno finestre e balconi con fiori che riprendono i colori della facciata. A poca distanza la nostra terza tappa ad Aveiro chiamata anche la Venezia del Portogallo per le sue imbarcazioni colorate, simili a grosse gondole, che portano i turisti in giro per il canale. Ad Aveiro assaggiamo anche i dolci tipici del posto, gli ovos moles fatti con tuorli d’uovo e zucchero dentro a ostie, praticamente degli ovetti sbattuti da pasticceria! Aveiro è un paesino molto turistico e con prezzi degli alberghi piuttosto alti. Mettendoci quindi alla ricerca di una sistemazione per la notte decidiamo di dormire qualche km fuori. In tale occasione scopriremo che quando Booking segnala le distanze calcola i km in linea d’aria! Scegliamo, infatti, una sistemazione segnalata come 10 km distante per poi scoprire che per raggiungerla occorre oltre un’ora di strada essendo questo posto su una penisola e raggiunto da un’unica strada. In ogni caso se decidete di passare la notte in un posto tranquillo o di trascorrerete qualche giorno sul mare fuori dalle solite rotte turistiche il b&b dove abbiamo dormito è molto carino ed economico: Beach House Babylon nei pressi di Torreira (67€).
Giovedì 6 Settembre: Guimares – Vila do Conde Km 167
Ci spostiamo verso il nord e superato Porto che vedremo in seguito, ci fermiamo a visitare Guimares. Con la funicolare (5 € a/r) saliamo sino al santuario di Penha a 600 m sul livello del mare. Facciamo poi un giro nel grazioso centro storico, dove la parte medievale si alterna con le moderne tracce lasciate dal 2012 anno in cui la città è stata capitale europea della cultura. Dopo mezz’ora di strada raggiungiamo Vila do Conde, paesino a pochi km da Porto dove passeremo la notte (Residencial Princesa do Ave, 45 €; stanza più che sufficiente per il prezzo e vicino al centro). Trascorriamo il resto del pomeriggio sulla spiaggia, anche se molto ventosa.
Venerdì 7 Settembre: Porto Km 25
Raggiungiamo Porto di prima mattina e riconsegniamo la macchina all’aeroporto espletando le ultime formalità. Con la metro arriviamo in centro ( stesso sistema di Lisbona con tessera ricaricabile; per capire quanto pagare alle macchinette occorre cercare sull’elenco affisso la destinazione e digitare la zona. Il biglietto da aeroporto a centro costa 2,60 €). Dormiremo per due notti agli appartamenti Porta 33 (84 € a notte). Grazioso appartamento comodissimo per girare il centro a piedi, a 100 m dalla fermata Sao Bento della metro. Lasciati i bagagli ci lanciamo subito alla scoperta della città e ci fermiamo ad ammirare la bella stazione di Sao Bento decorata al suo interno con splendidi azulejos. Una rapida vista della cattedrale poco lontana per poi proseguire per il Mercato de Bolhao. Purtroppo la antica struttura che lo ospita è attualmente in ristrutturazione e un mercato temporaneo è allestito in un centro commerciale poco più avanti. Questo fa si naturalmente che si perda gran parte del fascino della collocazione originaria, ma riusciamo a pranzare con ottimo pesce da uno dei ristoranti presenti (sardine e orata alla griglia da O Pintainho). Impossibile non fare una sosta di fronte alla sede originaria del mercato per gustare una pastel de Nata dalla fabbrica Manteigaria ammirando i pasticceri all’opera nel fare le sfoglie, la crema e riempire le meravigliose paste, a nostro parere forse più buone di quelle mangiate a Belem. Poco distante merita una visita la Capela das Almas con le pareti esterne decorate con azulejos. Andiamo poi a visitare la libreria Lello…mah…grande trovata per fare soldi legata al mondo di Harry Potter con il quale, tra l’altro, pare non abbia niente a che fare. Indubbiamente una libreria con interni particolari, ma per entrarci occorre fare lunghe file, prima per acquistare il biglietto nel negozio accanto e poi per entrare. Naturalmente affollatissima e quindi poco appetibile per le foto. L’ingresso costa 5 €, che vengono scalati se si acquista un libro ( furbissimi!!!!). Sinceramente una visita che si può anche evitare. Ci spostiamo poi nel quartiere Ribeira, un lungo fiume pieno di ristoranti e affollatissimo da turisti. Dopo aver passeggiato un po’ decidiamo di fare la crociera sul Douro (15 € durata 50 min) per avere una visione diversa della zona e in effetti ne vale la pena. Passiamo sulla sponda opposta percorrendo il ponte di ferro Dom Luis, particolare perché si può oltrepassare su due livelli diversi. La zona merita all’ora del tramonto e noi ci fermiamo a gustare un Porto Tonic (niente di imperdibile…) in uno dei tanti bar della zona. Per la cena abbiamo scelto il ristorante Dona Gertrudes, prenotato con The Fork con sconto 30 %. Il posto ci è piaciuto soprattutto per come è decorata la sala e per dove è collocato. La zona, infatti, è pienissima di locali e frequentata non solo da turisti, ma anche da gente del posto.
Sabato 8 Settembre: Porto
Ripartiamo all’esplorazione della città. Dopo la chiesa di Sant’Idelfonso, proseguiamo verso la Torre Dos Clerigos dove saliamo (ingresso 5 €) e successivamente sino al Parco dos Virtudes, luogo di incontro della gente del posto, dal quale si gode una buona vista sulla città. Sulla riva del Douro, poco distante da dove parte il livello più basso del ponte, prendiamo la funicolare per salire sino al punto dove il ponte si può percorrere nel suo livello più alto. Arriviamo, quindi, sino a Vila Nova de Gaia, dalla sponda opposta del fiume, scendendo a piedi sino alla zona dove ci sono le varie cantine che si possono visitare. Noi scegliamo la cantina Calem. La visita dura quasi un’ora, costa 12 € e si conclude con la degustazione di due tipi differenti di Porto. Se decidete di fermarvi a mangiare in zona. potere raggiungere il mercato coperto sul finire del lungofiume con il ponte alle spalle. Qui potrete trovare un po’ di tutto, compresi panini a prezzi economici mentre i ristoranti fronte fiume. sono abbastanza cari. Cena da Caldeireiros nella via omonima con tapas (4 tapas porzioni abbondanti 27 €; ottimo il polpo).
Domenica 9 Settembre: Milano
Il nostro volo di rientro parte da Porto alle 6.30 ed atterra a Milano alle 10.05.
Qualche informazione aggiuntiva utile per l’organizzazione del viaggio:
Clima: discreta escursione termica tra il giorno e la notte. Non abbiamo quasi mai patito troppo il caldo perché poco umido e spesso ventilato; di sera utile una felpa perché la temperatura scendeva intorno a 15 gradi.
Cibo: si mangia bene quasi ovunque. Tra le specialità il baccalà, cucinato in più modi, e la carne di maiale. Sulla costa è possibile trovare il pesce fresco. Per non spendere troppo cercare le “tasche” (osterie), che spesso non si presentano benissimo, ma hanno un menù vario a buon prezzo. Le porzioni sono in genere molto abbondanti e talvolta un piatto è sufficiente per due persone.
I portoghesi sono in generale gentili ed educati. Il livello di pulizia è più che buono. Le strade sono in ottimo stato e se si ha l’accortezza di evitare di entrare con l’auto all’interno dei paesini, rischiando di rimanere incastrati nelle strette viuzze, guidare è molto semplice (noi ci siamo portati il navigatore da casa, ma si può affittare o se si hanno i giga sufficienti, utilizzare maps). Non abbiamo mai avuto problemi per i parcheggi, spesso gratuiti; in ogni caso anche quelli a pagamento hanno prezzi contenuti. Tutto questo fa del Portogallo un’ottima meta per un viaggio on the road piuttosto vario alternando luoghi di interesse culturale ad altri dove si può ammirare una natura spettacolare.