Malta… mah!
Nel nostro girovagare per l’isola abbiamo notato alcune cose che nessuno ha mai scritto :
– il primo impatto è quello di Cattedrali enormi rispetto al paese che gli sta attorno, con cupole e campanili che svettano ovunque su case basse a tetto piatto, e che si vedono da molti punti dell’isola offrendo anche punti di riferimento e skyline interessanti.
– a Malta sono molto bravi a pubblicizzare delle cose banali e anche non vere : spacciano i loro musei come fossero il Louvre e non sono altro che poche stanze con pochi reperti a volte insignificanti; se chiedi delle Victoria lines nessuno sa cosa sono; Dingli cliff si vedono solo dal mare, ci sono solo un paio di posti (che ti devi cercare) dove ne scorgi una piccola parte, ma sono pubblicizzati come se chi prende l’autobus e si fa lasciare su una strada assolata, deserta e caldissima (se dovesse piovere, tra l’altro, la prendi tutta, perché le fermate non hanno la pensilina coperta) ce li avesse lì davanti (invece ci sei sopra), il panorama è molto bello ugualmente, ma abbiamo visto parecchia gente delusa….
– ci sono poche indicazioni e spesso, se ci sono, sono poco visibili;
– c’è molta incuria e degrado : eco-mostri sulle spiagge, scheletri di hotel o villaggi turistici abbandonati in bella vista appena sopra le spiagge, mentre i vecchi fortini delle Victoria Lines distrutti, non sono mai stati ricostruiti e valorizzati (di 4 fortini solo uno è visitabile);
– la maggior parte delle abitazioni sono indecenti, sembrano abbandonate tanto sono degradate e non manutenute, parlando con chi vive a Malta (o chi è scappato da Malta per motivi di salute dovuti alle case malsane) parlano di case con molta umidità e muffa (almeno quelle vecchie); si vedono ottime ristrutturazioni vicino a case fatiscenti; poi c’è la parte più nuova delle città costruita secondo i canoni di ultimo design architettonico (Malta city smart), ma dietro l’angolo scopri case diroccate;
– le spiagge : sono belle nel senso che hanno la sabbia rossa (particolare) o bianca e davanti acqua caraibica, ma (forse a causa anche della marea) non sono profonde (quelle liguri strette sono più larghe e profonde di quelle maltesi), gli ombrelloni e le sdraio sono ammassati, nonostante la poca profondità, dalle 11 in poi non riesci a vedere nemmeno l’acqua; sono sporche e mal curate : Ghajn Tuffieha (la baia accanto alla Golden beach) ha una scalinata sulla collina per arrivare in spiaggia che a lato è una discarica a cielo aperto, così come Saint Peter’s pool, il percorso dall’alto che a piedi si fa per fotografare la baia, è una vera discarica, e il bello è che ci sono delle case…; il porticciolo dei pescatori di Marxallok , (carino e da vedere alla domenica con il mercato del pesce) dove ci sono gli scivoli per mettere in acqua le barche, ha un “tappeto” di plastica che galleggia incredibile… Bella la vista che c’è del porticciolo sulla strada che porta a St. Peter’s pool.
La Blu Lagoon all’isola di Comino è vivibile dalle 9 alle 11 del mattino, dopo di che incominciano arrivare barche che sbarcano 200 turisti alla volta e sembra di essere le foche dei documentari ammassate su qualche scoglio, la gente non sa dove sedersi se vuole godersi i colori della laguna, per cui, da una certa ora in poi, sono tutti in piedi fermi sotto il sole… Dovrebbero fare il numero chiuso giornaliero… Rischiano di rovinare un posto magico e incantato… Portarsi le scarpette da entrare in acqua (servono più per poter “appollaiarsi” sui sassi ed arrivare all’acqua senza ferirsi) e attenzione alle meduse.
– il traffico è caotico e i maltesi sono indisciplinati, sembra che non sappiano guidare : noi ci siamo abituati subito alla guida a sinistra perché avevamo già guidato alle Seychelles e a Mauritius, ma loro sono mediamente maleducati (fermi in fila suonano e fanno i fari per passare dove non si sa…., fanno le corse sull’arteria principale perché è una delle poche strade larghe e ben tenute).
Le strade, soprattutto all’interno delle città, sono tenute male, non ben asfaltate, buche ecc….
– aria condizionata nei locali a livelli polari : se pensate che le temperature esterne nel periodo che siamo stati noi erano da un minimo di 24 a un massimo di 32, a cena nei locali gli split segnavano 17 gradi….. A cena portarsi un maglioncino o prenotare un tavolo all’aperto.
– a Malta si mangia mediamente male : troppi fast food o street food e molte salsine su tutto quello che ordini (compreso eeetwell, tanto osannato nelle recensioni, ma nessuno si è accorto che le insalate le condiscono con salsine e maionese). In molti ristoranti propongono piatti liberamente rivisitati, ma le rivisitazioni non hanno alcun senso tipo l’insalata greca senza cetrioli, affogata nell’aceto, (in Grecia non ce l’ho mai trovato). Ma si mangia anche molto bene, bisogna andare in ristoranti un po’ cari, oppure a pranzo, ottima eccezione , da Mint a Sliema. Noi a cena abbiamo provato : Salt a Bugibba, Surf’n Turf a Qweira, Pepe nero, 4Amici. Io sono celiaca e in questi ristoranti ho trovato molta disponibilità da parte del personale e molta competenza riguardo il problema di mangiare senza glutine. Ottimo rapporto qualità, quantità e prezzo.
Da assaggiare i Pastizzi, la birra Cisk e la Kinnie che ricorda il chinotto, ma niente di speciale, dice mio marito.
– per qualsiasi evenienza da Greens supermarket si trova di tutto, ma veramente di tutto, dai piatti pronti della gastronomia, frutta e verdura anche già pronti per essere consumati, marche italiane di qualsiasi cosa, cibo senza glutine, bio, vegetariano, detersivi ecc…. Si trova a Swieqi – Triq Ta L-Ibrag sulla arteria principale che a Malta collega l’aeroporto a Bugibba.
– se noleggiate un’auto come abbiamo fatto noi da ricordarsi che il pieno di carburante si fa solo in contanti. Le carte di credito non sono accettate nemmeno quando il distributore è aperto.
– la ristrutturazione delle due cittadelle antiche (La Valletta e Victoria a Gozo) è molto bella. Secondo noi la cosa intelligente è che fanno in modo, dove devono aggiungere muri o altre cose recenti, siccome usano la stessa pietra usata secoli fa (meno male), che la ristrutturazione si veda, nel senso che se la pietra originale era ruvida, fanno la ristrutturazione con la pietra liscia (o viceversa). Il risultato è a basso impatto ed a un occhio non attento può sfuggire creando così un ottimo insieme, molto lineare e suggestivo. Molto belli i giardini ricreati nel fossato delle mura di Victoria. A differenza delle spiagge, le due cittadelle sono molto pulite. Unica nota stonata (soprattutto a la Valletta) ma, ormai è così quasi ovunque, negozi e ristoranti che impattano in modo molto vistoso sulle cose antiche che hanno attorno.
A La Valletta fare il giro sui bastioni: entrando dalla porta principale, quella da Piazza dei Tritoni, a destra si vede la Banca di Malta, il Grand Harbour e i Baracca Gardens. Andando invece a sinistra si entra in un giardino e c’è una magnifica vista su Sliema, Gzira, la torre di Saint Julian. Bella la vista da Upper Baracca Gardens sulle tre città fortificate e il Grand Harbour. Assolutamente da fare una visita alla co cattedrale di San Giovanni Battista.
– Mdina, la città del silenzio: è vero fino alle 10.30/11 del mattino poi la “festa” finisce e arrivano le orde di turisti. Vale il discorso di cui sopra per la ristrutturazione. Meglio come impatto dei negozi e ristoranti, più nascosti, di numero nettamente inferiore rispetto a la Valletta e meglio integrati con l’architettura della città vecchia. Consigliamo di arrivare presto per godersi il silenzio assoluto che aleggia nelle stradine strette, deserte e molto suggestive.
– Isola di Gozo : ci è sembrata molto più pulita e ordinata, con le indicazioni un po’ più evidenti che a Malta. In una giornata si può vedere tutto, è molto impegnativo, ma le distanze sono contenute (va fatto con auto propria). Per gli orari dei traghetti che partono da Malta e da Gozo c’è il sito gozochannel.com. Il biglietto si fa al ritorno da Gozo e con auto e due persone sono circa 20 euro. La traversata dura circa 20 minuti, in 30 minuti si sale a bordo, si attraversa e si scende a Gozo. Assolutamente da vedere la spiaggia di Dwejra con il Blue Hole, l’insideland sea e quello che rimane dell’Azure window. Meravigliosa la costa con le falesie a picco sul mare. La Basilica di Ta’Pinu (niente è più calzante di cattedrale nel deserto), mentre si va a Wied Il-Ghasri, vale la visita.
A Wied Il-Ghasri c’è un fiordo molto profondo dove si può fare il bagno e un bel panorama sul mare aperto. Ramla bay, sabbia rossa e mare con sfumature dal verde smeraldo all’oro. Spiaggia attrezzata ma sovraffollata come tutte le spiagge tra Malta e Gozo. Vale la pena arrivarci per pranzo, perché c’è anche il ristorante, e fare un bagno. Per visitare la cittadella di Victoria tenere presente che (almeno nel periodo che siamo stati noi) c’è il problema del parcheggio. Noi abbiamo trovato in una viuzza ai piedi della cittadella (ma è stato un caso), altrimenti ci sono dei parcheggi un po’ più lontano (5 minuti a piedi) ma devono essere liberi (Victoria è molto caotica e molto trafficata). Da vedere le Saline di Xwejni.
– la città di Mosta e la cupola della Cattedrale, la terza più grande in Europa dopo San Pietro a Roma e Santa Sofia a Istambul. La visita vale il prezzo del biglietto.
– I templi di Hagar Qim e Majndra: assolutamente da vedere, prendete l’audio guida che spiega la storia dei templi e cosa e come guardarli (altrimenti sono solo un ammasso di pietre). Bello il panorama che si scorge dal tempio di Majndra. Ben conservati e gestiti.
– Blu Grotto: dai templi proseguendo sulla costa verso sud-ovest si arriva ad una balconata panoramica da dove si vede la grotta. Guardando a sinistra si vede il fiordo con il minuscolo paesino da dove partono le barche dei pescatori che fanno visitare le grotte. Da fare e filmare.
– Le 3 città fortificate: Senglea è quella che ha meno ristrutturazioni (purtroppo), case vecchie e porticciolo dei pescatori con piccole barche. Da girare per le viuzze e la riva del porticciolo. Vittoriosa: l’università americana sta ristrutturando i vecchi docks, è quella VIP, con belle ristrutturazioni e grossi yacht attraccati sulla riva opposta al porticciolo di Senglea. Da girare e visitare il porto e la parte vecchia, i bastioni. Cospicua: vecchia e decadente è stato ristrutturato il forte sul mare. E’ quella che ci ha emozionato di meno. Quando le abbiamo visitate erano addobbate per la festa dei patroni. In agosto praticamente c’è una festa al giorno in onore dei patroni delle varie città. Il centro storico si trasforma e per le strade della processione vengono messi addobbi imponenti e sontuosi, stendardi alle finestre delle case raffiguranti la Madonna o il Santo protettore, nella piazza e/o nel viale che porta alla Cattedrale delle specie di grossi candelabri di legno o carta pesta. Le chiese di cui il Santo sono addobbate in modo ricchissimo e con tanti fiori. Molto suggestivo.
Per quanto riguarda le tre città fortificate gli scorci sono interessanti e, così come dalla Valletta si vedono le tre cittadelle, viceversa si vede il Waterfront con i docks della Valletta da ognuna delle tre cittadelle. Se si vuole ci si può far portare in barca a la Valletta partendo per esempio da Vittoriosa per pochi euro.
– The Victoria Lines : è una vera e propria caccia al tesoro. Soprattutto perché, siccome nessuno sa niente, le foto anche su internet sono scarse, non si sa cosa aspettarsi, cosa e dove cercare con lo sguardo. Si confondono con gli altri muretti a secco costruiti con la stessa pietra gialla che a Malta sono ovunque. Purtroppo sono cadute in rovina, massacrate dai maltesi che ci hanno costruito sopra le strade, il tempo ha fatto la sua parte, non ci sono indicazioni, anzi ci sono delle targhe commemorative su dei muri a secco di pietra. Ne ho beccata una per caso (c’era traffico e la velocità dell’auto mi ha consentito di leggere la parola Victoria) sulla strada che da Bugibba va a Mosta : ad un certo punto la strada comincia a salire e dopo un doppio tornante c’è un rettilineo con la targa: il muro è un pezzo delle vecchie Victoria lines , e si distinguono dai muretti a secco in pietra perché hanno delle finestrelle quadrate una vicino all’altra quasi a formare una greca. Quel pezzo è un sentiero sterrato che non so bene dove porta. Un altro posto dove si vedono molto bene sono a Bingemma dove ci sono i resti di Fort Bingemma uno dei fortini delle Victoria Lines (distrutto e non visitabile).
A Bingemma si passa il paese, ad un certo punto sulla strada c’è una chiesetta minuscola e lì si vedono benissimo, in mezzo alla vegetazione che se le sta mangiando. Proseguendo sulla strada si possono vedere da un’altra angolazione: forse è il pezzo più lungo e meglio conservato.
-St. Julian e Paceville : verso le 23 nelle cittadine, anche quelle sulla costa, non c’è più in giro nessuno, sono tutti a St. Julian e Paceville a fare baldoria. Di giorno la cittadina è VIP, lussuosa, moderna, anche i prezzi sono più alti che dalle altre parti, di notte diventa la città del divertimento (becero).
Troppo chiassosa e con la “voglia di divertirsi a tutti i costi”. Sconsigliata a chi non è amante della vita notturna.
In conclusione: Malta è un’isola splendida, dove però viene messo sotto i riflettori il famoso oro che luccica, ma non è quello vero. L’impressione che ci ha fatto è stata quella che vogliono cercare di vendere quello che non hanno invece di valorizzare e salvaguardare meglio il patrimonio naturale e storico.