USA coast to coast
DIARIO DI VIAGGIO USA – AGOSTO 2018
Indice dei contenuti
Abbiamo fatto un tour on the road in USA, partendo da LA, California, siamo passati per i parchi ed i canyon più famosi, Las Vegas, San Francisco per poi concludere sulla costa orientale, a New York.
1° GIORNO, venerdì 10
Il nostro aereo è atterrato alle 14.00 circa a Los Angeles, California. Dopo aver ritirato i bagagli, abbiamo raggiunto il centro Avis per ritirare il Transit da 12 persone che avevamo prenotato, con questo siamo arrivati in albergo.
La sera stessa, sfiniti, abbiamo visitato a piedi Hollywood: abbiamo passeggiato per il quartiere, dal quale abbiamo potuto anche vedere la Hollywood Sign sulla collina, per-corso la Walk of fame, dove abbiamo trovato un posto per cenare, fino ad arrivare alle impronte dei vip davanti al Mann’s Chinese Theater. Siamo poi tornati in albergo, decisamente cotti e, finalmente, siamo andati a dormire dopo aver trascorso circa 25 h svegli.
2° GIORNO, sabato 11
Abbiamo lasciato l’albergo e abbiamo raggiunto in macchina il punto panoramico di Los Angeles, dal quale è meglio visibile la collina con la Hollywood Sign. Poi siamo andati via, passando per le belle vie alberate di Beverly Hills.
Imboccando la 40 abbiamo iniziato il nostro viaggio verso Williams, Arizona. Intorno alle 13.30 abbiamo fatto una deviazione su un tratto di Route 66 chiusa e ci siamo fermati a pranzare in un tipico motel americano.
Ci siamo rimessi in viaggio sulla 40 per poi continuare sulla Route 66, dalla quale abbiamo potuto scattare diverse foto e vedere molti bei paesaggi e locali tipici.
Siamo arrivati intorno alle 18.30 a Williams, davvero molto carina e caratteristica, ci siamo sistemati in albergo e siamo andati a cena da Rod’s steakhouse, dove abbiamo mangiato ot-tima carne.
3° GIORNO, domenica 12
Abbiamo lasciato l’albergo di Williams e ci siamo diretti al Grand Canyon, che ci ha lasciati senza parole. Immenso, bellissimo. Alle 13.00 ci siamo dovuti rimettere velocemente in viaggio verso il Lake Powell per arrivare in tempo per il tour in barca prenotato alle 17.00. Il tour, forse un po’ troppo lungo, è durato due ore e ci ha permesso di ammirare il lago con la luce del tramonto, è stato molto bello. Dopo di ché abbiamo raggiunto Page, Arizona e ci siamo sistemati in albergo. A causa dell’orario abbiamo cenato arrangiandoci con quello che abbiamo trovato nei pochi locali ancora aperti.
4° GIORNO lunedì 13
Abbiamo lasciato l’albergo e Page e siamo arrivati alla Horseshoe Bend. Qui per raggiungere il punto panoramico è necessario camminare per circa 1 km su sabbia e rocce ed è molto caldo, ma assolutamente ne vale la pena.
Poi abbiamo pranzato e ci siamo diretti all’Antelope Canyon, che abbiamo raggiunto per le 12.30 – avevamo la visita prenotata per le 14.00, uno degli orari migliori per apprezzare la luce all’interno del canyon.
È stato senza dubbio uno spettacolo bellissimo, l’unica pecca è che l’Antelope è gestito dai Navajos, che si sono mostrati un po’ scortesi e soprattutto disorganizzati o meglio organizzati secondo il loro stile di vita, molto rudimentale. È necessario portarsi molta acqua. Dopo la visita, che è durata circa un’ora, abbiamo raggiunto la Monument Valley al tra-monto. Stupenda, anche con il vento caldo fortissimo che sollevava la sabbia. Ci siamo rimessi in macchina e siamo arrivati infine a Cayenta, Arizona. Ci siamo sistemati in albergo e abbiamo cenato, anche in questo caso, arrangiandoci con il Burger King – a Cayenta non c’è quasi niente.
5° GIORNO, martedì 14
Abbiamo lasciato l’albergo di Cayenta per dirigerci verso Tropic, Utah, e verso il Bryce Canyon, percorrendo le Scenic Byways 95, 24 e 12. Da queste abbiamo potuto vedere moltissimi panorami spettacolari, tutti diversi, fermandoci più volte per scattare foto. Siamo arrivati intorno alle 18 al Bryce Canyon e ci siamo fermati qui una mezzora per ammirare il panorama. Poi siamo arrivati a Tropic dove abbiamo cenato e pernottato.
6° GIORNO, mercoledì 15
Dopo aver lasciato l’albergo siamo tornati al Bryce per fare uno dei sentieri del canyon. Con la luce della mattina, la parte più bella – quella con i colori migliori – ci è sembrata quella non direttamente illuminata dal sole, ad ovest. Poi abbiamo preso l’Interstate 15 per raggiungere Las Vegas, Nevada.
Una volta arrivati ci siamo sistemati in albergo e poi, nello store dello stesso, abbiamo fatto un po’ di shopping. Abbiamo cenato, sempre all’interno dell’albergo, e poi siamo usciti a fare una passeggiata per vedere i casinò più famosi e Las Vegas di sera. Esagerati e spettacolari.
7° GIORNO, giovedì 16
Abbiamo lasciato Las Vegas e preso la 120 per dirigerci verso la Death Valley, di nuovo in California. Lo spettacolo è molto bello anche se il caldo è davvero insopportabile – parliamo di circa 50° C – si riesce a star fuori solo per 5-10 minuti al massimo. È importante avere dell’acqua a disposizione perché ci si disidrata molto in fretta essendo un caldo secco e non essendoci posti per acquistarne. Ad un certo punto della strada è anche necessario spegnere l’aria condizionata della macchina per non surriscaldare il motore e non rischiare guasti. Abbiamo pranzato nell’unico posto che offriva cose da mangiare: un campo da golf a Furnace Creek, 58 m sotto il livello del mare. Poi abbiamo continuato verso Oakhurst, California dove siamo arrivati intorno alle 22.
8° GIORNO, venerdì 17
Abbiamo visitato lo Yosemite National Park: è stato possibile visitare alcune parti del parco mentre altre erano ancora chiuse a causa degli incendi dei giorni precedenti. Qui abbiamo visto la montagna El Capitan, la cima Half Dome e la Bridalveil falls. Abbiamo pranzato con dei panini sulla riva del fiume in compagnia dei cerbiatti. Poi siamo tornati in albergo e abbiamo cenato con dell’ottima carne alla Sweetwater stekhouse.
9° GIORNO, sabato 18
Dopo essercene andati da Oakhurst ci siamo diretti verso il Sequoia National Park. Qui ci siamo ritrovati in compagnia di enormi sequoie, di un orso timido, di cervi e cerbiatti e di una marmotta seccata. Abbiamo visto le sequoie più antiche: la General Sherman e la Senti-nella, entrambe mastodontiche. Poi abbiamo cenato e pernottato a Three Rivers, California, che si trova piuttosto vicino al parco.
10° GIORNO, domenica 19
Abbiamo lasciato Three Rivers per raggiungere San Francisco, California. Qui siamo arrivati intorno alle 14 e dopo esserci sistemati in albergo siamo andati a fare una passeggiata – anche per mangiare qualcosa, non avendo pranzato.
Abbiamo percorso la Lombard street in discesa e proseguito per ammirare il panorama della città dall’alto. Poi abbiamo visto la Filibert street, la strada di SF con la maggiore pendenza, e infine il Pier 39, molto carino: il molo è pieno di negozietti di souvenir e di ristoranti, di musica e di gente. Qui abbiamo fatto shopping, principalmente per coprirci – alcuni di noi non erano sufficientemente preparati alle temperature inaspettatamente molto basse e al vento – e cenato con del pesce molto buono al ristorante Swiss Louis.
11° GIORNO, lunedì 20
La mattina abbiamo raggiunto a piedi la mission Dolores e visitato il quartiere Castro, cuore della comunità LGBT. Poi passando per la 24a strada abbiamo passeggiato per il quartiere Mission per ammirarne i murales, in partico-lare abbiamo percorso il vicolo Balmy Alley, con la più alta concentrazione, tutti molto belli e colorati, che raccontano di questioni politiche e sociali.
Dopo di ché, in tarda mattinata, con la macchina, ci siamo spostati a Sausalito, località di mare molto carina appena fuori San Francisco. Qui abbiamo pranzato e fatto una passeggiata sul lungomare. Nel pomeriggio siamo tornati e mentre rientravamo ci siamo fermati in corrispondenza del punto panoramico da dove si vede e si fotografa meglio il Golden Gate.
Poi abbiamo cercato a lungo parcheggio vicino Chinatown, trovandolo solamente intorno alle 19.00, quindi abbiamo cenato in un buon ristorante cinese, l’Honk Kong Clay Pot e fatto una piccola passeggiata per vedere il quartiere.
12° GIORNO, martedì 21
La mattina abbiamo visitato, arrivandoci in macchina, il quartiere giapponese. Bello e curato, molto pulito e tenuto bene. Dopo una piccola passeggiata abbiamo riportato la macchina all’hotel e siamo andati a piedi fino al Financial District passando per Market street – qui abbiamo fatto un po’ di shopping. Abbiamo pranzato vicino al capolinea dei caratteristici Cable Cars. Nel pomeriggio poi siamo tornati ai moli e abbiamo passeggiato sul lungomare, da dove si vede molto bene Alcatraz, fino al Pier 39, dove abbiamo visto da vicino i bellissimi e numerosissimi leoni marini spaparanzati sulle piattaforme di legno galleggianti. Abbiamo cenato da Cioppino’s.
13° GIORNO, mercoledì 22
Abbiamo lasciato l’albergo e siamo andati in aeroporto, qui abbiamo lasciato all’Avis il Transit che ci ha accompagnato per quasi tutta la nostra vacanza. Il nostro aereo è partito alle 14, siamo arrivati a New York City, New York, dopo 5 ore, per le 23 locali – ci sono 3h di fuso rispetto alla California. Abbiamo raggiunto l’albergo e siamo andati a dormire.
14° GIORNO, giovedì 23
La mattina abbiamo fatto l’abbonamento alla metro – da 33 $ con corse illimitate per 7 giorni – e abbiamo preso la metro fino al Flat Iron Building. Da qui siamo scesi fino a Soho, a Little Italy e Chinatown. Abbiamo ripreso la metro per arrivare a Wall Street dove abbiamo pranzato, quasi commuovendoci, con una vera – finalmente – pizza da Neapolis.
Quindi abbiamo proseguito fino alla costa, da dove abbiamo visto il ponte di Brooklyn e poi, proseguendo verso il Battery Park, anche la statua della libertà ed Ellis Island.
Abbiamo continuato a camminare fino ad arrivare al World trade center dove abbiamo vi-sto Ground Zero. Poi alcuni sono tornati in albergo e altri sono andati a fare un giro al Century 21, a due passi da lì.
Dopo un’oretta una parte del gruppo del Century 21 è tornata direttamente in albergo mentre l’altra ha fatto una piccola deviazione per vedere la caserma del film Ghostbusters, scendendo alla fermata Franklin St con la rossa. Dall’albergo siamo tornati in centro per salire sull’Empire State Building e ammirare estasiati lo skyline al tramonto. Abbiamo cenato da Bubba Gump e visto Times Square.
15° GIORNO, venerdì 24
La mattina abbiamo preso la metro fino a Brooklyn Bridge e, a piedi, abbiamo attraversato il ponte. Una volta a Brooklyn abbiamo passeggiato per le strade del quartiere, fermandoci un po’ sul litorale del fiume East River per goderci la vista su Manhattan. Con la metro siamo arrivati fino a Prospect avenue e abbiamo fatto un giro nel quartiere residenziale. Nel pomeriggio abbiamo ripreso la metro per andare a visitare il Moma. Essendo venerdì l’ingresso era gratuito dalle 16 alle 20 e per questo motivo c’era moltissima gente e un grande caos. Comunque, nonostante questo e nonostante il dispiacere per aver scoperto che molte opere di design famose e interessanti sono state tolte dal museo, ne è valsa la pena. Siamo tornati in albergo a riposare e siamo andati a cena vicino l’albergo, nell’Upper East Side, in un ristorante argentino, il Libertador Parrilla Argentina, dove abbiamo mangiato della carne molto buona e saporita.
16° GIORNO, sabato 25
Abbiamo dedicato il sedicesimo giorno allo shopping sulla 5th avenue, dalla mattina fino alle 16 circa. Poi alcuni sono tornati in albergo a riposare, altri sono tornati al Century 21 per continuare con lo shopping spinto, altri ancora dopo essersi trattenuti un po’ in centro in altri negozi sono tornati in albergo a cambiarsi e sono riusciti per le 18 per raggiungere Times Square e fare un aperitivo allo Sky Room, un locale-rooftop elegante con un bel panorama urbano. Tutti insieme poi siamo andati a cena a Rockefeller center – al ristorante proprio sotto il grattacielo.
17° GIORNO, domenica 26
Dopo aver fatto le valigie ed averle lasciate in custodia in albergo siamo andati a piedi al Guggenheim Museum, solo a vederlo e apprezzarne l’architettura. Poi siamo entrati a Central Park e lo abbiamo girato tutta la mattina, vedendo i punti principali. Intorno alle 14.30 abbiamo preso la metro per andare al Pier 17. Qui abbiamo passeggiato un po’ e ci siamo rilassati sui comodissimi sedili in legno affacciati sul ponte di Brooklyn. Da questo punto è possibile vedere i tre ponti uno dietro l’altro. Poi per le 18.40 siamo tornati a prendere i bagagli e, ahimè, ci siamo fatti portare in aeroporto per prendere il volo di ritorno a Roma.