India del nord, consigli per il viaggio
Indice dei contenuti
INDIA DEL NORD (RAJASTHAN, DELHI, AGRA, VARANASI): CONSIGLI DI VIAGGIO
Si sa, l’India è un paese affascinante, così distante da usi e costumi nostrani, che può essere amata o fortemente osteggiata; l’impatto con la fiumana di gente, gli odori, i colori, i suoni, il caos… rende impossibile descrivere l’India tramite le parole o le foto.
Ecco il perchè di questo vademecum dedicato all’India del Nord
1. Dove andare?
Se Delhi risulta essere una tappa obbligata in quanto aeroporto di arrivo di gran parte dei voli internazionali, il tour classico comprende:
– Agra
– Varanasi (raggiungibile il aereo da Jaipur e Dehli o tramite treno notturno di 14 ore da Delhi)
– Rajastan (noi abbiamo fatto: Jaipur – Mandawa- Bikaner – Jaisalmer- Jodphur – Ranakpur- Idaipur – Puskar – Jaipur)
Abbiamo fatto numerose tappe intermedie grazie il viaggio organizzato con autista del posto, vivamente consigliato dal momento che guidare in India è impossibile (si guida completamente senza regole, con animali vari che attraversano la strada e veicoli che vanno contromano anche in autostrada… da incubo per noi occidentali!)
2. Quando andare?
L’alta stagione risulta essere da dicembre a febbraio, dove le temperature serali sono miti e dove il rischio di pioggia è minimo. Noi abbiamo scelto, per problemi lavorativi, di andare a fine aprile-inizio maggio (bassa stagione); in questo periodo le temperature sono alte (45 gradi…ma caldo secco è sopportabile ovunque, tranne a Varanasi che è più umida), ma vi sono numerosi vantaggi: prezzi più bassi per servizi e hotel e soprattutto… meno turisti e meno code ovunque (vi assicuro che vedere il Taj Mahal con pochissimi turisti è spettacolare!)
3. Come andare?
L’India può essere girata in vari modi: tramite i mezzi pubblici (in particolare treni, anche se ci vuole notevole pazienza perché dal sito delle ferrovie indiane è difficoltoso pagare con carte di credito internazionali) e con autista privato. Con quest’ultima soluzione, il grande vantaggio è l’estrema comodità di poter effettuare tante tappe intermedie (ad esempio per andare all’Amber fort a Jaipur o ai tempio dei Topi o delle scimmie, lontane dalle stazioni ferroviarie). Assolutamente sconsigliato affittare un mezzo proprio, il traffico è davvero folle e le regole stradali completamente inesistenti! Vi suggerisco l’autista che abbiamo affittato per il viaggio; ha prezzi medi, ma devo riconoscere la sua professionalità (mai perso la strada, mai tardato agli appuntamenti), con auto comoda (eravamo in 5), con aria condizionata funzionante e interni sempre puliti; inoltre tanto paziente nelle tappe – sosta ( a volte ci aspettava per ore durante le visite ai forti o ai templi) e a volte ci prenotava hotel (quasi tutti puliti e belli), dando soltanto il budget massimo di spesa in 5. À Taj Day Tours – Mr. Ved Prakash (+91 98680 13056) – risponde anche su WhatsApp – À Mr. Vivek Shrma: vivek_hathila@yahoo.co.in. Fatevi assolutamente portare lontano dai mercati – ristorante turistici (costosissimi per gli standard indiani!). Le volte in cui abbiamo fatto tappa nei posti dei locali (con tanto di menù scritto in sanscrito), abbiamo speso poco e mangiato bene, senza essere stati mai male
4. Cosa mangio?
L’India è il paradiso dei vegetariani! Se avete bisogno di ‘spezzare’ le verdure con un po’ di carne (consigliatissimo il chicken tandoori), controllate bene che il ristorante non sia veg (ci siamo ‘cascati’ diverse volte, sono diffusissimi!)
Non abbiate paura di mangiare cibo da strada! Gran parte dei cibi sono fritti (e ‘sicuri’), basta evitare frutta fresca, acqua non imbottigliata, i gelati e i Lassì (una specie di yogurth) se mangiate dalle bancarelle… I samosa (triangolini di verdure grigliate e speziate avvolti in una sfoglia fritta) o le varie focacce (naan, roti etc) sono semplicemente deliziosi!
Provate la cucina Punjabii e il byriani di Hyderabad, fortemente consigliati per la loro bontà!
5. Mance?
In India c’è una mancia quasi per tutto: circa 20-30 rupie per chi vi porta gli zaini in camera in hotel e il 10% del costo del pasto ai camerieri / della spesa totale all’autista.
6. Lingua?
Quasi tutti gli indiani capiscono qualche parola di inglese; questo ha reso questo viaggio più ‘comunicativo’ rispetto ad altri nostri viaggi fatti in altre parti del mondo!
7. Calzini?
8. Mandatorio portarsi calzini scuri e in buona quantità! Per entrare nei templi indù, buddisti e sikh bisogna togliersi le scarpe (in quelli sikh anche le calze) e entrare con calzini bianchi significa spesso rovinarli irrimediabilmente!
9. Quanti soldi portare?
Noi abbiamo portato contante (euro) e cambiato in loco; è strettamente necessario in quanto servono tagli piccoli per le mance, e non tutti i posti hanno il POS per pagare (o applicano delle commissioni folli!). Purtroppo abbiamo scoperto che il limite massimo di prelievo da ATM è di 10.000 rupie (circa 120 euro)… quindi il mio consiglio è di portarvi una buona somma di contante in euro, piuttosto da cambiare volta per volta durante il viaggio!
Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarmi!