Long weekend a Belfast
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Primo giorno (venerdì 6 lug 2018)
Il viaggio inizia col volo easy jet da VCE alle 11 di venerdì 6 luglio (A/R 100€). Atterraggio a Belfast in perfetto orario alle 13 locali (-1 ora rispetto all’Italia). Quando esco il clima è decisamente più fresco rispetto a quello che mi aspettavo, ma alla fine risulterà caldo anche a Belfast, soprattutto il sabato.
Come sempre attenzione ai prelievi di valuta fatti in aeroporto! Sono delle vere e proprie truffe. Io mi sono salvato per caso, altrimenti avrei pagato su 100 £, 11 € di commissione! Meglio fare il prelievo in città ai distributori delle banche. Lì, guarda caso, non ho mai avuto problemi. Arrivo col bus airport express 300 alla stazione principale in circa 30 min. (prenotato dall’Italia A/R 11£). Sempre dall’Italia avevo prenotato il city tour in bus scoperto 11,5£ (validità 2 gg) e la camera con Airbnb (108€). Per l’acquisto dei tickets e gli spostamenti con i mezzi pubblici (bus rosa, metro) consiglio vivamente le 2 app di translink, anche se poi per spostarsi e sapere quale linea prendere vanno benissimo anche google maps (o mappe di apple). L’europa bus centre non è piccolo, ma orientarsi non risulta difficile (niente di paragonabile alla Victoria Station di Londra!). Ci si trova praticamente sulla Great Victoria Street. Una delle vie più belle con tre pub “notevoli” (Brennans, Robinson e soprattutto il Crown!) e l’opera house.
Piccolo consiglio: se volete mangiare (bene) evitate i pub. Già a Belfast non si mangia certo come in Italia e le mie due esperienze al brennan (pranzo) e al The morning star (cena) non sono state certo entusiasmanti, soprattutto la seconda! Dovendo fare il percorso inverso il lunedì successivo alle 4 del mattino, preferisco farmi la strada fino all’alloggio (circa 2,5 KM) a piedi. Per strada mi fermo a mangiare un panino veloce al SubWay (no comment…). Arrivo alla camera alle 16. Mi sistemo e riposo per un paio d’ore e poi inizio con google maps la ricerca di un ristorante per la cena e di cosa fare/vedere nel dopo cena.
È la mia prima esperienza all’estero con le nuove norme sul roaming: una liberazione! Il problema nei 2 gg futuri sarà invece la batteria del cell, una vergogna per un device pagato ben 1.000€, vero Apple?!? Alla fine visto che con i mezzi pubblici (bus rosa Metro) posso essere di nuovo in città in pochi minuti opto per tornare in centro. I due posti prescelti però risultano ambedue full per cui mi dirigo su St Anne Square e vado da Coppi. Anche lì pieno, ma mi trovano un mini posticino (da schifo) vicino alla finestra e lì ceno con un secondo di pollo (niente di eccezionale) e acqua a 16£. Dopo giro un po’ per le vie del centro, lungofiume, Albert clock (un mini big ban) e big fish (una pacchianata unica!). I pub sono molto frequentati e c’è una discreta vita. Alle dieci e mezza sono proprio stanco per cui rientro a casa. I bus sono quasi sempre puntuali e non essendoci molto traffico si arriva in qualsiasi punto in poco tempo. Non capisco però le fermate ogni 100/200 mt! Si può acquistare il ticket anche dal conducente ma costa di più. Consiglio vivamente il daily ticket off peak (dalle 9.30) acquistato dall’app con 3£.
Secondo giorno (sabato 7 lug 2018)
Sveglia alle 7.30 colazione e partenza per il castello. L’ultimo tratto, circa 800 mt, è a piedi. La visita è gratuita, è gradita una donazione come in tutti i luoghi di cultura britannici. I giardini sono carini ma piccoli. Vista sulla città. Le stanze sono belline ma nulla di eccezionale. Il castello è all’interno di un parco che porta alla cima di una collina con bella vista sulla city (dicono). Io mi sono fermato al castello. A questo punto mi dirigo in bus in centro. Visito da fuori il waterfront (non si riesce ad entrare non so perché). Quindi vado al St George Market. Tutto al coperto. C’è un pò di tutto dalla bigiotteria all’artigianato ma soprattutto cibo. Prezzi altini ma siamo in UK. Mi dirigo quindi alla City Hall (il Municipio) appena in tempo per la visita guidata in inglese gratuita delle 12.00. edificio interessante con belle stanze da vedere. Il gir dura circa 45 min. Quindi pranzo nel “bar” interno: non male. Al pianterreno ci sono mostre sulla storia d’irlanda e non solo (cultura, sport, ecc). sicuramente merita una visita. Alle 14.45 parto col bus scoperto per un giro della città. 23 fermate. Si può scendere e salire dove si vuole. Il tempo si fa nuvoloso e fuori c’è troppa aria e freddo per cui mi sposto dentro. Mi è piaciuta in particolare la zona del Parlamento (fuori città) e le vie dei murales. Merita sicuramente. Finito il giro mi dirigo nella via dello shopping a Victoria Square. In zona c’è una piazza nel punto d’incontro di tre vie con una scultura particolare al centro. Sempre molto animata e con cantanti di strada. Prendo una birra al Kelly’s cellar (le 2 birre irlandesi che ho assaggiato fanno abbastanza pena, guinness esclusa). Locale caratteristico ma niente di che. Alle 18.00 mi dirigo nuovamente verso casa. Ceno al ristorante all’interno della Crumlin Gaol. Posto tranquillo e carino il mangiare non è male. Prezzi nella media UK, quindi altini per noi italiani. Torno quindi in centro sempre col bus. Giro dei locali. Mi colpisce in particolare la Commercial Court, viuzza stretta in centro con molti pub in particolare il Duke of York (una poesia, entrateci!). segnalo a sx del duke una piazzetta assolutamente da visitare. La viuzza (entries) è sempre piena di gente la sera. Ovviamente dentro i pub neanche ci si muove e c’è tanta gente anche fuori, esattamente come a Dublino. Rientro a casa intorno alle 22.30.
Terzo giorno (dom 8 lug 2018)
Sveglia alle 7.30 colazione e visita (tutta a piedi!) di shankill e falls road. La zona alle 9 del mattino è pressoché deserta. Non so perché ma ho la sensazione di trovarmi nella “vera” Belfast. Alle case bandiere union jack. Inizio a vedere i primi murales arrivato appunto alla shankill road (zona protestante e unionista). Pochi turisti fanno fotografie. Mi imbatto (andando verso la Falls road) nel muro visto il giorno prima in bus. Lungo circa 1 km credo. Ci sono tre pullman di turisti fermi per le foto ai murales dipinti lungo praticamente tutto muro. Seguo poi su google maps la via più breve x falls road. Purtroppo però mi trovo di fronte ad un enorme cancello rigorosamente closed. Torno allora indietro e spero di arrivarci per la via più lunga… Mi imbatto in quello che sembra un posto di confine ma per fortuna aperto. Vedo delle strane “cataste” di legno circolari e colorate di blu. Poi scoprirò che vengono incendiate a metà luglio per una ricorrenza. Arrivo infine sulla Falls (zona cattolica e indipendentista) ma “scopro” che è lunghissima… dove saranno i famosi murales, peraltro già visti il giorno prima in bus? Alla fine risolvo con una ricerca su google per immagini e poi con le mappe! Dopo una lunghissima scarpinata arrivo al murales forse più famoso di Belfast, quello di Bobby Sands. Infatti si fermano in continuazione pullman e soprattutto i famosi black taxi. Lì si trova anche la sede del Sinn Fein. Ovviamente nella zona di falls solo bandiere irlandesi! Alla fine stanco morto attendo il bus per il centro città.
Decido per la Great Victoria Street scoprendo alla fine che sempre nella zona dell’opera e della stazione principale dei bus sono… Bevo un cappuccino e mangio una banana al volo. Qui ci sono 3 tra i più famosi pub di Belfast, il Robinson, il Brennan e soprattutto il Crown, quest’ultimo uno spettacolo già da fuori, ma purtroppo chiuso anche alle 12! Pranzo da Brennan perché da Robinson hanno l’aria condizionata e fa troppo “freddo” almeno per me! Fish and chips per 10 £, niente di speciale, anzi… Proseguo quindi in bus per la Queen’s University. Interessanti le architetture. Quindi entro nel giardino botanico (merita la visita) e da qui mi dirigo allo Ulster Museum. Entrata come sempre in UK free ma con “donation” raccomandata. Museo abbastanza interessante e vario. Merita sicuramente la visita. Purtroppo non ho moneta, quindi non lascio nulla e me ne vergogno… Da qui in bus mi dirigo di nuovo verso il centro per visitare il tanto raccomandato MAC, che invece si rivela una delusione fotonica! Non perdeteci assolutamente tempo. Tante zone erano chiuse e quelle aperte sono addirittura imbarazzanti per la loro pochezza! Vado quindi a visitare la cattedrale di S Anna. Da qualche parte avevo letto che era a pagamento 5£ invece si entra Free, con offerta libera… x me vale lo stesso discorso del museo… non è niente di eccezionale ma merita la visita. Decido quindi di dirigermi ancora una volta verso la zona commerciale (Victoria Square). Visito gli Entries e la high e ann street. Mi imbatto x caso in un bel pub The morning star. Vado a mezzo ascensore sulla torre panoramica di victoria square da cui si gode una vista sulla città che però mi delude un po’… Visito qualche negozietto e faccio un acquisto qualche souvenirs da Carroll, scoprendo però che ha solo “gifts” irlandesi e non nord irlandesi… Faccio quindi un salto ai giardini della City Hall pieni di gente. Verso le sei rientro in bus a casa.
Mi riposo un’oretta e poi di nuovo fuori per cena. Decido di andare al pub visto nel pomeriggio the morning star. La cena si rivela però un’autentica delusione! E anche cara. La birra però è sempre OK. Un consiglio: le birre irlandesi che ho provato sono state una grande delusione. Andate sulla Guinness che è meglio… faccio quindi un altro giro su Commercial Court per andare al Duke of York ma è pieno e quindi entro ma non prendo nulla. La via è sempre piena di giovani a quell’ora. Peccato non poter comunicare… Mi dirigo quindi verso il lungofiume. Dovendo alzarmi poi alle 4 rientro a casa presto, intorno alle 22.30, non prima di aver fatto un giro anche su St Anne square (dove c’è il Coppi per intenderci).
Quarto e ultimo giorno (lun 9 lug 2018)
Sveglia alle 4. È nuvoloso e ancora buio ma non fa freddo (16 gradi). In mezz’ora a piedi (a quell’ora no bus) sono in Europa Bus Centre. Attendo il pullman airport express 300 per l’aeroporto dove sono in compagnia di tre hostess Ryanair… Lunga coda per i controlli ma ho tutto il tempo di prendere l’aereo che è in perfetto orario, anzi arriva a Venezia in anticipo. Aperto il portellone del’aereo mi accorgo di come era diverso il clima a Belfast (anche se decisamente caldo per quelle latitudini): qui in Italia sembra di entrare in un forno!