Weekend tra Bruxelles e Bruges con bimba al seguito
Weekend tra Bruxelles e Bruges, dal 6 al 9 luglio 2018
Complice una super offerta Ryanair con voli diretti a 25,00 euro da Comiso per Bruxelles, e ritorno passando da Bergamo per Catania, a 35,00 euro è fatta, si parte. Pernottamento presso l’Hotel Brussels a 50,00 euro a notte, situato in zona residenziale e tranquilla, tram stop 93/34 Vleurgat.
Dato che arriveremo a Catania lasciamo l’auto al parcheggio davanti agli arrivi dell’aereoporto Fontanarossa, alle 15:40 prendiamo il bus che collega all’aeroporto di Comiso, che chiaramente è pieno, al modico costo di 8,00 a persona. Comunque arriviamo alle 18:00, in tempo per fare il check-in, visto che abbiamo il passeggino sappiamo di dover fare tutti i controlli di sicurezza, compresi quelli per gli alimenti dei bebè. L’ora prevista per la partenza le 19:00, ma purtroppo non sarà così. Infatti a causa di un guasto tecnico passiamo la notte in un Hotel a Comiso, Villa Orchidea, per ripartire il giorno successivo alle 9:00. Non mi soffermo sui dettagli perché è immaginabile il disagio che abbiamo passato. In compenso la stanza/ Hotel era davvero bella. Partiamo quasi in orario… ovvero alle 10:30 per la compagnia aerea, atterriamo a Brussels Charleroi.
A causa del ritardo di un giorno posso buttare i 2 E-Tiket del shuttlebus “Brusselscitybus” che avevo preso online di 28,40, (sono nominativi ed validi fino alle 05:00 a.m. del giorno successivo). Così ricompriamo i biglietti al desk, alla modica cifra di 17×2, cioè 34,00 euro, i bimbi fino a 4 anni non pagano devono solo aver un biglietto identificativo e si impiagano 50 min. per arrivare alla stazione di gare du MIDI. Consiglio di scaricare l’app citymapper che per me è stata utilissima a Londra, ed anche stavolta non mi ha abbandonato.
Alla stazione prendiamo il biglietto giornaliero valido per tutti i mezzi pubblici al costo di 7 euro l’una (conviene visto che la corsa singola costa 2,10 euro). Molti decidono di fare il centro a piedi, ma visto che noi viaggiamo con passeggino, borsa cambio etc… con problemi alla schiena (che ogni mamma saprà di cosa parlo), è la decisione più giusta. Infatti, con i debiti cambi, prendiamo la metropolitana n. 2 (va bene anche la n.5) direzione Elizabeth, 3 fermate a Louiza, prendiamo il tram 93, per il nostro Hotel, lasciamo valige e dopo un attimo di recupero usciamo alla volta della GranPlace e giro esplorativo (16:30).
Il sole tramonta tardi d’estate, intorno alle 22:00, così facciamo il percorso scendendo a piedi da Palais-Quartiere Reale/Illots sacre. In zona c’è il parco di Bruxelles dove si teneva una specie di fiera medievale con palio a cavallo, il Palazzo Reale (non è quello del Re è più un edificio amministrativo), il Museo degli strumenti musicali. E, ancora, delle bellissime chiese, ovverosia Notre-Dame de la Chappelle, Notre Dame du Sablon. Gli edifici sono incantevoli, inoltre al tramonto da pl. de l’Albertine si vede un bellissimo panorama della città.
Passeggiando vediamo la galleria Saint-Hubert, quella dei cioccolatai, una goduria per gli occhi, la sconsiglio solo per chi è a dieta perché hai voglia di assaggiare tutto, ed ancora Roue des bouchers, e a sinistra per la Grand Place, e manneken-pis che spettacolo! La sera poi è tutta illuminata. Noi abbiamo deciso di mangiare all’Hard Rock Cafè, lo so che è iper turistico, ma volevamo una t-shirt per la bimba, e poi dal primo piano la vista è impagabile. Si ritorna a casa passando dal monte di Sablon.
8/07/18
Si parte per Bruges, passando da Gent. Anche qui online si risparmia con il weekend tiket andata e ritorno a 15,80 (infatti il solo andata è 14,00). Se riuscite a muovervi velocemente consiglio di vedere Gent il pomeriggio. Purtroppo, data la stanchezza accumulata, noi riusciamo a prendere il treno solo alle 11:26, direzione Ostenda. Il treno infatti è affollatissimo di gente in costume che parte per la giornata a mare. Arriviamo a destinazione dopo 50 min. e siamo già in centro. Decidiamo di fermarci al Poules Moules e di assaggiare il piatto forte belga le Moules e le frittes (cozze e patatine fritte con salsa andalusa), zuppa del giorno con pane integrale burro, trota e patata al cartoccio. Pper finire mousse di cioccolato con panna e savoiardo, il tutto accompagnato da ottima birra locale (oltre alla Leffe c’è di più).
Le 10 cose da non perdere a Bruges in 1 giorno:
– giro in barca dei canali da Burg.
– Belfort, piazza del Mercato (Markt);
– un segnalibro fatto di merletto di Brugge (5,90 euro);
Alle 18:00 torniamo decidiamo di tornare indietro, la bimba si addormenta in treno e così addio ai nasi di Gent (sono dei cioccolatini al lampone ricoperti di cioccolato).
Dato che è domenica e ancora c’è il sole facciamo tappa all’Athomium, Stadio di Heizel, palazzo del centenario, e se avete tempo andate al parco reale. Questo è quello con il palazzo reale abitato dal re Filippo, all’interno c’è anche la pagoda.
Noi ci dirigiamo verso il centro per cenare vicino al palazzo della Borsa, si trova proprio dietro la Grandplace, è davvero un bellissimo edificio. Inoltre per il centro cercate i murales, bellissimi quelli a tema fumetto Tin Tin, Puffi…
Ultima mattina, è già il 09/07/18, ma stavolta vogliamo vedere il quartiere europeo. Prendiamo un bus direzione piazza Luxemburg, qui si trova il Parlamento Europeo, Parco Leopoldo, Commissione Europea e il Parco del Cinquantenario con l’arco di Trionfo. Oramai si è fatto tardi, dobbiamo affrettarci a prendere il bus Maronde per riprendere le valige all’hotel e partire da Charleroi per tornare in Italia.
Chiaramente siamo “fortunelli”, apprendiamo che spesso ci sono scioperi dei trasporti e il giorno successivo, 10/07/18, sarebbe stato anche peggio, visto che ci sarebbe stato Trump e avrebbero chiuso per ragioni di sicurezza l’autostrada che collega l’aeroporto. Pertanto siamo costretti ad andare in taxi. Consiglio di concordare una tariffa altrimenti con il tassametro è uno sproposito (anche 200,00 euro). Riusciamo ad arrivare per tempo e da qua tutto in discesa.
Cose da non perdere a Bruxelles
– Manneken Pis (e il suo guardaroba invidiabile) e la Gandplace (non mancheranno gli addii al nubilato/celibato);
– grand Sablon e petit Sablon;
– palazzo di giustizia da cui si può ammirare dal terrazzo un bellissimo panorama;
– Galeries Saint-Hubert, Rue des Bouches. Da mangiare i Waffles da Dandoi, o Mokafè, o accanto alla statua del bimbo. Noi abbiamo preso quello banana e nutella (intorno ai 6 euro l’una), le frittes con salsa andalusa (questa salsa non c’è, io la metterei ovunque)
– le Moules, anche se quelle che mangio a Catania (sono più buone…). Ma questa è un altra storia.
Col senno di poi avrei:
1. scelto un volo che con 20 euro arriva all’aeroporto di Bruxells-Zavantem, che rientra nel biglietto giornaliero e avrei evitato gli spropositi per/dall’aereoporto di Charleroi. Ovvio che tutto è carissimo e piuttosto che pagare salatissima un bottiglia di minerale è sempre meglio ordinare una birra, anche al Delirium (il locale con l’elefante rosa).
2. Disagio a Bergamo. Non esiste una presa per ricaricare la batteria del telefonino che non sia a pagamento (1 euro per 15 minuti), salvo, cosa che abbiamo fatto anche perché avevamo fame, caricare alle prese del tavolo dove abbiamo mangiato (un panino).
3. I voli Ryanair sono economici ma di 3 presi uno è stato cancellato per partire il giorno dopo, il secondo è stato impeccabile, mentre il terzo, per Catania, in ritardo di un’ora e mezza.