Weekend a Edimburgo
Partiamo di venerdì, con un volo easyjet da Venezia prenotato con largo anticipo e pagato appena 60 euro a testa A/R. Arriviamo nel pomeriggio, e optiamo per un comodo taxi per raggiungere il centro: essendo in 6 è la soluzione migliore, più economica dell’airlink, in quanto il costo diviso per 6 rimane al di sotto del costo di 6 biglietti per l’autobus, e più comoda, perché ci porta direttamente all’appartamento, prenotato tramite airbnb al costo (conveniente per questa città) di 270 sterline per 2 notti, ovvero 22,5 sterline a notte a testa.
Sistemate le nostre cose, e notate che le estati scozzesi sono fresche (massima 18 gradi, quando a casa ne abbiamo lasciati più di 30), partiamo a piedi per il centro. La prima tappa è la HolyroodHouse, la residenza estiva della regina Elisabetta, un immenso palazzo curatissimo e maestoso, da cui parte il Royal Mile, la via che attraversa la old town fino al castello. Dal palazzo risaliamo appunto parte del Royal Mile, e quando la fame si fa sentire ci fermiamo in uno dei tantissimi pub che si affacciano su questa splendida via per assaggiare qualcosa di tipico, che per me si traduce in un Scottish Pie, tortino di carne in pasta sfoglia con contorno di verdure: ottimo!
La stanchezza ha il sopravvento e decidiamo di ritirarci, torniamo in taxi all’appartamento (i taxi sono molto convenienti, specie se si viaggia in gruppo, perché portano fino a 6 persone).
Notiamo con stupore che sono le 11 di sera, e il sole è ancora alto! Incredibile e stranissima sensazione, non credevo che fossimo così a nord, ma d’altra parte siamo al solstizio d’estate…
Il mattino seguente ci alziamo di buon’ora… ma il sole si è alzato molto prima di noi. In questo momento le notti sono davvero brevissime. Abbiamo un appuntamento, la visita del castello! Abbiamo prenotato la visita, all’apertura per non trovare troppa folla, e col senno di poi abbiamo fatto bene, perché durante la mattinata si è radunata una certa folla. Arrivate puntualissime all’esplanade, la piazza che porta all’ingresso del castello, scambiamo le prenotazioni con i biglietti veri e propri ed entriamo… in un altro mondo! Tutta la città vecchia gode di un’atmosfera sospesa nel tempo, ma il castello regala sensazioni uniche, è capace di trasportare il visitatore in tempi lontani… molto suggestivo.
La visita è articolata, ci sono edifici, musei, cimeli, prigioni, e ci porta via la mattinata. Prima di uscire ammiriamo il magnifico panorama, in quanto il castello si trova sul punto più alto della città.
Per pranzare scendiamo a GrassMarket, la piazza delle esecuzioni capitali! A ricordo di questi fatti cruenti è rimasto il nome del pub più frequentato della piazza, The Last Drop, in quanto qui i condannati si facevano appunto l’ultimo goccio… ora la piazza è un susseguirsi di locali e negozietti, molto piacevole per una sosta riposante.
Da qui raggiungiamo il cimitero di Grayfiars, che ospita tombe di personaggi illustri e una chiesetta molto caratteristica, e che mantiene l’atmosfera gotica che pervade tutta la città, ma soprattutto è famoso per il piccolo Bobby, un cucciolo che vegliò per ben 14 anni sulla tomba del suo padrone, e che viene celebrato con una statua molto fotografata dai turisti appena fuori il cimitero.
Torniamo verso il Royal Mile, passando per il famoso Elephant House, il pub dove J.K.Rowling scrisse il suo Harry Potter, e visitiamo la cattedrale St. Giles, proprio dopo la celebrazione di un matrimonio, così da poter ammirare l’eleganza scozzese al suo apice: cappellini e kilt come se non ci fosse un domani, che spettacolo!
Dopo un’altra passeggiata sul Royal Mile, e dopo esserci inerpicate sulla Calton Hill per godere di un magnifico panorama che comprendeva da un lato la città e dall’altro il mare, fino a Leith, finiamo la giornata ai giardini Princes Street Gardens, all’ombra del bellissimo Scott Monument.
Domenica, ultimo giorno, abbiamo solo la mattina a disposizione, e decidiamo di trascorrerla a Leith, per visitare il Royal Yacht Britannia, casa galleggiante della famiglia reale inglese fino al 1997, quando fu dismesso e diventò un museo. Da qui chiamiamo il nostro ultimo taxi, e ci facciamo accompagnare in aeroporto da dove, dopo ben 3 cambi di gate annunciati quando eravamo già tutti in fila per imbarcarci, abbiamo raggiunto Venezia, ammirata dall’alto al tramonto, per concludere questo bellissimo weekend nel modo migliore possibile.