Safari e mare in Tanzania
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Facciamo una sosta ad Arusha per acquistare le SIM Airtel per chiamare a casa e cambiare i soldi nella valuta locale lo scellino tanzaniano. Perdiamo un’ora, in Africa è tutto “pole pole” (piano piano) e poi partiamo per Karatu. Sosta vicino al lago Manyara per ammirare il lago dall’alto ed arriviamo verso le 19.30 all’hotel Ellein’s. Camere grandi e pulite ed ottima sia la cena che la colazione il mattino dopo.
6 febbraio
Si parte per il safari a Ngoro Ngoro verso le 7.30, ed arriviamo all’ingresso del parco verso le 8 dove ci accolgono un gruppo di babbuini dispettosi che non aspettano altro che entrare nelle Jeep e rubare del cibo. A causa di un errore nella data del permesso di entrata vengono le 9.45 prima di entrare. Dopo la salita sul bordo del cratere ci fermiamo ad un punto panoramico dove si vede tutta la Pianura in fondo al cratere. È uno spettacolo davvero unico, una pianura piena di animali all’interno di un vulcano. Iniziamo la discesa di 700 metri di dislivello ed arrivati nella pianura iniziamo il nostro primo safari. Il bottino a fine giornata è di 11 leoni, un ghepardo 2 rinoceronti anche se da lontano, oltre alle varie zebre, gazzelle, gnu e alcuni elefanti lontani. Questo parco è molto particolare per la location, nei circa 22 km di diametro del cratere si trovano zone con foresta, deserto, savana e piccoli laghi. Verso le 16 usciamo dal cratere per andare verso il Serengeti e subito nella discesa vediamo le prime giraffe. Arrivati nella pianura di Ngoro Ngoro incontriamo le grandi mandrie di zebre e gnu che sembrano non finire mai. Pensare che nel nostro viaggio in agosto 2015 era tutto secco e di animali nemmeno l’ombra. Inizia a piovere mentre raggiungiamo il lago Ndutu dove dormiamo nel lodge Mbugani Tended Camp. Le tende sono molto spaziose e con energia elettrica in camera. Ottima la cena e la colazione.
7 febbraio
Sveglia alle 5.15 e dopo colazione iniziamo il safari che dal lago Ndutu ci porterà a Seronera nel cuore del parco. Troviamo subito due leonesse sdraiate con la pancia piena che dormono a fianco della strada. Ci avviciniamo senza disturbare troppo ed iniziamo a scattare le foto. Andando verso il centro del parco zebre e gnu si diradano mentre troviamo comunque 16 leoni, un leopardo con il cucciolo su un albero, varie iene e sciacalli. Bellissimi tre cuccioli di leone su un albero nelle vicinanze del lodge Acacia dove abbiamo dormito. Veramente un bel posto ottima la cena con una carne eccezionale.
8 febbraio
Oggi il safari ci porta nella parte bassa del Serengeti per dirigersi poi nella pianura di Ndutu nel sud della riserva di Ngoro Ngoro. Incontriamo subito dei leoni maschi appena usciti dal Lodge Acacia, e poi un leopardo ci attraversa la strada e ci fermiamo ad ammirarlo. Arrivati nella pianura, incontriamo distese di gnu e zebre, un gruppo di 10 leoni in relax e ben 6 ghepardi. Percorriamo poi una strada diversa tra le montagne per ritornare al cratere ed uscire dalla riserva di Ngoro Ngoro. Abbiamo visto paesaggi stupendi con numerosi villaggi di Masai con le loro mucche al pascolo. Peccato non potersi fermare, dobbiamo andare fino a Tarangire N.P. dove arriviamo al Lake Borunge Lodge verso le 19.30. Il lodge è bellissimo con terrazza in legno con vista sul lago Borunge. Ottima cena a buffet, ed ottima la camera e la colazione.
9 febbraio
Sveglia alle 5.30 ed alle 6.30 partiamo per il safari al Tarangire. Questo parco è famoso per avere tantissimi elefanti e giraffe, e la presenza di bellissimi baobab. Usciamo dal parco alle 16 dopo aver visto 11 leoni e numerosissimi elefanti e giraffe. Ci dirigiamo poi verso Arusha all’hotel Point Zone verso le 19. Decidiamo di cenare in hotel e festeggiare lì il compleanno di Antonella. Ci è voluta un’ora e mezza per fare 5 bistecche alla griglia ma eravamo troppo stanchi per uscire. Dopo la piccola festa, tutti a dormire, ci aspetta il viaggio verso Pangani il giorno dopo.
10 febbraio
Partiamo alle 7.15 da Arusha per andare a Pangani. Facciamo una sosta a Moshi per fotografare il Kilimanjaro e proseguiamo per Korogwe dove dobbiamo incontrare Raphael il bambino che mandiamo a scuola, ed Olle il suo zio che ci farà da accompagnatore, che parla italiano benissimo, durante la vacanza al mare. La strada è molto bella ma lenta visto che attraversa vari paesi e ci sono limiti di velocità a 50 all’ora e molta polizia che non aspetta altro che fare la multa a chi supera i limiti. Arriviamo a Korogwe alle 14 ed è alta l’emozione nel rivedere il piccolo Raphael dopo un anno. Ci fermiamo un’ora per il pranzo e ripartiamo per Ushongo la spiaggia a sud di Pangani dove abbiamo prenotato il Beach Crab resort che ci ospiterà per 6 notti. Bisogna però attraversare il fiume Pangani con il ferri boat e perdiamo mezz’ora per l’attesa e 15 minuti per attraversare, poi riprendiamo il viaggio su una strada sterrata e dopo 30 minuti arriviamo all’hotel verso le 19.00. Un bel viaggio, quasi 12 ore da Arusha a Ushongo.
11-15 febbraio
Giornate trascorse al mare presso il Beach Crab. Il resort è molto semplice ma carino. Ha due zone una organizzata come un campeggio con boungalow fatti a capanna con due letti senza bagno in camera, ed un’area per mettere le tende. I bagni e le docce sono in due blocchi vicini alle camere come avviene nei nostri camping. L’altra zona ha invece camere spaziose con il bagno privato. La posizione è ottima in quanto direttamente sul mare. Per quanto riguarda il mare, sulle guide è indicato “simile a Zanzibar” ecco direi che non ci siamo. La spiaggia è bella e ampia ma non viene pulita, quindi ci sono le alghe depositate sopra, inoltre la sabbia non è bianca, per cui anche i colori del mare sono più simili a quelli del mare in Romagna che a Zanzibar. L’acqua è comunque pulita anche se, come avviene in parecchie zone del Kenya e Tanzania a seconda delle correnti si trovano le alghe in mare. Non ci sono beach boys, anche se noi ci siamo messi a cercarli per vedere di fare qualche escursione ad un prezzo inferiore di quello proposto dall’hotel, ed uno che tra l’altro parla italiano in quanto faceva il cuoco al Bravo Club di Zanzibar l’abbiamo trovato. E subito quindi pranzo con aragoste, polipo e gamberoni per 15 $ compreso bevande. Abbiamo chiesto anche per andare al parco di Saadani ed il prezzo era di 550$ contro € 875 dell’hotel, ma poi abbiamo deciso di non farlo visto che di Safari ne avevamo già fatti abbastanza e di fare un’altra levataccia non avevamo voglia. Con l’hotel abbiamo fatto l’escursione su una lingua di sabbia chiamata Zinga circondata dalla barriera corallina vicino alla riserva marina di Maziwe ad un costo di 30$ ciascuno, si può andare anche alla riserva ma va pagato il biglietto di ingresso di 10$ in aggiunta. Ci siamo andati 2 giorni dopo a Maziwe con il nostro amico cuoco, che naturalmente a richiesta organizza anche escursioni risparmiando 10$. La prima lingua di sabbia è più piccola e con l’alta marea sparisce, mentre quella del parco rimane anche con l’alta marea. In entrambe di trovano pochi pesci, qualche tartaruga, ma il corallo è meraviglioso, un insieme di colori e forme, davvero bello ed incontaminato. Al Beach Crab ci siamo trovati bene, ottima la cucina dove seppur a gestione tedesca, il cuoco preparava gnocchi spaghetti e lasagne davvero buoni. Una sera poi aragoste per tutti. La cena viene data a 15$ mentre il pranzo a 6$, bevande escluse. Staff molto cordiale, soprattutto il manager, solo la proprietaria se ne stava in disparte e parlava poco con gli ospiti. Il posto è quindi ideale per una vacanza relax, si incontrano forse 10 bianchi in una giornata, e si trova circa a metà strada tra i due villaggi di Ushongo Mtoni e Ushongo Babaoni. Sono stati giorni bellissimi per noi da trascorrere con il piccolo Raphael e lo zio Olle, dove il piccolo faceva di tutto per somigliare ai bianchi, mangiava pesce, veniva in mare cosa che i Masai non fanno.
16 febbraio
Partiamo alle 7 dal Crab Beach per tornare verso il fiume Pangani e riattraversarlo con il ferry boat. Dopo un’ora siamo a Pangani e inizia il viaggio verso Handeni per riportare a casa Raphael e Olle. Una sosta di mezz’ora a Korogwe e arriviamo ad Handeni alle 12.20. Pranziamo, con un’ottima carne di pecora cucinata alla maniera Masai, all’hotel Sakya Executive Resort dove avevamo dormito lo scorso anno ed alle 14 ci tocca riportare Raphael a casa della sua maestra dove vive durante l’anno scolastico. Conosciamo la maestra che ci ospita un attimo in casa, ma dobbiamo partire. Tratteniamole lacrime a stento e dopo un abbraccio ai due Masai partiamo per Dar Es Salam, ultima tappa del nostro viaggio. Arriviamo all’Hotel Tanzanite verso le 20.30, il traffico di Dar ci ritarda di un’ora. Siamo veramente cotti ed andiamo diretti a letto senza cena. L’hotel è davvero carino e non ha un costo eccessivo, circa € 60 a camera, compresa una discreta colazione.
17 febbraio
Facciamo una passeggiata per il centro di Dar, passando dall’imbarco dei traghetti per Zanzibar e ci viene il magone per non essere andati a rivedere tutti gli amici sulla spiaggia di Kiwengwa. Proseguiamo sul lungomare fino al mercato del pesce, per poi rientrare con un bajaji (l’ape piaggio adibita a taxi) nei pressi dell’hotel. Ora la vacanza è proprio terminata e non ci resta che partire verso le 13 per l’aeroporto di Dar con destinazione Milano, via Addis Ababa.
Jambo Tanzania
ALCUNI CONSIGLI PRATICI
Spine elettriche di tipo inglese, entrano anche le italiane se a due punte.
Cambio: euro veniva cambiato a 2.740 scellini, il dollaro a 2.240 (le banconote da 1, 5, 10 e 20 dollari spesso avevano un cambio peggiore, anche a 2.000 scellini). In ogni caso è meglio privilegiare gli scellini, gli hotel applicano cambi con il dollaro sfavorevoli anche del 10% oppure commissioni sulla carta di credito del 5% ed anche per acquistare frutta o piccoli souvenir si spende meno con la valuta locale.
Abbigliamento: per il safari meglio avere una felpa e un antivento, viaggiare con il tetto aperto al mattino presto è piuttosto fresco, poi fa caldo. Se si vuole evitare che i bagagli non siano più da vedere per la polvere si consigliano sacchi in plastica per coprirli. Per le calzature, ideale sono scarpe da trekking ma solo perché in caso di pioggia quando si scende dalla jeep non ci si bagna, evitare gli scarponi, non servono. Al mare a Pangani fa caldo, ma ben ventilato, un clima ottimo. Durante il safari ha piovuto una sera, mentre a Pangani ha piovuto due volte ma sempre di notte.
Costi
Volo Ethiopian Milano – Kilimanjaro e Dar Es Salam – Milamo € 790
Safari in pensione completa e trasferimento fino a Pangani $ 1.460 organizzato da Sasaa tour di Zanzibar ( referente Aliboni +255 777415663 parla bene italiano)
Beach Crab a Pangani per 6 notti in BB € 600 a camera.
Tanzanite hotel a Dar Es Salam in BB € 60 a camera