Costa Rica, meraviglie continue
Sono sempre stato attratto dalle immagini naturalistiche, cioè di esemplari del regno animale e vegetale immersi nel loro habitat. Il viaggio in Costa Rica è nato da questa esigenza che devo dire non è stata delusa. Qui seguono alcune note sulle scelte pratiche che ho fatto anche in base a quanto letto su questo ed altri siti da altri viaggiatori. Dato che è stato un viaggio fai da te penso che chi ha intenzione di rivolgersi a tour operator per organizzare il proprio viaggio, possa evitare di proseguire la lettura.
Chi invece, come me, preferisce la massima autonomia “spaziotemporale”, spero sia in qualche modo supportato, e perché no, stimolato dalla lettura delle mie esperienze. Per prima cosa alcune informazioni pratiche.
Gestori telefonici – a differenza di quanto faccio solitamente in Costa Rica non ho acquistato una scheda telefonica locale. Mi sono affidato agli hot-spot di alberghi e ristoranti e ho quasi sempre trovato wi-fi efficienti e veloci.
Denaro e cambio – consiglio di disporre di Colòn per le piccole spese quotidiane. I dollari americani sono una alternativa al pagamento (normalmente 1$ = 500 colòn). Gli sportelli di cambio non sono molto diffusi. All’arrivo è possibile ottenere colòn in aeroporto, ma con commissioni pesanti. Io ho cambiato il più delle volte presso le banche, normalmente facendo la coda, anche di diverse decine di minuti.
Cibo e beveraggi – abituato come sono a viaggiare in Asia qui la scelta del cibo si è rivelata più semplice e meno varia, ma è difficile sbagliare. Ho sempre mangiato bene, ad eccezione delle colazioni che a volte erano insufficienti e squallide. Consiglio il pesce, davvero notevole. Il “gallo pinto” (riso saltato con fagioli e spezie) dopo un po’ stanca. Il costo del cibo è abbastanza variabile, in media dagli 8 ai 15 dollari. Fantastici invece i frullati (batidos). Il mio preferito era quello di piña (ananas), veramente succulento. L’onnipresente birra Imperial si lascia decisamente bere.
Spostamenti – dato il budget limitato il mio volo prevedeva 3 tratte, l’ultima Toronto – San José dato che toccava il suolo canadese anche solo per poche ore, prevedeva un aggravio di 50$, a causa dell’Eta canadese (Elettronic Travel Authorization). Occhio quindi a prevedere anche questa “tassa” nel caso in cui si faccia tappa in Canada. Per i trasferimenti interni mi sono affidato ad una compagnia di mibibus door to door: “Interbus Online” che si è dimostrata affidabile e puntuale. Io ho prenotato tutti i trasferimenti dall’Italia, e anche nel caso di modifiche a prenotazioni non ci sono state difficoltà. Il prezzo medio di ogni trasferimento è intorno ai 50$ per 4 o 5 ore di viaggio. La rete di Interbus Online copre quasi tutti gli hotel, ma è meglio verificare sempre sul sito. Il fatto di noleggiare una macchina mi sembra una scelta che presenta più complicazioni che vantaggi, ma è una valutazione personale.
Multimedia – data la peculiarità del viaggio e la sua impronta naturalistica sconsiglio vivamente di recarsi in Costa Rica con il solo cellulare, immaginando di potere fare fotografie o video senza uno zoom, o peggio con lo zoom digitale. Comprate o fatevi prestare una fotocamera seria, non importa che sia una reflex o una compatta o una bridge, purché abbia uno zoom almeno di 10X. La mia Canon SX60 con il suo zoom miracoloso (65X) è stata una fedele compagna di viaggio e mi ha permesso di fare fotografie e riprese video avvicinando i soggetti in modo sorprendente. Data la sua flessibilità di utilizzo non la cambierei con una reflex, anche se in alcuni casi la luminosità di una reflex mi sarebbe servita, ma non si può avere tutto. Direi che la Canon SX60 è un compromesso sontuoso per un viaggio naturalistico. Per par-condicio, altri modelli di superzoom sono la Sony DSC-H400, la Panasonic DMC-FZ72, la Nikon COOLPIX B700. Per la messa in carica di batterie e cellulari considerate che la presa è quella americana (due barrette parallele), quindi vi consiglio un connettore ad hoc. Io porto in tutti i miei viaggi una ciabatta con un cavo di un paio di metri per potere ricaricare cellulare, pc, tablet, fotocamere senza impazzire.
Escursioni – In molti casi per visitare i parchi è conveniente prenotare una escursione con guide per una o più persone. I prezzi variano a seconda del tempo e della località; il range è tra i 50 e i 150 $ a persona. Le escursioni si prenotano principalmente all’interno degli hotel (non necessariamente quello in cui alloggiate voi) e non nelle agenzie viaggi.
Cosa acquistare – se come me siete un po’ saturi degli oggetti di artigianato, che dopo un po’ servono solo a raccogliere polvere, una valida alternativa ai regali da portare a parenti e amici può essere un pacco di caffé di montagna del Costa Rica. Sarà sicuramente apprezzato e non pesa eccessivamente.
Che cosa vedere – Il Costa Rica è tutto da scoprire e ad eccezione della capitale, che non merita più di una giornata i parchi nazionali richiederebbero invece molto più tempo di quanto un viaggiatore vacanziero possa disporre. Quindi si può organizzare un primo viaggio con visite di qualche giorno ai parchi principali, e magari viaggi successivi per gli approfondimenti. Io mi sono basato sulle esperienze degli altri viaggiatori, quindi non vi tedierò su quello che ho visto. Chi è interessato può comunque vedere il mio video che ho caricato su Youtube https://youtu.be/9MksCLHVVDk.
Volevo però condividere un’unica “dritta” per una fine-vacanza favolosa. La zona è quella del parco Manuel Antonio, l’hotel si chiama proprio Manuel Antonio ed è a 300 metri dall’ingresso del parco; la rotonda antistante l’hotel è il capolinea dell’autobus che dalla cittadina di Quepos per pochi colòn porta al parco (circa 25 minuti). Oltre la rotonda comincia la spiaggia, che è quindi a 20 metri dall’hotel. Scimmie, pellicani, ibis, ecc… Il mare è l’Oceano Pacifico con le sue onde travolgenti. Le palme, i tramonti pittoreschi, i bagni interminabili nell’acqua tropicale, il ristorante dell’hotel economico e stuzzicante, siamo vicini al concetto di felicità assoluta. Un’ottima ricarica prima del ritorno ai nostri impegni, o alle nostre temperature invernali.