Quattro amici, diversamente giovani, alla scoperta di Cuba

"Andate a Cuba prima che arrivino gli Americani!" e noi l'abbiamo fatto
Scritto da: Gabriella Ferrero
quattro amici, diversamente giovani, alla scoperta di cuba
Partenza il: 12/01/2018
Ritorno il: 29/01/2018
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
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Dal 12 al 29 gennaio io, mio marito e una coppia di amici abbiamo visitato Cuba. In realtà il nostro viaggio è cominciato un paio di settimane prima con un soggiorno nella Repubblica Dominicana. Abbiamo viaggiato con Meridiana, ma sinceramente non siamo stati molto soddisfatti del trattamento. Il volo è avvenuto con charter privato della Privilege (spagnola), l’aereo era molto trasandato e il servizio ridotto al minimo indispensabile: un pranzo spartano, ogni sedile fornito di monitor rotto e anche i film trasmessi nel monitor grande non erano udibili.

Dal primo pomeriggio fino a sera tarda sono state spente le luci e siamo stati invitati a chiudere gli scuri dei nostri oblo. Verso le 23, ora italiana ci è stato servito uno spuntino. Unico momento positivo è stato l’intermezzo a opera del personale che a mezzanotte italiana, essendo Capodanno, ha improvvisato un trenino su musica latinoamericana. Il volo di trasferimento dalla Repubblica Dominicana a Cuba è stato operato dalla compagnia aerea locale Pawa di cui non possiamo assolutamente lamentarci. Per il ritorno ci siamo affidati alla Neos. Anche in questo caso avevamo scelto questa compagnia per effettuare un volo diretto, purtroppo un mese prima della partenza ci è stato comunicato un cambio di programma con uno scalo tecnico a L’Avana (si è partiti da Holguin). In realtà questo iniziale disguido si è tradotto in un vantaggio, visto che ci è stata assegnata d’ufficio la prima classe e abbiamo quindi viaggiato in estrema comodità, serviti e riveriti (e credetemi dopo un soggiorno a Cuba, ci si sente veramente privilegiati!).

Seguendo le informazioni e i consigli raccolti nei vari forum, blog e quant’altro abbiamo deciso di prenotare solo la casa di arrivo a L’Avana e di viaggiare decidendo di volta in volta dove e come. Non essendo ragazzi giovani eravamo un po’ preoccupati, invece muoversi a Cuba è estremamente facile e sicuro, ovviamente bisogna fare un po’ attenzione, contrattare e non avere paura di chiedere. Se si conosce un po’ di spagnolo si è avvantaggiati, ma molti parlano anche l’inglese e comunque con un po’ di pazienza si riesce a comunicare. I turisti a Cuba sono trattati molto bene e la gente è in gran parte molto affabile. Bisogna aver ben chiaro però che si va in un paese che vive una situazione economica e politica non favorevole, non aspettatevi di ritrovare gli stessi servizi e lo stesso trattamento che potreste trovare in paesi europei. Detto ciò, con un po’ di spirito d’adattamento resta una bella avventura alla portata di tutti. Assolutamente positiva la scelta di dormire nelle Case Particulares: certo il servizio non è a cinque stelle, però è ricco di umanità e vi aiuta a conoscere meglio questo paese.

In questo resoconto non mi sono soffermata in modo particolare sulle cose viste o da vedere perché queste le trovate in qualunque guida turistica. Per il nostro viaggio ho utilizzato la Lonely Planet che è ricca di consigli e suggerimenti di visita anche se spesso tendono a dare una visione “romantica” dei luoghi. Spero che la nostra esperienza, i nostri consigli vi possano servire da spunto per una splendida vacanza.

L’AVANA

Per visitare L’Avana consiglio almeno tre giorni pieni, ma meglio sarebbero quattro. La città è grande e il modo migliore per conoscerla è farlo… a piedi. L’Avana è divisa in quattro zone: Habana Vieja, Centro Habana, Vedado e Miramar. Noi abbiamo iniziato con il Centro Habana, a mio avviso la parte di città più vera e caratteristica: l’impatto può essere forte ma indubbiamente si entra in contatto con la realtà quotidiana di chi vive in questa strana città. I mercati popolari, i negozi statali, le lunghe code, il cibo di strada, ovunque ci si giri è una sorpresa per chi, come noi, è abituato ad avere il superfluo senza rendersi conto che non per tutti le piccole cose sono scontate. Ad Habana Vieja è in atto un’opera di restauro pagato con i proventi derivati dal turismo. Questo fa si che a fianco a case fatiscenti e piccole attività ricavate in cubicoli pericolanti, spicchino i colori vivaci di case, alberghi e locali rimaneggiati. Qui si possono trovare pub, ristoranti, negozi di souvenir che avvicinano il quartiere al target di altri luoghi turistici a cui siamo più abituati, ma che, a mio avviso, rendono più stereotipato e meno originale il nostro vedere. Il Vedado è la cosiddetta zona elegante della città, anche qui però si rischia di restare interdetti: se rapportata al resto della città è senz’altro una zona con case e palazzi eleganti, ma non fate l’errore di utilizzare come metro di giudizio i quartieri eleganti delle nostre città perché il paragone non regge. Miramar è la zona che meno abbiamo visto, ma da una visita sommaria mi è parsa quella meno interessante. Può capitare di conoscere ragazzi che si offrano di farvi da guida: noi ad esempio abbiamo conosciuto Mike che ci ha guidato attraverso il Centro Habana un paio d’ore in cambio di un Mojto e 5 CUC.

A Cuba sono in vigore due monete: il Pesos Cubano, utilizzato dai residenti e i CUC, moneta turistica. Il valore del CUC è equiparato a quello del dollaro. Attenzione che a volte cercheranno di darvi il resto in Pesos che non valgono praticamente nulla. Nel nostro caso è capitato solo un paio di volte e siamo stati avvisati che non si trattava di CUC: in realtà abbiamo poi utilizzato questa moneta in un paio di Paladar (ristoranti locali) dove con pochi spiccioli abbiamo mangiato discretamente. Non fate come noi, che in assoluta buona fede abbiamo tentato di utilizzarli per le mance: si mettono a ridere e più o meno gentilmente rifiutano il denaro. Una volta capito il reale valore di queste monete, si evitano imbarazzanti brutte figure.

Noi abbiamo alloggiato al Vedado nella Casa Particulares Abalidia di Felix e Lidia, una coppia di anziani coniugi cubani che ci hanno accolto con estrema cortesia. Come ho già anticipato, dormire in queste case è stata una bella esperienza: pur non essendo, la maggior parte, case particolarmente eleganti e curate, sono sempre pulite e dotate di quei confort di base di cui si ha bisogno. In tutte quelle da noi visitate è stato possibile, pagando 4-5 CUC fare un’abbondante colazione. Noi la consigliamo, anche perché, raramente è possibile trovare bar che propongano una colazione simile a quella a cui siamo abituati, inoltre, quelle nelle case sono, nella maggior parte dei casi, ricche e sostanziose. In alcune abitazioni, ma non è il caso di Abalidia, è possibile anche cenare. Tornando alla Casa de L’Avana, è la tipica casa coloniale cubana che ha conosciuto tempi migliori, ma assolutamente accogliente, inoltre Felix è una fonte di informazioni inesauribile e se lo desiderate, gratuitamente, vi riserverà le case nelle località in cui intendete soggiornare. A noi ha prenotato le case di Vinales e Varadero e ha fatto una segnalazione nelle altre località. In realtà, se in alcuni casi è stato utile, avendo poi cambiato itinerario e date, siamo poi stati costretti, di volta in volta, a disdire le case in cui poi non siamo stati: avremmo potuto far finta di nulla? Forse, ma non ci siamo sentiti di ripagare tanta gentilezza, facendo fare a Felix brutta figura: lui si è raccomandato con noi in tal senso, in quanto se è vero che non ci sono obblighi è altrettanto vero che non presentarsi il giorno stabilito comporta una perdita di clienti per il proprietario della stanza (e forse anche il pagamento di tasse, ma non sono sicura) e ovviamente il favore di mandare clienti a chi ha fatto la prenotazione per noi. Per cui il suggerimento che do è di prenotare sicuramente la casa a L’Avana, per arrivare in un posto sicuro e cominciare a prendere dimestichezza con Cuba e poi o affidarsi al suggerimento dato di volta in volta dai vari proprietari o anche dai taxisti quando arrivate nella località o semplicemente facendovi portare nella zona centrale dove troverete sempre molteplici opzioni. Abalidia, come dicevo, si trova al Vedado: questa è una zona molto tranquilla, fuori dal caos del centro, però dovrete sempre spostarvi con il taxi (8 CUC per 4 persone) o, se non vi spaventate, con i bus di linea che costano pochissimo, ma non sono propriamente comodi e semplici da trovare. Se siete giovani e non avete problemi di sonno leggero suggerirei di alloggiare nella zona di Avana Vieja che, come dicevo, è un quartiere assolutamente centrale ma più curato. Personalmente, per dormire, scarterei il Centro Avana… ma è la mia opinione.

Una casa che ci ha fatto un’ottima impressione e che avevo contattato dall’Italia ma non aveva il numero di camere che ci serviva e che abbiamo visitato in Habana Vieja è ANASUR di ANA Y SURAMA: ha stanze bellissime e curatissime (forse un po’ kitsch), sono molto gentili, situata vicinissima alla piazza centrale vi eviterà di dover prendere troppi taxi.

Abalidia di Felix e Lidia – Vedado L’habana 35 cuc a notte

Per spostarci abbiamo optato, di volta in volta, per il taxi collettivos o la linea di autobus per i turisti Viazul. I TAXI – Essendo noi in quattro con relative valigie, abbiamo sempre trattato il prezzo applicato ai taxi collettivi pur vutilizzandolo solo noi: se si viaggia da soli o in due è probabile che vi troverete a dividere la spesa con altri compagni di viaggio. Solitamente per tratte medio lunghe la tariffa a noi richiesta si aggirava intorno ai 25/30 CUC a persona: conviene trattare e chiedere a più taxisti. Attenzione su quale macchina viaggerete, potrebbe essere scomoda e non propriamente nuova: le macchine americane, sono molto belle da vedere, ma viaggiarci per ore può essere arduo. Tra l’altro noi turisti dovremmo utilizzare solo i taxi regolari, per intenderci quelli gialli, gli altri sono taxi per il trasporto dei cubani (almeno così ci hanno detto) però solitamente non sono molto rigidi in tal senso (sembra che la pratica di pagare la polizia perché chiuda un occhio, sia molto diffusa). Attenti però a non capitare in mano a certi procacciatori che vi incoraggeranno a salire in macchine private o noleggiate e magari vi chiederanno di pagare in anticipo metà della cifra: mai pagare prima del vostro arrivo e stabilire subito la cifra. Non spaventatevi, ma i furbetti ci sono ovunque, fate solo attenzione che ci sia almeno la scritta Taxi. Anche in questo caso comunque, spesso il proprietario della casa potrà aiutarvi suggerendovi persone di fiducia a prezzi equi.

VIASUL

Questo è un mezzo economico per raggiungere le principali località di Cuba. Il problema però è che non sempre si riesce ad acquistare il biglietto che si desidera: essendo un mezzo molto usato dai turisti non è facile trovare il posto. L’ideale sarebbe acquistare via internet il biglietto, ma non sempre ciò è possibile perché o si decidono a priori le date precise dei nostri spostamenti e si acquistano da casa i passaggi, stampando le relative ricevute (non è chiaro se accettino come prova di pagamento i biglietti visualizzati su tablet o cellulare) o si acquistano sperando di trovare una connessione abbastanza stabile in loco. Personalmente abbiamo acquistato un passaggio da Varadero a Santa Clara recandoci un’ora prima alla biglietteria (la mattina alle 6,30) in quanto non vendevano in anticipo i biglietti; per l’acquisto da Trinidad a Camaguey ci hanno fatto una prenotazione su una semplice lista di carta il giorno primo, poi, il giorno della partenza, velocemente abbiamo pagato e siamo partiti. Al contrario a Camaguey, si sono rifiutato di effettuare qualsiasi pagamento e tantomeno prenotazione anticipata: ci hanno spiegato di presentarci mezz’ora prima della partenza, salvo poi dirci che non c’era più posto e che avremmo dovuto andare qualche ora prima… così a quel punto, abbiamo comprato i biglietti per la partenza successiva (tre ore dopo). Insomma per quanto, in teoria, l’unico modo di acquistare i biglietti anticipatamente dovrebbe essere tramite sito web, a volte, a discrezione dei responsabili, è possibile riservarsi un posto anticipato direttamente in biglietteria: l’unica è tentare e non dare nulla per scontato. Attenzione se acquistate in anticipo i biglietti, perché abbiamo conosciuto dei francesi che avevano bisogno di spostare una data, ma è stato impossibile e hanno dovuto ricomprare il biglietto.

VINALES

Ci siamo trasferiti a Vinales con il taxi contrattando un costo di 100 CUC che poi si è abbassato, senza neppure chiederlo, a 80CUC (viaggio su una vecchia 124 con le valigie legate sulla bagagliera, autista simpatico e molto gentile). Vinales è una bella località agricola costituita da una via centrale su cui si affacciano molti ristoranti, negozietti e una fiera permanente. Tutto intorno casette dai colori sgargianti molto curate che affittano stanze ai tanti turisti che vengono qui per fare vita all’aria aperta: trekking, passeggiate a cavallo o in bicicletta, arrampicata. È anche possibile spostarsi con un bus turistico che vi accompagna nei luoghi che solitamente è d’obbligo visitare a Vinales: il Mirador de los Jazmines, la Cueva de l’Indios, il Murales della preistoria. E’ inoltre possibile visitare le fattorie dove viene coltivato il tabacco e dove è potrete acquistare o semplicemente provare i sigari preparati in loco. A proposito dei sigari: sappiate che per non correre il pericolo che in dogana ve li requisiscano dovete acquistare quelli del monopolio di stato.

La casa in cui abbiamo soggiornato è stata veramente accogliente, le stanze grandi (anche se il materasso decisamente duro), il bagno molto pulito. Ma il punto di forza è stata la padrona di casa, Ada: una persona molto cordiale e soprattutto un’ottima cuoca. Abbondanti e fresche le colazioni e una cena curatissima, ricca e soprattutto buonissima! Super raccomandata!

CASA ALVY Y ADA – VINALES 25 CUC a notte

VARADERO

Anche se normalmente a questo punto la maggior parte dei turisti opta per Cienfuegos, volendo bilanciare la visita delle varie località con giorni anche di mare, puntiamo a Varadero. Per quanto avessi letto di spiagge molto belle come Playa Giron, abbiamo scelto Varadero perché, anche gli stessi cubani, la suggeriscono come una delle più belle del paese, assolutamente da vedere. Ci spostiamo in taxi con un costo di 130 CUC: il taxista ci porterà da Vinales a L’Avana, traslocandoci poi su un’altra auto che ci porterà a destinazione: avremmo preferito saperlo prima. Purtroppo, altro suggerimento che mi sento di dare è che, se volete la relativa sicurezza di un tempo soleggiato e stabile, dicembre e gennaio non sono i mesi giusti. Quest’anno, purtroppo per noi, è stato per i cubani un inverno particolarmente rigido: ovvio che rispetto alle temperature del nord Italia lì la situazione è stata piuttosto simile ad un giugno dei nostri. A fianco a temperature decisamente estive ma non esagerate, abbiamo avuto giornate molto piovose e anche piuttosto fresche: a L’Avana e Vinales come purtroppo a Varadero il maglioncino e magari il Cento Grammi o il Kway sono stati compagni preziosi. Per cui arrivati a Varadero non ci è stato possibile vedere i bei colori del mare che tanto ci hanno decantato e neppure stenderci sulla bianca sabbia della lunghissima spiaggia: il vento forte e freddo ha deluso ogni aspettativa.

La casa che ci ha ospitato, si trova in centro Varadero, fuori dalla zona dei resort, in una via molto tranquilla. Si tratta di una villetta nuova e molto curata. Felix di Abalidia ce l’ha prenotata in anticipo perché è comunque molto difficile trovare sistemazioni a Varadero in questo periodo. Qui i costi sono più alti che in qualunque altra zona.

Casa Elena & Leslie – VARADERO 40 CUC a notte

SANTA CLARA

Ci spostiamo con il Bus e un costo di 22 CUC in due: il mezzo è comodo e pulito. Attenzione però all’aria condizionata che è quasi sempre molto forte, viaggiate quindi con un bel paio di pantaloni lunghi e soprattutto una felpa anche se fuori fa caldo (anzi soprattutto se fuori fa caldo!). Leslie, la padrona di casa a Varadero, ci ha prenotato una casa coloniale in centro a Santa Clara il cui proprietario ci manda un Apetaxi, scalcinata ma alla fine divertente da prendere. Tutto di Santa Clara parla di Che Guevara: difficile non lasciarsi affascinare da questo controverso personaggio. Altrettanto difficile scindere Cuba dal Che: è indubbio l’uso turistico di questa figura, anche se l’impressione è che comunque ne siano orgogliosi. Una cosa che abbiamo notato è la poca propensione dei cubani a parlare di politica e comunque i pochi giudizi sono sempre stati molto eterogenei. Bella la sera a Santa Clara, ricca di gioventù e musica. Con il taxi ci rechiamo, per una giornata di mare, a Cayo Santa Maria: con 50 CUC ci porta al cayo percorrendo la spettacolare strada nel mare lunga 40 chilometri, ci lascia in uno stabilimento balneare che con pochi CUC a persona ci fornisce di lettini, ombrellone e una bibita fresca (AVANA CLUB d’obbligo o se preferite un buon Mojto). Finalmente una calda giornata di sole! Alle 16 il taxi di preleva e ci riporta sulla terra ferma, fa tappa a Remedios dove possiamo soffermarci nella bella piazza e relativo mercatino e poi, in serata, ci riporta a Santa Clara.

La nostra Casa Particulares richiama i fasti coloniali è pulita e accogliente. Il gentilissimo signor Antonio ci propone una stanza ricavata sul tetto dell’abitazione che si raggiunge prima tramite una ripida scaletta e poi da una scala a chiocciola. La stanza ha due terrazze che si affacciano sui tetti della città, molto particolare. Ottime sono le colazioni e anche la cena che gustiamo con piacere l’ultima sera. In alternativa proprio alla porta a fianco c’è un ottimo ristorante, curato con prezzi accessibili.

Hostal Colonial – SANTA CLARA 25 CUC a notte

TRINIDAD

Con il taxi (60 cuc in quattro) ci spostiamo a Trinidad. Patrimonio dell’Umanità il centro storico di questa città è assolutamente affascinante: strade acciottolate, case di assoluto stile coloniale, musica ovunque e angoli suggestivi, ci trasportano indietro nel tempo e ci offrono un ennesimo diverso aspetto di Cuba, sicuramente più rilassante, divertente e caldo. Ci avevano detto che a Trinidad la musica la fa da padrona e capitarci nella settimana della cultura è assolutamente unica! Oltre allo splendido centro storico e la musica, Trinidad offre diverse occasioni di svago. Imprescindibile è una giornata a Playa Anchon: bellissima spiaggia bianca sul mare dei Caraibi, ma attenzione ai “moschitos”: non lasciatevi sorprendere dopo il tramonto su questa spiaggia e se proprio non resistete e decidete di fotografare il sole che muore nel mare con i suoi colori incredibili, prenotate un taxi che vi attenda ed evitate di contrattare il prezzo che sarà più alto al ritorno di quanto sia all’andata (8CUC al mattino e 10 CUC la sera) e dopo le foto di rito precipitatevi a prenderlo altrimenti rischierete di essere attaccati da sciami di zanzare assetate di sangue, indifferenti ai vari Autan, che nei giorni successivi vi farà pensare di esservi ammalati di qualche malattia esantematica, tale sarà il prurito su tutto il corpo!! Lo dico per esperienza, ovvio!

Seconda visita è quella alla Valle de los Ingenios. Raggiungibile via taxi, che se siete in più persone risulta il metodo più economico, o tramite un suggestivo trenino, questa visita inizia con una prima sosta al Mirador de la Loma del Puerto dal quale potete gettare uno sguardo d’insieme su questa splendida valle. Si continua verso Manaca Iznaga, la piantagione di un uomo noto per la tratta degli schiavi, dove molti di essi hanno lavorato la canna da zucchero. Oggi si può salire sull’annessa torre da cui oggi ammiriamo il panorama, ma dalla cui vetta un tempo si sorvegliavano gli schiavi. La casa oggi è un ristorante con annesso un piccolo negozio di souvenir, caratteristico è il torchio per spremere la canna che si può vedere nel cortile sul retro. Tutto intorno distese di tovaglie, lenzuola e centrini, messi in mostra da donne e uomini che li hanno realizzati e che ve li offriranno ad un prezzo molto conveniente. Qui, molto più che in altri posti, vi chiederanno abiti, sapone, penne e la povertà è più lampante.

Curiosità: durante il nostro viaggio siamo stati avvicinati da due donne, che riconoscendoci come italiani, ci hanno chiesto sapone e shampoo, perché siamo famosi nell’arte di fare mambassa negli alberghi di tutti quei campioncini che solitamente si trovano nei bagni…

Il nostro tour si è concluso con la visita ad uno zuccherificio ormai in disuso dove solitamente si conclude anche il tragitto con il trenino che parte da Trinidad. Non siamo stati portati alle rovine dell’Ingenio de San Isidro de los Destiladeros, perché in restauro (ma non è chiaro se fosse effettivamente vero o meno). Il nostro autista poi ci ha accompagnatii al mare per poi venire a recuperarci nel tardo pomeriggio. Avendo visto il giorno prima Playa Anchon e avendo letto dell’esistenza di Playa La Boca abbiamo chiesto consiglio al nostro taxista che rassicurandoci sulla bellezza del posto ci ha fatto optare per questa destinazione. Arrivati nella spiaggia praticamente deserta, con grande rammarico ci siamo resi conto di trovarci appunto alle foci del fiume Guarubo e che la romantica descrizione del luogo offerta dalla Lonely Planet era molto romanzata e la verità era decisamente più squallida. Oltre a non aver fatto il bagno in quella che era un’acqua tutt’altro che caraibica, nel pomeriggio, ad una certa ora è stato impossibile restare in spiaggia perché, prima dell’arrivo dei famosi moschitos, siamo stati oggetto di attenzione di una non ben precisata pulce della sabbia… Insomma se volete fare mare restate su Playa Anchon che non sbagliate. In ogni caso, avendo pochi giorni ci siamo limitati alle escursioni più note e classiche ma in realtà, consultando le guide o recandovi negli uffici di Cubatur potrete conoscere le molteplici offerte nei dintorni.

Per il soggiorno Felix della casa de L’Avana, ha prenotato per noi a la Casa Colonial di Pedro. Purtroppo per un malinteso le camera a nostra disposizione era solo una, i nostri amici sono stati dirottati in una casa di fronte alla nostra. Purtroppo problemi di scarico e tre galli nel cortile hanno reso molto difficile la prima notte dei nostri amici che la mattina successiva si sono trasferiti in una bellissima sistemazione molto simile ad una pensione, molto pulita ed organizzata. Nel nostro caso la casa era una tipicamente coloniale con un ampio salotto, la camera era dignitosa e ampia, ma sicuramente molto spartana e poco accogliente ed anche rumorosa. Il bagno pulito ma l’acqua calda dalla doccia usciva poca e con fatica. Anche la colazione molto povera per i 5 CUC spesi. In compenso sia il padrone di casa che i suoi anziani genitori erano molto gentili. Diciamo che vista l’ampia offerta di Trinidad centro conviene cercare una sistemazione più accogliente.

Casa Colonial “ING. Jiménez” – TRINIDAD 25 CUC a notte

Hostal Ivon Y Tony – TRINIDAD 35 CUC a notte

CAMAGUEY

Con il VIASUL (11 CUC a persona) ci spostiamo a Camaguey. Arrivati nel primo pomeriggio dedichiamo il resto della giornata e della serata alla visita di questa città. La sorpresa qui sta in un centro molto più simile come struttura e servizi ai nostri standard: una lunga via centrale pedonale con negozi e persone a passeggio: ristoranti, alcuni alberghi di fascia alta e la quasi totale mancanza delle imprescindibili auto americane anni ’50. Un po’ più anonima come città che però ci regala una bella serata musicale in un locale all’aperto. La mattina successiva invece ci avventuriamo nella zona meno elegante e visitiamo il mercato locale e quello che è considerato un centro commerciale che ci riporta alla Cuba a cui eravamo abituati e che ci fa capire che uno dei problemi principali in questa città dev’essere di tipo sanitario visto l’enorme numero di stand dedicati ai ricambi idraulici! Scherzi a parte è stato molto caratteristico immergerci nuovamente nella quotidianità di questo paese, pur sentendoci un po’ fuori posto visto che eravamo praticamente gli unici turisti (che per inciso a Camaguey non sono comunque molti). Non avendo prenotato precedentemente, al nostro arrivo al terminal del bus, ci siamo fatti accompagnare da un taxista locale in una casa di sua conoscenza. Ha telefonato in un paio di posti per verificare la disponibilità di due stanze, ci ha accompagnati ed ha atteso durante la nostra visita alla casa e solo dopo che abbiamo dato il nostro benestare, e ovviamente pagato la corsa, ci ha salutati, lasciando il proprio numero alla proprietaria, la quale l’ha richiamato il giorno dopo per accompagnarci nuovamente al terminal. La casa era molto pulita e curata e assolutamente centrale (purtroppo anche questa un po’ rumorosa). La colazione è risultata varia e abbondante. La signora inoltre, molto gentilmente, ci ha riservato una casa alla tappa successiva: Guardalavaca.

Casa Sara – CAMAGUEY 25 CUC a notte

GUARDALAVACA

Decidiamo di utilizzare il VIAZUL per raggiungere Holguin e poi prendere un taxi per Guardalavaca. La partenza del bus è prevista alle 13,50, il giorno precedente mi sono informata nell’ufficio preposto dove, diversamente da Trinidad, non prenotano e mi invitano, un po’ scocciati, a presentarmi in biglietteria mezz’ora prima della partenza, non prima non dopo. Per cui arriviamo, comunque in anticipo e scopriamo che non ci sono più biglietti. Visto che il bus successivo è previsto per le 17,20 e quindi si farebbe molto tardi optiamo per prendere un taxi. La contrattazione è lunga e alla fine ci accordiamo per 100 CUC fino a Guardalavaca. Veniamo scortati in una via decisamente lontana dal terminal dove ci sono gli altri taxisti e scopriamo che la persona con cui abbiamo parlato è un intermediario che ci invita a salire sull’auto presa a noleggio da un ragazzo dall’aria imbarazzata, cosa inusuale ci chiedono metà somma in anticipo, poi visto il nostro rifiuto almeno i soldi per l’intermediario. A quel punto, capita la situazione e prevedendo non certo un viaggio tranquillo e assolutamente scocciati dal modo di fare degli intermediari (che per qualche motivo sono diventati due), prendiamo i nostri bagagli, torniamo al terminal, compriamo i biglietti per il bus delle 17,20 che partirà alle 18,20 e affrontiamo una lunga e stressante attesa. Arrivati alle 21,15 a Guardalavaca, ci avvicina un responsabile della sicurezza del terminal che ci procura per 30 CUC un taxista (il quale gli pagherà una percentuale) che ci porta con un viaggio di circa un’ora davanti alla casa che ci era stata prenotata. Vista l’ora eravamo un po’ preoccupati, anche perché la persona che avrebbe dovuto accoglierci non rispondeva al telefono. Immaginate quindi la sorpresa quando troviamo una gentile signora che ci dà il benvenuto: era stata avvisata del nostro ritardo dalla proprietaria della casa di Camaguey che a sua volta aveva saputo che non eravamo partiti all’ora prevista dal gentile taxista che ci aveva accompagnati al terminal e che ha capito la situazione… fortunatamente non tutti i taxisti (o pseudo tali) sono uguali! Guardando la facciata del casermone nel quale si trovava il nostro alloggio ci è sembrato di ritrovarci in certe zone malfamate fatte di case popolari degradate che in quasi in tutte le grandi città d’Italia possiamo trovare. In realtà si è rivelato un quartiere molto tranquillo e il nostro appartamento molto pulito curato e ben arredato: due camere da letto, salotto, cucinino e bagno. Tutti i giorni la signora veniva a fare le pulizie ed è sempre stata molto cortese e disponibile. Guardalavaca è una località turistica di grandi resort, il mare dai colori spettacolari e le spiagge fantastiche ne fanno una meta molto gettonata. Al di là di questo però non vi è nulla se non questo agglomerato di case dall’aria equivoca dove vivono i locali e dove vi sono molte Case Particulares. Avendo previsto qualche giorno di mare prima del rientro in Italia, far passare i quasi tre giorni di pioggia in un luogo dove vi è solo il mare non è stato divertente: peccato perché le poche ore trascorse in spiaggia sono state veramente molto piacevoli.

Un pensiero merita il ristorantino dove abbiamo cenato ogni sera e nel quale abbiamo fatto colazione (a parte la prima mattina che abbiamo scelto un altro locale dalla lentezza esasperante). Madame “O”, è al primo piano di una delle palazzine di cui eravamo ospiti: l’impressione è di andare a mangiare a casa di qualcuno. In quello che era il salotto d ci sono quattro tavoli per un massimo di 12/14 persone. Il menu non è mai uguale a parte gli immancabili camarones (gamberetti) e sicuramente non vario come in altri ristoranti, ma la gentilezza e la simpatia è indubbia, il cibo è abbondante e buono e il prezzo assolutamente basso. Non che ci sia molta scelta fuori, ma se potete prenotate il tavolo perché potreste dover aspettare molto… Anche questa è Cuba!

Solimar – HOLGUIN – GUARDALAVACA 60 CUC a notte

La vacanza è finita, il taxi (50 CUC) ci porta all’aeroporto di Holguin dove ci imbarchiamo assolutamente soddisfatti… anche se un po’ di caldo in più non ci sarebbe dispiaciuto.

Sono un paio di settimane che siamo a casa, ma ogni volta che la radio passa una canzone latinoamericana un po’ di sconforto prende…



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