Piacenza, tutta da scoprire
Sfruttando l’ingresso gratuito della prima domenica del mese entriamo alla Galleria Ricci Oddi. Il museo è stato concepito come un “piccolo tempio” accessibile da una “lieve marmorea gradinata” e all’interno uno spazioso vestibolo al centro del quale un ampio portale immette a una lunga galleria su cui simmetricamente a destra e a sinistra s’affacciano le numerose sale. Innovativa e scenografica la scelta dei lucernari che permettono una naturale illuminazione dall’alto. La galleria contiene pregevoli opere d’arte moderna: Pellizza da Volpedo, Hayez, Boccioni, Morandi, Bocchi ecc.
Arriviamo nella piazza più bella della città: piazza Cavalli. I due monumenti equestri collocati in Piazza dei Cavalli, che danno il nome alla piazza, rappresentano un indiscusso capolavoro della statuaria barocca e rappresentano Ranuccio Farnese e il padre Alessandro.
Il palazzo più rappresentativo è l’edificio del Comune, che venne edificato a partire dal 1281 su un’area dove prima sorgevano il convento di San Bartolomeo e la chiesa di Santa Maria de Bigulis, l’architettura ricalca lo stile lombardo ogivale. Si erge su un grandioso portico ad ampi archi acuti, è rivestito in pietra bianca e marmo rosso di Verona.
La pancia inizia a borbottare… prendiamo posto sotto un’enorme tavola a forma di ferro di cavallo, per restare in tema con la piazza, al ristorante La Munta. Durante una piena sulle scale che portano al ristorante hanno trovato una montagna (munta) di topi, che per non annegare si erano rifugiati in questo luogo.
Antipasti vari: giardiniera, salumi e torta fritta. Bis di primi tipico: tortelli di ricotta ed erbette arrotolati a caramella e pisarei e fasoi. Dolci e caffe. Ottimo cibo e servizio efficiente e gentile. Costo circa 25 euro.
Puntuali alle 15.30 entriamo nella chiesa più suggestiva di Piacenza: Santa Maria in Campagna. La chiesa è a pianta centrale, all’interno è sublime, si nota l’armonica disposizione degli spazi. Le decorazioni e gli affreschi che ne ricoprono gli interni sono eccezionali, in particolare è spettacolare la cupola affrescata dal Pordenone. Da vedere il pavimento in marmo policromo. In questa chiesa il Pontefice Urbano II nel 1095 ha annunciato l ‘intenzione di bandire la prima Crociata in Terra Santa.
Alle 16.30 iniziamo la visita guidata (1 euro) dell’antico Palazzo Farnese. Grazie alle spiegazioni della guida riusciamo ad apprezzare i tesori che il museo contiene. Da non perdere il famosissimo fegato etrusco e il tondo dipinto da Botticelli, la Madonna con il bambino e San Giovannino ci lascia a bocca aperta. Un’opera sublime, non riesco a staccare gli occhi dalla tela, difficilmente è possibile ammirare tanta perfezione e bellezza. Spettacolare il museo delle carrozze, che contiene diversi pezzi di una rara bellezza. Qui impariamo che le auto moderne devono la loro tipologia alle antiche carrozze: la berlina la più grande, la coupé la “piccola” tagliata nel retro. Inoltre, il nome berlina deriva dalla città di Berlino, dove sono state costruiti i primi esemplari.
Terminata la visita è il tempo dei saluti, felici di aver condiviso tanta bellezza con un gruppo di amici e nuovi amici. Posso affermare con soddisfazione che Piacenza è una città tutta da scoprire.