Week-end tra la Toscana e l’Umbria
La mattina del 2 gennaio io (Davide), mia moglie Chiara e nostro figlio Gianluca (già 7 anni!) siamo prontissimi per affrontare questa nuova avventura. Prima di giungere a destinazione cerchiamo di sfruttare le poche ore di luce che il periodo offre, facendo tappa in quel di Castiglion Fiorentino. Ci spiace dover confermare quanto scritto sulla nostra guida cartacea, la cittadina appare davvero in uno stato di preoccupante decadimento… non ci è stato infatti possibile entrare al Cassero (il principale monumento della località) né godere delle tante Chiese del centro storico che, oltre ad essere lasciate allo scorrere del tempo, abbiamo pure trovato chiuse! È comunque piacevole camminare lungo Corso Italia dove, tra l’altro, facciamo anche una ben riuscita sosta gastronomica presso “La Sfizeria” (ottima la pasta fresca fatta in casa, buone anche le pizze al taglio). Al termine del Corso si apre poi Piazza del Municipio dove si trovano le belle Logge Vasariane dalle quali si gode di un bel panorama sulla vallata, che comprende anche la Collegiata di San Giuliano (l’unica chiesa che abbiamo poi trovato aperta). Essendo la sera incombente (anche per colpa del cielo minacciante pioggia), dopo qualche foto alla cittadina dalla sottostante provinciale, decidiamo di tralasciare la programmata visita di Cortona, per arrivare anticipatamente in quel di Chianciano Terme.
Dopo un lungo sonno ristoratore siamo pronti per partire in direzione Umbria, la meta è infatti il Lago Trasimeno e più precisamente il centro storico di Castiglione del Lago. Superata Porta Senese, percorriamo Via Vittorio Emanuele II fino alla bella Chiesa di Santa Maria Maddalena, poco oltre la strada si apre su Piazza dei Martiri dove svetta la Torre Civica.
Una volta ripresa la via maestra giungiamo poi a Palazzo della Corgna, i dipinti all’interno di quest’ultimo valgono da soli il prezzo del biglietto. Se poi consideriamo che, una volta dentro, si può percorrere l’antico passaggio coperto che conduce fino ai bastioni della Rocca Medioevale, ecco che la visita del palazzo diventa un “must”. Dopo aver girovago lungo i bastioni ed aver scattato foto a raffica nonostante il cattivo tempo, ripercorriamo il tunnel che ci riporta nelle antiche sale del Palazzo della Corgna. Una volta ammirato il particolare Presepe allestito negli spazi verdi circostanti, ci incamminiamo lungo Via Vittorio Emanuele II, con il proposito di trovare un locale dove mangiare un boccone. Anche oggi siamo fortunati, la sosta presso il negozio “Umbria Terra e Sole” ci permette di assaggiare squisite specialità Umbre grazie ad un tagliere contenente affettati, formaggi e bruschette varie. Terminata la visita di Castiglione dobbiamo rinunciare a proseguire il tour del Trasimeno, il meteo non è proprio dalla nostra parte…
Un po’ più di sole sembra esserci il terzo giorno di questo weekend lungo, decidiamo allora di visitare la vicina Chiusi dove si trova uno dei più importanti Musei Etruschi della zona. Data la nostra ignoranza archeologicamente parlando, preferiamo girovagare lungo le vie della cittadina il cui monumento di maggior rilievo è sicuramente la Cattedrale di San Secondiano, dalle colonne (probabilmente) di epoca romana ai dipinti in finto mosaico ravennate fino al più recente altare maggiore: un trionfo di stili diversi colpisce l’immaginario di chiunque la visiti. Percorrendo Via Porsenna (si può visitare anche l’omonimo labirinto) prima e Via Bonci poi, arriviamo in Piazza XX Settembre dove si trovano il Palazzo Comunale e la bella Torre dell’Orologio. Lasciata Chiusi ci dirigiamo verso Paciano, un piccolo borgo che, a parte la bella Chiesa di Santa Maria Assunta, non ha gran che da offrire. Oltretutto abbiamo trovato tutto chiuso.. a posteriori non lo rimetterei nell’itinerario. Da qui ci spostiamo nella vicina Panicale che, inizialmente, ci dà la medesima sensazione. Una volta però giunti in Piazza Umberto I cambiamo idea… finalmente riusciamo a fare l’agognata sosta pranzo inizialmente programmata in quel di Paciano. La scelta ricade sul “Bar Osteria il Gallo”: le tipiche torte al testo, le ottime bruschette e le buonissime melanzane alla parmigiana non ci fanno pentire della scelta fatta. Dopo aver dato uno sguardo alla piazza (bella la centrale Fontana Maggiore) percorrendo Via Sellari arriviamo in Piazza San Michele dove visitiamo l’omonima Chiesa. Nel frattempo un fastidioso vento unito ad una sottile pioggerellina ci convincono ad allungare il passo, ci prendiamo giusto un paio di minuti per arrivare in cima alla strada per vedere l’antico Palazzo del Podestà (XV secolo) prima di raggiungere il parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto. Vorremmo ora visitare la Chiesa di San Sebastiano (dove si trovano 2 dipinti del Perugino) ma le imprecise indicazioni stradali unite alle cattive condizioni atmosferiche ci consigliano di scendere a valle prima che arrivi un più che probabile acquazzone. Raggiunta la statale ci viene un idea: siamo a pochi chilometri da Perugia, perché non andare a visitare lo stabilimento della Perugina di cui avevamo letto un depliant il giorno prima? Detto fatto, in meno di mezz’ora siamo davanti all’ingresso di quest’ultima. Solita fortuna: i tour guidati alla fabbrica ed al museo annesso sono già pieni. Senza perderci d’animo entriamo ugualmente per fare un salto nell’annesso shop dove si trova praticamente ogni cosa che la golosità possa pretendere, a patto di avere il portafoglio gonfio… Eh si, perché al contrario di quanto avviene in altri spacci aziendali visitati nel passato (Majani, Loacker, Kras), qui i prezzi sono davvero altini. Ormai è buio pesto ma trovandoci a pochi km dal centro storico di Perugia come non approfittarne? Mia moglie, tra l’altro non l’ha nemmeno mai visitata… Dal parcheggio di Piazza Partigiani, grazie ad una serie di comode scale mobili, in pochi minuti arriviamo alla bella Rocca Paolina dove visitiamo un inaspettato, nonché bellissimo mercatino natalizio. Un ulteriore scala mobile ci conduce poi in pieno centro storico. Percorrendo il monumentale Corso Vannucci pieno di luminarie colorate, arriviamo nella storica Piazza IV Novembre dove, oltre alla bella Cattedrale di San Lorenzo, si trovano il Palazzo dei Priori (con la bella Sala dei Notari), la Fontana Maggiore e l’ingresso alla ricca Galleria Nazionale dell’Umbria che ci ripromettiamo di visitare quando torneremo da queste parti. Ora è proprio tempo di tornare a Chianciano dove arriviamo ad ora di cena inoltrata.
Il penultimo giorno di questo lungo weekend, a cavallo tra la Toscana e l’Umbria, lo dedichiamo interamente ad Orvieto. Una volta parcheggiata l’auto vicino alla stazione a monte della funicolare, ci incamminiamo lungo Corso Cavour dove incontriamo numerose attività commerciali ad uso e consumo dei tanti turisti presenti. Una volta giunti presso la Torre del Moro svoltiamo a sinistra su Via Duomo per raggiungere la piazza omonima dove sorge una delle più belle Cattedrali italiane, la Chiesa di Santa Maria Assunta. Già dalla splendida facciata gotica si capisce di essere davanti ad uno straordinario monumento architettonico, il maestoso interno a pianta basilicale ce lo conferma in toto. Sono soprattutto le cappelle (quella dedicata a San Brizio e quella del SS Corporale) a far sgranare gli occhi, i dipinti presenti in queste ultime riescono a colpire anche il turista più distratto. C’è chi lamenta il fatto che, per entrare, si deve lasciare un obolo di 4€ ed in parte sono d’accordo, se però ciò serve a mantenere vive grandi opere d’arte come questa e a “selezionare” i turisti allora ben venga l’obolo. Una volta usciti dal Duomo la fame inizia a farsi sentire, la sosta pranzo odierna è frugale ma non per questo meno gustosa. La scelta ricade su “Il Negozietto”, una piccola attività in fondo ad un caratteristico vicolo del centro storico. Dopo aver provato i loro ottimi panini con porchetta, formaggio e confetture varie siamo pronti a rimetterci in cammino. Riprendendo la strada maestra arriviamo in Piazza della Repubblica dove si trova la bella Chiesa di Sant’Andrea con il suo particolare campanile dodecagonale. Scendendo lungo Via Fillippeschi raggiungiamo poi uno dei luoghi simbolo della città: il Pozzo della Cava. Qui ogni anno, nel periodo natalizio, viene allestito uno splendido presepio meccanico che da solo vale il modico biglietto d’ingresso. Siamo ormai alla fine del nostro tour cittadino, ci rimane un ultimo luogo da visitare all’altra estremità del centro storico (e vicino alla macchina…): il Pozzo di San Patrizio. Nonostante l’avessi già visitato in passato è sempre piacevole (anche se un po’ faticoso) percorrere la doppia scalinata ad elica che conduce fino alla base della struttura per poi risalire dalla parte opposta senza mai incontrare la scala opposta. Il biglietto d’ingresso non è così economico (5€, 3.50 il ridotto) ma andarsene da Orvieto senza vedere questo particolare luogo sarebbe davvero un peccato. Una volta risaliti in superficie riprendiamo la strada per Chianciano, anche questa giornata volge al termine.
La mattinata dell’ultimo giorno di questa breve vacanza la dedichiamo a Montepulciano dove, oltre a visitare il caratteristico mercatino di Natale in Piazza Grande e nelle vie limitrofe, percorriamo le caratteristiche contrade del centro storico ricche di monumenti (su tutti la Torre di Pulcinella e la Chiesa di Sant’Agostino) e di negozietti dove assaggiare le specialità locali (come ad esempio il formaggio del Caseificio Cugusi, vincitore del prestigioso premio “World Cheese Award”, ed il famoso Vino Nobile di Montepulciano). Giunti in Piazza Grande, oltre al mercatino, merita uno sguardo l’alta mole del Palazzo Comunale e la bella struttura del Pozzo dei Grifi e dei Leoni sovrastato da due colonne gotiche in mezzo alle quali lo stemma dei Medici tradisce le sue origini. Lasciata Montepulciano facciamo una passeggiata nella vicina San Quirico d’Orcia dove, dapprima incontriamo la romanica Chiesa di Santa Maria Assunta poi, percorrendo la caratteristica Via Dante Alighieri, arriviamo all’ingresso dei verdissimi Horti Leonini, posto proprio di fronte alla Chiesa di San Francesco nella piazza omonima. Tornando su Via Dante Alighieri giungiamo infine alla bella Collegiata dei SS. Quirico e Giulitta. Prima di lasciare San Quirico vale la pena percorrere anche un tratto della caratteristica Via della Piaggia dove vi sembrerà di essere stati catapultati indietro nel tempo. Ci rimane un ultima tappa da fare: Pienza ci aspetta! La cittadina, che ha il suo fulcro in Piazza Pio II, è famosa soprattutto per il celebre pecorino che qui viene prodotto in grandi quantità. Sono difatti molteplici le attività commerciali che lo propongono, non sempre purtroppo a prezzi abbordabili. Ed è proprio colpa del pecorino che “siamo costretti” a fare qui una sosta prima di riprendere la strada di casa. Conoscevamo già i prodotti del Consorzio Agrario di Siena (Via Mangiavacchi, 45), dunque siamo andati a colpo sicuro. All’interno ampia scelta di formaggi, salumi, vini e altre gustose specialità locali.
Un’altra vacanza è arrivata al suo fine e, come sempre, tanti ricordi affolleranno le nostre menti per lungo tempo. Alla prossima.
Dove abbiamo mangiato:
La Sfizeria, Corso Italia, 52 – Castiglion Fiorentino (Ar)
In apparenza sembra un locale dove mangiare solo pizze al taglio, nella realtà si possono gustare anche ottimi primi con pasta fatta in casa (come i maltagliati con salsa alle noci) e dolci di produzione propria (buonissima la crostata alle nocciole). Ottimo il rapporto qualità-prezzo.
Umbria Terra e Sole, Via Vittorio Emanuele II, 25 – Castiglione del Lago (Pg)
Piccola attività commerciale con qualche tavolo dove accogliere i turisti desiderosi di assaggiare i prodotti venduti nell’annesso negozio. Da provare il classico tagliere Umbro, un trionfo di sapori locali, e le buonissime torte al testo. Ottimo il rapporto qualità-prezzo.
Bar Osteria il Gallo, Piazza Umberto I, 20 – Panicale (Pg)
Visto da fuori sembra un piccolo bar, una volta all’interno si viene accompagnati in una piccola saletta dove poter gustare alcuni piatti tipici della tradizione. Assolutamente da consigliare le bruschette miste (anche solo vegetariane volendo), le torte al testo e, non ultime, le buonissime melanzane alla parmigiana. Porzioni abbondanti. Buono il rapporto qualità-prezzo.
Il Negozietto, Via dei Magoni, 16 – Orvieto (Tr)
C’è veramente l’imbarazzo della scelta in questo piccolo negozio, ci si può “costruire” il panino come lo si desidera, basta solo un po’ di fantasia. A disposizione salumi, formaggi, salsine, confetture e… una straordinaria porchetta. Molto buono il rapporto qualità-prezzo.
Ristorante Pizzeria il Buco – Via della Pace, 39 – Chianciano Terme (Si)
Tanti piatti della tradizione toscana in questo bel locale posto proprio dietro alla Coop di Chianciano. Tra i primi da provare gli gnocchi ai 4 formaggi e i ravioli al pecorino di Pienza. Tra i secondi molto buoni i bocconcini di vitello con sugo ai porcini. Come contorno ci hanno lasciato un bel ricordo i classici fagioli cannellini all’uccelletto. Per addolcirvi il pavi consiglio la tipica Torta Chianciano.
Dove abbiamo dormito:
Abitazione privata trovata su Homeaway – Via Casini, 37 Chianciano Terme (SI)
Il plus della sistemazione è sicuramente la Sig.ra Marina, proprietaria della struttura, che dispensa consigli su itinerario, cose da vedere etc… L’appartamento, pur freddino (viene scaldato solo con 2 stufe a gas) e non molto grande, è comunque consigliabile per la bella posizione in cui si trova (nel centro storico di Chianciano Terme). Prezzi adeguati alla sistemazione.