Alla scoperta delle città baltiche con un salto in Finlandia, fino a Babbo Natale
Fuori dall’aeroporto, tra l’altro piccolissimo, si trova la fermata dei bus. Prendendo il numero 1 o 2 è possibile raggiungere Stotis (la stazione centrale). Il biglietto costa 1€ e lo si può acquistare a bordo, ma solo con monete. Per chi ne avesse la necessità, alla Stazione Centrale c’è la possibilità di depositare le proprie valige, anche di grandi dimensioni, negli appositi armadietti, con un prezzo che varia in base alla grandezza del bagaglio. Nel nostro caso 1 valigia grande e un bagaglio a mano ci è costata €3.
Premettendo che per le attrattive ognuno ha i propri gusti, passiamo a quanto visto.
Percorrendo Gediminas Avenue, viale ricco di negozi e locali raggiungiamo la Cattedrale di Vilnius e la piazza che risaltano nel loro colore bianco. Seguendo le indicazioni, si raggiunge Gediminas Tower sulla collina, raggiungibile a piedi o con funivia; da quassù è possibile ammirare parte della città dall’alto e le Tre Croci che svettano sulla collina opposta. Scendendo dalla torre e proseguendo la passeggiata si arriva alla collina delle Tre Croci. Ci avviamo sul percorso attraverso il bosco, breve ma ripido, che ci porterà in cima, dove sferza il vento e svettano le tre enormi croci bianche. Il tutto abbastanza suggestivo. Scendiamo dalla collina e troviamo la Chiesa di Sant’Anna con i suoi mattoni rossi, ma che non ci entusiasma con il suo interno. Non lontano dalla Chiesa c’è Uzupis, un quartiere che vanta una propria costituzione e un proprio presidente. Conosciuto come centro di Gallerie d’arte e caffè, si nota la sua ricchezza visti i tanti Porsche che sfrecciano tra le sue vie, ma niente di più. Del tutto insignificante. Decidiamo di raggiungere il centro storico per mangiare qualcosa e riposarci un po. Numerosi sono i locali in cui poter ancora degustare la cucina tipica del posto (particolarità che purtroppo hanno perso molte città diventando turistiche). Una cucina molto simile a quella polacca, dove prevalgono zuppe, funghi, gnocchi di patate ripieni e carne. La visita del centro storico concentrato intorno alle vie di Didzioji e Pilies, in tutta sincerità ci delude non poco. Forse le nostre aspettative erano troppo alte, ma dopo quanto letto ci aspettavamo un centro più ricco di botteghe artigiane e negozi, un pochino più curato e un centro storico che coinvolgesse più vie oltre alle due soprannominate. Detto questo arriviamo camminando alla Porta dell’Aurora, l’unica porta originale rimasta della città.
Visto il tempo un po ostile, decidiamo di approfittarne per visitare il Museo del genocidio o del KGB. L’ingresso costa €4 a persona, non ci sono audio guide e le indicazioni sono solo in lituano e inglese, ma nonostante questo vale comunque la pena di visitarlo; interessante e riflessivo.
Il giorno seguente optiamo per una gita fuori porta a Trakai. Famosa per il suo castello, si trova poco lontano da Vilnius. E’ raggiungibile con il treno e con l’autobus; noi optiamo per quest’ultima opzione. Il biglietto è acquistabile alla biglietteria della stazione centrale dei bus o direttamente sul bus (ovviamente secondo il periodo e in base all’affluenza turistica potrebbe essere meglio acquistarlo anticipatamente). Costa €2 a persona e il viaggio dura 30 minuti. Arrivati alla stazione di Trakai procediamo a piedi per una camminata di circa 2km (potete scegliere se passare dalla via principale o sul sentiero che costeggia il lago, sicuramente più suggestivo, ma più lungo). Giunti al castello, veramente carino, che si specchia nel lago con i suoi mattoni rossi, dopo aver superato il pontile, una volta varcata la porta c’è la biglietteria; l’ingresso costa € 7 a persona con un supplemento di €1,50 per scattare le foto. Il castello è molto carino e suggestivo, visitabile in 1 oretta circa. Al di fuori sulla sponda opposta, ci sono numerosi negozi di souvenir (con prezzi più convenienti rispetto a Vilnius) e qualche ristorante. Per il viaggio di ritorno gli orari sono affissi in sala d’attesa (molto rustica) e sul cartello del terminal corrispondente 8 e 9. Trakai vale senza dubbio una visita per uscire fuori dal clima cittadino e immergervi nella natura tipica della campagna Lituana!
Tirando le somme Vilnius ci ha delusi, non è da buttare, ma c’è ancora tanto da fare. E’ evidente quanto ancora sia una città poco sviluppata e un po degradata fuori dal centro. In tutta sincerità non la consiglierei. Il 15 mattina dalla stazione centrale degli autobus prendiamo il bus della Ecolines (prenotato su internet), tra l’altro ottima compagnia, direzione Riga!
Dopo circa 4h30 di viaggio confortevole arriviamo. Questa città si gira tranquillamente a piedi, ma per chi volesse c’è una fitta rete, ben organizzata, di trasporti (bus, tram e filobus). Potete scegliere di fare il singolo biglietto (a bordo, alla macchina automatica o alle tabaccherie) o acquistare una card di 1 0 3 giorni al costo rispettivamente di €5 o €10.
Dopo esserci sistemati e ristorati, decidiamo di sfruttare questa prima mezza giornata per avere un primo approccio con la città, quindi ci dirigiamo subito alla città vecchia. Subito rimaniamo strabiliati, questa cavolo, rispetto a Vilnius è tutta un altra storia!!! Gli edifici che fanno da cornice alle vie sono un alternarsi di colori pastello e di forme eleganti in cui si mescolano l’art nouveau e lo stile nordico. Curata e pulita capiamo subito che serve solo lasciarci trasportare!
Nei due giorni seguenti visitiamo quindi la città vecchia in lungo e in largo, partendo dal Monumento alla Libertà che svetta sulla piazza, passiamo di fronte al Teatro dell’Opera, e passeggiamo tra locali e negozi fino a Ratslaukums (purtroppo in ristrutturazione) con la Casa delle teste nere, e il campanile che svetta alle sue spalle. Sulla piazza, una mattonella sta ad indicare il primo albero di Natale. Decidiamo di mettere via la guida e procedere per istinto, così passiamo in Piazza Doma Laukums, davanti alla Cattedrale, al Municipio, alla Casa del gatto, ai Tre Fratelli, alla Swedish Gate e alla Powder Tower (la torre delle polveri). Tutto sotto un cielo nuvoloso da cui ogni tanto cade qualche goccia, ma mai troppo a lungo.
Avevamo poi letto che valeva proprio la pena visitare il quartiere Hipster che si sviluppa lungo Miera Iela, ma è stata veramente una gran perdita di tempo! E’ una via inutile e senza nessuna attrattiva. Ritornando verso il centro facciamo tappa ad Esplanade Parc, punto di partenza per visitare la Cattedrale della natività di Cristo e il quartiere d’art nouveau che con l’architettura dei suoi palazzi ricorda vagamente Parigi.
Prima di andarcene visitina al mercato centrale, nei pressi della stazione centrale per cogliere attimi di vita quotidiana lettone. E’mattina quando ci dirigiamo alla stazione centrale dei pullman per prendere il bus che ci porterà a Tallinn!
Stessa compagnia di autobus, circa 4h di comodo viaggio e ci siamo! Dalla stazione, che resta un pochino distante dal centro, prendiamo il tram 2, al costo di 2€ a persona. Il nostro appartamento si trova molto vicino al centro così per il resto del tempo ci muoveremo sempre a piedi. Tallinn ci ha conquistati fin da subito! Appena entrati nel suo centro storico un dedalo di vie pittoresche ci avvolge e ci riporta indietro nel tempo, fuori dalla modernità e dal caos cittadino. Con le sue numerosi torri, le mura, le chiese, i campanili, gli scorci, i locali medievali e i negozi di souvenir è tutta una scoperta. Girando scopriamo la Cattedrale di Alexander Nevski con le sue cupole nere che svettano sulla città, Raekoja Plats, piazza principale, i Belvedere, le Mura in alcuni tratti percorribili, il Castello di Toompea con la torre più alta e infine Pikk jalg e tutte le altre vie suggestive da percorrere senza meta. In molti criticano il fatto che Tallinn sia artefatta e ricostruita, ma che c’è di finto nel ricreare quello che un tempo si è stati? Per quanto ci riguarda la consigliamo assolutamente! Menzione a parte merita il Ristorante Olde Hansa, una taverna medievale, esclusivamente a lume di candela, con piatti tipici rivisitati e camerieri vestiti a tema. Veramente particolare!
Nuovo giorno e si parte dal porto con la Viking Line per Helsinki. Dopo 2h30 di traversata arriviamo all’altro capo del baltico… siamo in Finlandia!
Dal porto, con il tram raggiungiamo il nostro appartamento, lasciamo i bagagli e subito un giro di perlustrazione nei pressi della stazione centrale, ricca di negozi e centri commerciali. A causa di un malessere fisico siamo costretti a rientrare in appartamento obbligati a rimandare la visita all’ultimo giorno della nostra vacanza. Si, perché all’indomani un aereo ci aspetta per portarci a Rovaniemi! Arriviamo in un pomeriggio leggermente nuvoloso e freddino, con gli alberi della Ruska già in parte color arancio a fare d cornice al tutto; all’aeroporto prendiamo il bus che ci porta al prezzo di 7€ a persona alla stazione centrale. Da li a piedi raggiungiamo il nostro appartamento. Rovaniemi è veramente molto piccola, così riempiamo il pomeriggio girovagando per i negozi (i pochi rimasti aperti perché qui in gran parte si chiude alla 17), nei due piccoli centri commerciali, e cercando un posticino carino dove poter mangiare. A tal proposito abbiamo assaggiato un ottimo piatto di renna e un salmone freschissimo al Nili Ravintola, tra l’altro con un ambientazione carinissima! La sera pronti per andare a nanna, ma da buoni cacciatori d’aurora boreale, muniti di app necessarie, abbiamo la fortuna di rivederla di nuovo!! Con una intensità più debole rispetto a quella vista in Islanda, ma contro ogni aspettativa, è sempre e comunque un emozione unica e indescrivibile!
Da Rovaniemi, con il bus 8, a circa 15km, raggiungiamo il Santa Claus Village. All’arrivo siamo eccitati, così prendiamo subito possesso del nostro piccolo cottage (carinissimo e con sauna interna) e decidiamo subito di andare a trovare Babbo Natale!!! Entriamo alla Santa Claus House emozionati come due bambini, pronti, in fila, si apre la porta e dentro eccolo lì, tutto fantastico quasi che ci credi davvero! Location perfetta, lui anche, scambi due parole in un inglese che non sai parlare e tanto meno capire, ma non t’importa se sembri deficiente! Foto avvinghiati a lui, un abbraccio, una pacca sulla spalla e via, un ricordo carinissimo che resterà per sempre per chi come noi crede cosi tanto al Natale! Per quanto riguarda la foto avevamo letto di prezzi esorbitanti tipo 40€; ovviamente non è economicissima, ma d’altronde è la foto con Babbo Natale! Comunque ci sono varie opzioni, noi abbiamo scelto la foto A4 a 27€, ma c’è anche formato A5 a 22€. Fatta la foto partiamo alla scoperta del Villaggio e qui inizia la sorpresa…. una pessima sorpresa! Ci aspettavamo un villaggio in cui è sempre Natale, con un’atmosfera magica, con luci, musica natalizia, personale vestito a tema, negozi con articoli natalizi particolari. Invece niente di tutto questo. A parte la piazzetta principale, nel resto del villaggio dimenticatevi la musica, nemmeno nei negozi o all’interno degli edifici, silenzio tombale. Gli articoli venduti sono gli stessi che potete trovare in un qualsiasi Maury’s solo che qui costano tre volte tanto, il personale assonnato e svogliato vestito normalmente, e un po di trascuratezza qua e la nel villaggio. Assurdo è, che non siamo riusciti a trovare nemmeno una cavolo di palla di natale in vetro caratteristica di qui come troviamo sempre ovunque! Assurdo!!!
Delusi ce ne andiamo via da questo posto dopo averlo sognato per tanto tempo in tutt’altra veste, e prendiamo il volo di ritorno ad Helsinki. Una volta atterrati prendiamo il treno per raggiungere la stazione centrale e da li a piedi raggiungiamo il nostro Hotel. Visto che abbiamo ancora del tempo, prima che anche questo giorno volga al termine, ci giriamo un po il centro, quindi la zona intorno alla stazione centrale, Mannerheimintie una delle vie principali, spostandoci verso Esplanade Parc, arrivando alla Cattedrale di Helsinki con la sua famosa scalinata e la Piazza del Senato, poi raggiungiamo la Cattedrale di Uspenski e passiamo vicino alla ruota panoramica nel quartiere di Katajanokka. Proseguiamo per Kauppatori con l’intenzioni di ritornare la mattina seguente per vedere Vanha Kauppahalli, il mercato dei contadini, e ritorniamo verso il nostro hotel. Ultimo giorno, appena pronti ci dirigiamo a Kauppatori che rispetto alla sera precedente si presenta in un’altra veste; tutta la banchina è ricoperta di bancarelle che vendono souvenir e di stand che propongono cibo finlandese. Ce lo giriamo un po, poi decidiamo di andare al mercato dei contadini, veramente ben tenuto e di qualità, dove troviamo un po di tutto. Ci torneremo a pranzo per assaggiare la famosa zuppa di pesce! Prima di andarci a rilassare in albergo, con una piscina al 16° piano e parte del pavimento trasparente in vetro, ultimo giro per vedere il Parlamento Finlandese e Temppeliaukion kirkko, la chiesa scavata nella roccia. Il nostro viaggio è giunto a conclusione. Abbiamo trascorso 15 giorni attraversando città vicine ma molto diverse, abbiamo visto la povertà negli occhi delle vecchiette lituane e la ricchezza dell’Estonia, la ripresa economica e turistica della Lettonia e la freschezza della capitale Finlandese, abbiamo respirato l’ossigeno dei boschi Lapponi e ci siamo di nuovo innamorati dei colori dell’aurora, abbiamo cercato invano una paese magico che non c’è, ma l’illusione, anche se breve, ci ha emozionati lo stesso! Magari un giorno torneremo per vedere tutto il resto!
I Winani