Miiiii, sono il Conte Dracula

Dalla Parigi dell’Est ai castelli ricchi di mistero, tra miti e leggende, una Romania come nessuna se la immagina
Scritto da: Romy Crystal
miiiii, sono il conte dracula
Partenza il: 14/07/2017
Ritorno il: 21/07/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Mi ha sempre affascinato la leggenda di Dracula, i film a lui dedicati, il libro di Bram Stoker, mi nutro dell’amore che scaturisce attraverso le descrizioni della terra di origine della dolce badante di mia nonna, la signora Lilli e… dopo la bellissima esperienza dello scorso anno in Giappone, viaggio Mamma & Figlio, eccoci di nuovo pronti per la nostra seconda avventura: Tour in Romania.

Volo per Bucarest alle ore 13.20 e dopo solo 1.50 minuti eccoci in terra rumena; io e il mio Oscar carichi di entusiasmo e per nulla stanchi, decidiamo di avere subito un’infarinatura dell’affascinate città di Bucarest, in quanto il nostro hotel Golden Tulip è vicinissimo al centro. Lunghi vialoni interminabili,costeggiati da locali e negozi della globalizzazione; rimango stupita nel vedere quante farmacie ci sono, una vicino all’altra, concorrenza pura… Oscar si domanda: “che si ammalino spesso qui?”

Puntuali ci presentiamo al resto del gruppo e alla nostra guida che ci porta per cena in un tipica birreria, Carù cu bere, locale immenso, strapieno e da un arredamento da toglierti il fiato; iniziamo bene con una portata di stinco e verdure di contorno, eccellente la birra da pagare a parte, non compresa nel pacchetto. Veniamo intrattenuti da una coppia di ottimi ballerini.

I TETTI CI GUARDANO

Dopo la prima colazione in albergo, stile assalto degli apache, causa il locale troppo piccolo per ospitare 80 persone in un solo momento, partiamo con il nostro gruppo facendo la prima sosta a COZIA per visitare il suo Monastero del XIV secolo, considerato uno dei complessi storici e d’arte più antichi in Romania; purtroppo ha iniziato a diluviare, ma noi prima di risalire sul pullman , entriamo in una cappella vicino, per accendere una strana candela lunghissima e gialla in un’acqua che le fa galleggiare, come dice Oscar.

Arriviamo a SIBIU designata capitale europea della cultura 2007, si visita volentieri a piedi, attraverso gli angoli più affascinati di questo fiabesco borgo transilvanico. “Mamma ci sono i tetti con gli occhi” nella Piazza Grande! Nella Piazza Piccola invece sono io a fare i “capricci” per non passare sul ponte delle bugie… magari cede al mio passaggio! Per giungere alla imponente chiesa evangelica in stile gotico del XIV con il suo organo, il più grande della Romania, ci avventuriamo tra casse, cavi, vigili, band di ragazzi e il palcoscenico, in preparazione per un mega festival rock, facendoci sgridare dallo staff tecnico… tutta colpa della guida, cercava una scorciatoia.

Non poteva mancare durante il tempo libero, un gelatino: “Mamma costa pochissimo! Solo 3 Lei per 2 gusti!” equivalenti ai nostri 0,66 centesimi. Cena a SIBIEL, più che in un ristorante, sembrava di mangiare in casa di qualcuno. Pernottiamo all’Hotel Ramada, dove fino a notte fonda si è festeggiato un matrimonio, data una sala ricevimenti immensa e strapiena di prelibatezze, “guardare e non Assaggiare”.

IL MITO DI DRACULA IMPERA

Oramai il gruppo si sta affiatando e il mio ometto per fortuna, conosce un ragazzino, Jacopo, in viaggio con i nonni, si terranno compagnia per i futuri giorni. Sosta a BIERTAN, ubicato nel distretto di SIBIU, nella regione storica della Transilvania, il villaggio è stato fondato da coloni sassoni nel XII secolo e l’edificio principale è una grande chiesa, patrimonio dell’UNESCO. Oscar rimane affascinato nel vedere dei pastori in giro serenamente nella viette, con pecore al seguito, e molti carri trainati da cavalli usati come mezzi di trasporto anziché le automobili: un tuffo nel passato.

Passando sotto la Torre dell’Orologio, alta 64 metri, entriamo a SIGHISOARA città natale del celebre VLAD l’Impalatore, noto come IL CONTE DRACULA; è conservata intatta la sua cittadella, dichiarata anche lei patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, con mura, strade e vicoli. Avendo finalmente un po’ di tempo libero, ci allontaniamo dal gruppo e facciamo scorta di souvenir dedicati esclusivamente a Dracula; io ovviamente non posso non acquistare una camicetta tipica presso una bancarella di alcune Zingare.

Pranziamo alla Casa Vlad Dracul, una trattoria con qualche suggestione dell’epoca e immagini del conte… ovviamente selfie a go go; ci sconsigliano di visitare le stanze adibite a museo (baracconate ridicole), restiamo molto delusi, dunque ci accomodiamo per assaggiare i loro piatti tradizionali. Dovevate vedere le nostre facce quando c’è stata servita una gustosissima minestra di legumi, quanta cipolla oimè, all’interno di un cilindro di pane ( a noi sembra una pentola); ovviamente il pane va mangiato man mano, altrimenti la colata lavica è assicurata.

Questo tour ci permette di vedere molte città, però a ritmi incessanti, anche se io e Oscar siamo abituati a ben peggio.

Eccoci a TARGU MURES per un breve giro panoramico, rinomata per le sue piazze circondate da edifici, tra cui la Prefettura e il Palazzo della Cultura; essendo domenica non vi era aperto nessun negozio, che amarezza per tutte le donne del gruppo. Veloce tappa in un bar, dove come da rituale il mio signorino si concede un gelato… ha una piccola “incomprensione di lingua” con la signora del bar,( per via del costo del gelato in base ai gusti) … non parlate a mio figlio con quel tono, divento una furia!

Pernottiamo all’Hotel Metropolis a BISTRITA, ed avendo circa un paio d’ore di relax, quale scelta migliore usufruire della magnifica piscina e zona SPA ( ovviamente Oscar e Jacopo non perdono l’occasione).

LA PACE NON E’ ASSENZA DI GUERRA E’ UNA VIRTU’

Durante i lunghi viaggi in pullman, dai finestrini resto davvero incantata nel vedere paesaggi che mai mi sarei immaginata in Romania, in particolar modo infinite distese di campi di girasoli, nei pressi di incantevoli villaggi e, dulcis in fundo, sui pali della luce i nidi delle cicogne.

Questa giornata sarà dedicata completamente alla visita dei Monasteri della Bucovina, di Voronet ( strepitoso l’affresco del “Giudizio Universale”), di Moldovita e infine di Sudedita; vi erano molte suore, soprattutto giovani in questi conventi, che vendevano candele o chiedevano l’elemosina per la ristrutturazione del monastero. Certo che pregare e vivere in questi luoghi, porta alla pace interiore.

RADAU per riposare presso l’hotel Geralds; essendo a buffet la cena, ci rimpinziamo di pasta al pomodoro!

I PAESAGGI MUTANO

Ci aspetta il giorno di viaggio più lungo, circa 350 kilometri, attraverso la imponente catena dei CARPAZI e le GOLE DI BICAZ con pareti verticali da stringersi fino al punto d’assumere l’ aspetto di muraglie di calcaree, dove abbiamo avuto modo di passeggiare, seppur per poco tempo, in un clima fresco e soleggiato, in mezzo a bancarelle di cordialissimi venditori.

Purtroppo, a causa di un caffè, il mio stomaco viene messo ko, e resto devastata in pullman a dormirmela, mentre Oscar e i nostri amici si godono lo spettacolare LAGO ROSSO detto anche Lago assassino, per le varie leggende a lui ispirate per il suo insolito colore.

Fortunatamente due malox han fatto miracoli, e presso la fortezza Miko a MIERCUREA CIUC, mi godo la festa medievale con musica ad archi ( un trio di ragazzi molto bravi, gli acquisto il cd musicale) e degustazione vini con stuzzicherie annesse… finalmente una sorta di aperitivo! Disgraziatamente si è messo a piovere e corriamo all’ hotel Fenyio per cenare; unico ricordo 2 cordon bleu divorati in una frazione di secondo dai baldi giovini, e non solo, dato che io a pranzo avevo saltato.

TAPPA OBBLIGATORIA

BRASOV: Cittadella medievale circondata da mura costruite nel XV secolo con eleganti edifici pubblici barocchi e case decorate di chiara impronta tedesca. Bellissima, affascinate, pittoresca, Viva, chi più ne ha più ne metta! La Chiesa Nera Biserica Neagra, è l’edificio più imponente della piazza, con la facciata annerita per un incendio del 1689; sfortunatamente non possiamo vederla come si deve, in quanto stava per iniziare la messa in tedesco. 15 minuti di cammino, sotto un sole piacevolissimo, per giungere al Quartiere di Schei con la Chiesa Sfantul Nicolae, io e il mio signorino restiamo fuori ad aspettare il resto del gruppo, l’odore di cantina che c’era al suo interno, era per noi insopportabile. Oscar nell’attesa corre in un mini supermercato, e tutto esultante trova la Fanta Dragon… una breve storia da raccontare: Angelo, un mitico romano in tour con noi, aveva gasato i ragazzi con questa bibita, irreperibile in Italia… e … finalmente l’avevano trovata! Durante il pranzo a base di vari tipi di carne (non ne possiamo più di mangiarla, buona ma anche basta) hanno brindato per questo ritrovamento!

I nostri fanciulli, restano un po’ “sbalorditi” nel vedere la prima scuola romena del XV secolo ( a me personalmente ricordava il libro Cuore) dove la simpatica guida locale, paragona le comodità di oggi, tablet, Pc, calcolatrici, quaderni, lim con lavagna, gessetti, banchi di legno, pallottoliere, lavagnette. Direi che una cosa del passato servirebbe da riportare al presente: il bastone per le percosse sulle mani, utilizzata quando gli alunni mancavano di rispetto ai maestri o sbagliavano ad eseguire i compiti assegnati.

IL POSSENTE MANIERO

Finalmente vediamo con i nostri occhi, che svetta minaccioso, il Castello di Bran a BRASOV, monumento nazionale della Romania, che ha ispirato la descrizione del Castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker; ma non è la vera rocca storicamente appartenuto a Vlad III Tepes di Valacchia. Il vero castello Dracula è l’oramai distrutto Castello di Poienari, ed è per questo motivo che il romanzo e la storia si intrecciano, mescolando superstizioni e leggende. Situato in una posizione strategica, che a quei tempi, permetteva di stare in guardia su entrambe i lati della vallata e la pendenza delle pareti a picco roccioso su cui sorge. Saliamo molteplici gradini e varchiamo l’ingresso, dove ammiriamo gli arredamenti d’epoca, ma non originali, di Re Ferdinando, la Regina Maria di Sassonia e la principessa Ileana. Nonostante i molti turisti, in particolar modo americani, giriamo serenamente anche il cortile sottostante, dove avvenivano spettacoli teatrali, goduti dalle balconate sovrastanti. Come volevasi dimostrare intorno al castello, il borgo di Bran, è divenuto una sorta di parco di divertimenti con bancarelle straripanti di souvenirs dedicati ovviamente al Conte. Non ci siamo fatti abbindolare dalle cianfrusaglie … “va dove ti porta l’olfatto Oscar”… e acquistiamo il kurtoskalacs torta a camino per la sua forma, una sfoglia sottile lievitata zuccherata e arrotolata attorno ad un cilindro di legno; noi divoriamo (alla fine nauseati ) in pochi minuti quella al cioccolato, anche se credo che quella con gli zuccherini sarebbe stata migliore, ma il mister non mi ha dato retta, come sempre.

Nessun brivido di paura, se non per la fredda giornata, si rientra in hotel New Montana a SINAIA, i due ragazzi ovviamente hanno approfittato della piscina e soprattutto della sauna; cena a buffet… piuttosto scarsa e di bassa qualità.

IL CASTELLO DEI PRIMATI

Pochi minuti di pullman e rimaniamo estasiati dal Castello di Peles a SINAIA, residenza estiva di Re Carlo I che sorge su un’altura dei Carpazi (ottima location per gli amanti dello sci), inaugurato nel 1883; penso sia difficile poter descrivere la molteplicità di dipinti, mobili, armi e armature, tappeti orientali…sfarzoso e lussuoso diviso in 160 stanze di cui 30 bagni (nessun problema per gli ospiti). Sghignazziamo perché, mentre la nostra guida spiegava, gli addetti alle pulizie continuavano a spolverare con il piumino. Farlo a struttura chiusa no?

BUCAREST LA PARIGI DELL’EST

E rieccoci tornati al punto di partenza, Bucarestl’Arco di Trionfo, l’Ateneo Romeno, la Piazza della Rivoluzione… stimolante e incantevole visita del Museo del Villaggio, un’esposizione permanete che si estende su una superficie di 14 ettari con 380 monumenti, 60.000 oggetti, 250.000 documenti relativi alla vita di villaggio della tradizione rumena. Edifici originali prelevati nel loro ambiente naturale e inseriti in uno spazio virtuale: uno spaccato della vita vissuta nelle campagne rumene tra il XVII e il XX secolo. Grazie anche alla presenza di persone con abiti d’epoca, sembra davvero di essere catapultati nel passato!

Hard Rock ci aspetta per un mega… no, no, no… niente hamburger… no, no, no… paradossale… ancora minestra! Pazzesco, delusione TOTALE, Oscar e il suo amico arrabbiati e tristi, prendono un paio di patatine almeno, di contorno alla cotoletta, ovviamente da pagare a parte. Oscarino resta sbalordito dagli interni dell’ hard rock café… io dall’angolo dedicato al mio Re del Pop; il giubbotto di “Thriller” aveva la protezione rotta, sacrilegio! Comunque l’hard rock resta sempre rock!

Visita all’imponente Palazzo del Parlamento, il secondo al mondo per la sua grandezza. Posso solo confermare alcune parole scritte da altri tpc “si percepisce il delirio di onnipotenza di dittatori ormai sconfitti”. Piccolo aneddoto, Michael Jackson, durante una visita, si affacciò alla finestra di esso dicendo “Ciao Budapest” anziché Bucarest… che figura Mondiale!

Ultima cena con tutto il nostro gruppo che ci ha coccolato per una settimana, presso il ristorante Pescarus, ottimo cibo e piacevolissimo spettacolo folcloristico incluso.

Abbandonati oramai tutti i pregiudizi, ultima mattinata in quel di Bucarest… concludiamo con la sosta “idrica” (in tutta la Romania abbiamo sempre sborsato 1 Lei per farla!).

Mamma e figlio esausti per i kilometri a piedi e dopo un panino al classico Mc Donald, salutano la terra rumena… LA REVEDERE!

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