La Provenza durante la fioritura della lavanda

I coloratissimi campi di lavanda, i paesini arroccati, l'ocra. Una tavolozza di colori
Scritto da: Pilusoro
la provenza durante la fioritura della lavanda
Partenza il: 29/06/2017
Ritorno il: 02/07/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Anni fa ho iniziato a creare una lista di “cose da fare prima di passare a miglior vita”. Non ho voluto inserire luoghi da visitare ma esperienze da vivere. Una di queste era vedere la fioritura di lavanda in Provenza. E così dopo un paio di anni, eccomi nel mio salotto, il mio luogo magico dove nascono tutti i miei viaggi.

29.06.2017

Si parte alla buon ora, la Provenza non è poi così vicina e ci vorranno almeno 6 ore in auto. Un po’ di traffico nei dintorni di Torino e scendendo dal Passo del Monginevro. Passando tra vallate di frutteti arriviamo così per pranzo a Sisteron. Pioviggina ma non ci facciamo intimidire e saliamo verso la cittadella. Entrando nel Castello (€ 6.50/pp), una grandiosa fortezza su uno sperone di roccia, passeggiamo tra le rovine, saliamo nelle torrette e abbiamo una bellissima vista sulla città. Scendiamo in centro e riusciamo a trovare un bar aperto a fatica. Alle 14 le cucine sono chiuse ovunque. Dopo un hamburger veloce riprendiamo la strada per Valensole. Dopo una mezz’oretta prendiamo la D4 e poi svoltiamo sulla D15 per raggiungere la nostra Guesthouse…ma ecco davanti a noi i primi campi di lavanda. Fermiamo subito l’auto e passeggiamo tra le “onde” di lavanda. Il profumo è inebriante. Quello che mi stupisce di più è il ronzio di migliaia e migliaia di api intente a passare di fiore in fiore. Non mi considerano neanche mentre passeggio e mi godo il momento, immersa nei fiori di lavanda. La Guesthouse La Guerine (€ 95.-) è fantastica. Si trova in una zona isolata tra campi dorati di grano. Un vecchio casale in pietra con piscina. Il proprietario è molto gentile e decidiamo di fermarci a cena (€ 25.-/pp). Viene preparato una tavolata in salotto così ceniamo con tutti gli altri ospiti. Una serata molto piacevole.

30.06.2017

Sveglia alle 6.00, guidiamo fino a Valensole per poi prendere la D8 dove troveremo i migliori campi di lavanda di tutta la Provenza. Questa strada tra l’altro è poco battuta quindi ci possiamo sbizzarrire a scattare foto su foto senza nessuno in giro. Il cielo azzurro e i colori di prima mattina rendono il tutto magicamente fantastico. Prendiamo la D6 per vedere altri campi (più affollati) per rientrare a La Guerine per colazione. Proseguiamo il viaggio e raggiungiamo in un’ora il primo di moltissimi paesini arroccati: Saignon. Giriamo per le viuzze fino in cima per goderci una bella vista a 360°. Ripartiamo poi alla volta di Buoux, nella speranza di trovare un ristorantino per pranzo, invece dieta. Il paesino è proprio piccolo e quindi si fa la “fame“. Cerchiamo il Forte ma non c’è traccia. Riprendiamo la strada e dopo 10 minuti ad un incrocio troviamo le indicazioni per il famoso Forte. Posteggiamo l’auto, le indicazioni segnano una decina di minuti prima di raggiungere l’entrata (€ 5.-/pp). Oddio le indicazioni non sono incoraggianti, sembra che per accedere bisogna essere degli sportivi professionisti equipaggiati come per scalare l’Everest. Non ci facciamo spaventare ed iniziamo la salita. A dire il vero è un bel sentiero nel bosco, niente di così estremo. Si passeggia tra le rovine del Forte, muri in pietra, una chiesetta diroccata in mezzo al verde sullo strapiombo. A scendere prendiamo il percorso alternativo seguendo le frecce bianche sul terreno che indicano una scalinata a spirale scavata nella roccia. Continuiamo in direzione di Bonnieux e ci fermiamo subito a gustare un bicchiere di rosé fresco su un bel terrazzo per goderci la vista. È inutile, sembra che oggi non riusciamo proprio a mangiare fuori dagli orari “classici”. Dopo aver visitato il paesino è la volta di Mènerbes, niente, questa Provenza è tutto un sali e scendi. La giornata finisce così a Coustellet dove abbiamo prenotato un alberghetto, l’Hotel Les Oliviers (€ 74.-) e finalmente ci gustiamo una cena con cozze e tartare.

1.07.2017

Iniziamo la giornata con croissants e pain au chocolate per partire carichi per la prima tappa della giornata: il villaggio de Bories (€ 6.-/pp). Si tratta di un villaggio completamente restaurato di abitazioni (stile igloo mi verrebbe da dire, anche se vengono descritte come alveari a ragione) con muri a secco. Piccole e perfettamente in piedi senza il minimo utilizzo di cemento. Un tempo venivano utilizzate come abitazioni, magazzini e stalle per chi veniva da “fuori” a coltivare queste terre. È veramente difficile credere come si potesse vivere in così poco spazio, soprattutto durante le stagioni fredde. Ripartiamo verso la meta più fotografata (credo) di tutta la Provenza: l’Abbazia de Sénanque celebre per il grande campo di lavanda. Ad essere sincera non mi ha affascinato, probabilmente perché il campo di lavanda non è ben tenuto (a Valensole sono molto ma molto più belli) e per la quantità infinita di bus, auto, gente e casino che la circonda. Ma bisogna sicuramente vederla. Poco distante si trova Gordes un altro bellissimo paesino arroccato (come avrete capito “arroccato” è la parola principe del viaggio). Si posteggia ai piedi del villaggio (€ 3.-) per poi salire tra le sue decine e decine di viuzze. Pausa pranzo con una buonissima (e impegnativa dato che l’ho scelta ai formaggi) crêpe salata. Si continua per Roussillon, il paesino dell’ocra. Strade e stradine pieni di negozietti e poi via a percorrere il sentiero dell’ocra (€ 5.-/pp). Da buoni camminatori scegliamo di percorrere il percorso lungo (50’ ma per niente faticoso) per trovarci quasi da soli ad ammirare la tavolozza di colori che Madre Natura ha creato. Si va dal bianco al giallo, dall’arancio per passare al rosso. Fantastico! Con il cielo azzurro da sfondo il paesaggio è molto fotogenico. Proseguiamo per Sain-Saturnin-lès-Apt un paesino di campagna consigliato dalla Lonely per il mulino fotogenico. Oddio, il mulino sì c’è ma di fotogenico ha ben poco. Carino ma malconcio. Concludiamo la giornata ad Apt, cittadina che ha poco da offrire, ma come base più economica non è male. Soggiorniamo a Le Palais in centro (€ 80.-).

2.07.2017

È giunta la fine della vacanzina quindi partiamo in direzione casa ma prima facciamo tappa al famoso Colorado Provençal (€ 5.- posteggio/entrata) subito fuori Rustrel. Anche qui decidiamo di fare il percorso lungo (1h30) e ne vale assolutamente la pena. Le pareti di Ocra sono vere e proprie montagne e ci si può salire: arancio, rosso, giallo e pure viola. Dopo di chè, niente, si ritorna a casa con i ricordi di lavanda, profumi, api e paesini arroccati J. Per chi volesse maggiori info mi trova sulla mia pagina fb “La Pilu è sempre in giro”. Buon viaggio! Alla prossima avventura.

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Lavanda a Valensole

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Campi di grano

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Lavanda a Valensole

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Gordes

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Roussillon

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Ocra

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Viuzze

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Forte

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Rustrel



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