Bretagna in senso orario

Un tour tra Morbihan, Finistère, Cotes d’Armor e Rennes alla scoperta di complessi megalitici, borghi medievali, strade che corrono lungo istmi spettacolari, vecchie basi sottomarine e sentieri a picco sul mare
Scritto da: maddainviaggio
bretagna in senso orario
Partenza il: 12/03/2017
Ritorno il: 19/03/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Volo Easyjet da Malpensa domenica mattina, destinazione Nantes. Ritiriamo la Panda prenotata tramite Europecar presso Thrifty (solo 139 euro per l’intera settimana) e iniziamo il nostro giro della regione intorno all’ora di pranzo. Decidiamo di spostarci subito verso ovest, tralasciando la visita della città (Nantes sarà per una prossima volta…) e dopo circa un’ora di strada siamo a Saint-Nazaire, alla foce della Loira, sotto la pioggia battente.

Andiamo a visitare la base sottomarina di Saint-Nazaire, che è una delle cinque basi navali per sottomarini costruite dalla Germania nazista sulla costa atlantica della Francia occupata durante la seconda guerra mondiale. Ci rendiamo subito conto che siamo ancora in piena “bassa stagione” e il museo è chiuso, ma si può accedere liberamente al bunker degli U-Boat. Almeno qui siamo al riparo dal diluvio! Riprendiamo la macchina che abbiamo parcheggiato vicino al porto e proseguiamo lungomare per fare qualche foto alle “pècheries”, sorta di trabucchi disposti lungo le grandi spiagge della città. Piove ancora, siamo di nuovo in macchina e decidiamo di dirigerci direttamente verso Vannes, la sera abbiamo prenotato una camera nei dintorni della città. Costeggiando da un lato il parco nazionale di Brière e dall’altro la zona umida delle saline di Guérande, arriviamo a Vannes intorno alla metà pomeriggio. Finalmente sta spiovendo, possiamo fare una bella passeggiata al porto turistico e nella città vecchia, dove si trovano case a graticcio e bei palazzi signorili. Il B&B prenotato per la notte si trova a Séné, a circa 10 km dalla città, sul golfo del Morbihan, a pochi passi dalla spiaggia di Mustérian. La Chambre d’Hotes Ty Mezad (65euro B&B) è una casa privata, gestita da una simpatica signora che ci accoglie calorosamente. Da ricordare che generalmente in queste soluzioni di alloggio viene accettato solo pagamento in contanti. Prendiamo possesso della nostra camera , un po’ “old style” ma comoda e accogliente, riceviamo tutte le informazioni, le chiavi di casa e usciamo nuovamente: dopo pochi minuti di passeggiata siamo sulla spiaggia al tramonto: le nuvole se ne sono andate e ci godiamo dei magici colori sul mare. Per la cena dobbiamo tornare a Vannes; sul porto ci sono locali aperti e decidiamo per una tradizionale crèperie (Crèperie du Port, locale molto accogliente, non troppo grande)dove accompagniamo le galettes salate e le crèpes dolci con dell’ottimo sidro, ça va sans dire!

2° giorno

Dopo un’ottima colazione, ci riprendiamo il nostro viaggio verso ovest intorno alle 9.00 e dopo solo mezz’ora di strada facciamo già una tappa: arrivando ad Auray scopriamo che è giorno di mercato. La giornata è splendida, la città molto carina e vale una breve tappa. Curiosiamo un po’ tra le bancarelle, facciamo una passeggiata fino alla piazza principale, scattiamo qualche foto e siamo pronti a ripartire dopo circa un’ora di sosta.

Qualche altro chilometro e siamo a Carnac: già dalla strada si vedono i primi Alignements. Infatti, il paese è noto per il complesso megalitico (tra i maggiori al mondo), che comprende i vasti campi di menhir disposti su una decina di file in località Ménec (luogo del ricordo), a un chilometro dall’abitato, a Kermario (luogo dei morti) e a Kerlescan (luogo dell’incendio), nonchè i dolmen (situati in massima parte a Kermario). Noi ci fermiamo a Ménec e passeggiamo tra le file di menhir (che in quest’area sono più di 1000) punteggiate dal giallo delle ginestre. Tutta la campagna bretone in questa stagione è sfumata di giallo, infatti ci sono tantissimi alberi di mimosa in piena fioritura e, soprattutto lungo la costa, le ginestre, appunto. Il che, unito alla scarsissima presenza umana, rende l’ambiente particolarmente fotogenico! Abbiamo voglia di vedere il mare e prendiamo la strada che conduce alla punta della penisola di Quiberon, alla Grande Plage. Una bella strada percorre i 14 km della penisola che in alcuni punti diventa un istmo e si hanno la spiaggia e il mare da entrambi i lati. Veramente spettacolare!

Prossima tappa: Pont-Aven, a circa un’ora e mezzo di viaggio. Lasciato il Morbihan, siamo in Finistère. Questo piccolo borgo, sulle rive dell’Aven, deve la sua fama alla scuola di pittori che ebbe come maestro Gauguin e che a partire dal 1870 divenne una vera colonia di artisti. A tutt’oggi le gallerie d’arte abbondano e fanno rivivere quello stesso spirito bohémien. Si può fare una bella passeggiata lungo il fiume, incontrando i paesaggi immortalati da Gauguin, mulini ancora attivi e chiuse. Pont-Aven è conosciuta anche per i suoi biscotti ed entrando in paese si vede subito la fabbrica più famosa ,Traou-Mad. Noi in realtà siamo irresistibilmente attratti dalla bellissima cioccolateria della Maison Larnicol e ci concediamo una merenda tutta dolce! La tappa successiva la facciamo a Concarneau, per visitare almeno la Ville-Close all’interno dei bastioni medievali. La Rue Vuaban attraversa tutta la cittadella ed è costeggiata da belle case e negozi carini. In piena estate deve essere davvero piena di gente, ma in questa stagione si passeggia in tutta tranquillità. Vogliamo essere alla Pointe du Raz prima del tramonto, così ripartiamo presto e arriviamo alla punta più occidentale della Francia continentale giusto in tempo per goderci gli splendidi colori del calar del sole. Il parcheggio è a circa 1 km dalla punta, la passeggiata è bellissima e siamo tra i pochissimi visitatori in questa serata primaverile. Arriviamo al faro in tempo per fare le immancabili dalla scogliera alta circa 70m, verso il faro quadrato dell’Île de la Vieille e più in fondo l’’Île de Sein. Il mare di Iroise sotto di noi non è particolarmente arrabbiato questa sera, ma lo spettacolo delle tempeste che battono su questa scogliere deve avere un fascino incredibile! Alla nostra destra, la Pointe du Van con la Chapelle de Saint-They dove andremo domani, sperando ancora in una bella giornata. Ora siano stanchi, il vento è fresco e abbiamo vissuto una giornata pienissima: raggiungiamo il B&B Chambres de la ville D’Ys prenotato per le prossime 2 notti a Cléden-Cap-Sizun (a 8 km dalla punta). Troviamo una camera molto accogliente, un’ospite gentile e disponibile, la possibilità di parcheggiare l’auto davanti casa: tutto perfetto! Per trovare un ristorante aperto però dovremo andare fino a Audierne… poco male, si tratta di meno di mezz’ora di strada. La cittadina di pescatori è quasi deserta in questo lunedì sera, ma abbiamo avuto l’indicazione di un ristorante aperto subito dietro l’ufficio turistico… e infatti! Terminiamo la serata con una buonissima zuppa di pesce in un ambiente caldo e rilassato.

3° giorno

Non si può cominciare meglio di così: ricca colazione con dolci e confetture fatte in case e il sole che già illumina la giornata! Come già deciso ieri sera, torniamo verso il mare: prima una sosta alla magnifica spiaggia della Baie des Trépassés, poi una bella passeggiata alla Pointe du Van, tra gli ajoncs fioriti e il blu del mare, davvero splendida! Sosta per il pranzo a Dournenez, dove compriamo formaggi e baguette al mercato e ci sediamo a goderci il sole sul lungomare, in compagnia degli immancabili gabbiani. Proseguiamo verso la penisola di Crozon, che si protende nel mare proteggendo la baia di Brest. Dopo un caffè a Morgat, che come tutte le stazioni balneari è in questo periodo praticamente deserta, ci spingiamo fino alla Pointe de Pen Hir, un altro affascinante promontorio aspro e roccioso. Purtroppo il sole è stato soppiantato dalle nuvole e i colori e la visibilità non sono più quelli di ieri e della mattinata, quindi non ci attardiamo molto e ripartiamo in direzione Quimper. Tappa a Locronan: dicono meraviglie di questo borgo medievale, ma noi ne siamo abbastanza delusi. Probabilmente sarà bellissimo con le luci natalizie o in piena stagione, con i negozietti e i locali aperti, ma ci sembra un po’ triste in questa serata di marzo e pensato soprattutto a fini turistici.

A Quimper, nella piazza della cattedrale, ci aspetta un’amica con cui passiamo una bellissima serata, prima a passeggio per la città – la più bretone delle città bretoni, dicono… – quindi davanti ad un aperitivo al bar “Les Cariatides”, ricavato in uno degli edifici più antichi di Quimper, e per finire con delle indimenticabili galettes alla crèperie “Le Vieux Quimper”, scelta con cognizione di causa da chi in questa città è nato e cresciuto (e parla bretone!). Non potevamo sbagliare, in effetti, e nemmeno il sidro ci delude!

A luglio a Quimper si svolge il Festival de Cornouaille. Fortemente raccomandato da chi conosce la musica e le danze della regione: è sicuramente più interessante del baraccone commerciale del Festival Interceltico di Lorient…

4° giorno

Ci spostiamo sulla costa nord e passiamo la mattinata a Roscoff, che merita una visita. Poiché la troviamo piacevole, decidiamo di fermarci anche a pranzo in un ristorante che guarda il mare, concedendoci un bel piatto di “moules -frites” (cozze e patatine). Dopo pranzo, passeggiata sul lunghissimo pontile che consente l’imbarco ai traghetti (quelli per Belle Ile, per esempio) anche quando la marea, come oggi a quest’ora, è bassissima. Lo spettacolo delle imbarcazioni colorate appoggiate sulla spiaggia, apparentemente lontanissime dal mare, non cesserà mai di stupirmi e affascinarmi, anche se so che fra qualche ora galleggeranno di nuovo. Il resto del pomeriggio lo impegniamo nel trasferimento verso Pontrieux (Co^te d’Armor) dove abbiamo prenotato le prossime due notti. Strada facendo, ci sarà tempo per una breve “pausa caffè” a Locquirec. Arrivando a Pontrieux troviamo una piacevole cittadina tranquilla e un B&B (Chambres d’Hotes Saint Yves) molto particolare, gestito da una simpatica coppia. La casa si trova in un edificio del XIX secolo sulla via principale, a cui è stata annessa una vecchia macelleria: il risultato è una disposizione particolare degli ambienti ed è molto carino, con sala comune al piano terra con camino d’epoca e giardino a disposizione nella bella stagione. La mattina la colazione avrà stampo bretone, con crèpes e far breton.

5° giorno

Nebbia! Già ieri il sole latitava, oggi nuvole basse e umidità… Peccato, perché il percorso lungo il Sentiero dei Doganieri sulla Costa di Granito Rosa è veramente bellissimo e ci dispiace non riuscire a goderne appieno i colori e i paesaggi. In compenso il sentiero è quasi deserto, in molti tratti siamo solo noi… e i gabbiani! Passeggiamo per tutta la mattina, ogni tanto si schiarisce un po’ e… via! a scattare foto! Picnic sulle rocce a picco sul mare in una baia lungo il sentiero, poi riprendiamo la macchina per dirigerci a Plougrescant: visita “obbligata” a Castel Meur, la casa tra le due rocce, una delle immagini più note di questa parte della Bretagna. Cena sul porto di pescatori di Paimpol, molto carino, in uno dei tanti ristoranti che offrono specialità di pesce.

6° giorno/7°giorno

Lasciamo Pontrieux abbastanza presto perché vorremmo arrivare a Betton (nei dintorni di Rennes) per l’ora dell’aperitivo (così abbiamo concordato con gli amici che ci ospiteranno per le ultime due notti), ma passando prima per Saint-Malo e poi per Dinan. Entrambe le cittadine valgono la sosta: Saint-Malo per l’imponenza dei suoi ramparts e la vista sul mare e sull’estuario della Rance, Dinan per il centro medievale ben conservato, strade di ciottoli e case a graticcio che ne fanno uno dei più bei borghi di Francia. Quando arriviamo a Betton ci aspetta una grande quantità di gamberetti, delle deliziose capesante e del buon vino… E naturalmente tante chiacchiere con gli amici! Con loro passeremo anche tutto il sabato, per poi tornare a Nantes per il volo di rientro domenica mattina. Ho già visitato Rennes in occasioni precedenti, è una bella città, vivace come tutte le città universitarie e con un centro che offre varie cose da vedere: case a graticcio medievali e il bel palazzo del parlamento. Il Marché des Lices, il sabato mattina, vale la visita!

Con questa tappa si chiude il cerchio del nostro tour della Bretagna, che nonostante le numerose visite continua a entusiasmarmi, indipendentemente dalla zona o dalla stagione. Anche questa volta, seppure molto soddisfatta dal giro fatto, avrei voluto trattenermi di più e so che ci sono ancora tanti angoli della regione che devo scoprire.

Quindi… alla prossima!



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