Riga, Vilnius e tanti bei paesaggi
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9 AGOSTO
Adoro preparare la valigia per scoprire una nuova parte di mondo! Questa volta abbiamo deciso di visitare un angolo di Europa nuovo: Lettonia e Lituania, da Riga a Vilnius on the road!
Partiamo quindi al mattino presto e da Bergamo raggiungiamo Riga; alle 15.30 locali (il fuso è di un’ora in avanti rispetto all’ora italiana) siamo in ostello Two wheels, in Balozu iela. Carino, pulito e con personale ospitale e disponibile, unica pecca è la distanza dal centro città, più di venti minuti a piedi, ma per questo non ci scoraggiamo, anzi, sistemate le cose in camera si parte per dare una prima occhiata al centro di questa “piccola” capitale. Già mi piace! Camminiamo un po’ pregustando un’atmosfera rilassata e serena che ci accompagnerà per tutta la vacanza. Non può mancare la tappa all’ufficio informazioni, rifornendoci di mappe e guide. Seconda tappa per mangiare qualcosa, ci sediamo all’esterno ad un ristorante in Ratslaukums (piazza del municipio), ordiniamo una grigliata mista di carne e pesce. Un ottimo primo pasto, i prezzi sono un po’ più bassi di quelli italiani.
Questa sera ci dedichiamo a un momento culturale, nel pomeriggio abbiamo comperato i biglietti per un concerto di orchestra e organo nel Rigas doms (duomo di Riga). Questo concerto è stato da pelle d’oca, veramente molto bravi: notiamo che il pubblico è numeroso e molto vario, dai giovani agli anziani alle famiglie e gruppi di studenti, la cultura della musica in Lettonia è molto diversa dalla nostra, qui le persone vivono la musica suonata nella loro quotidianità.
Finito il concerto, molto stanchi, ci dirigiamo verso il nostro alloggio, facendo un giro alternativo vediamo e fotografiamo il primo tramonto sul fiume Daugava con il controluce di ponti e dei grattacieli, che colori! E notiamo in questo bellissimo momento un uomo che fa “snowboard d’acqua”, che figata! Anch’io anch’io anch’io J
Buonanotte Riga!
10 AGOSTO
Buongiorno, è giorno dalle cinque circa, anche a metà agosto le giornate sono ancora molto lunghe e oggi la temperatura è perfetta per visitare la città.
In mattinata cominciamo il nostro giro da Rigas pils (castello di Riga), per passare dalla Sapju Dievmates baznica (chiesa dell’Addolorata), dai Tris Brali (tre fratelli), allietati dalla musica di corno e bombardino, poi proseguiamo per Sv. Jekaba katedrale (cattedrale di San Giacomo) e Latvijas Republikas Saeima (parlamento). Proseguiamo il nostro giro lungo le mura della città vecchia, ora ci meritiamo un po’ di riposo, magari sedendoci su una panchina in Bastejkalns (parco) con i canali, tante aiuole e il più classico dei ponti con i lucchetti. Qui leggiamo un po’ sulla nostra guida le curiosità riguardo i monumenti che abbiamo visto finora. Continuiamo ora per il Brivibas piemineklis (monumento alla libertà), dove assistiamo al cambio della guardia, poi Kristus Piedzimsanas pareizticigo katedrale (cattedrale della Natività di Cristo), io non sono potuta entrare visto che indossavo i pantaloni corti.
Non si può andare in una città e non passare per il Centraltirgus (mercato centrale), che a Riga è stato ricavato in alcuni ex hangar; qui tra profumi e odori del tutto tipici, cibi e personaggi particolari, decidiamo di pranzare con una zuppa del giorno e una torta salata al formaggio, cose semplici, ma ottime! In questo mercato si trova di tutto, dalla carne, pesce, frutta e verdura ai vestiti ai souvenir, ma soprattutto si può osservare la gente che abita la città nella sua vita quotidiana. Credo che per girare il mercato tutto con calma serva almeno mezza giornata.
Per programmare il nostro pomeriggio ci prendiamo un caffè al Costa Coffee che si trova nel centro commerciale vicino alla stazione dei treni.
Cominciamo salendo sulla cupola della Sv. Petera baznica (chiesa di San Pietro) per poter vedere la città dall’alto, ciò che colpisce subito l’occhio è il tettuccio d’oro della chiesa Ortodossa e la biblioteca dall’altra parte del fiume. E’ sempre bello vedere dall’alto la maestosità di una città! Peccato che proprio ora inizia a piovere, ma non è un problema.
Per visitare il Doma laukums ormai siamo in ritardo (chiude molto presto), allora ci ripariamo in un pub per prendere l’aperitivo, una birra e del pane nero fritto all’aglio, cosa tipica da queste parti: piuttosto pesante, ma buono. Ce lo gustiamo guardando la partita olimpica di pallavolo femminile Italia – Olanda.
È giunta la sera, e servono i pantaloni lunghi, la pioggia ha rinfrescato molto l’aria: ci aggiriamo per la città cercando il nostro ristorante per la cena, trovato! Prendiamo del filetto di tonno e del salmone tenendo delle coperte calde sulle spalle, fuori diluvia. Qui c’è ottima musica dal vivo, cosa molto comune in questi locali, a confermare la cultura musicale radicata in questo popolo. Tornando verso l’ostello ci fermiamo in Ratslaukums dove si trova uno degli edifici più belli della città, Melngalvju nams (casa delle teste nere) per scattare delle foto, nonostante la pioggia del Nord continui a cadere, purtroppo non riusciremo a vedere il tramonto di ieri.
11 AGOSTO
Oggi è una giornata molto bella e il nostro programma prevede di passarla a Jurmala, con i suoi parchi naturali e rinomata zona balneare degli anni che furono; qui si trovano molte ville dei turisti russi, le quali ormai sono sempre meno curate. Questa località si trova a circa 30 chilometri da Riga.
Prendiamo l’autobus per arrivare alla stazione dei treni, e poi da qui con il treno in mezz’oretta giungiamo a Jurmala. Scendiamo alla fermata di Lielupe (località più a est tra quelle che formano il complesso di Jurmala) e ci dirigiamo a piedi verso Jurmalas brivdabas muzejs (museo storico dei pescatori lettoni) che si trova nel Ragakapas dabas parks (parco), che visitiamo velocemente (dopo una difficile conversazione in lettone con la custode) per poi goderci la natura del parco molto bello e pulito. Lo attraversiamo per raggiungere la spiaggia. Che bello camminare a piedi nudi sulla sabbia sottile e fredda del Mar Baltico! Camminiamo anche per un paio di chilometri con i piedi in acqua, ma fare il bagno per noi è impossibile. L’acqua è gelida, ma le persone coraggiose non mancano, infatti c’è chi fa il bagno, chi invece pedala, chi fa nordic walking. Io farei un castello di sabbia. J
Dopo una lunga camminata sul bagnasciuga è giunta l’ora di pranzo nella zona di Majori. Io mi gusto una bistecca di salmone e il mio compagno una generosa porzione di vongole. Oserei quasi dire il pranzo migliore della vacanza!
Per digerire ci godiamo l’aria fresca del Mar Baltico seduti su una panchina lungo la spiaggia (con felpa e giacca).
Finita la nostra pausa esploriamo un po’ l’entroterra, dove la temperatura è più tiepida e ci troviamo nel Dzintaru mezaparks (parco), dove si possono fare tante attività all’aria aperta, qui si trova anche la Skatu tornis, torre di 33 metri, sulla quale decidiamo di salire. Ma… Arrivati in cima, questa dondola, aiuto! Non c’è neanche una gran vista. Abbiamo fatto un po’ di allenamento.
Nel tardo pomeriggio è ora di ritornare in città per un buon aperitivo che gustiamo in Doma laukums (piazza duomo).
Per cena mangiamo degli hamburger in un pub, come digestivo assaggiamo finalmente il famoso balsamo nero, è buono, ma fortissimo!
Siamo molto stanchi, e subito dopo cena decidiamo di andare in albergo, con molta calma. Siamo in Ratlaukums, è molto bella anche in notturna, c’è chi fa foto e chi scrive il diario di viaggio. Questa è la nostra ultima sera a Riga. Quindi ci godiamo ancora un po’ anche Doma laukums e i riflessi delle luci nel fiume.
Buonanotte Riga, splendida città del nord!
12 AGOSTO
Raduniamo le nostre cose e chiudiamo la valigia, non ancora per tornare a casa, ma per spostarci verso Vilnius, pronti a scoprire un’altra città baltica!
Con l’autobus andiamo alla stazione per ritirare la macchina a noleggio che abbiamo prenotato, una bella Polo splendente (c’è la possibilità di spostarsi da una capitale all’altra con autobus o treni, ma abbiamo optato per l’auto per poter fare delle tappe intermedie e vedere altre cose). Salutiamo Riga, è stato un piacere conoscerla! Piccola città, molto pulita, con tanti artisti di strada che suonano della buona musica, del buon cibo e gente tranquilla.
Si parte! Dopo un’oretta e mezza circa siamo al Rundales pils (palazzo di Rundale), una piccola Versailles del Nord. Si può notare che da queste parti il turismo si sta sviluppando poco per volta proprio in questo periodo, l’entrata al castello e giardini costa ancora relativamente poco. Dei giardini notiamo le geometrie e la cura nella loro manutenzione.
Ripartiamo verso la Lituania perché alle 6 del pomeriggio dobbiamo riconsegnare la macchina.
La nostra prossima tappa è la Kriziu kalnas (collina delle croci): centinaia di migliaia di croci infisse nel terreno: grandi, piccole, vecchie, nuove, ognuna con una storia da raccontare. Davanti a tutte si trova la croce che Papa Giovanni Paolo II ha donato a questa terra. In epoca sovietica le croci simboleggiavano la resistenza lituana e per questo la collina fu spianata più volte dalle autorità, ma ogni volta risorgeva più alta. È un luogo pieno di emozioni, da quelle belle a quelle più tetre, c’è chi ha portato una croce per ricordare una persona cara e chi per festeggiare il matrimonio o la nascita di un bimbo.
Mamma mia che strade che abbiamo percorso! Dal castello il navigatore ci ha fatto fare una strada sterrata per più di 20 km, su questa abbiamo anche passato il confine tra i due stati, che strana sensazione. Poi grandi tratti con lavori in corso per la trasformazione da sterrate ad asfaltate e semafori che duravano anche 20 minuti. Alla fine nei dintorni di Siauliai imbocchiamo l’autostrada, ma attenzione: quando meno ve lo aspettate sbuca una rotonda! Lungo tutte queste strade abbiamo potuto vedere colline, foreste, laghi, campagne e godere di angoli di Lettonia e Lituania veramente particolari.
Alle quattro del pomeriggio finalmente troviamo un locale lungo l’autostrada dove mangiare, per me uno sformato di pollo, patate, funghi e formaggio, molto buono, il mio compagno invece del pesce con verdure cotte.
Ripartiamo che siamo in ritardo, il navigatore dice che arriveremo a Vilnius alle sei e mezza; giungiamo al Corner hotel in Sevcenkos gatve tranquillamente, dove riconsegniamo la macchina. Questo è un albergo, non un ostello, ci troviamo molto bene, con colazione abbondante, anche questo un po’ lontano dal centro, circa quindici minuti a piedi.
Chiediamo alla reception cosa possiamo vedere in due orette e poi, come nostro solito, giriamo un po’ dove capita, anche questa città ha degli scorci bellissimi che scopriremo nei prossimi giorni.
13 AGOSTO
Oggi uscita fuori porta: Trakai. Andiamo alla stazione degli autobus, ce ne sono tantissimi! Prendiamo una corriera che avrà trent’anni, ma fa ancora il suo sporco lavoro anche se un po’acciaccata J Trakai è una cittadina che si trova su una penisola a circa 30 minuti dalla capitale. Noi visitiamo il Traku pusiasalio pilis (castello di Trakai), il castello che si trova su un’isoletta collegata alla terra da un ponte di legno: per i miei gusti ci sono troppi visitatori, ma non per questo meno bello. Per goderci il panorama e un po’ di pace ci sediamo su un piccolo ormeggio per pedalò di fronte al castello. La giornata è nuvolosa, ma siamo in un posto che trasmette tranquillità e ce la godiamo per bene. Il castello è stato praticamente ricostruito da zero, infatti era quasi totalmente diroccato e all’interno ci sono esposizioni con manichini della vita all’epoca del granduca e la documentazione riguardante la ricostruzione.
Sul lago ci sono molte barche a vela, credo quasi tutte al servizio dei turisti e qualche piccolo peschereccio.
Dopo aver visto la felicità di due novelli sposi torniamo alla fermata delle corriere, per arrivarci costeggiamo camminando tutto il lago Luka in un ambiente molto tranquillo senza turisti nei paraggi (tranne noi).
Rientrati a Vilnius cominciamo il nostro giro dalla statua di Cernarch Shabad, fondatore della comunità ebraica di Vilnius, per poi attraversare alcune vie del ghetto, dove abbiamo incontrato degli ebrei di ritorno dalla celebrazione del sabato, in giacca e cravatta, ma soprattutto il tipico copricapo. Dopo una tappa all’ufficio turistico per raccogliere delle mappe proseguiamo lungo Didzioji gatve fermandoci a visitare due chiese ortodosse: Sant Nicolas e Sant Paraskeve.
Passando per Literatu gatve arriviamo alla più grande chiesa ortodossa dedicata alla Santa Madre di Dio in Maironio gatve, dove assistiamo alla funzione religiosa, notiamo curiosamente che gli ortodossi si fanno il segno della croce al contrario rispetto ai cattolici.
Attraversando il ponte sul fiumiciattolo Vilnia capitiamo nella famosa Repubblica di Uzupis e lo si nota subito dalle stravaganze che si propongono ai nostri occhi, prima tra tutte l’altalena appesa al ponte su cui si dondolava una ragazza durante il suo addio al nubilato mentre le amiche la spingono. Poco più avanti troviamo la Statua Uzupio angelas, l’angelo protettore di questa piccola Repubblica che ha una sua costituzione, infatti lungo Paupio gatve c’è la traduzione in tutte le lingue di questa stravagante costituzione. Che cosa fantastica! È una costituzione di sani principi, alcuni articoli alquanto bizzarri, ma mai senza senso.
Proseguiamo… È sabato e in giro per la città incontriamo varie coppie di novelli sposi, tutti molto belli, quanti bei vestiti! Alla Bernardinu baznycia (monastero di San Bernardino) assistiamo proprio alla cerimonia religiosa. A dieci passi si trova la Sv. Onos baznycia (chiesa di Sant’Anna).
Dietro a queste chiese c’è il Bernardinu sodas (parco dei Bernardini), il parco dove decidiamo di riposarci per alcuni minuti prima di attraversare Barboros Radvilaites gatve per arrivare alla Katedros aikste (piazza della cattedrale), qui si può entrare gratuitamente alla Arkikatedra bazilika (cattedrale). Nella piazza, distaccato dalla cattedrale si trova il campanile, un tempo torre di guardia lungo le mura della città (purtroppo arriviamo nel momento in cui le visite al pubblico stavano chiudendo).
Nella piazza tutta pavimentata con delle lastre in pietra ce n’è una particolare, la stella dei stebuklas (stella dei miracoli), una volta trovata si deve fare un giro su se stessi in senso orario ed esprimere un desiderio.
Il tutto in una cornice molto affascinante grazie alla luce del tramonto, ne approfittiamo per scattare delle foto.
Il Presidento rumai (palazzo presidenziale) ci aspetta con la sua piazza deserta, domani invece sarà affollata per il cambio della guardia a cui assisteremo anche noi.
Ritorniamo in Pilvere gatve per concludere il nostro giro, anche oggi abbiamo percorso diversi chilometri.
Cerchiamo un posto per la cena, concedendoci prima l’aperitivo con pane fritto, formaggio, involtini di pancetta e calamari fritti, ma il meglio deve ancora venire. Io prendo la zuppa tipica di funghi servita in una ciotola di pane nero (decisamente il piatto migliore di questa vacanza) e il mio compagno Kibinai con patate fritte alla belga.
Stanchi, ma contenti ritorniamo in albergo.
14 AGOSTO
Nella mattinata facciamo un giro per il piccolo e grande ghetto prima di assistere alla cerimonia del cambio della bandiera al Presidento rumai. Cerimonia solenne alla quale partecipano gli uomini di tre corpi militari: marina, esercito e aeronautica. Questi cambiano le bandiere dell’unione europea, della Lituania e della Nato, tutto al ritmo del rullante. Alla fine della cerimonia rimangono due guardie in armatura d’epoca a fare la guardia al palazzo.
Prima di pranzo andiamo sul campanile della Sv. Jonu baznycia (chiesa di San Giovanni), poco distante nel quartiere Universiteto (universitario). Proprio oggi non funziona l’ascensore, e allora forza e coraggio, ma salire i 216 scalini merita davvero! Da quassù si può vedere un panorama a 360° su Vilnius. La luce cambia in maniera velocissima e avvincente.
Prima di andare a pranzo nella Repubblica Uzupis vediamo il Bernardinu kapines (cimitero dei Bernardini) in Zvirgzdyno gatve, atmosfera inquietante vedendo croci e lapidi abbandonate in un ambiente del tutto diverso dai nostri cimiteri. Diciamo che è stata un’esperienza particolare in mezzo a tombe disposte senza criterio tra gli alberi e molte di esse coperte di muschio o cadute a terra.
Forse è meglio andare a pranzo. Come antipasto volevamo una crepe salata, ed invece la cameriera ci consiglia una zuppa del tutto particolare, che tanto per cominciare è fredda, e per di più di color fucsia. Dovevamo dividerla, ma invece se l’è mangiata tutta il mio compagno di viaggio, improponibile! Gli ingredienti sono rape rosse, yogurt, sedano, cetrioli, patate e uova! Poi io prendo trota con verdure al vapore e il mio partner salmone con riso e verdure fresche. Mentre pranziamo il tempo passa da nuvoloso a piovoso e poi sereno.
In questa città ci sono molti punti panoramici, ci spostiamo sulla Triju kryziu kalnas (collina delle tre croci), qui ci sediamo per godere di questo sole e del venticello.
Un altro bel panorama si può vedere dalla Gedimino kalnas (collina di Gedimino) dove si trova la Gedimino bokstas (torre di Gedimino), il bastione su cui saliamo e nel quale si può visitare un’esposizione che racconta della Baltic Way, la catena umana costituita da più di due milioni di persone che collegava Vilnius a Tallinn passando per Riga, dove l’ultima persona si trovava nel punto in cui hanno messo la piastra del “stebuklas”, nominata poco sopra. In quell’occasione estoni, lettoni e lituani vollero mostrare la loro unione nella volontà di indipendenza dall’Unione Sovietica e nella volontà di costruirsi un futuro libero. Futuro che è in sviluppo in questo periodo e sembra che stiano facendo le cose molto bene. Vilnius oggi si è mostrata nelle sue luci e sfaccettature migliori.
Dalla Gedimino kalnas si può notare da una parte la città vecchia e dall’altra quella moderna, tanto verde in entrambe le zone e un’integrazione architettonica molto gradevole.
Un attimo di pausa in Katedros aikste prima di cercare un ristorante per l’ultima cena in questa città.
Qui ritorniamo anche by night per delle foto. Questa piazza illuminata è fantastica, ci sono anche le due colline, di Gedimino e Triju kryziu illuminate. Godiamoci l’ultima sera di questa vacanza.
15 AGOSTO
Ci rimangono solo tre ore da passare in questa città. Ma chi vuole tornare a casa? Siamo al punto panoramico di Subaciaus gatve all’incrocio con Maironio gatve per vedere Vilnius dall’ultima angolazione mancante. Ritorniamo in centro per fare qualche acquisto per poi tornare in albergo e prendere il bus per l’aeroporto, che passa proprio davanti al nostro albergo. È un giorno di festa e la città si è svegliata tardi.
Quando arriva l’ora di partire è sempre difficile. Inoltre è difficile non fare preferenze tra Riga e Vilnius avendole viste così a poca distanza, belle sicuramente tutte e due! Le persone che vivono questi posti sono disponibili e trasmettono la loro quiete. Questo angolo d’Europa del Nord ricco di fascino ci lascia un bellissimo ricordo di giornate passate in maniera rilassata e serena e non dimenticheremo le luci e le nuvole che si sono succedute e ci hanno accompagnato in questa vacanza.