Weekend lungo in provincia di Viterbo
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Quattro giorni a spasso per la Tuscia in provincia di Viterbo tra dolci colline, storia, natura e ottimo cibo.
Si parte in auto dopo pranzo da Bologna e per la prima volta percorriamo la variante di valico che da Sasso Marconi ci porta più comodamente fino a Barberino del Mugello per poi proseguire fino ad Orvieto. Qui usciamo dall’autostrada e dopo una trentina di chilometri raggiungiamo il paesino di Lubriano dove arriviamo all’agriturismo Settimo Cielo. E’ un posto immerso nelle campagne tra ulivi e piante da frutta, la struttura è molto bella, uno stile decisamente rustico con grandi verande e splendidi saloni dove cenare e rilassarsi. Le stanze, molto grandi, sono arredate sempre con un ottimo gusto agreste.
Dopo esserci sistemati raggiungiamo il vicino paese di Bagnoregio dove parcheggiamo l’auto e ci incamminiamo verso il borgo di Civita di Bagnoregio raggiungibile solamente a piedi. Questo caratteristico borgo si trova in cima ad una collina isolata collegata al paese di Bagnoregio da un lungo ponte pedonale. Prima dell’entrata, sul ponte c’è da pagare un biglietto di ingresso di 1,5 euro. Civita è anche chiamata la città che muore per via del suo graduale spopolamento anche se grazie al rinnovato interesse turistico le cose stanno cambiando. Il paese è molto bello e ben curato con strade strette, case con grandi edere alle pareti e bei giardini. La visita del borgo si può fare in un’ora, ma noi decidiamo di fermarci per cena quando le strade si spopolano anche dai turisti e mangiamo in uno dei tanti tipici localini con crostini misti, zuppa di funghi e porcini alla griglia. Comincia a piovere e di sera il paese è veramente morto. Attraversiamo il ponte sotto la pioggia in una atmosfera quasi spettrale e facciamo ritorno all’agriturismo.
Domenica
La colazione del Settimo cielo è casareccia ma poco abbondante e se si arriva dopo altri non rimane molto… da ricordare la ricotta fresca. Partiamo direzione Tuscania dopo avere fatto una sosta nella piazza di Lubriano da dove si scattano splendide foto sul paese di Civita circondato dalle nuvole. Arriviamo a Tuscania dopo un’oretta di viaggio tra ulivi e pascoli di pecore. Dopo avere parcheggiato attraversiamo il centro del paese che, come altri che visiteremo nella Tuscia, ha uno stampo medievale poco valorizzato dal gran numero di auto parcheggiate un po’ ovunque. Raggiungiamo la parte più alta del paese dove si trovano due gioielli dell’architettura ecclesiastica, la chiesa di San Pietro e quella di Santa Maria Maggiore. La chiesa romanica di San Pietro è inserita in un complesso architettonico veramente molto bello, si trova infatti in cima ad una collina ed oltre alla chiesa si trovano due torri di guardia ed il palazzo dei canonici il tutto sopra ad un prato degno di un campo da golf, poche centinaia di metri più in basso c’è la chiesa di Santa Maria Maggiore risalente al VII sec. anch’essa costruita in stile romanico ha un interno riccamente affrescato e nel complesso un aria mistica molto affascinante. Le due chiese hanno un ingresso gratuito e vengono gestite da volontari che meritano un’offerta per il lavoro che svolgono.
Lasciamo Tuscania per dirigerci verso Tarquinia. La vista del mare in lontananza ci porta fino a Tarquinia lido dove pranziamo in uno stabilimento balneare con un’ottima frittura di paranza. Saliamo poi a Tarquina dove per prima cosa visitiamo la necropoli etrusca, una delle meglio conservate in Italia, le tombe visitabili sono una ventina e si raggiungono scendendo una trentina di scalini ognuna, si possono ammirare splendidi affreschi, forse le prime opere d’arte del nostro paese. Facciamo poi un breve giro in centro città che meriterebbe qualche voto in più se non ci fossero troppe macchine parcheggiate ovunque. C, ci sarebbe anche il museo nazionale etrusco ma siamo stanchi e dobbiamo riprendere il viaggio. Ripartiamo direzione lago di Vico che raggiungiamo dopo un ora di viaggio, qui alloggeremo per due notti nell’hotel la bella venere una bella sistemazione in riva al lago in un oasi di pace. Cena a base di pizza e foto del tramonto sul lago.
Lunedì
Dopo un’abbondante colazione, raggiungiamo la vicina Viterbo per passare la mattinata alle terme dei Papi. Sono un po’ datate ma la piscina termale è enorme, la più grande d’Italia, e la temperatura dell’acqua è perfetta fino a diventare insopportabile vicino ai bocchettoni d’uscita. Trascorriamo alcune ore in totale relax per poi fare ritorno e pranzare in riva al lago in un ristorantino dove veniamo trattati come polli da spennare. Pomeriggio di riposo sulla sponda del lago in hotel con corsetta serale.
Martedì
Ultimo giorno in Tuscia. Raggiungiamo la vicina Caprarola per visitare il Palazzo Farnese, uno splendido palazzo costruito nel 1500 dalla potente famiglia parmigiana. L’interno è bellissimo con grandi saloni affrescati disposti su due piani a pianta circolare. Da ricordare su tutto la scalinata che collega i due piani e la sala dei mappamondi. Facciamo poi una passeggiata nei giardini del palazzo che si integrano nel bosco per poi arrivare nella parte superiore ad un altro palazzo circondato da gradi statue lungo le scalinate e tanti giochi d’acqua.
Lasciamo Caprarola per tornare a Viterbo e fare una visita del centro città. Lasciamo la macchina nel comodo e grande parcheggio valle faul e in pochi minuti siamo di fronte alla cattedrale e al palazzo dei Papi che, a dire il vero, sono le uniche cose che veramente ammiriamo di questa città. Ma forse siamo anche stanchi e le tante visite alla fine tolgono interesse a quelle successive. Non ci resta che pranzare all’Antica Taverna dove veniamo trattati splendidamente con antipasti della casa, grigliatona di carne mista e vino per 14 euro a testa e riprendere la strada di casa.