Viaggio di nozze fai da te 4
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Nei diari precedenti vi ho raccontato la prima parte del viaggio a Singapore e in Australia.
Una cosa che ho dimenticato di dire negli altri diari, ovviamente durante il viaggio abbiamo portato un pò di farmaci da banco per la febbre, pancia, diarrea, fortunatamente non ne abbiamo usato nessuno, ma il dottore ci ha consigliato di prendere una settimana prima di partire di prendere una scatola ciascuno di fermenti lattici già per rinforzare lo stomaco, quindi prevenire per non curare.
La mattina seguente da Sydney 6.10 passa il transfert redy2go per portarci in aeroporto per portarci a Bangkok. Il controlli sono velocissimi…c’è un problema però il volo parte con 2 ore di ritardo, non si capisce il motivo. Il volo previsto per le 9:45 con Qantas parte circa alle 12:00. Il volo è confortevole ma dura circa 10 ore (un’infinità), tanti tanti film, pranzo, spuntini e poco dormire 🙂
Sul volo viene chiesto di compilare un modulo con già fatto per l’ingresso in Australia. Tra i campi da compilare c’è VISA, non bisogna mettere niente. Ci sono due moduli, uno per l’ingresso e uno per l’uscita, va compilato (per ora) solo quello per l’ingresso, quello per l’uscita si può compilare pure alla partenza. Vanno consegnati perché gli hotel li chiedono.
All’arrivo in aeroporto c’è una fila enorme per il visto, stiamo almeno un’altra mezz’ora. Quindi tra ritardi e visto, l’arrivo previsto per le 16:35, slitta quasi alle 19:00.
Avevamo prenotato il transfert per l’hotel, avevamo la paura che non ci aspettasse (l’attesa massima per i voli internazionali è di 90 minuti), invece era li ad aspettarci.
Dopo circa 40 minuti arriviamo allo stupendo Mode Sathorn. Di tutti gli hotel del viaggio di nozze questo è sicuramente il più bello. E’ tardi mangiamo qualcosa che abbiamo nello zaino e il primo giorno passa cosi, si riparte il giorno dopo.
GIORNO 2 – Bangkok
La mattina svegli presto, 6.30 circa, avendo ancora il fuso orario Australiano, colazione internazionale abbondantissima per tutti i gusti all’hotel. Cambiamo 50 dollari australiani rimasti all’hotel. Il tasso di cambio è pessimo, ma ci serve qualche spicciolo.
Di fronte all’hotel c’è l’ingresso della metro Surasak, il biglietto va fatto alle macchinette con soldi spiccioli, gli addetti agli sportelli ti cambiano solo i soldi non ti danno i biglietti, ogni fermata ha un costa (davvero esiguo) massimo 40 bath.
Ovunque girerete ci sono i tuk tuk che ti fermano sempre, una volta imparato quanto costa arrivare in un luogo con la metro, contrattavo un prezzo leggermente più basso con i tuk tuk e ho preso sempre quelli. Ad esempio da Surasak a Sala Daeng con la metro costava circa 25 bath a persona se non ricordo male, quindi in due 50 bath, davo 40 bath all’autista del tuk tuk così ci divertivamo di più e vedevamo anche la città (e evitavamo di cambiare diversi mezzi), sono davvero comodi ma non bisogna farsi fregare perchè partono con prezzi altissimi, alla fine cedono sempre però.
Le distanze tra un posto e un altro sono lunghissime, valutate sempre bene gli spostamenti a piedi.
Fa caldissimo, più di Singapore ma con meno afa, ci sono 33 gradi ad ottobre, ma portate sempre un giubbotto a vento o un ombrello nello zaino perchè all’improvviso arrivano degli acquazzoni pesantissimi che durano un’oretta.
Con la metro da Surasak arriviamo a Saphan Taksin. Ci crediate o no il miglior tasso di cambio l’ho trovato qui alla stazione della metro, 1 euro a quasi 39 bath, quindi ne ho approfittato per cambiare 105€, occorre il passaporto o un documento per cambiare, quindi se volete lasciare il passaporto nella cassaforte in hotel come ho fatto io, portate sempre una fotocopia.
Scendendo le scale si trovano subito i battelli per navigare sul Chao Phraya.
Ci sono tantissimi venditori che subito ti indirizzando ai botteghini e alle file giuste. Il singolo biglietto per qualsiasi destinazione costa 40 bath, l’abbonamento giornaliero costa 160 bath. Noi prendiamo due biglietti da singola corsa per scendere a Tha Tien.
Essendo stati a Singapore e in Australia, qui l’impatto è nettamente diverso, da due nazioni estremamente pulite alla sporchizia fatta in nazione 🙂 ma tutto è accettabile, chi viene qui sa di dover vivere questa esperienza.
Bangkok è unica ti lascia un segno, non si posso descrivere le emozioni che si provano, va vista.
Saliti sul traghettino il giro sul fiume (molto sporco) è gradevole, si passa per Chinatown e sul lato sinistro si può ammirare il Wat Arun, per arrivare a quest’ultimo bisogna prendere un’altra barca a Tha Tien.
Scesi a Tha Tien si vede la vera Bangkok, il cuore antico, per uscire dall’attracco bisogna passare attraverso delle baracche e si incomincia a sentire l’odore dei varie bancarelle di cucina per strada o street food classico thailandese se preferite.
A piedi, una centinaio di metri si arriva all’ingresso del wat pho, location dove si trova il bellissimo budda sdraiato. L’ingresso se non sbaglio 200 bath a persona. Si passa per un piccolo museo, si vedono alcuni tempi di Buddha, e si entra nel tempio dove c’è l’enorme Buddha sdraiato. In tutti i templi si entra scalzi, spalle coperte e pantaloni lunghi, per le donne danno una veste da indossare per coprirsi (una specie di kimono).
All’interno di questo complesso c’è sia una scuola, noi abbiamo trovato anche delle bambine che ballavano una danza tradizionale. Ci sono anche dei monaci all’interno e delle scuole di massaggi.
Usciti a piedi (sotto il sole pesante) ci dirigiamo verso l’ingresso del palazzo reale, per strada ci sono diversi venditori di abiti, di cibo e di bevande. Noi abbiamo preso un bicchiere di limonata a 20 bath, anche se era tutto ghiaccio.
Per entrare al palazzo reale come già detto bisogna essere vestiti coperti, quindi vi conviene attrezzarvi. L’ingresso costa 500 bath a persona. Il palazzo è molto grande da visitare. Qui troviamo il Phra Thi Nang Chakri Maha Prasad, che ospita la sala del Trono dove il re riuniva la corte e dava udienze, Il Wat Phra Kaew, che significa tempio del Buddha di Smeraldo, un complesso di edifici religiosi di stili ed epoche diverse. All’interno del suo tempio principale è conservato il sacro Buddha di Smeraldo, palladio della monarchia thailandese ed una delle statue più venerate del buddhismo Theravada.
Ribadisco che fa caldissimo, all’uscita compriamo una specie di granita a 20 bath che in realtà è tutto ghiaccio, ma almeno ci raffredda un po’.
Torniamo verso il wat pho dove compriamo qualche souvenir nei negozi lì vicino e torniamo dall’imbarco. Il biglietto questa volta si fa direttamente a bordo.
Tornati a Saphan Taksin saliamo un attimo sul King Taksin Bridge per fare qualche foto, poi con la metro andiamo a Sala Daeng.
Qui c’è uno dei famosi mercato notturni di Bangkok e la strada è piena di negozi. Torneremo qui diverse volte. Per questa volta, dall’uscita della metro entriamo direttamente nel Silom Complex, un centro commerciale a 5 piani, tra cui un paio di questi con solo ristoranti di diversi generi, giapponesi, thailandesi e anche qualcuno europeo.
Dopo aver girato diverse volte i locali scegliamo un locale molto carino dove cuoci tu la carne, per 599 bath ti danno 3 set di affettati sottili di carne, verdure e bevanda per due. C’è una piastra rotonda al centro del tavolo, sui lati si mette l’acqua con l’insalata che forma un brodino, e sulla piastra una volta diventata bollente si cuoce con le proprie mani (e bacchette) la carne.
Un pò più costoso della media dei locali qui a Bangkok ma ci siamo divertiti molto. Consigliato.
Tornati in hotel, come vi avevo accennato, una pioggia incredibile che non ci permetteva di fare 50 metri per raggiungere l’hotel, dal giorno dopo ci siamo muniti di giacca a vento e ombrello.
Il pomeriggio stanchi riposiamo un po’ in attesa che spiova. Nella prima serata prendiamo la metro e ci dirigiamo al Siam Paragon un complesso di diversi edifici di molti piani dove si spazia dalla moda, ai profumi, articoli per la cassa, auto di lusso, c’è un cinema, una mostra di Daitan, la teatro delle cere, una mostra per bambini, l’Bangkok Art and Culture Centre, e tanti tanti locali per mangiare, addirittura c’è il food republic un piano con ogni tipo di ristorante. C’è un per tutti i gusti. E’ una struttura molto bella e curata.
Bangkok si divide nettamente nella parte storica, nella parte moderne e nella parte cittadina (povera…). La differenza di nota nettamente, il contrasto è altissimo e si nota davvero tanto.
Per cena ci fermiamo ad un locale di Ramen, dove prendiamo per l’appunto ramen e un altro piatto con involtini di carne e patatine, incluse 2 bibite spendiamo 360 bath.
GIORNO 3 – Bangkok – Chinatown
Appena svegli (molto presto dato ancora il fuso orario) dopo una colazione enorme facciamo un bel bagnetto nella piscina al 14 piano dell’hotel, con poltrone con idromassaggio direttamente all’interno della piscina, molto confortevole.
Utilizzando il traghetto preso anche il giorno prima di dirigiamo a Chinatown. Il traghetto scende a Rachawong. Usciti seguendo la massa si ci imbocca sulla prima strada piena di negozi. Qui c’è da perdersi nel vicoli strettissimi strapieni di bancarelle con prodotti di tutti i tipi.
Il luogo di maggior interesse è il Yaowarat Chinatown Heritage Center, si ci arriva tranquillamente a piedi passeggiando sulla strada principale, dove i negozi di street food invadono anche la strada principale.
Dicono che questa zona è più bella di sera ma a me piace visitare di giorno 🙂 Comunque la vivacità del luogo e dei colori si colpisce anche di giorno e sicuramente l’odore ti stende 🙂
Con il tuk-tuk trattando per 100 bath ci facciamo accompagnare nuovamente al Silom Complex. Stavolta proviamo riso al curry con omelette, davvero buono, ci torneremo in questo locale “Coco Ichibanya”.
Stavolta la tipica pioggia pomeridiana non ci sorprende e torniamo in hotel dopo riposiamo nel pomeriggio.
La sera torniamo a Sala Daeng con la metro ma questa volta per vedere il mercato notturno.
Questa zona di sera è molto illuminata pieno di locali hotel e ristoranti. Qui troviamo uno dei famosi mercati notturni di Bangkok, noto anche come mercato a luci rosse. In realtà i locali a luci rosse sono sul lato destro e sinistra della strada, camminando al centro delle bancarelle volendo non si nota niente, ma anche passeggiando sul lato al massimo si vedono delle signorine poco vestite (ma non nude), che cercano di acchiappare i turisti maschi (soli) per farli entrare nei vari locali.
Sulla strada si trovano anche molti locali di massaggi.
Saremo ripetitivi ma torniamo a cenare al Silom Complex (ci sono tanti locali e aria condizionata, perché cambiare?). Al piano -1 proviamo un locale BBQ dove proviamo 3 fette di carne alla griglia (pollo, costatella di maiale, stinco di maiale in pepe nero) , patate fritte e spediamo se non ricordo male 400 bath o meno.
GIORNO 4 – Bangkok
Ormai stanchi al 18° giorno di viaggio (le gambe ormai iniziano ad essere stanche) ed avendo altri 6 giorni di viaggio davanti oggi ce la prendiamo un pò più pacchiana.
A piedi raggiungiamo Sala Daeng in modo da ammirare con calma anche i vari negozi e mercati quotidiani del luogo. Arrivati in fondo alla strada prendiamo la metro per Siam Paragon. Qui di dirigiamo prima al MBK Center, un centro commerciale di 7 piano se non erro che vende un pò di tutto, apre alle 11 nonostante fosse indicato sui siti alle 10.
Qui passiamo un pò di tempo trai negozi e a ora di pranzo torniamo al Food Republic dove anche qui è presente il Coco Ichibanya, dove prendiamo riso con curry e gamberetti, e un piatto di riso al curry con omette e polpette, spendiamo 350 bath.
Dopo un’altra passeggiata al centro, stanchissimi torniamo all’hotel dove il pomeriggio è dedicato alla piscina. La sera ceniamo in hotel, pizza (semi decente) e fish and cips, mi sembra che spendiamo sui 500 bath. A nanna pronti per partire per il tour del nord.
GIORNO 5 – TOUR del Nord – Chiang Mai
Partenza con tutta calma dall’hotel alle 9.30, partenza del volo con Bangkok airways verso le 12.30. Il volo è veloce dura circa un’ora e un quarto direzione Chiang Mai. Sull’aereo nonostante il volo fosse breve pranzo a bordo e bevanda.
Arrivati all’aeroporto qui abbiamo prenotato un tour organizzato. Ci aspetta un ragazzo e insieme ad altre 14 persone italiane ci dirigiamo all’Empress Hotel, un hotel rustico ma bellissimo con piscina. Ad attenderci ci sono le guide. Ci dividiamo in due gruppi di 8 persone, la nostra guida del viaggio è bravissima, enormemente acculturata su tutti gli argomenti e parla benissimo italiano, mai incontrato una guida cosi brava.
Chiang Mai è una città molto grande estesa in lunghezza ed è la città più spirituale della Thailandia, ci sono tantissimi templi.
Verso le 16 ci dirigiamo prima al Wat Phra Singh, dove possiamo visitare templi bellissimi e una pagoda tutta dorata, con una bellissima spiegazione sul buddismo.
Da qui ci dirigiamo al Wat Chedi Luang Worawihan. All’ingresso c’è il Chiang Mai Pillar City Shrine, dove l’ingresso è proibito alle donne e alle spalle un tempio dove alle 17 è possibile ascoltare i tipici canti buddisti. Subito dietro troviamo il tempio più antico della Thailandia, davvero bellissimo.
Una curiosità, per il calendario buddista presente in Thailandia, sono già nel 2599, essendo che Buddha è nato 600 anni prima di Cristo, anche se oggi è comunemente usato il calendario tradizionale.
La sera tornato in hotel c’è un drink di benvenuto e la cena a buffet con cucina thailandese e internazionale, e una sorpresa per tutte le coppie. Il direttore di sala, molto simpatico, fa alzare le coppie le fa baciare, fa dei regalini e porta il dolce con scritto ti amo.
GIORNO 6 – Chiang Mai
La mattina colazione a buffet e partenza alle 8.30 per Wat Phra That Doi Suthep. Il tempio, uno dei più importanti e venerati della Thailandia, si trova a circa 16 chilometri dal centro della città, arroccato su una delle montagne che costituiscono il comprensorio del Parco Nazionale Doi Suthep-Pui.
Anche se piove la vista è bellissima, il tempio è spettacolare, la pagoda dorata è splendida. Qui c’è una bella statua dell’elefante bianco, la cui legenda narra che si è fondata il tempio qui perchè qui si instaurò questo elefante e qui restò fino alla sua morte.
Per salire sul tempio c’è sia una bella scalinata con due draghi sui lati, come poggia mano c’è il corpo del drago, o per chi volesse c’è l’ascensore. In entrambi i casi occorre il biglietto per entrare.
Giù al tempio c’è un mercatino di souvenir.
Sulla strada del ritorno ci fermiamo per una breve passeggiata alle Huaykeaw waterfall, dove all’ingresso c’è un bellissimo chiosco con vermi, cavallette, grilli, scarafaggi, tutto rigorosamente fritto.
A pranzo ci fermiamo al giardino delle orchidee dove ci aspetta un pranzo a buffet e un giro tra le orchidee e spiegazione della loro coltivazione. All’ingresso tanti souvenir per le signore con collanine, braccialetti e vari fatti con orchidee laccate.
In pratica il pomeriggio è dedicato al giro delle produzioni locali, vediamo come producono la seta, gli ombrelli e la seta, tutto fatto a mano, e organizzati ovviamente per portarti nei negozi di souvenir.
La sera ritornati in hotel, cena libera, quindi usciamo un pò al centro della città dove c’è un mercato abbastanza carino e più calmo ed economico di Bangkok. Ceniamo nel tipo locale thailandese “McDonald” 🙂
GIORNO 6 – Chiang Rai – Triangolo d’oro
La mattina sveglia alle 6, colazione a buffet e trasferimento per Chang Rai. La prima tappa è il bellissimo Elephant camp. Un’esperienza unica nella vita indimenticabile, la possibilità di vedere, accarezzare, giocare con gli elefanti non ha prezzo. L’ingresso al campo è incluso nel tour, il giro sull’elefante costa 800 bath a persona, il rafting bamboo 500 bath a persona.
Tutto il gruppo ha fatto il giro sull’elefante, non abbiamo fatto il rafting bamboo che non ci attirava.
Il giro sull’elefante invece è stato spettacolare. Si sale a coppia sull’enorme pachiderma. All’inizio si ha un pò di paura, soprattutto quando l’elefante fa la discesa per scendere nel fiume, ma poi quando si prende un pò di tranquillità si ci diverte tantissimo.
Oltre al giro sull’elefante si possono accarezzare, si ci può giocare insieme, ti mettono il cappello, ti danno i baci…
C’è lo spettacolo a seguire stupendo, gli elefanti danzano, giocano a pallone, dipingono 🙂 Per quanto ci hanno spiegato qui gli animali vengono trattati molto bene, non è un circo. Infatti durante il giro sull’elefante, all’addestratore che accarezzava sempre l’elefante, ad un certo punto gli cade il telefono, chiede all’elefante di raccoglierlo e lui lo raccoglie con la proboscide e glielo riconsegna.
Per concludere è una tappa obbligata.
Si riparte con malincuore verso Chang Mai. Per strada ci fermiamo un villaggio cinese molto caratteristico, 10 minuti per sgranchire le gambe e si riparte.
Per pranzo ci fermiamo in un locale vicino ad un’affluente del fiume Mekong. Pranzo a buffet.
Dopo pranzo si parte per il villaggio delle donne giraffa, l’ingresso è di 500 bath a persona.
Purtroppo il tempo non ci assiste. Il villaggio ci offre la possibilità di vedere una cultura unica.
Ci sono tre tribù nel villaggio, quello per l’appunto delle donne giraffa con gli anelli per allungare il collo, la tribù che gli anelli li mette sopra e sotto la caviglia e quella dei denti neri.
Per la tribù delle donne giraffa, per loro è un vanto il collare, lo indossano fin da bambine e se quando passi non le fotografi a loro dispiace.
La tribù dei denti neri invece si chiama cosi perchè nei tempi passati come dentifricio usavano sempre un prodotto fatto con una foglia, una sostanza naturale che si spalma sulla foglia e liquirizia. Questa foglia si masticava e faceva la bocca rossa e alla fine si sputa. A lungo andare i denti, benché sani, diventavano di un colorito nero. Solo che questa foglia alla fine andava sputata e quindi col tempo per una questione igienica e di pulizia è stata abolita. Beh io ho avuto il coraggio di provare questo “dentifricio”… il gusto? Vi lascio il dubbio 🙂 Provatelo.
Concluso il giro ci dirigiamo verso l’ultima tappa, il triangolo d’oro. Si chiama cosi perchè in questo punto tanti anni fa c’era un isolotto a forma di triangolo al centro del fiume Mekong che divide tre nazioni in questo punto, la Thailandia per l’appunto, il Laos e la Birmania. Questo lembo di terra prima era zona neutrale e qui quindi ci fu molto spaccio di oppio.
Adesso questo pezzo di terrà è collegato con la Birmania. Dall’alto si può ammirare bene questo punto e si vedono quindi le tre nazioni. A 300km più su c’è la Cina.
Scendendo una scala a forma di drago si passa per due tempi e si arriva al museo dell’oppio, dove ne ho approfittato per comprare molti souvenir ad ottimo prezzo per spendere tutti i bath rimasti.
La sera abbiamo alloggiamo in bellissimo hotel di convegni, mi scuserete ma non ricordo proprio il nome. In zona non c’è niente infatti siamo qui solo per dormire e ripartire il mattino dopo. Per cena tre antipasti, involtini primavera, vellutata di zuppa, e un’insalata. Per primo un piatto con carbonare, cotoletta e patatine, mangiabili dai. Frutta e gelato. Bevande a pagamento. Una nota, nella stanza c’è una vasca bellissima ed enorme, mai visto una vasca cosi bella 🙂
GIORNO 7
Partenza verso le ore 8:00 dall’hotel dopo colazione a buffet. Il volo Bangkok Airways parte alle 10:15. A bordo anche stavolta ci offrono il pranzo, ma sinceramente non ce la sentiamo ti pranzare alle 10:30 del mattino :-). Per le 11:30 siano di nuovo all’aeroporto di Bangkok. Il mio volo parte alla 2:45 del mattino. Qui inizialmente avevo prenotato un hotel a poco più di 20€ nelle vicinanze dell’aeroporto. Il problema era, che qualunque fosse l’hotel scelto (senza volersi spostare al centro), avevano il servizio navetta a pagamento, ma leggendo le recezioni era indicato che di notte non era offerto questo servizio, in più la zona non mi piaceva vicino l’aeroporto, non c’era niente in zona, neanche per uscire a pranzare e cenare. C’era la possibilità di arrivare a Bangkok centro con il treno, ma sinceramente sapevo che sarei stato stanco e portare 4 valigie dietro non mi andava. Quindi in conclusione ho prenotato l’hotel Novotel Bangkok extra lusso a 126€ per notte (a me è servito per mezza giornata). Il prezzo è nettamente eccessivo per Bangkok, ma in un viaggio cosi costo 100€ non mi faceva la differenza.
L’hotel è extra lusso, tanti ristoranti all’interno, piscina e sale massaggio. L’hotel è raggiungibile sia a piedi (davvero 5 minuti senza uscire dall’aeroporto) sia col servizio navetta che ti accompagna a qualsiasi orario. Quindi col servizio navetta raggiungiamo l’hotel. Riposiamo tutto il pomeriggio per prepararci al lungo volo che ci aspetta. Il pomeriggio come al solito arriva un acquazzone pazzesco che si protrae per molto, ci preoccupiamo un pò per un volo movimentato, invece in sera si attenua.
In serata, stesso da dentro l’hotel si prende un sotto passaggio, che in 5 minuti ti porta direttamente al piano -1 dell’hotel.
Qui entriamo in un ristorante thailandese e prendiamo 2 zuppe… orrende, sia di sapore, sia come quantità, davvero misere, non ricordo il nome del locale altrimenti ve lo avrei sconsigliato altamente, tanto che usciamo da qui e ci facciamo un panino nel locale appena a fianco.
La sera alle 11.30 ci avviamo all’aeroporto per la partenza. Qui abbiamo una sfortuna incredibile, c’è una file incredibile per i controlli e per in visto di uscita. La cose sfortunata che dietro di noi non c’è nessuno, quindi abbiamo preso un orario sfortunato.
Alle 2.45 partiamo puntuali con Emirates. Come all’andata servizio eccellente, tanti film, pasti ogni tre ore 🙂 Dopo 6 ore arriviamo a Dubai, qualche souvenir nell’aeroporto, qualche passo per sgranchirci e dopo 3 ore si riparte. Altre 6 ore di volo e finalmente torniamo a Roma. Ovviamente in tutti gli aeroporti visitati il servizio dei bagagli è sempre stato velocissimo, il più lento, che sfortuna proprio qui in Italia. Dopo tanto tempo recuperiamo i bagagli e partenza verso casa per concludere questo splendido e speciale viaggio di nozze.