Viaggio di nozze fai da te 2
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La prima tappa è stata Singapore. Siamo partiti da Roma alle ore 11:00 con Emirates (in economy) con scalo a Dubai. Il volo è stato abbastanza confortevole. Sul sedile quando sali sull’aereo trovi un cuscino, una coperta e le cuffie. Ogni sedile è dotata di monitor con un scelta di film in italiano. Per me che sono alto circa 1.80 e abbastanza grosso c’era spazio per le gambe ma comunque non per distenderle bene. Durante il volo portano colazione, pranzo, cena e spuntini a seconda dell’orario del volo. Noi abbiamo pranzato e abbiamo avuto un gelato nel pomeriggio. Dopo 6 ore atterriamo all’aeroporto di Dubai per uno scalo di 2 ore. Le valigie da stiva non bisogna ritirarle, vanno ritirate direttamente a Singapore. Scesi bisogna seguire le indicazioni Connections. C’è il controllo del bagaglio a mano e si accede alla zona dei negozi. Dopo due ore ripartiamo ore 21:15 di DUBAI. Cerco di dormire un po’ a bordo ma non riesco a chiudere occhio per più di un’oretta. Sul volo ceniamo e facciamo colazione (nel giro di tre ore). Anche questo volo dura circa 6 ore ed atterriamo alle ore 8:50 di Singapore. Il controllo del passaporto è molto veloce. All’uscita dall’aeroporto abbiamo il trasporto privato prenotato ad aspettarci. L’hotel è il Jen Orchardgateway . Per le 10.30 circa siamo in hotel. Quest’ultimo è molto bello, la hall è al 10 piano, la nostra stanza è al 14 piano e al 18 piano se non erro c’è la piscina. Proprio sotto l’hotel c’è un centro commerciale con molti negozi per fare shopping e mangiare. Al piano -1 si accede direttamente alla metro.
In camera si fa sentire la stanchezza, ci mettiamo sul letto 5 minuti per riposarci, ma in realtà ci risvegliamo alle 14:00 circa, quindi il giro previsto per il mattino di conseguenza slitta.
Sempre nel centro commerciale sotto l’hotel è presente sia un ATM sia in change money. Il tasso mi sembra vantaggioso, non ho tanto voglia di cercare il change con il tasso migliore quindi decido di cambiare qui circa 150€. 1€ corrisponde ad 1.5 dollari di Singapore.
Scendiamo alla metro. C’era la possibilità di fare un abbonamento per la metro che costa 35 dollari di cui 10 ti vengono restituiti quando si riconsegna la tessera. Essendomi fatto qualche conto non mi conveniva. Ogni singola corsa costa circa 1€. I biglietti si fanno allo sportello automatico e valgono 6 corse. Ogni volta si appoggia il biglietto sullo sportello e si ricarica del costo della corsa. Sullo schermo appare la mappa con le fermate della metro, si clicca ed esce il prezzo. Noi siamo alla fermata Somerset, ci dirigiamo alla fermata Little India.
Siamo a settembre, fa caldissimo, ci sono circa una trentina di gradi ma non si respira quindi pantaloncino e maglietta leggera. Passiamo per il Tekka Centre, un centro con tanti negozi di street food locale. L’odore è molto forte ma Singapore è pulitissima in tutti i suoi quartieri. Da Tekka si raggiunge Serangoon Road, la strada principale. Sembra di essere davvero in India. Molti negozi di souvenir, negozi di cibo e anche di gioielli e stoffe. La strada è addobbata con striscione di draghi.
Sulla strada troviamo Sri Veeramakaliamman Temple il primo tempio Indù che visitiamo. Sempre sullo stesso lato della strada c’è il secondo tempio Sri Srinivasa Perumal Temple. Di fronte a quest’ultimo c’è un locale che mi ero segnato per pranzare di cucina sud indiana. Sinceramente però dopo i troppi pasti in aereo non abbiamo proprio fame e saltiamo il pranzo.
Little India è davvero molto caratteristica. Il sonno e in fuso orario però ci sta stroncando e decidiamo di tornare in hotel.
Entriamo prima però al City Square Mall. Un centro commerciale di 5 piani. Al 4 piano ci sono i negozi culinari dove si mangia Asiatico.
Ritorniamo in hotel. Riposiamo un’oretta dopodiché usufruiamo della bellissima skyline dell’hotel. Da qui si ammira la Marina Bay.
Verso le 19:00 scendiamo in direzione Marina Bay. Per arrivare alla marina occorre scendere alla fermata della metro BayFront. Non era previsto ma siamo a Singapore proprio nei giorni del gran premio di F1. Sentire il rumore in sottofondo delle vetture è fantastico. Uscendo dalla metro si entra direttamente nella Marina Bay. E’ possibile salire fino all’ultimo piano ma non si può accedere alla piscina se non si è clienti.
Salando al primo piano e seguendo le istruzioni per Garden by the bay si attraversa una passarella e si arriva ai giardini con gli alberi di acciaio alti 50 metri. Di sera non bellissimi illuminati. Non si paga per entrare, si paga solo se si vuole salire sugli alberi per vedere i giardini dall’alto.
Tornando indietro e uscendo dalla parte opposta di Marina Bay si arriva al centro commerciale Marina Bay Sands. Qui ci sono tanti negozi di shopping. C’ è un piccolo canale Veneziano dove è possibile fare anche il giro in gondola e ci sono gli store della Mercedes e della Ferrari con le vetture di F1 esposte.
Verso le 21:30 ritorniamo in hotel. Pensavamo di mangiare qualcosa in zona hotel, nel centro commerciale sottostante, ma in realtà è già tutto chiuso verso quest’ora e mangiamo all’unico locale aperto 4finger che offre pollo fritto e patatine.
GIORNO 2
Nonostante il giorno prima non siamo andati a dormirne molto tardi ci svegliamo alle 11 del mattino (solitamente quando viaggio mi alzo presto) la stanchezza del viaggio si è fatta sentire. In stanza abbiamo un bollitore quindi beviamo una tazza di thè e partiamo in direzione dei giardini botanici.
Per arrivare ai giardini botanici bisogna scendere alla fermata della metro omonima.
L’ingresso è gratuito al parco (consiglio una mappa perché è davvero enorme), il National Orchid Garden è a pagamento.
A pranzo ci siamo fermati al ristorante “Casa Verde” all’interno dei giardini. Abbiamo mangiato Seafood hor fun, una zuppa di pesce davvero buona e abbondante, e chicken con curry servito con riso di accompagnamento, un po’ meno buono ma comunque saporito più un bicchiere di coca-cola abbiamo speso 27 dollari.
Dopo un altro paio di ore abbiamo concluso il giro dell’interminabile giardino 🙂
Ritorniamo in hotel, un paio di ore in piscina e verso le 18:00 usciamo nuovamente direzione Clarke Quay. Clarke Quay è un bel quartiere pieno di ristorantini molto bello di sera tutto illuminato. Per arrivare bisogna scendere alla fermata omonima. Passando per il Clarke Quay Central si passa per il Read Bridge e si arriva alla zona dei ristoranti. Se si vuole si può arrivare a piedi fino al Merlion. Proseguendo verso destra si passa davanti al parlamento, all’Asian Civilisations Museum e passando per il Anderson Bridge si arriva al Merlion Park. La passeggiata è comunque abbastanza lunga.
Non avendo le forze per fare il Jubilee Bridge. Usufruiamo di un “passaggio” in bici. Ci sono infatti dei trasporti in bicicletta con i sedili posteriori. Dopo un pò di trattative per 10 dollari (un po’ tanto ma ero stanco) ci siamo fatti portare davanti al Marina Square.
Entrando dalla sinistra si accede al Emporium Shokuhin dove all’interno c’è un attimo ristorante giapponese che serve un ramen buonissimo.
Ci sono comunque molti altri ristoranti giapponesi e non solo.
Di fronte a questa struttura troviamo l’Esplanede. Per gli appassionati qui ci troviamo sulla Raffles Ave, parte finale del circuito di formula 1 prima di arrivare alla curva The Float Marina Bay. Ci sono ancora le transenne e gli spalti montati. Purtroppo però non è possibile raggiungere il rettilineo e la zona dei box.
Qui sul lungo mare si può ammirare la vista più bella di Singapore con i grattacieli e il Merlion, sulla destra la vista della Marina Bay illuminata e del Menzo Butao (ArtScience Museum). Alle spalle la Singapore Flyer. Siamo arrivati fino a sotto la ruota panoramica ma non siamo saliti. Le code comunque erano molto brevi.
GIORNO 3
Avevamo progettato altre due tappe, ma la stanchezza e il fuso orario ci ha inibito le mattinate, quindi se come me non siete abituati al fuso orario vi consiglio di tenerne conto per il vostro itinerario. Non siamo riusciti a vedere la zona di Arab Street. L’ultimo giorno avevamo pensato di dedicarlo a Sentosa (avendo l’aereo alle 23:00) ma decidiamo di saltarla per vedere ChinaTown e Orchard Road.
Fatto colazione ci dirigiamo dunque verso Chinatown prendendo la metro scendendo alla fermata omonima.
Scesi dalla metro si ci immerge direttamente nella cultura e negli odori cinesi. Qui infatti è tutto un grande mercato pieno di bancarelle e negozi di Souvenir e ristoranti tipici. Passeggiando piacevolmente tra i vari negozi arriviamo in fondo alla strada. Sulla sinistra troviamo il tempio indù, lo Sri Mariamman Temple, sulla destra troviamo invece, davvero molto affascinante, il Buddha Tooth Relic Temple and Museum. Dopo una visita ad entrambi passiamo per il China Town Cooked Food e il Chinatown Food Street per decidere cosa mangiare.
La scelta è davvero ampia, non lontano c’è anche il Maxwell Road Hawker Centre. Singapore come già detto è davvero pulitissima quindi non abbiamo problemi a provare qualche assaggino in vari street food. Se siete interessati addirittura a Singapore ci sono due Street Food con la stella Michelin, anche se forse per mangiare occorrono addirittura qualche ora di fila… fate voi.
Noi ci fermiamo ad un dei tanti locali turistici. Proviamo un paio di piatti a vapore, non sono eccezionali ma quando viaggio provo sempre piatti tipici, quindi qualcuno di non eccezionale può sempre capire. Tre piatti vari spendiamo più o meno 25 dollari.
Dopo un’altra passeggiata, verso le 16:00 torniamo sulla Orchad Road, prendiamo un dolcino in una pasticceria e qualcosa da bere e cambiamo e cambiamo gli ultimi dollari di Singapore in dollari australiani nello stesso point dove avevamo cambiato il primo giorno. In due comunque compreso un po’ di souvenir in tre giorni abbiamo speso più o meno 110-120 euro.
Il viaggio si conclude con una bella passeggiata nella zona dei negozi di lusso passeggiando spensierati e ripensando a questi bei tre giorni in questa stupenda metropoli asiatica.
Alle 19:00 il transfert ci porta in aeroporto, i controlli sono molti veloci, sia quello dei bagagli sia quello del timbro di uscita sul passaporto.
Alle 23:00 partiamo quindi per Melbourne dove arriveremo alle 7:50 orario locale.
Vi attendo al prossimo diario per la nostra splendida avventura nel continente oceanico.