Real Alcazar e toreri: tratti dell’Andalusia
Indice dei contenuti
20/9
Partenza con volo Ryanair per Malaga. All’arrivo prendiamo il bus della linea A che dall’aeroporto collega il centro città. Il biglietto, che costa 3€, si può fare sia alla biglietteria che si trova subito fuori il terminal o direttamente sul bus.
Malaga è una cittadina abbastanza concentrata, e le sue attrazioni si trovano tutte molto vicine da poterla visitare a piedi, a parte qualche eccezione.
Il centro di Malaga, interamente pedonale, si sviluppa intorno alla Cattedrale; qui ci siamo lasciati trasportare girando senza meta tra le tante vie piene di negozi e locali, approfittando della piacevole ombra che ci offriva un po’ di sollievo dal forte caldo!
Passeggiando siamo arrivati ai piedi dell’Alcazaba, che però non abbiamo visitato in prospettiva della prossima visita prevista per l’Alhambra a Granada. Da qui parte il sentiero per raggiungere il Castillo de Gibralfaro, sconsigliato per chi non è amante delle camminate sotto il sole cuocente! In tal caso è consigliabile il bus.
Ma se, come noi, amate camminare, una bella salita vi porterà al Castello dal quale potrete ammirare tutta Malaga. Diciamo che in via generale non è stato male, ma forse il gioco non vale la candela, perlomeno a parere nostro!
Dopo un po di riposo in hotel, abbiamo raggiunto il Muelle Uno, pieno di negozi e ristoranti, dove poter fare una piacevole passeggiata al tramonto. Da lì proseguendo, ci troviamo a Playa de la Malagueta, con ristorantini sulla spiaggia un po’ più rustici, che offrono ottime fritture di pesce, piatto malagueño assolutamente squisito.
21/9
Questa mattina alle ore 10:00 abbiamo il bus per Granada (biglietti prenotati anticipatamente su www.goeuro.it). Dopo 1h e mezza arriviamo in città e pendiamo il bus SN1 per scendere a Catedral, dove a piedi raggiungeremo l’hotel Cedran poco distante. Lasciati i bagagli partiamo subito alla scoperta della città. Ci colpisce subito a primo impatto la forte influenza araba, nei locali, nell’architettura e negli odori. Partiamo alla volta di calle Caldereria Nueva, piena di negozietti in stile arabo, tanto che a tratti ci dimentichiamo di essere in Spagna! Proseguiamo verso Plaza Nueva dove ci fermiamo per goderci un bel pranzetto a base di tapas e cerveza! Imbottiti di cibo e birra e sotto il caldo cuocente, abbiamo la splendida idea di partire alla volta del Sacromonte. Passando per Carrera del Darro, raggiungiamo un dedalo di viette strette e bianche, generalmente in salita, conosciute come il quartiere dell’Albaicin, che ci accompagnano al Mirador San Nicolas, da dove è possibile ammirare l’Alhambra. Se avete intenzione di proseguire per il Sacromonte, potete anche soprassedere il Mirador perché tanto troverete comunque un bellissimo panorama sull’Alhambra. Arriviamo piano piano al Museo Cuevas del Sacromonte. L’ingresso costa €5 e potrete ammirare le case nella grotta in cui si viveva in passato. Piccolo ma interessante.
Usciti dal Museo ritorniamo verso il centro e più precisamente ci dirigiamo al Mercato dell’Alcaiceria, pieno di negozi di artigianato locale e souvenir. Usciti da lì, giriamo un po’ per le vie del centro e ci avviamo in hotel per una pausa prima del giro serale.
22/9
Trascorriamo la mattinata del nuovo giorno in giro per le vie di Granada senza meta, ma scoprendo, improvvisando la città. Dopo un pranzo a base di jamon serrano ci dirigiamo all’Alhambra. Se avete intenzione di visitare anche i Palacios Nazaries, è necessario acquistare molto anticipatamente i biglietti su internet (www.ticketmaster.com al costo di €15) in quanto l’accesso è a numero limitato. La prenotazione che otterrete tramite email, dovrà essere stampata alle biglietterie automatiche che si trovano all’ingresso principale. Nel caso non vogliate o non possiate prenotarvi per i Nazaries, al prezzo di 5€ potrete visitare tutto il resto dell’Alhambra.
23/9
Stamani ci aspetta alle 8:30 il bus per Cordoba (anch’esso prenotato come il precedente). Il viaggio dura circa 3h ma trascorre velocemente, complice la comodità dei bus. Arrivati a Cordoba, ci dirigiamo all’uscita della stazione e prendiamo il bus 3 che ci condurrà al centro della città, dove a piedi, raggiungeremo il centralissimo Hotel Gonzalez. Subito lasciamo le valigie e partiamo alla scoperta della città, più precisamente ci dirigiamo alla Grande Moschea di Cordoba, conosciuta come Mezquita. L’ingresso costa €8 e al prezzo di €3,50 sono disponibili le audioguide. La Mezquita nel suo complesso è molto affascinante, con le sue volte di colore rosso ed il forte contrasto tra religione islamica e cristiana. Usciti dalla moschea ci siamo persi tra le vie del centro storico, tra souvenir, profumi e colori; caratteristica principale di Cordoba sono i vasi di fiori attaccati alle pareti e le balconate colorate; da non perdere la Calleja de las flores. Passeggiando raggiungiamo la Plaza de la Corredera, che però non ci colpisce, se non per trascuratezza e sporcizia. Dopo una bella cena rigorosamente a base di cibo tipico spagnolo, ci dirigiamo verso il Puente Romano e la Torre de la Calahorra, che illuminati rendono l’atmosfera romantica.
24/9
Ultima mattinata a Cordoba! Dopo una bella colazione a base di Churros, andiamo a visitare l’Alcazar de los Reyes Cristianos. L’ingresso costa €4,50 e la parte più interessante e carina, a nostro gusto, sono i giardini, con le piscine e le fontane contornate da fiori e siepi, che in un certo modo ci ricordano Vienna. Usciti, facciamo un ultimo giro sul ponte romano per vederlo alle luci del giorno, ultimi giri tra le graziose viette, pranzo a base di tapas e poi via verso la stazione dove ci attende il treno per Siviglia!
Dopo appena 40 minuti arriviamo alla stazione Santa Justa, prendiamo il bus 21 che ci porta al centro e raggiungiamo l’Hotel Patio de Las Cruces nel centro del Barrio di Santa Cruz. Prendiamo possesso della camera e partiamo alla volta di Plaza de Espana. Immensa e bellissima, ci appare in tutta la sua eleganza. Curata nei minimi particolari e rifinita nei dettagli, è secondo noi una delle piazze più belle viste fin’ora. Fatte le foto di rito, passiamo al Parque de Maria Luisa, che però non ci entusiasma. Torniamo verso il centro passando per Aveniva de la Constitucion, una via lunghissima piena di ristoranti e di gente; è la via principale che costeggia la Cattedrale. Ceniamo in un localino a base di tapas e facciamo un ultimo giro per le vie del Barrio Santa Cruz che scoppiano di vita.
25/9
Stamani dopo una bella colazione, ammiriamo la Giralda che svetta sul centro della città e andiamo a visitare la Cattedrale, con le sue volte altissime e le sue navate enormi. Usciti dalla cattedrale, passiamo per la Plaza del Triunfo e proseguiamo verso la Torre del Oro. Proseguiamo lungo il fiume, superando la Plaza de Toros de la Real Maestranza e attraversiamo il ponte per raggiungere il quartiere di Triana. Diciamo che a parte i palazzi colorati che si affacciano sul fiume, Triana non ha molto da offrire, a parte una via pedonale ricca di ristoranti, ma abbiamo apprezzato molto il mercatino dell’artigianato locale, piccolino ma molto caratteristico, sulla sponda del Guadalquivir.
Passeggiando raggiungiamo il Barrio Santa Cruz e ci lasciamo trasportare ancora una volta dalle sue vie piene di gente e negozi. Alle 18 siamo pronti per il grande evento: la Corrida alla Plaza de Toros de la Real Maestranza. Per quanto riguarda l’acquisto dei biglietti, noi li abbiamo presi online e ci sono stati recapitati in hotel, ma è possibile acquistarli anche alla biglietteria della Plaza, ovviamente dovendovi accontentare dei posti rimasti sia per prezzo che per disponibilità. Sulla corrida ognuno può dire quello che vuole; per quanto ci riguarda, se capitate a Siviglia nel periodo giusto (da aprile ad ottobre),è un evento imperdibile ed emozionante, di cui ci si rende conto solo vivendolo.
26/9
Il giorno seguente ci dirigiamo alla visita del Real Alcazar. Anche qui sarà un giudizio soggettivo ma noi l’abbiamo apprezzato molto di più rispetto all’Alhambra. Usciti dall’Alcazar, andiamo a visitare la zona che si sviluppa intorno a Calle Sierpes, niente di eccezionale, e ci dirigiamo al tanto decantato Metropoli Parasol. A tal riguardo aggiungerei due paroline: da quanto avevamo letto su internet e sulle varie guide ci aspettavamo una costruzione molto interessante e curata. In verità abbiamo trovato tutto il complesso in un vero e proprio stato di abbandono; stabili vuoti, locali inesistenti e sporcizia, tanto che anche la passeggiata al livello panoramico non offre niente di eccezionale. Per chiudere la giornata, un ultimo salto a Piazza di Spagna al tramonto.
Ultimo giorno prima della partenza, visita all’Archivio delle Indie. Ingresso gratuito. E’ stato veramente una bella sorpresa. La visita non dura moltissimo, ma i documenti presenti sono di un importanza storica eccezionale e l’atmosfera è veramente emozionante.
Reduci dalla corrida, decidiamo poi di visitare l’arena al suo interno. Le visite sono guidate in spagnolo e inglese e si svolgono ogni 20 minuti. Prezzo del biglietto €8. Durata del giro 30-40 minuti, con l’ingresso sul suolo dell’arena!
Molto interessante e se avete la possibilità di vedere il giorno prima la corrida come noi, lo è ancora di più!
Per concludere questa bellissima vacanza, tutti a tifare Siviglia alla partita di Champions League Siviglia-Lione in uno stadio bellissimo, tra i tifosi “calienti” della squadra di casa in un clima fantastico!
CONCLUSIONI
Malaga: è una cittadina carina, tranquilla e caratteristica. Se non avete intenzione di farvi un po di mare, un giorno per visitarla è sufficiente!
Granada: è una città particolare, che va vissuta in tutti i suoi aspetti e nei suoi innumerevoli angoli che la caratterizzano; sembra di tuffarsi un po nel passato e di uscire da quelli che sono i classici tratti spagnoli. Premesso che il giudizio è soggettivo, per noi è stata un po’ deludente l’Alhambra, forse ci aspettavamo di più, ma se capitate a Granada va vista!
Cordoba: centro piccolo e concentrato, è proprio una bomboniera!
Siviglia: città grande, ma a misura d’uomo, offre molteplici cose da vedere e tanto da vivere. Una bella città elegante in cui perdersi tra vecchio e nuovo!
L’Andalusia ci ha emozionati nei suoi usi e costumi di un tempo, che ancora oggi vivono in queste città influenzate dai giorni d’oggi, divertenti e genuine nella vita di tutti i giorni. E’ stato bello perdersi tra i profumi di una cucina straordinaria e tra le vie colorate di centri che hanno respirato la storia.
Grazie Spagna per tutte le emozioni che ci hai regalato
Adiòs
Winani