Road to Sabah
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Quest’anno volevamo fare un viaggio a stretto contatto con la natura e per questo abbiamo scelto il Sabah, la regione a nord del Borneo malese caratterizzata da una biodiversità unica al mondo. Era già da parecchio che sognavo di visitare i templi di Angkor Wat in Cambogia e per questo ho deciso di unire le due cose (in fondo “ogni lasciata è persa”).
Ad aprile io e il mio compagno abbiamo prenotato un volo per il 31 luglio operato da Ethiad Milano-Abu Dhabi-Bangkok con rientro da Kuala Lumpur il 20 agosto (costo totale del biglietto A/R 850 € a persona). Prima di proseguire verso la Cambogia ci siamo fermati due notti nella capitale della Thailandia.
01-03/08 – Bangkok
Ero già stata a Bangkok ed avevo soggiornato nell’animata Khao San Road ma questa volta ho optato per la zona di Silom situata nei pressi di Patpong e del Lumphini park, decisamente più comoda per spostarsi coi mezzi pubblici. L’hotel che abbiamo scelto è il Silom Serene a Boutique Hotel (40 € a notte). Una sistemazione di fascia media con piscina, camere piuttosto grandi con a/c e altri comfort.
Tra tuk tuk, longtail boat e sky train siamo riusciti a visitare diverse attrazioni nell’unico giorno a disposizione: il Palazzo Reale, il Wat Arun ed il Wat Traimit. Ovviamente non ci siamo fatti mancare l’MBK per un giro di shopping (ma solo ed esclusivamente nei piani dei fakes!). La sera ci siamo concessi un’ottima cena al Mango Tree, un ristorante thailandese molto curato che serve dell’ottimo cibo. In due abbiamo speso circa 2000 ฿ (50€). Per terminare la nostra serata a BKK siamo andati all’ormai celebre Lebua dove abbiamo imparato che anche se ti dimentichi il pantalone lungo, senza il quale non puoi avere accesso allo sky bar, c’è sempre un thailandese che è lì ad offrirti la soluzione. In questo caso dei pantaloni in affitto! Considerate che per un cocktail ci vorranno più o meno 20/25 €…
03-06/08 – Siem Reap
La mattina del 3 agosto partiamo con volo Air Asia (80 € a testa) alla volta della Cambogia e di Siem Reap.
Qui devo fare una menzione d’onore al posto dove abbiamo alloggiato: il Dream Mango Villa (30 € a notte). Se decidete di andare a Siem Reap non potete assolutamente non soggiornare qui. Harry è il folle, disponibile e simpaticissimo proprietario di questo nuovissimo hotel con 10 stanze. Pulito, confortevole, con piscina ed ottimo cibo. Al vostro arrivo un ragazzo dello staff vi verrà a prendere gratuitamente con il suo tuk tuk per accompagnarvi all’hotel e sarà a vostra disposizione durante la vostra permanenza per accompagnarvi nelle varie escursioni.
Attenzione alla “check in procedure” di quest’hotel a base di gin tonic o birra (la nostra è durata circa 3 ore e vi lascio immaginare in che condizioni siamo entrati in camera!).
Se vi recate a visitare i templi di Angkor Wat in agosto vi consiglio di andare a vedere l’alba perché tutti i pomeriggi intorno alle 16/17 pioveva per un paio d’ore e quindi non era possibile vedere il tramonto.
Il 2 agosto alle 4 del mattino suona la sveglia e Vina (il nostro autista) ci accompagna a vedere uno degli spettacoli più belli che abbia mai visto: l’alba sul templio di Angkor Wat. La nostra escursione è durata 7 ore nelle quali abbiamo visitato il Bayon, Angkor Thom, Ta Prohm, la Terrazza degli Elefanti e Phnom Bakheng. È molto faticoso, fa caldo e bisogna avere un abbigliamento consono ad un luogo di culto. Io consiglio di visitare i templi in due giorni per goderseli a pieno. Purtroppo noi ci siamo dovuti accontentare di un giorno solo. Il prezzo d’ingresso è di 20$ a persona mentre per il tuk tuk abbiamo pagato 17 $.
Il giorno dopo siamo andati al lago Tonle Sap per visitare il villaggio galleggiante di Kampong Pluk (che ad agosto… non galleggia!). La stagione migliore per vedere queste altissime palafitte circondate dall’acqua è quella dei monsoni. Il prezzo della barca è di circa 45$ per un’escursione di 3 ore esclusa la pausa pranzo al Flooting Restaurant. Il costo del tuk tuk dall’hotel al villaggio è stato di 15 $ (circa 45 min. di strada).
Per quanto riguarda la vita notturna di Siem Reap tutto si svolge intorno alla vivacissima Pub Street: un insieme di 3 o 4 vie piene di pub, ristorantini e negozi per tutte le tasche. A Siem Reap abbiamo mangiato all’Haven (che consigliamo visto che si mangia benissimo e si occupa di dare gratuitamente una formazione professionale ai ragazzi degli orfanotrofi) e al Malis (secondo noi troppo fighetto e occidentale).
Per le tratte in tuk tuk dentro la città abbiamo pagato sempre 2 $.
06-07/08 – Kota Kinabalu
Il 6 agosto di buon’ora partiamo alla volta di Kota Kinabalu con un volo Air Asia con scalo a Kuala Lumpur (160 € a persona). Arriviamo a KK verso le sei del pomeriggio e prendiamo un bus che ci porta in centro città in pochissimo tempo (1 € a persona). Raggiungiamo il Mandarin Hotel (30 €). Non è un hotel degno di nota, ma la scelta per accommodations di questa categoria a KK non è molto ampia. KK non è una bella città ma, come altre nel sud-est asiatico, è caratteristica: c’è il mercato giornaliero con banchi di frutta, pesce, verdura, dove si può mangiare a qualsiasi ora, c’è il porto e non lontane le isole del Tunku Abdul Rahman Marine Park (che non abbiamo visitato perché molti ce le hanno sconsigliate).
Per la cena abbiamo optato per uno dei ristorantini di pesce del porto frequentati anche dai local (10 € a testa). KK è essenzialmente una tappa obbligatoria per chiunque viaggi nel Borneo malese perché è da qui che partono i bus per le altre aree d’interesse.
07-10/08 – Mantanani Island
Il giorno seguente alle 7 del mattino partiamo alla volta dell’isola di Mantanani dove ci fermeremo per tre notti. Avevamo bisogno di fare una sosta dopo la prima intensa settimana di viaggio e di un piccolo paradiso che fosse anche abbordabile. Mantanani si è rivelata una scelta assolutamente azzeccata.
Abbiamo scelto il Mari Mari Backpakers Lodge con sistemazioni su caratteristiche palafitte con il tetto di paglia. Il comfort è minimo: nessuno pulirà mai la vostra camera, non ci sono le lenzuola ma solo un coprimaterasso e la corrente elettrica è disponibile solo dalle 7 di sera alle 6 di mattino inoltre c’è il rischio di trovare animaletti in stanza quindi attenzione a non portare con voi del cibo. Nonostante questo vi assicuro che stare un pochino lontani da tutto ha tantissimi lati positivi. Il costo totale di questi tre giorni fuori dal mondo compreso di trasferimenti, barche, snorkeling e cibo (à la carte e con poca varietà) è stato di circa 400 € per due persone. L’isola è piccola ed è possibile girarla tranquillamente. Le spiagge sono piuttosto selvagge ed una di queste è occupata da alcuni zingari del mare. Da loro è anche possibile acquistare pesce freschissimo (lo pescano al momento proprio davanti ai vostri occhi!) che si può poi far cucinare presso la cucina del Mari Mari. Purtroppo la barriera corallina non è in ottime condizioni e c’è molto corallo morto. Un vero peccato! Detto questo, Mantanani con i suoi tramonti rosa, le spiagge bianchissime e il mare azzurro, è stata il nostro piccolo grezzissimo paradiso!
Portatevi un K Way per il viaggio in barca…non arriverete mai asciutti a terra!!!
10-11/08 – Mt. Kinabalu
Con 30€ (che ci sembravano tantissimi!) ci siamo fatti accompagnare con una macchina scassatissima del cugino di non so chi fino al Mt. Kinabalu! È piuttosto comune nel Sabah che tutti si improvvisino autisti per arrotondare un pochino. Questo è un gran vantaggio per noi viaggiatori perché c’è sempre qualcuno disposto a darti una mano in qualsiasi momento!
Arrivati al J. Residence (casetta con vista sulla foresta pluviale per 18 € a notte) abbiamo lasciato i bagagli e siamo andati a cena dentro il parco del monte al Liwagu Restaurant che ci è piaciuto moltissimo sia per la location che per il cibo.
Il giorno dopo siamo partiti intorno alle 9 del mattino per il trekking nel parco dove, seguendo i sentieri, siamo arrivati fino al Tiphon Gate, il luogo da cui parte la salita al monte che per motivi di tempo e per i costi abbiamo deciso di non fare. Abbiamo camminato per più di 6 ore lungo i sentieri ed è stata un’esperienza faticosa e al contempo emozionante. Ascoltare i rumori della foresta, costeggiare il fiume seguendo il Liwagu Trail e vedere i fiori e le piante autoctoni di questo sito dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO è un’occasione che non bisogna lasciarsi sfuggire se si arriva fin qui.
Terminato il nostro giro e ripresi i nostri bagagli ci siamo avviati sulla strada principale aspettando che qualche autobus ci caricasse. Dopo una decina di minuti di attesa abbiamo avuto la fortuna di incontrare Ade, un tassista che aveva appena accompagnato dei clienti al monte e che stava rientrando a KK. Con 13€ e due ore di viaggio siamo rientrati a KK.
11-13/08 – Kota Kinabalu
Sempre per motivi logistici abbiamo dovuto passare due notti a KK e per questo abbiamo deciso di visitare il Mari Mari Cultural Village che dista un’oretta dalla città. Il centro si propone di far conoscere le tribù indigene del Borneo con un approccio interattivo.
13-14/08 – Sepilok
Il 13 agosto prendiamo un volo Air Asia KK-Sandakan (costo 25 €). Scegliamo di alloggiare al Paganakan Dii Tropical Retreat (34 €) per una notte. Consiglio questa sistemazione perché è davvero particolare: casette in legno circondate dalla foresta tropicale, bagno all’aperto e tutto estremamente eco-frendly. Il nostro preferito di tutto il Sabah.
Il primo giorno siamo andati alla Discovery Rain Forest (3 € ingresso), dove abbiamo visto il nostro primo orango in totale libertà mentre ci lanciava pezzi di durian da un albero a 30 metri d’altezza!
La riserva è davvero bellissima con una canopy walkway a 11 metri di altezza e tanti sentieri da percorrere. Ci sono molte specie di uccelli, scimmie e, se si ha fortuna come noi, si possono vedere anche gli oranghi.
Il giorno dopo abbiamo visitato il Sun Bear Conservation Center (7 € ingresso) e l’Orangutan Rehabilitation Centre (7 € ingresso). Questi due centri si occupano di preservare due specie in via di estinzione – l’orsetto malese che è il più piccolo del mondo e gli orangutan. In entrambi i centri gli animali sono ormai abituati all’uomo, quindi non vi aspettate nulla di particolarmente avventuroso.
14-15/08 – Sukau
Nel pomeriggio lo staff del Sukau Green View a Sepilok ci è passato a prendere per accompagnarci al Kinabatangan River dove abbiamo trascorso una notte (trasferimenti, 3 crociere, 3 pasti, 150 € per due persone). Anche qui devo ammettere che siamo stati piuttosto fortunati: nella nostra crociera pomeridiana sul fiume abbiamo trovato un gruppo di elefanti pigmei del Borneo che la guida ci ha spiegato essere piuttosto rari da avvistare. Proseguendo abbiamo incontrato le scimmie nasiche e dei macachi. Dopo cena, intorno alle 21, abbiamo fatto la nostra seconda uscita sul fiume in barca. È stato davvero emozionante vedere i piccoli occhi rossi dei coccodrilli scomparire nell’acqua scura del fiume e riuscire a sentire il ruggito del piccolo leopardo malese che aveva probabilmente appena catturato una scimmietta su un albero.
Anche la crociera delle 5 del mattino ci ha ripagati: un elefante ha deciso che era il momento di un bagnetto ed ha attraversato l’intero fiume sotto i nostri occhi!
Le sistemazioni del Sukau Green View sono piuttosto spartane e non pulitissime ma lo staff è molto attento e preparato. Una visita in questa zona del Sabah è da non perdere assolutamente!
Sin dall’inizio del viaggio ci siamo portati l’insetticida da spruzzare in camera e forse grazie a questo abbiamo evitato spiacevoli incontri!
15-16/08 – Semporna
A Ferragosto ci siamo spostati nella zona di Semporna da Sukau in pullman (5 ore di tragitto, 10 € per le poltrone VIP). L’impatto con Semporna non è stato dei migliori: è una città sporca, povera e un po’ puzzona ma in fin dei conti ci siamo trovati bene anche qui! Abbiamo alloggiato nell’hotel storico della città: il Dragon Inn Flooting (27 €). A Semporna non c’è molto da fare: un piccolo mercato, ristorantini di pesce un po’ spartani vicini al porto e poco più. Casualmente c’era una festa proprio quella sera e i local hanno insistito moltissimo per farci rimanere con loro a festeggiare e a bere grappa e vino di riso!
Se capitate in questa città e volete concedervi un momento di relax vi consiglio di fermarvi dove ci sono i ristoranti vicino al porto. C’è un negozio dove fanno massaggi thailandesi davvero eccezionali per circa 10 €!
16-18/08 – Mabul Island
Sul finire del nostro viaggio nel Sabah volevamo concederci un paio di giorni di riposo al mare e – poiché le altre isole costavano almeno 800 € a notte – abbiamo scelto l’isola di Mabul e lo Skuba Junkie Mabul Beach Resort (350 € per due persone con i pasti). Appena arrivati ci siamo subito dovuti ricredere sulle nostre aspettative: l’isola non era il paradiso che ci aspettavamo. La spiaggia davanti al “resort” non è balneabile, il cibo era sempre lo stesso (non servono pesce) e per di più ho dovuto battibeccare con la receptionist perché avevano sbagliato la prenotazione della nostra escursione. Se andate a Mabul vi consiglio un hotel diverso dallo Skuba Junkie a meno che voi non siate dei divers. C’è il Sipadan Mabul Beach Resort che ha una spiaggia più carina.
Detto questo è possibile fare snorkling percorrendo il pontile dello Skuba Junkie e già da li, con un po’ di pazienza, si possono vedere le tartarughe.
Il secondo giorno a Mabul avevamo prenotato un’uscita per fare snorkling a Kapalai e lì abbiamo visto tantissime tartarughe anche grandi più di un 1.20 m. Felicità! Tanta felicità!
La voglia di mangiare pesce in un’isola è comprensibile e quindi abbiamo deciso di cenare da Arung Hayat: una spartanissima gust house frequentata per lo più da cinesi che offre anche un servizio ristorante. Qui abbiamo speso in due circa 10 €!
18-20/08 – Kuala Lumpur
Il 18 agosto inizia il nostro rientro verso casa, prendiamo un volo Air Asia Tawau-KL (45 €) e arriviamo in tardissima serata a Kuala Lumpur al City Comfort Hotel Bukit (22 € a notte).
Visto che avevamo poco tempo e l’anno prima avevamo girato la città, questa volta abbiamo optato per una visita alle Batu Caves. Devo dire che ci sono piaciute molto e sicuramente le consigliamo anche a chi ha solamente un giorno da trascorrere a KL. Si raggiungono in un’oretta e ci si impiega non molto per visitarle. Dopo qualche giro per i centri commerciali e una lunga camminata sotto il sole ci siamo concessi un pochino di riposo in hotel prima del grande viaggio.
Anche quest’anno abbiamo avuto il privilegio di portare a casa un pezzettino di mondo e di lasciare un una parte del nostro cuore in queste terre meravigliose.