Bali e Gili di consigli veloci

Seconda parte del viaggio Singapore - Bali (estate 2016). Consigli veloci e pratici su tutto ciò che riguarda l'isola e l'arcipelago delle Gili
Scritto da: Francesco Padua
bali e gili di consigli veloci
Partenza il: 16/08/2016
Ritorno il: 02/09/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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La prima metà turistica dell’Indonesia è molto selvaggia sotto molti punti di vista, splendida ed interessante, ma non propriamente piccola e semplice da girare.

Appena sbarcati dall’aereo ad attendervi trovate numerosi autisti di taxi (li troverete un po’ ovunque), ma se potete, chiedete per tempo al vostro hotel o luogo in cui soggiornate di farvi inviare un loro taxi convenzionato (andate sul sicuro). Come per altri luoghi, prima di uscire dall’aeroporto prelevate agli ATM locali (un milione e di rupie – IDR – sono circa 67 euro e ci farete molto sull’isola!). Per andare in giro il consiglio è di noleggiare un motorino (si, uno di qui milioni di pazzi scatenati che avete visto con la corsa in taxi). Il costo è irrisorio (poco più di 3 euro al giorno – mentre per la benzina – da preferirsi le stazioni di benzina ufficiali – con circa 10mila rupie, 60cent di euro, ci girare un giorno intero, ma in caso di necessità molti baracchini vendono carburante in bottiglie per rifornirvi), ma ricordate che qui si guida a sinistra, dunque bisogna fare attenzione. Per muoversi basta munirvi di GPS (Google maps e le mappe off-line fanno il loro dovere), magari in due così chi sta dietro fa da navigatore. In strada ci sono poche regole, anzi, quasi nessuna. La precedenza è di chi la vuole, si parcheggia ovunque e molto semafori sono spenti o lampeggianti. Voi per non sbagliare seguite gli altri.

Il cibo è uno dei pochi problemi di cui non dovrete preoccuparvi, infatti di baracchini (warong) lungo le strade c’è ne sono a migliaia, così come diffusi sono i piccoli rivenditori di bibite e snack e i ristoranti (di solito aperti fino alle 23) che offrono cucina di ogni tipo, anche l’italiana (con i tipici piatti nostrani come la pizza Magaritha, la pasta Bolognaise e la Chicken Parmisana :-P). Presenti anche numerosi minimarket aperti 24ore in cui trovare di tutto.

Per visitare le isole minori (Lembongan, Penida, Gili ect.) il consiglio è di scegliere le “public boat” (partono da città come Sanur e Padangbai) che rispetto alle altre barche turistiche hanno prezzi più indonesiani che altro (diffidate da qualunque cosa presenti prezzi in dollari americani, di solito sono 5 o 6 volte i prezzi locali e sono diretti ai turisti meno attenti). Oppure chiedete ad un tour operator (su strada ne trovate centinaia) che in caso decidiate di trascorrere qualche giorno in queste isole vi organizza taxi e barca per andata e ritorno, ma anche tour tra i templi e non solo. Il prezzo finale sarà ridotto (noi da Bali alle isole Gili abbiamo speso 500mila IDR a testa – circa 33 euro – per taxi e barca a/r).

Informazioni per le spiagge: se siete amanti del surf quelle consigliate sono principalmente a sud, mentre per snorkeling e immersioni principalmente quelle a nord e nelle isole minori. Per gli amanti dei fondali da ricorade che di solito si utilizzano dei barchini che vi portano sulla barriera corallina (sull’isola di Bali si trova anche a qualche centinaio di metri dalla costa), ma fate attenzione, la corrente è quasi sempre di forte intensità, chiedete dunque i luoghi più tranquilli.

La nostra puntatina alle Gili ci ha fatto scoprire una nuova Bali: da un lato un mare meraviglioso e dall’altro il turismo più sfrenato. Infatti queste piccole isole sono completamente assoggettate alla vita turistica (in uno spazio ridotto). Dimenticate la cultura balinese, questo posto potrebbe trovarsi in qualunque altra parte del mondo visto che è un miscuglio di quanto di peggio il turismo di massa può creare. La più battuta delle tre Gili è Trawangan, dove ci sono più strutture, ed è quella suggerita per i soggiorni. La seconda, Air, è quasi uguale, sconsigliata invece quella di mezzo, Meno, perché non ha attracco (vi fanno sbarcare praticamente in acqua e non è mai comodissimo). Al massimo la potete raggiungere in giornata per un giro e poi tornare sull’altra isola dove soggiornate. I prezzi alle Gili sono un po’ più alti ma le distanze sono molto ridotte, qunque è tutto a portata di mano. Le sistemazioni di solito sono a pochi metri dalla spiaggia, così come i ristoranti, i bar, i piccoli market e gli ATM. È una delle mete preferite per i sub ma i prezzi qui sono tutt’altro che balinesi. Io ho optato per una barca che con poco ti porta in giro a fare snorkeling tra tutte e tre le isole per mezza giornata (il meglio della fauna della barriera corallina non scende oltre i 5 metri di profondità). Un ottima esperienza con tanti compagni, un mare fantastico con una barriera corallina piena di vita e i luoghi migliori da visitare grazie all’esperienza delle guide.

A Bali poi certe calette nascono dal nulla nel pomeriggio, con il ritirarsi della marea, come a Nusa Dua (ma come arrivarci è già un mistero, visto che si cerca quasi a caso tra gli accessi su strada rimasti liberi, la zona è infatti l’unica in cui ci sono numerosissimi resort di lusso – ma veramente tanti – a occupare terra e spiaggia rispetto alle proprietà balinesi).

Andate in giro per templi (numerosissimi – che non elenco perché ci sono guide che ve ne propongono molti secondo gli itinerari scelti) e, se ne avete l’occasione, per quelli esposti a sud, sud-est, attendete fino al tramonto. Lo spettacolo è garantito. Appena ne avete l’occasione acquistate un Sarung (una sorta di pareo usato per coprire le gambe) perché è obbligatorio per uomo e donna per entrare nei templi avere le gambe coperte – lo utilizzerete molto. Unica accortezza: nel Tempio Madre (il più grande di Bali) oltre al biglietto d’ingresso, appena entrati vi chiederanno di farvi accompagnare da una guida locale, e insisteranno molto (dicono che conoscono loro i posti dove i turisti possono andare, ma sono truffe, infatti anche se ammettono il contrario non potrebbero farvi entrare neanche ad una funzione in corso). Voi rifiutate categoricamente. Infatti è come una tangente (probabile neanche ufficiale) e non è assolutamente obbligatoria, superando questi infatti potete girare liberamente (ovviamente se una cerimonia, di solito funerale, è in corso, non è rispettoso entrare nei luoghi in cui si sta tenendo ma potrete girare all’esterno, visto che il complesso è enorme). Rifiutate categoricamente e liberatevi di questi individui anche se insistono (ma non preoccupatevi, questo accade solo in questo tempio).

Grandi città come Ubud offrono invece molte attrazioni non molto distanti le une dalle altre, cosicché non occorre altro che i vostri piedi per raggiungerle. Esempi sono il Palazzo Imperiale, la Foresta delle Scimmie, il sentiero di trekking tra le Risaie, templi e molto altro. Numerosi e iperaffollati anche i mercati (principalmente di cianfrusaglie per turisti) in cui poter contrattare ogni acquisto. Non perdetevi una sera uno spettacolo di musica e danza locale (nei periodi di maggiore afflusso turistico si tengono ogni sera, a differenza di quanto i cartelloni all’esterno indicano). Nel centro di Ubud, nel Palazzo Imperiale, costa 100mila rupie a persona, ma spostandosi di qualche centinaia di metri ne trovate anche a meno (ma non per questo meno spettacolari). Lo stesso discorso vale per ogni cosa, dai tour operator ai ristoranti: più lontano dal centro sono e meno costano (ma questo accade penso ovunque nelle località turistiche!).

Prima di partire, proprio in coda al vostro viaggio, lasciate un paio di giorni di spazio per visitare Kuta, la capitale turistica dell’isola. Cosa primaria: l’aeroporto è praticamente in città, così in pochi minuti (anche a piedi) potrete raggiungerlo per ripartire. Seconda: il centro della città è una lunga strada in cui trovare ogni tipo attività, dagli shop ai ristoranti e anche un paio di centri commerciali. Terzo: una lunga spiaggia sabbiosa. E le distanze sono veramente minime tra una cosa e l’altra. Un consiglio per i ristoranti: provate anche i piccoli warung senza insegne luminose e con arredamento dall’aspetto semplice, sono i più genuini.

AVVERTENZE: Crema solare (il sole è tanto e picchia forte) – Spray anti zanzare/insetti

ELETTRICITÀ: Presa europea (dunque non occorre l’adattatore)

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