Un’estate baltica
ESTATE BALTICA – AGOSTO 2016
Un anno fa, grazie all’ Associazione Gemellaggi e Relazioni Internazionali di Uggiate-Trevano, ho avuto modo di visitare brevemente la Lettonia. Sono rimasta affascinata da questa terra, dalla sua luce che in estate non si spegne mai e dalla sua popolazione aperta e affamata di vita e conoscenza. Per questo motivo ho deciso di tornare portando la mia famiglia a conoscere questo Paese e non solo. Voli Ryanair prenotati con qualche mese di anticipo a circa € 160 a/r cad. con solo bagaglio a mano. DOMENICA 7 AGOSTO
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Atterriamo a Riga alle 11.35 e decidiamo di raggiungere il centro con i bus di linea (n. 22 o n. 222) al costo di € 1,40 cad.. La fermata è proprio fuori dagli arrivi.
Subito affascinati da Riga, restiamo colpiti dall’assenza di barriere architettoniche, dai semafori segnatempo, dai giardini curati e dalla presenza di wi-fi liberi pressoché ovunque. Siamo affamati e casualmente ci imbattiamo in un self-service della catena Lido dove si può mangiare dell’ottima cucina lettone. In 4 spendiamo poco meno di € 28.
Raggiungiamo l’albergo DREAMFILL appena fuori dal centro storico prenotato tramite Booking al costo di € 72 a notte per una camera quadrupla ampia e pulitissima.
Torniamo in centro e passeggiamo guardando in alto per ammirare le decorazioni e i colori degli edifici. Tra i più famosi ci sono i “tre fratelli”, questi edifici sono tra i più antichi di Riga e risalgono alla fine del 15° secolo. Ognuno è caratterizzato da un colore diverso. Ogni tanto pioviggina. Ci concediamo una sosta in un localino del centro e poi raggiungiamo il lungofiume Daugava. Decidiamo di fare un giro in barca (€ 7cad.). Un’ora abbondante di navigazione che ci consente di ammirare dal fiume gli edifici del mercato locale dove in tempo di guerra venivano costruiti i dirigibili e il porto. Sulla sponda opposta invece svettano moderni edifici tra cui l’imponente biblioteca nazionale.
Rientrati dal giro in barca torniamo al LIDO per la cena e poi rientriamo ormai stanchi per la lunga giornata.
LUNEDì 8 AGOSTO
Lasciamo l’albergo e ci fermiamo a far colazione in un locale nelle vicinanze che fa bagels di tutti i tipi e poi raggiungiamo il centro. Lungo la strada passiamo davanti ad una chiesa ortodossa ed entriamo a visitarla. Bella, imponente e ricca di icone e arredi dorati. Colpisce la sentita venerazione delle donne presenti rigorosamente con il capo coperto da un foulard. Continuiamo il nostro cammino fino a raggiungere il monumento che celebra l’indipendenza ottenuta dalla Lettonia nel 1991. L’imponente basamento racconta la storia di questa Nazione. Raggiungiamo i famosi hangar visti ieri dal fiume, locali ora adibiti a mercato locale dove si trovano stand con specialità culinarie del posto. Il caso vuole che all’uscita del sottopassaggio incontriamo Laura, una nostra amica di Rundale, con cui avremmo dovuto trovarci mercoledì. Shockate per l’incontro inaspettato, scattiamo un selfie, baci, abbracci e rinnoviamo appuntamento a mercoledì. Del mercato ci colpiscono piccoli banchetti posti qua e là con anziane venditrici di calze e di lavoretti a maglia. Un bellissimo colpo di colore lo regalano invece le bancarelle piene di frutti di bosco dove ci fermiamo per acquistare una vaschetta di gustosi lamponi. Facciamo scorta delle famose sardine di Riga, per noi e come gustoso souvenir per gli amici. Terminata la visita del mercato torniamo in centro e per sfuggire ad un acquazzone ci ripariamo in un localino dove gustiamo cucina lettone e aspettiamo che spiova. Cerchiamo poi il palazzo con il gatto sul tetto simbolo di Riga e mentre percorriamo le pittoresche viuzze del centro troviamo pure un locale chiamato Felicità che risulta appartenere ad Albano. Paghiamo € 3 cad. per entrare nel Duomo e ammirarne l’imponente organo antico e il chiostro. Poi decidiamo di raggiungere la biblioteca sull’altro lato del fiume percorrendo un ponte da cui scattiamo delle belle foto del centro storico di Riga. La biblioteca è bellissima, enorme, moderna e luminosa. Ispirata alla Collina di Vetro, famosa leggenda lettone, rappresenta la libertà culturale. Soprannominata il Castello di Luce, quest’opera architettonica rappresenta simbolicamente la vittoria della saggezza sull’oscurità causata dalla guerra e dell’occupazione. Il lunedì si può visitare solamente l’atrio (aperta il resto dei giorni) ma ne vale comunque la pena. All’interno sono allestite un paio di mostre di quadri che visitiamo, ci rilassiamo un po’ sui comodi divani e torniamo in centro. Raggiungiamo ora il quartiere Art Nouveau con le incantevoli architetture dei suo palazzi molti dei quali ambasciate. Passeggiamo nel parco dove sorge l’Opera Nazionale, tra le più prestigiose al mondo. Splendido edificio neoclassico. Ceniamo ancora al Lido e poi torniamo in albergo.
MARTEDì 9 AGOSTO
Questa mattina facciamo colazione in un locale vicino all’albergo specializzato in muffin di tutti i tipi e siamo così pronti per una gita che ci porterà a Jurmala e al suo mare. Raggiungiamo la stazione che si trova vicino al mercato e con € 1,40 cad. prendiamo i biglietti che ci porteranno in questa splendida regione a circa 20 km da Riga. La cittadina è caratterizzata da edifici storici e moderni interamente in legno e da una lunghissima spiaggia dove qualche temerario fa il bagno senza curarsi dell’aria gelida. C’è un vivace centro pieno di negozietti e locali così come numerosi punti di ristoro si incontrano passeggiando lungo la spiaggia. C’è inoltre un parco pubblico molto bello, ombreggiato da alti alberi ideale luogo di svago per famiglie. All’interno di questo parco si trovano infatti una pista di pattinaggio, una pista per skateboard, un enorme parco giochi, un’area attrezzata per esercizi ginnici, un campo da basket, un parco avventura (unica attrazione a pagamento) e un’altissima torre di legno su cui si può salire e che consente di godere di uno splendido panorama che spazia dal mare fino allo skyline di Riga. Passeggiamo in centro, esploriamo questo incantevole parco, ci godiamo la brezza marina sul lungomare e ci concediamo una birra contemplando il mare. Rientriamo a Riga che ormai è ora di cena. Tappa fissa al Lido e poi a dormire.
MERCOLEDì 10 AGOSTO
Fatta colazione, raggiungiamo il lungo fiume dove transitano gli autobus che conducono in aeroporto per noleggiare un’auto. Purtroppo per un errore di valutazione non abbiamo prenotato l’auto e siamo così costretti a spendere ben € 320 per 5 giorni di noleggio compreso il cambio di Stato in quanto è nostra intenzione raggiungere anche la Lituania. Recuperata la nostra auto siamo pronti a partire per raggiungere Rundale dove ci aspettano i nostri nuovi amici. A pochi km dalla meta ci fermiamo affamati per cercare un locale dove mangiare. Sostiamo così a Bauska e pranziamo in un self-service proprio dietro la piazza centrale del paese. L’aspetto esteriore dell’edificio lascia un po’ a desiderare ma dentro è tutto nuovo e moderno e qui in quattro spenderemo ben € 16,90 ovviamente compreso il bere. Ripartiamo e dopo pochi minuti raggiungiamo Rundale. L’albergo dove alloggeremo si chiama Hotel Rundale ed è proprio a pochi passi dal famoso Palazzo. Prenotato con Booking, una quadrupla per due notti ci costerà € 120 con colazione compresa. La camera è bella e spaziosa. Chiamiamo Laura e ci accordiamo affinché passi a prenderci più tardi per cenare insieme e così ne approfittiamo per un primo giro all’esterno del Palazzo. Ci fermiamo nell’unico chioschetto nei dintorni del Palazzo e ci prendiamo due te e due succhi di mela spendendo meno di € 2. Meravigliati chiediamo conferma pensando abbiano scordato qualcosa e invece ci confermano € 1,70 in quattro! Questo Palazzo fu la residenza estiva dei Conti di Curlandia e l’edificio fu progettato dall’architetto italiano Restrelli, lo stesso che progettò importanti edifici di San Pietroburgo. L’edificio sorge maestoso praticamente in mezzo al nulla ma circondato da uno splendido giardino e affiancato da un piccolo laghetto. Torniamo in albergo e poco dopo arriva Laura a prenderci e… sorpresa viene accompagnata da Edgars e Zinaida altri due cari amici con cui trascorreremo una splendida serata in un locale di Bauska chiaccherando e confrontandoci cercando di carpire il più possibile gli uni delle usanze e la storia degli altri. Come in occasione del nostro primo incontro c’è sempre molta curiosità e voglia di confronto tra la vecchia e la nuova Europa. Ci salutiamo con la promessa di rivederci il giorno dopo per trascorrere ancora qualche ora insieme.
GIOVEDì 11 AGOSTO
Questa mattina abbiamo in programma la visita del Palazzo di Rundale e dei suoi giardini e dobbiamo anche incontrarci con Aria, un’altra amica di Rundale che è appena tornata da una vacanza in Italia. Ci messaggiamo e ci diamo appuntamento per le 10 all’entrata del Palazzo. Aria sarà per noi una splendida guida che ci accompagnerà per tutto il Palazzo svelandoci anche ali nascoste. Terminata la visita interna, passiamo ai giardini dove …. grande sorpresa …. c’è un altro amico, Peteris….pronto per portarci con il trenino alla scoperta degli splendidi giardini del Palazzo che in questo periodo regalano le ultime fioriture di rose. Una meraviglia! I giardini sono curatissimi dall’attento personale e i roseti sono veramente incantevoli. Terminato il giro con il trenino facciamo comunque due passi per ammirare i vari settori del parco e i bellissimi fiori. Lasciamo i nostri amici e ci fermiamo a pranzo in uno dei tre locali che ci sono nei dintorni del palazzo. Anche qui pranziamo con specialità lettoni spendendo pochi euro. Facciamo poi un po’ di shopping a delle bancarelle dove troviamo dei bijoux di ambra veramente belli e poco costosi. Nel pomeriggio chiamiamo la nostra amica Laura che arriva accompagnata da Kristine e ci porta prima di tutto a visitare la biblioteca municipale e poi un maniero recuperato e ora adibito ad albergo di lusso con antistante un laghetto ricoperto di ninfee. Ci accompagnano poi a visitare una zona boschiva lì vicino dove in seguito a scavi sono stati rinvenuti dei reperti storici. La Lettonia è una terra pianeggiante e così ci hanno spiegato vengono costruite colline artificiali. Così è stato fatto anche qui creando così una zona di svago per famiglie con ampi sentieri e scale di legno che si addentrano nel bosco. In una radura si trova il rudere di una Chiesa che in periodo sovietico fu adibita a magazzino e che ora, ci spiega Laura, si vorrebbe recuperare per farne un luogo di cultura. La visita è interessante oltre che piacevole. Salutiamo le nostre amiche …. chissà quando ci rivedremo …. e andiamo a Bauska per visitarne il castello dalla cui torre si gode un’incantevole vista che spazia su tutta la regione. La visita richiede circa un’ora e mezza ed è interessante. Per cena ci fermiamo in un locale affacciato sulla piazza di Bauska e poi rientriamo a Rundale.
VENERDì 12 AGOSTO
Oggi si cambia Paese, la Lituania e altri amici ci aspettano! Rigorosamente senza navigatore e con un’approssimativa cartina alla mano decidiamo di raggiungere Pakruojio, altra cittadina gemellata con Uggiate Trevano, percorrendo strade secondarie. Che avventura! Alcuni tratti sono addirittura non asfaltati. Di positivo c’è che il traffico è inesistente ma il fatto che non ci sia nessuno in giro non ci permette di chiedere informazioni e così ad un certo punto ci accorgiamo di valicare la linea di confine tra Lettonia e Lituania solo grazie ad un cartello dell’Europa messo a lato di una strada sterrata. Ce l’abbiamo fatta! Siamo in Lituania e come per incanto il cielo si abbassa e pare di poter toccare le nuvole. Una meraviglia! Verdi campi ci scorrono accanto alternati ad altri arati e coltivati. Mucche legate a catene che pascolano e bellissime cicogne che passeggiano sui bordi delle strade. Un paesaggio veramente incantevole che ci accompagna fino ai primi cartelli segnaletici che ci riportano sulla via giusta. E così nella tarda mattinata raggiungiamo Pakruojis. E’ la cittadina lituana che, a Luglio, ha firmato un gemellaggio con Uggiate Trevano e dal momento che durante questo week-end si svolgerà una festa importante, hanno invitato una delegazione del nostro paese. Noi, essendo già “da queste parti” abbiamo deciso di unirci a questa festa pur provvedendo autonomamente al pernottamento. Tramite un’amica di Pakuojis abbiamo prenotato presso l’Hotel Stadala, un vecchio mulino all’interno della tenuta di cui vi parlerò poi. Camera quadrupla a € 114 a notte con colazione. Questa notte arriveranno da Uggiate anche Rita e Francesca in qualità di rappresentanti ufficiali della municipalità.
Non sono mai stata a Parkuojis per cui ci orientiamo grazie alla segnaletica e raggiungiamo la tenuta in cui si svolgerà la festa. Il posto è veramente incantevole. Si tratta di una tenuta chiaramente recuperata con una dimora storica, le stalle, edifici per riparare gli attrezzi, un laghetto con tanto di isoletta intitolata agli innamorati e appunto un vecchio mulino ora albergo. Il complesso nell’insieme è molto bello e tutti gli edifici sorgono comunque all’interno di un parco dove vediamo passeggiare giovani e famiglie con bambini. Fervono i preparativi per il festival del sabato e sono stati montati due palchi per le varie esibizioni. Dopo un breve giretto, andiamo a pranzo nel ristorante che si trova di fianco all’albergo e poi prendiamo possesso della nostra camera. Si tratta di due ampie stanze comunicanti pulite e arredate in stile. Lasciati i bagagli decidiamo di andare a visitare la Collina delle Croci che sappiamo trovarsi a circa 30 km da qui. Luogo toccante e suggestivo, testimonia la fede di un popolo che a lungo ha sofferto per affermare la sua identità religiosa e che ha saputo lottare, anche con la preghiera, per rivendicare la propria identità nazionale. Le prime croci furono collocate qui nel 1800 e aumentarono sempre di più nel corso degli anni fino a diventare “fastidiose” per il regime sovietico. Le croci erano diventate così tante che Mosca ne ordinò la rimozione spianando la collina per ben due volte, nel 1963 e nel 1973. Ciò, tuttavia, non servì a fiaccare la devozione dei fedeli, che ripresero a piantarle sempre più numerose. Nel 1990 erano circa 50.000 e nel 2000 arrivavano addirittura a 100.000. Papa Giovanni Paolo II si recò alla collina delle croci durante la sua visita alla Lituania nel settembre del 1993. Celebrò la messa all’aperto su un altare in legno costruito per l’occasione e donò alla collina e al popolo lituano una grande croce di legno con base in granito sulla quale è riportato il suo ringraziamento per questa grande testimonianza di fede.
Dal momento che mi ostino a non usare il navigatore, ci perdiamo e anziché impiegare la mezz’ora prevista per raggiungere la collina delle croci, giriamo per circa due ore nella campagna lituana e ancora una volta posso dire quanto sia bello perdersi! Abbiamo modo di infilarci in strade sterrate senza trovare anima viva e di ammirare distese di campi come non abbiamo mai visto. Campi di carote, di cipolle, di grano che si stendono a perdita d’occhio. Ogni tanto scorgiamo tre o quattro casette con giardini verdi e curatissimi e prati che sembrano pettinati. E le nuvole! Mai viste nuvole così basse… sembra di poterle toccare! Unica compagnia… le cicogne. Comunque troviamo due o tre persone che con gesti più che parole, ci indirizzano sulla retta via e raggiungiamo così la nostra meta. La collina delle croci è un luogo che non si può raccontare più di tanto, va vissuto. Acquistiamo le nostre croci per pochi euro e ci addentriamo fra i cunicoli di questa distesa di croci per lasciare anche le nostre. Notiamo che giovani sposi e famiglie in festa probabilmente per il battesimo dei loro bambini vengono in questo luogo molto importante per la loro religiosità. Facciamo qualche foto e rientriamo in albergo. Ceniamo nel ristorante vicino e torniamo nel parco della tenuta per goderci la luce calda del tramonto. Rientrati in albergo, mentre il resto della famiglia va a dormire, mi fermo ad aspettare Rita e Francesca che stanno arrivando. Come da tradizione, ci viene offerto un cicchetto di benvenuto dalla direzione dell’albergo.
SABATO 13 AGOSTO
Ci svegliamo sotto un cielo grigio e freddo. Proprio il giorno del festival! Peccato ma nessuno si perde d’animo abituati al clima di queste zone. Facciamo un’abbondante colazione e nel frattempo salutiamo gli amici estoni che sono arrivati anche loro in occasione del festival. Baci, abbracci e poi tutti insieme veniamo portati in centro a Parkuojis dove sono previsti balli di strada e dove i vari gruppi che animeranno la sfilata si stanno preparando. La sfilata parte dal centro per arrivare fino al maniero. In un ristorante del centro il Sindaco porge i suoi saluti a tutti gli ospiti arrivati fra l’altro anche dalla Germania, dalla Svezia e dal Giappone. Segue un buffet ricco di squisitezze locali e poi parte la sfilata. Io e Rita saremo su una delle carrozze che aprono il corteo insieme a Saulius, il sindaco di Parkuojis, il sindaco estone e una rappresentante della Germania. Ai bordi della strada i cittadini festosi ci salutano e poche gocce di pioggia non rovinano assolutamente questa simpatica e colorata parata. Giungiamo al maniero nel cui prato sono stati montati stand di prodotti tipici e articoli locali e si svolge la prima parte della cerimonia con i saluti delle varie autorità. Che bello, durante l’attesa, ritrovare gli amici lituani ed estoni conosciuti a Luglio, vestiti di tutto punto e pronti ad esibirsi nei loro balli tradizionali. Scambiamo così impressioni, ricordi e scherziamo insieme. Terminata la parte ufficiale, iniziano le esibizioni di canto e di ballo dei vari gruppi e il pomeriggio scorre veloce. Assistiamo alle esibizioni, facciamo compere presso le bancarelle e per cena ci troviamo tutti insieme in un sala apparecchiata per tutti gli ospiti provenienti dai varia Paesi. Fra brindisi, canti e chiacchiere trascorriamo una piacevolissima serata. Nel frattempo sul palco allestito nel parco è iniziato un concerto di musica rock ed è pieno di giovani. Anche qui sono stati montati vari stand che vendono birra e cibo. E’ bello durante la cena scambiarsi pareri, opinioni, parlare delle proprie tradizioni in uno scambio continuo che arricchisce tutti.
Quando gli scettici mi chiedono a cosa servono i gemellaggi sono sempre in difficoltà a rispondere ma solo perché è difficile spiegare a parole l’atmosfera che si crea durante questi incontri. Momenti in cui gli uni cercano di carpire più informazioni possibili sulle usanze e tradizioni degli altri a partire da quello che si sta condividendo sulla tavola per arrivare a parlare di un passato lontano per noi, più vicino per altri che ha segnato profondamente la storia dei nostri Paesi. Quello che è sicuro è che dopo ognuno di questi incontri mi sento arricchita e aldilà dei luoghi visitati di cui restano comunque delle belle foto mi restano racconti e volti che non scorderò e che non vedo l’ora di incontrare nuovamente.
Alla prossima Rossana, Emanuele, Erica e Linda