Bruxelles: la capitale fiamminga

Cinque giorni a zonzo per scoprire la città: musei, piazze e monumeti
Scritto da: scricciolo87
bruxelles: la capitale fiamminga
Partenza il: 02/09/2015
Ritorno il: 06/09/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Non c’è giorno in cui purtroppo non si ricevono notizie negative dai media riguardanti il Belgio e in particolare Bruxelles. Io, invece, vi voglio raccontare il mio viaggio nella capitale fiamminga, una città che mi è rimasta molto impressa, non solo per la sua semplice bellezza ma anche per la tranquillità dei quartieri.

L’estate scorsa, come sempre all’ultimo, io e il mio ragazzo volevamo visitare una città europea prima di ricominciare il nuovo anno di lavoro ma non avevamo nessuna meta precisa in mente. Mi sono fatta ispirare da Skyscanner e dopo una breve comparazione di prezzi, abbiamo optato per Bruxelles. Ammetto che nessuno dei miei amici mi aveva consigliato questa città, anzi tutti me ne parlavano abbastanza male. Questo però aumentava la mia curiosità verso la città. Abbiamo trovato un volo conveniente con la Brussels Airlines con partenza da Venezia Marco Polo e arrivo a Bruxelles Charleroi. Per l’alloggio, invece, abbiamo scelto l’hotel Berger in quanto colpiti dalle recensioni dei viaggiatori e alcune travelblogger. Gli elementi determinanti per la scelta di questo hotel sono stati anche la posizione centrale –quartiere Ixelles- che ci ha permesso di visitare la città sempre a piedi e di risparmiare quindi sui biglietti dei mezzi pubblici, e la storia dell’hotel stesso: si tratta di un ex bordello recentemente ristrutturato che ha riprodotto la stessa atmosfera di una volta. Troverete quindi stanze piccole, tutte diverse le une dalle altre, riportanti il nome della ragazza che una volta le occupava e luci soffuse in tutto l’hotel. Qui avevo prenotato solo l’alloggio senza colazione né pasti.

VERSO LA GRAND PLACE

Siamo atterrati a Bruxelles all’ora di pranzo. Affamati, abbiamo optato per pranzare in aeroporto con un veloce panino. Poi abbiamo preso il treno (Brussels Airport Express) al livello -1 dell’aeroporto con collegamenti alla Gare du Midi e alla Gare du Nord. Noi siamo scesi alla Gare du Midi e a piedi ci siamo diretti verso l’hotel. Durante il nostro soggiorno abbiamo scoperto che ci sono diverse vie che collegano le zone più visitate al nostro hotel. Noi abbiamo attraversato Mont des Arts che si rivelerà poi uno dei nostri posti preferiti, dove torneremo più volte. In alternativa si poteva prendere la metro e la fermata più vicina è Porte de Namur. Sbrigate le pratiche di check-in, ci siamo sistemati nella stanza Manon e dopo una piccola siesta siamo usciti per una prima esplorazione della città. Innanzitutto l’hotel si trova in una posizione strategica per gli amanti dello shopping: sia Rue de Trône che Boulevard Waterloo sono pienissimi di negozi dalle catene più economiche ai negozi super lusso. Abbiamo raggiunto la Grand-Place attraverso Parc d’Egmont che si trova in Plaçe du Petit-Sablon, caratteristico e piccolo giardino circondato da statue rappresentanti uomini al lavoro (seggiolai, falegnami, fabbri) sui quali troneggiano i conti d’Egomont e di Hornes, sopra la fontana, attorniati da statue di eruditi e umanisti. Dietro di loro si trova la vecchia residenza della famiglia Egmont, destinato ai ricevimenti del Ministro degli Affari Esteri. Si passa poi davanti all’imponente chiesa gotica di Notre-Dame-du-Sablon per arrivare alla Plaçe du Grand-Sablon, che, anche se è in gran parte occupata da parcheggi, ci ha particolarmente colpito. Si tratta di una piccola e caratteristica piazza borghese triangolare costeggiata da vecchie case, negozi di antiquariato, piccoli ristoranti e grandi pasticcerie quali Wittamer e Pierre Marcolini. Questa piazza è stata una tappa fissa per le nostre colazioni. Abbiamo provato Wittamer e anche Lady Godiva, tempio del cioccolato, ma alla fine siamo rimasti fedeli a Le Pain Quotidien. Da qui poi ci siamo diretti a la Grand-Place. L’impatto con la bellezza della piazza, i colori dei suoi palazzi e i fiori che troneggiavano su balconi e ristoranti è stato veramente stupefacente. Questa piazza è veramente bellissima, se non altro Victor Hugo l’aveva definita “la piazza più bella del mondo”, peccato solo per gli stand che stavano montando per la festa della birra che si è svolta nei giorni seguenti. Foto di rito, poi, al Mannekin Pis, piccola statua risalente al Seicento posta su una fontana, grande attrazione per i turisti, e poi di nuovo in hotel, passando di nuovo per Plaçe du Grand Sablon con cena presso Comics Café, un caffè-brasserie dove si mangiano gli hamburger Obelix, spiedini di Gaston Lagaffe e cheese cakes, in mezzo ai fumetti!

IN GIRO PER MUSEI

Questa giornata è stata interamente dedicata ai musei: abbiamo cominciato con il Musée Magritte all’interno de les Musées Royaux des Beaux-Arts. Cinque piani ospitanti circa duecento capolavori dell’artista, dagli esordi fino al suo ultimo quadro “La pagina bianca”, ma niente “Ceci n’est pas une pipe”! Poco distante da qui si trova il Palazzo reale. Gratuitamente si possono visitare la sala del trono, la sala Impero e altro ancora, incluse le mostre temporanee. Di fronte, il Parco di Bruxelles, sempre animato di atleti, bambini, famiglie, ottimo posto per una siesta. Il parco non è enorme, lo si percorre abbastanza velocemente e termina con il Palazzo della Nazione che ospita il Parlamento. Da qui ci siamo diretti nuovamente verso la Grand Plaçe e poi Plaçe de l’Agora, una piazzetta animatissima e molto carina, dove abbiamo mangiato un panino in velocità a Aux Gaufre de Bruxelles, un’istituzione secondo le recensioni trovate in internet, anche se per noi non è stato il massimo. L’altro museo che abbiamo visitato è stato Le Centre Belge de la Bande dessinée. Non si può visitare Bruxelles, patria dei fumetti, Tintin su tutti, tralasciando questo museo. Molto carino, diviso in sezioni didattiche, racconta come è nata l’arte del fumetto. Altra passeggiatina verso il centro, passando davanti al Théatre de la Monnaie con l’omonima piazza, la Borsa e le Galeries Saint-Hubert, il regno delle cioccolaterie. Consiglio una cioccolata calda da Mary. Per cena, invece, siamo stati nel nostro quartiere, Ixelles, precisamente a Plaçe Saint Boniface. Questa zona è molto animata e ricca di locali e ristoranti. Noi abbiamo scelto L’Ultime Atome, cucina belga.

PARLAMENTO & ATOMIUM

Due sono le attrazioni principali visitate il terzo giorno: il Parlamento e l’Atomium. Partendo sempre a piedi dal nostro hotel, ci siamo incamminati a sud verso St. Boniface e dopo una colazione presso Caffè Italiano –Rue d’Arlon 27- siamo arrivati al quartiere europe, Plaçe du Luxemburg e quindi Parlamento Europeo. La visita al Parlamento Europeo è gratuita, purtroppo però, quando noi siamo arrivati, la comitiva per il tour era già al completo e il giro visita stava iniziando. Abbiamo così visitato il Parlamentarium, sempre gratuito e senza visita guidata, ma con audio guida. Un viaggio virtuale ed interattivo attraverso l’Europa iniziando dalla sua storia e proseguendo con l’analisi del contesto politico, sociale, economico fino ai giorni nostri. Prima di proseguire verso l’Atomium, abbiamo fatto tappa al Parc du Cinquantenaire, dietro al parlamento europeo. Il parco è molto grande, silenzioso e ricco di imponenti musei, da quello di storia militare e dell’automobile, a quello di storia naturale presso il quale abbiamo pranzato a le Midi Cinquante, locale luminoso e carino con una buona cucina. Da qui abbiamo preso la metro alla fermata Merode e raggiunto l’Atomium nella piana dell’Heysel. Tre sono le principali attrazioni di questo quartiere: lo stadio, il parco Mini-Europe e l’Atomium. Su consiglio di amici, abbiamo optato per il biglietto cumulativo Mini-Europe e Atomium. Nel giro di un paio di ore si riescono a visitare entrambi. Carino vedere ed azionare i modellini dei monumenti europei, sotto l’enorme molecola di ferro. Suggestivo poter visitare le singole particelle dell’atomo collegate da scale mobili all’interno delle quali vengono allestite delle mostre. Inoltre un ascensore porta in pochi secondi nella particella più alta dalla quale si gode un bellissimo panorama, fino a vedere le città belghe vicine quando il cielo è limpido. Siamo tornati in centro con un tram, usufruendo dello stesso biglietto della metro, ma sicuramente più bello e secondo noi più sicuro. Distrutti dalla giornata e anche dal freddo, abbiamo trascorso la serata in hotel cenando presso il ristorante dell’hotel stesso con cucina e personale italiano.

ULTIMI GIORNI SLOW

Per il penultimo giorno avevamo pianificato una gita fuori città ad Anversa, ma il maltempo e il freddo ci hanno fatto cambiare idea e così dopo giorni frenetici e pieni, abbiamo optato per trascorrere gli ultimi due giorni all’insegna del totale relax e dello shopping. E così sveglia tardi, lunghe passeggiate senza meta che ci hanno portato a scovare piazzette nascoste come Plaçe Stephanie e Plaçe Louise dove poco più in là si trovano l’imponente palazzo di giustizia e una terrazza panoramica; il mercato delle pulci in Plaçe du Jeu de Balle, e ancora la biblioteca reale e l’annesso Mont des Arts con Plaçe de l’Albertine. Poi ci siamo spinti più a nord per visitare la zona dell’antico porto e del beghinaggio cominciando da Plaçe Sainte-Catherine, plaçe De Brouckère e le antiche darsene. Tornando verso l’hotel, una veloce visita all’enorme cattedrale dei santi Michele e Gudule e poi un ultimo saluto a Bruxelles perdendoci per le sue stradine ammirandone i graffiti e bevendo un’ottima birra presso il locale L’Amour Fou sempre zona St. Boniface.

Cinque giorni in questa città forse sono anche troppi, noi comunque ci ritorneremo e la prossima volta sarà il punto di partenza per un tour verso le altre città fiamminghe.

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Monts des Arts

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Musée de la bande dessinée

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Le Mannekin Pis

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Mini Europe

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Bruxelles

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Parlamento

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Atomium

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Grand Place

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Grand Place



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