In Perù tra le isole Ballestas, Nazca, Arequipa, Puno, Machu Picchu…
Indice dei contenuti
ITINERARIO
18 GIUGNO: LIMA-ISLAS BALLESTAS- OASIS DE HUACACHINA-NAZCA
19 GIUGNO: VOLO SU LINEE DI NAZCA- VIAGGIO PER AREQUIPA
20 GIUGNO: VISITA MONASTERIO SANTA CATALINA E FREE WALKING TOUR AREQUIPA
21 GIUGNO: CHIVAY-YANQUE
22: CRUZ DEL CONDOR – COLLCA CANYON – VIAGGIO PER PUNO
23: LAGO TITIKAKA-ISLAS DE LOS UROS-AMANTANì
24: CELEBRAZIONE “DIA DEL CAMPESINO”- BUS NOTTURNO PER CUZCO
25: VISITA DI CUZCO
26: MERCADO DE CHINCHERO-OLLANTAYTAMBO-AGUAS CALIENTES
27: MACHU PICCHU- HUAYNA PICCHU- CUZCO
28: PISAC- PUEBLO ARTESANAL DE CHAHUAYTIRE-BUS NOTTURNO PER PUERTO MALDONADO
29-1 LUGLIO: ESCURSIONE EN LA COLLPA DE GUACAMAYOS RIO TAMPOPATA-LIMA
2 LUGLIO: RITORNO IN ITALIA
COSTI A PERSONA
Volo Malpensa -Lima a/r 752€ AIREUROPA (un miracolo!)
Volo Puerto Maldonado-Lima: 160€
Ollantaytambo- Aguas Calientes con Incarail 66€
Aguas Calientes-Poroy con Perurail 96€
Ticket Machu Picchu e Huayna Picchu: 35€
Escursione sul Rio Tampopata due notti e tre giorni: 300$
Assicurazione Columbus: 70€
Voli su Nazca: 95$ inclusi 10$ di tassa di imbarco
Tutti i prezzi elencati nel racconto sono da intendersi per persona tranne per gli hotel, riportati per stanza.
CAMBIO GIUGNO 2016: 3,7 SOLES=1€ 3,3 SOLES=1$
ALTITUDINE E CONSEGUENZE DEL MATE DI COCA
Si combatte bevendo molta acqua, le vostre urine dovranno essere trasparenti e vi aiuterà sicuramente il bere il mate di coca oppure mangiare le caramelle, tutto legale in Perù. ATTENZIONE, al rientro in Italia se veniste sottoposti a controlli stradali, tipo esami del sangue, risultereste positivi, e vaglielo a spiegare che voi avete viaggiato sulle Ande. Pare che gli effetti nel sangue durino circa 10/15 giorni, meglio che vi informiate con il vostro medico
18 GIUGNO: LIMA-ISLAS BALLESTAS-OASIS DE HUACACHINA-NAZCA
Atterriamo alle 6,10 con un’ora di ritardo causa Madrid e riteniamo impossibile giungere al terminal di Javier Prado della compagnia Cruz der Sur alle 7,30. Invece le procedure aeroportuali sono rapide, circa 40 minuti e per 60 soles prendiamo il raccomandato Taxigreen ed alle 7,25 siamo sul bus per Paracas! 55 soles a testa, 3,5 hore di viaggio ed arriviamo a Paracas dove ci attende un autista della Paracas Tour (what’s up: +51991 969 349/ +51 995 803 509) pronto a portarci al molo. Nel corso del viaggio con Emilia avevamo discusso sul da farsi nel corso della giornata. Avevo letto che le escursioni per le isole Ballestas partono verso le 8-10 per condizioni marine migliori e per carenza di turisti ma a volte anche alle 12.00, visto che è bassa stagione. Avevamo valutato di andare direttamente a Huacachina ma Emilia ci tiene a vedere gli animali e complice l’esistenza del tour alle 12.00 ci iscriviamo per 55soles a testa. L’escursione dura due ore, ammiriamo i cormorani, i leoni marini che lottano fra loro, i pinguini, il candelabro (con simbolo massone) ed ascoltiamo la storia della guerra del guano: incredibile, anche gli escrementi causarono una guerra, con il Cile… nel 1879!
Al rientro l’agenzia ci propone escursione completa: taxi privato sino a Ica, Oasis de Huacachina, sund buggy, sand boarding e rientro ad Ica, per 150 soles, tratto e chiudo per 125 a testa. Ad Ica compriamo biglietto per Nazca, CDS 35 soles, ed andiamo all’oasis, circa 15 minuti di macchina.
Racconto ad Emilia che a volte scelgo i i luoghi da visitare in base a “flash” di letture/documentari fatti in passato ed è questo il caso dell’oasis… il posto è affascinante, credevo esistessero solo un paio di dune: in realtà il deserto è esteso per guidare circa un’ora. Il giro sulle buggy è bestiale, il pilota è esperto e ci divertiamo come dei pazzi..la discesa sulle boards lungo le dune….il tramonto sull’oasis cittadina… alle 18.00 giretto nell’oasis, poco desertica, e ci portano alla stazione autobus CDS. Alle 22,30 arriviamo a Nazca dove l’ottimo Annibal dell’hotel Nazcatravelone (18$) ci viene a prendere. Ronfata dopo un rush incredibile: landing-Islas Ballestas-Oasis de Huacachina-Nazca.
19 GIUGNO: VOLO SU LINEE DI NAZCA- VIAGGIO PER AREQUIPA
Avevo comprato i voli sulle linee di Nazca dall’Italia, per 85$ più 10$ di imbarco con la www.alasperuanas.com, una delle 4 più sicure. In passato ci sono stati dei crash con turisti morti: okkio alla compagnia. In questa stagione il prezzo oscilla fra i 80-100$. Alle 7 ci vengono a prendere, “sosta” turistica da produttore di ceramica e di filati dove comincio a pagare il tributo al mio disturbo di acquisto souvenirs… Il volo è ritardato causa nebbia mattutina… finalmente si decolla, su aereo con due soli passeggeri: Il sorvolo è incredibile, soprattutto se vi siete documentati sulle teorie sull’origine delle linee… pazzesco… Emilia in visibilio… unico inconveniente: il mal di stomaco! Pur essendo salito sul volo a stomaco vuoto le evoluzioni laterali mi hanno devastato fino a sera… Rientrati alle 12.00 Annibal gentilmente ci fa fare colazione ed alle 14.00 partenza per Arequipa (91soles CDS) dove arriviamo alle 24,30. Hotel per due notti VILLA SILLAR (27$ a notte) riscaldato e doccia calda, importante in questa stagione.
20 GIUGNO: VISITA MONASTERIO SANTA CATALINA E FREE WALKING TOUR AREQUIPA
Finalmente ci rilassiamo e facciamo giro per il centro, Plaza de Armas, le viuzze coloniali e poi il tour, immancabile, del Monasterio di Santa Catalina (40soles) aperto dal 1970 al pubblico. Tuttora alloggiano 12 suore di clausura…vi consiglio la guida che potete assumere una volta entrati per 20 soles. Terminata la visita, alle 15.00, scendiamo di poche decine di metri verso Plaza de Armas, ed entriamo presso la Chocolateria dove parte il free walking tour guide, vivamente consigliato! https://www.facebook.com/FreeWalkingTourArequipa/ Visiterete luoghi off of the beaten track, anche se presenta qualche trappola per turisti… cena e poi letto. La posizione di Arequipa è perfetta per cominciare l’acclimatamento, circa 2300 mslm
21 GIUGNO: CHIVAY-YANQUE
Recuperate le forze passiamo ad essere dei viaggiatori indipendenti, basta tour organizzati!
Al terminal compriamo il biglietto per Chivay (Collca Canyon) 13 soles con Reina del sur (ma non sono sicuro del nome), non segnalato su Horariodebuses.com! Cambiamo i dollari 3,15 anziché 3,3 del centro e partiamo alle 8,30 e circa alle 12.00 arriviamo a Chivay. L’altitudine comincia a farsi sentire..evvai di caramelle di coca… per 15 soles il tassista ci porta a Yanque… un villaggetto andino, lungo la strada per la Cruz del Condor. Cerchiamo il “turismo vivenciales” ovvero il dormire nelle case delle famiglie. Una ragazza mi porta da una di queste ma il proprietario era al “campo” allora faccio un giretto nella zona dietro al municipio…un hostel KillaWasi costa la modica cifra di 105$$$$ a notte, ?”ARE YOU CRAZY”?! Provo al municipio: l’impiegato chiama il “maestro” Teodoro che ci viene a prendere e ci porta nella sua casa tipicamente andina! Lasciati i bagagli ed ammirata la semplicità de luogo per due soles prendiamo il collectivo per la fiesta de Chivay...una parata e balli dei paesini della provincia…una meraviglia. Emilia, bionda polacca, viene scambiata per una modella e molti ragazzi vogliono fare foto con lei. Torniamo a Yanque per la cena…..quinoa, mais patate e carote biologici…e chi la mangerà più una zuppa così genuina? La casa di Tedodoro è “vivenciales” 100% e gli chiedo come sono organizzate le altre famiglie: 5. Lui ospitava circa 120 persone all’anno ma il raddoppio del biglietto del Cruz del Condor da 35 a 70 soles aveva fatto crollare le presenze che ora sono circa 60/70, in faticosa ripresa. L’esperienza è costata 40 soles la camera e 10 soles in due per la cena qoyllurwasyanque@hotmail.com; losayllusdeyanque@hotmail.com – +51054699152/+51958019465/+51958909100, questi i recapiti del mitico Teodoro! Vi suggerisco caldamente di trascorrere qualche giorno da loro, immersi nella semplicità di questi luoghi, ancora impermeabili alla globalizzazione. Contattandoli direttamente aiuterete queste persone a vivere dignitosamente e mantenere vive le tradizioni e culture andine!
22: CRUZ DEL CONDOR – COLLCA CANYON – VIAGGIO PER PUNO
Decidiamo di andare da soli alla Cruz del Condor. Come in altri casi in Sudamerica quando si chiedono le informazioni non si è mai certi della esattezza delle stesse perchè le persone non vogliono deludere il turista. Alcune dicevano che i condor cominciassero ad apparire alle 6 e che l’unico bus partiva alle 4 da Yanque ed il seguente alle 7,30. Bene, sveglia alle 3,40, un freddo bestiale..io ed Emi, avvolti nei nostri sacchi a pelo ci dirigiamo alla fermata scortati da Teodoro….partiti alla 4,40 arriviamo alla CDC alle 5,40. rincoglionito dal sonno vengo svegliato di soprassalto dall’autista” Cruz del Condor”!! velocemente scendiamo insieme alle venditrici di souvenirs…ma realizzo di aver perso gli occhiali da vista…Il buio del luogo ed il gelo ci terranno compagnia per circa un’ora. Emilia, imbozzolita nel suo sacco a pelo non si muove di un millimetro per un’oretta buona…finalmente verso le 7 compare il primo esemplare di questo splendido uccello ed alle 7,30 compare anche un altro bus della Ruta der sur…averlo saputo, porc*§çé^
Mentre facciamo colazione, una voce mi chiede”Bolleto por favor”! ci eravamo dimenticati di fare il biglietto perché troppo presto ma, infreddoliti, incazzati con il mondo per orari gli dico che lo avevamo buttato perché non richiesto da nessuno dalle 5,30… l’arrivo delle comitive segnala l’orario giusto per arrivare: dalle 8 alle 10,30 quando i magnifici bestioni voltatili volteggeranno sopra le vostre teste sfruttando le calde correnti ascensionali generate dal canyon. Teodoro ha detto che ne rimangono solo 30 esemplari causa inquinamento…alle 10,30 riprendiamo il bus, 5 soles, e torniamo a Chivay. Di giorno il canyon è spettacolare, meriterebbe più giorni di visita, ma il solo soggiorno di Yanque ci ha ampiamente soddisfatti, soprattutto Emilia che in Polonia fa parte di un gruppo folk di ballerini che mantiene vive le tradizioni popolari…..A Chivay prendiamo il Ruta der sur (35$), risparmiando così il rientro ad Arequipa, e dopo 6 h arriviamo a Puno. Comprati i miei nuovi occhiali da vista ceniamo da Munja, Plaza de Armas, consigliato e poi Casa de Manuelita ( 27$) vivamente suggerito ma okkio: i 4 piani interni con le valigie si fanno sentire….
23: LAGO TITIKAKA: ISLAS DE LOS UROS-AMANTANì
L’altura si è fatta sentire, complice la sveglia alle 3,40, allora indugiamo a letto sino alle 8, colazione con calma e poi alle 9 siamo in porto. La LP non dà indicazioni sugli orari di partenza cmq i passaggi indipendenti x le Uros partono entro le 8. Finiti così nelle grinfie di un barcaiolo per 70 soles in due incluso i 16soles ingresso alle isole ci propone passaggio e visita alle Los Uros e poi incontro con barca di tour operator per Amantanì. Altre opzioni zero, accettiamo. L’arrivo e la messa dei piedi su queste isole pazzesche è unico al mondo ma, dopo una breve spiegazione da parte del presidente di questa unità, ci rendiamo conto che la visita alle Uros più vicine a PUNO è una gigantesca trappola turistica, dove i malcapitati devono spendere (comprati souvenirs a casa del presidente per 15$) devono partecipare ad una pacchianissima traversata a bordo di una banca a due piani di totora ( il giunco che costituisce la base per le isole) nonché foto su un trono di questo materiale: tristezza infinita, Infine le persone ti ricattano moralmente dicendo che grazie a i tuoi soldi sopravvivono etc etc…
Las Uros: imperdibili per la loro unicità ma lo sfruttamento intensivo del turista può risultare fastidioso, se avete tempo noleggiate una guida locale, una barca ed andate in quelle più lontane, probabilmente vivrete un’esperienza più autentica, vedete voi!
Terminata la traversata da un’isola all’altra saliamo sulla nuova nave che in circa 3 ore ci condurrà ad Amantanì, isola più distante da Puno e dunque più “vera”……dei passeggeri mexicani dicono che la ns escursione (non so se tickets ingresso alle isole inclusi) è costata loro 85 soles, a noi 75 (Puno-Amantanì) +15 (Amantanì-Puno via Chiffron) + 45 di b&B…però abbiamo avuto la maxima flessibilità…secondo me vale il tutto partendo alle 8 da indipendenti dal porto.
Scesi su la “isla mas alta del mundo” (così recita un cartello, non è vero ma il marketing…..), viene a prenderci Justina (+51997991234), simpatica donna che vive però a Lampayuni. Mi spiega che le dieci zone/quartieri dell’isola ruotano una volta al mese per ospitare i turisti…in questo periodo toccava altra area…dopo circa 30 minuti arriviamo nella sua bella casetta accolti dalla figlia Melissa di 12 anni che ci farà sempre sentire a ns agio. Preparato il pranzo ci racconta la sua vita: come ogni sudamericano che si rispetti reclama la “plata” (i soldi), il marito vive a Lima per mandare soldini, il consiglio dell’isola le rompe le scatole perché lei, durante la festa di agosto, non balla….alle 18.00 torniamo indietro nel tempo: tutta l’isola celebra “el dia del campesino”, 24 giugno, ed i ragazzini si esibiscono nel recitare le loro poesie. È un tripudio di colori, balli e festa, una vera apologia dei campesinos! Pazzesca affermazione di identità culturale..bruciati i falò dei singoli quartieri siamo cazziati da Justina perché la cena è pronta dalle sette! Poi letto non prima di aver visto il cielo stellato che non vi dico……..
24: CELEBRAZIONE DIA DEL CAMPESINO- BUS NOTTURNO PER CUZCO
Avete mia visto un caleidoscopio? Ebbene immaginate di finirci dentro e nuotare… questa è la sensazione che ho provato questa mattina: la festa del paese con tutti i ragazzi agghindati nei loro vestiti tipici e multicolor…straordinario…iniziata alle 11.00, ma preannunciata alle 9, poi alle 10.00 da Melissa, termina per le 13.00. Ritirate le valigie io ed Emilia con grande dispiacere lasciamo questo posto vero ed autentico, senza moto e macchine, con un vivere lento e sereno, con le capre libere di pascolare ovunque… il barcaiolo ci porta a Chiffron dopo aver aspettato gli insegnanti che vivono sull’isola durante la settimana. Mentre salpiamo vedo all’orizzonte i bombardieri delle multinazionali del nuovo ordine “globalconsumistico” che si accingono a bruciare con il napalm questi farabutti retrogradi che si ostinano a celebrare le loro tradizioni e mantenere le loro identità culturali…quasi insensibili al nuovo……atterrati sulla penisola, prendiamo taxi per Capachica, un postaccio ma con campagna interessante e poi colectivo per Puno, circa un’ora.
Nel corso del tragitto riacquisto la connessione e ricevo una quantità incredibile di messaggi dei miei amici: è “BREXIT!!! EVVAI!I mitici British Lions hanno mandato a quel paese la globalizzazione, la democrazia fotocopia etc etc, grandissimi!. Mi volto verso Amantanì e non scorgo più i cacciabombardieri….chissà…alla stazione degli autobus di Puno facciamo doccia, cena ed alle 22 con 95 soles CDS ci imbarchiamo per Cusco, dove arriveremo dopo circa 7 ore.
25: VISITA DI CUZCO
La notte in bus è stata pesante, sostiamo qualche ora al terminal e poi andiamo all’hotel Backpacker Felix, a 50 mt dalla plaza de Armas 24€. colazionati seguiamo l’itinerario suggerito dalla LP , circa 5 ore per i punti principali della città: Cuzco è autenticamente coloniale, una vera goduria girare per le sue strade! Segnalo i due mercati: San Pedro, un pò turistco e Ccaspaccaro, verace e forte per i più deboli di stomaco! Il quartiere di San Blas, poi, è delizioso con visita al museo della Coca, molto interessante. Cena e poi letto, cullati dalla leggera rumba che proviene da un bar situato vicino all’hotel, che ci permette di tenere i bagagli in attesa che torneremo da Machu Picchu.
26: MERCADO DE CHINCHERO-OLLANTAYTAMBO-AGUAS CALIENTAS
Per le nove siamo in Avenida de Ponte de Garau, dove prendiamo il collectivo per Chinchero, 6 soles in due ed un’ora di viaggio. Da Poroy in avanti i campi dorati di grano, le fattorie adorne di eucaliptos mi ricorderebbero la Toscana, non fosse per le montagne alle spalle. Arrivati nel pueblito ci precipitiamo a vedere questo spettacolare mercato, dove le filatrici andine vengono a vendere le loro artesanie… Emilia fatica non poco a trattenere il mio istinto acquisitivo di souvenirs anche se finisco per invaghirmi di un aguayo de camino de mesa (centrotavola) che faccio dividere in due: l’artigiana davanti ai miei lo rifinisce alla grande, nessun prodotto cinese! Dovete fare attenzione invece alle manta, quelle colorate, in genere vendute a 50/60 soles, che sono prodotte industrialmente a Juliaca/Puni, così mi dice la mia artigiana con cui sono entrato in confidenza….tuttavia i venditori sono in genere onesti e vi dicono l’origine del prodotto. Nel mentre che l’artigiana mi confezionava il regalo per il mio archistar Silvana ne approfittiamo per andare a vedere la chiesa posta in cima al paese: era in corso una cerimonia domenicale, immaginatevi i colori…..alle 13.00 collectivo per Urubamba, dove si arriva dopo 50 minuti, 2 soles, e paesaggi molto carini. Cambio ed in venti minuti si arriva alla stupenda Ollantaytambo: mitico paesino squadrato, con ciottoli, rilassante, con dintorni meritevoli di un’escursione…..peccato, averlo saputo avremmo trascorso almeno una notte, ve lo suggerisco caldamente, anche se in due settimane bisogna fare delle scelte….alle 16.00 partiamo con il treno più caro del mondo ed arriviamo al caos del mercato di Aguas Calientas, dopo qualche ora: dormiamo al Hostel Casa Machu Picchu, 16€ ben spesi.
27: MACHU PICCHU- HUAYNA PICCHU- CUZCO
In grande giorno è arrivato: sveglia alle 4,30, Emilia già bofonchia per il ritardo… arriviamo alla coda degli autobus alle 5,15, abbiamo circa 300 metri di persone fra noi e l’autobus! Per essere i primi a prendere il bus bisogna arrivare alle 4,30, secondo i miei calcoli ma comprando il biglietto la sera prima, 12$ a testa la salita altrettanti la discesa. Il bus impiega circa 25 minuti, alle 7 siamo dentro a questa meraviglia. Ci fiondiamo dalla parte opposta per l’ingresso a Huayna Pichu, che può ospitare solo 400 turisti al giorno: alle 7 primo ingresso, alle 10.00 il secondo. La scalinata dura circa 50 minuti ma lo spettacolo, complice un arcobaleno apparso dopo la pioggerellina è magico…al rientro partecipiamo insieme a turisti americani ad una visita di MP con guida pseudoufficiale per 35 soles a testa: imprescindibile! Alle 14.00 scendiamo a piedi fino alla stazione, treno Perurail, fine corsa a Poroy, taxi 35 soles e siamo di nuovo all’hotel Backpacker Felix che aveva tenuto i ns bagagli. Attenzione sui trenini esistono limitazioni alle dimensioni dei bagagli: il baule meglio lasciarlo in hotel!
28: PISAC- PUEBLO ARTESANAL DE CHAHUAYTIRE-BUS NOTTURNO PER PUERTO MALDONADO
Sveglia con calma dopo lo sbattone di MP ed alle 11,30 partiamo con colectivo per Pisac, che parte da una traversa fra Recoleta e Pupoi (questo più o meno il nome) circa 20 minuti a piedi da Plaza de Armas. Il tragitto è molto carino, ma il mercato è un po’ troppo turisico ed anche gli oggetti non sembrano molto artigianali. Interroghiamo una delle poche autoctone e le chiediamo da dove venga: “Chahuaytire”. Evvai, pronti via, andiamo alla stazioncina dei colectivos e per 135 soles prendiamo taxi privato che starà con noi circa 4 ore alla ricerca degli artigiani…la strada per arrivarci è sterrata ed all’arrivo? Bus di turisti, por*°*§*°*°, c’è piccolo mercatino dove i locali vendono i loro prodotti splendidi a prezzi circa il 50% rispetto a Pisac. Delusi da altre presenze turistiche non ci abbattiamo e facciamo un bel giretto entrando nei cortili delle case dove le donne sono intente a tessere…incredibile e ti mostrano i loro prodotti…Emilia mi salva dalla rovina finanziaria e mi salvo comprando un cappello di Alpaca ed uno splendido aguayo/centrotavola per 90 soles, quando a Pisac lo rivedremo a 250 soles……soddisfatti dell’esperienza rientriamo in paese. Non so se esistono dei collectivos, probabilmente sì ma non so a che ora rientrano giù..questo per darvi una dritta e risparmiare 130 soles…lungo la strada vediamo una ragazza bionda seduta per terra, intenta a suonare la chitarra fuori da quella che pareva essere una comune….il taxista dice che a Pisac ci sono molti occidentali desiderosi di vivere esperienze particolari “tipo figli dei fiori”..infatti vediamo poi due ragazze con in mano un pezzo di “San Pedro” cactus simil allucinogeno e poi ci abborda una ragazza chiedendoci cosa fosse per noi l’amore……rientro a Cusco, città incantevole…al terminal aspettiamo CDS alle 22.00 (85soles) ed alle 6 arriviamo a Puerto Maldonado..ma le prime 4 ore percorrono una strada molto tortuosa. Emilia, incredibile, sta male…è umana anche lei! non aveva sofferto neppure il “soroche”..
29-1 LUGLIO: ESCURSIONE EN LA COLLPA DE GUACAMAYOS-RIO TAMPOPATA-LIMA
Al terminal viene a prenderci Luis..che lavora per la Carlos Expedition..(http://carlosexpeditions.com/) all’ufficio ci caricano su una jeep con la guida e dopo un’ora e mezzo siamo al molo del fiume rio Tampopata ad aspettare il bote per giungere al Lodge Amazon, sulla riva opposta. La struttura ha due piani, rigorosamente in legno al centro di una radura che si può esplorare da soli. Con noi la guida David e la cocinera. Facciamo un’escursione a piedi nella selva dove vediamo specie particolari di scimmie cappuccine, poi rientriamo a cena e ci raggiungono due simpatici ragazzi libanesi il cui volo era in ritardo. Uno dei due incautamente pronuncia la parola Brexit..cominciamo a parlarne per un due ore abbondanti, ma dopo dieci minuti Emilia, orrificata, si era già dileguata insieme ad un jaguaro… Alle 20.00 uscita notturna dove vediamo la tarantola, delle rane piccolissime ed altri insetti poi letto cullati dai suoni meravigliosi della jungla. Il giorno dopo è il motivo principale del nostro viaggio nella selva: la collpa de guacamayos, ovvero i mitici pappagalli colorati che vanno a mangiare l’argilla sulla parete di un fiume. Il viaggio in barca dura un’ora e troviamo altri turisti pronti a immortalare l’evento multicolor… in cima agli alberi ci sono i pappagalli verdi ma c’è nebbia, brutto presagio. Aspettiamo circa 4 ore ma aldilà di qualche coppia colorata nada…le guide dicono nebbia! Evvabbè…rientriamo fra le imprecazioni dei due libanesi..al pomeriggio facciamo battuta pesca in un fiumiciattolo…niente male! Dopo aver mangiato il pesce tigre usciamo a vedere i caimani..poi letto. La mattina dell’ultimo giorno sento finalmente bestemmiare in aramaico! Erano i due libanesi che hanno immediatamente collegato la perfetta visibilità all’apparizione dei pappagalli alla collpa….siamo stai fortunati in altre occasioni….giro in centro per comprare i souvernirs e poi volo per Lima. Nella capitale prendiamo hotel abbastanza vicino all’aeroporto per circa 25€ e poi con il taxi passiamo serata al quartiere turistico di Miraflores, cena al delizioso “El punto Azul”, con ceviche di alto livello e poi back all’hotel. Il mattino dopo volo per Italia….”Emiliaaaaaaaa have you enjoyed this trip with me?” “Yes, I have “ mi risponde con aplomb polacco…
Il Perù…un viaggio incredibile, le sue meraviglie archeologiche, le sue splendide montagne passando per le dune di Hucachina..ma soprattutto le sue genti andine, persone autentiche, quasi commoventi nel loro vivere tradizionale in un modo iperglobalizzato, ma che ti riempiono di gioia.
Loro e la Brexit.
Per qualsiasi info contattatemi pure: petrocch@hotmail.com