Pane e tulipani

Breve tour dell'Olanda passando per il Belgio
Scritto da: medea77
pane e tulipani
Partenza il: 22/04/2016
Ritorno il: 26/04/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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Come ogni anno facciamo un breve viaggio durante il ponte del 25 aprile. Quest’anno la scelta ricade sull’Olanda, meta d’obbligo in questo periodo di fioritura dei tulipani. Invece che acquistare un volo diretto ad Amsterdam troviamo un offerta con Rynair su Bruxelles. Un mese prima della partenza veniamo informati dell’attentato in aeroporto, ma ormai abbiamo deciso, ci prepariamo a lunghe code, ma statisticamente non potrà essercene un altro nello stesso mese.

Volo Raynair Treviso-Bruxelles 22 aprile 16.30-18.10. 10 minuti di ritardo.

Ritorno Bruxelles-Treviso 26 aprile 18.40-20.20 Nessun ritardo.

Costo totale: 77 euro a/r.

Nessun problema di code all’arrivo causato dall’attentato di un mese fa

A Bruxelles affittiamo l’automobile presso Keddy (Europcar)

Una Volkswagen con un ottimo bagagliaio per i nostri bagagli a mano e munita di presa usb e navigatore incorporato.

Costo totale: 110 (da riportare col pieno di benzina al ritorno). Un pieno ci basterà per tutto il viaggio, ci fermeremo ad un distributore solo prima della consegna (30 euro di diesel).

Itinerario

Bruxelles-Anversa 55 km-50 min

Anversa- Kinderjik 94 km- 1 ora 14 min

Kinderjik-Delft 41 km- 40 min

Delft- L’Aia 11 km- 26 min

L’Aia- Keukenhoff 36 km- 42 min

Keukenhof- Haarlem 26 km- 28 min

Haarle- Amsterdam 20 km- 35 min

Amsterdam-Utrecht 60 km- 59 min

Utrecht- Bruxelles 180 km- 2 h 8 min

In un’ora circa arriviamo ad Anversa

Albergo Le Sud. Plaatsnijdersstraat 3, Centro di Anversa. I ragazzi della reception sono simpatici e disponibili, c’è anche un ragazzo che parla bene l’italiano e questo aiuta sempre molto, grazie a lui riusciamo a prenotare una cena da Amadeus. Le stanze sono pulite ed essenziali, dotate di un letto matrimoniale, bagno privato e asciugamani, va bene per una breve sosta. Nei dintorni ci sono numerosi parcheggi a pagamento, attenzione a non parcheggiare proprio davanti all’albergo perché è sosta vietata e i vigili passano spesso, ma piuttosto sul lato opposto della strada se ci sono posti liberi.

La sera facciamo un giro nel centro di Anversa molto illuminata e sul lungomare. Il centro è piccolo ma grazioso con la cattedrale che predomina. Sul lungomare c’è una rocca medievale che spicca con le luci azzurognole notturne.

Amadeus- Sint Paulusplaats 20, Anversa 2000. Non è la prima volta che mangio da Amadeus, ci sono stata diverse volte nei miei viaggi precedenti in Belgio sia a Gent che a Bruxelles e adoro questo posto. Indimenticabile sia per le costicine all you can eat con salsa barbecue, che per le patate al cartoccio ripiene con salsa dagli ingredienti segreti. Anche gli arredi sono splendidi: una biblioteca immensa e oggetti vintage come vecchie radio e giradischi.

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Stamattina colazione da Charlie nei pressi dell’albergo. Volkstraat 63. Non molto economico ma di ottima qualità. Le torte sono ottime, ma abbiamo visto girare tra i tavoli anche altre colazioni salate a base di formaggi, salse e prosecco. Noi abbiamo preferito il dolce innaffiato da spremuta fresca e un espresso non malvagio. Tutto fresco e ottimo servizio. Partenza verso le 9.30, direzione Kinderjik – https://www.kinderdijk.com.

Arriviamo in Olanda e il clima non migliora, fa freddo, vento e minaccia pioggia. Sole, pioggia e grandine si alterneranno varie volte nel corso della giornata. Arrivati ai mulini di Kinderjik lasciamo la macchina nel parcheggio per 5 euro. Volendo si può fare una gita in barca ma noi preferiamo la passeggiata classica lungo il fiume per ammirare i mulini a vento, anche perché l’itinerario è gratuito. Altrimenti i prezzi variano dai 5 ai 12 euro in base ai pacchetti che comprendono visita del museo, gita in barca, ecc. In questo periodo il parco è aperto dalle 9.00 alle 17.30. Non facciamo tutti i 4 km di sentiero ma la nostra camminata tranquilla di un’oretta ci permette di fare bellissime foto quando il cielo si apre. Consiglio questa sosta, è una delle più belle e tradizionali gite che si possono fare in Olabnda.

Proseguiamo per Delft.

Ci fermiamo nell’incantevole Delft per pranzo, meno di due ore per visitare l’immensa piazza e il centro storico e fermarci in una piazzetta dietro la cattedrale, al mercato, dove mangiare del goloso pesce fritto. I parcheggi esterni sono per 24 ore perciò conviene mettere l’auto nel parcheggio coperto adiacente al centro. Nella piazza primeggiano il City Hall e la Chiesa Nuova.

Dopo pranzo uno scarso caffè e via verso L’Aia

La meta principale che ci porta all’Aia è il museo di Escher (www.escherinhetpaleis.nl), aperto fino alle 17, 9 euro. Noi arriviamo a pelo alle 16, quindi abbiamo un’ora esatta perché non fanno sconti sui minuti; avrebbe richiesto un po’ più di un’ora per godersi con calma la parte interattiva. Il museo è molto interessante, ripercorre un po’ tutte le fasi di Escher, dalle prime più naturalistiche a quelle più deliranti e inconcluse. Mi affascinano molto le scale contorte e le illusioni prospettiche. L’ultimo piano interattivo è molto divertente, qui si può diventare parte integrante delle opere dell’artista. Non abbiamo resistito a farci fotografare dentro la camera prospettica e pagare la foto la bellezza di 5 euro!

Dopo il museo andiamo a prendere possesso del nostro B&B.

B&b de Kleine prins, bagijnestraat 11. Ci fanno parcheggiare nel loro posto auto chiedendoci 10 euro in più… si dimenticano di chiederceli alla partenza e pretendono il bonifico di 10 euro… mah! Abbiamo persino dovuto spostare a mano dei mattoni per farci stare l’auto! Le camere sono belle dal punto di vista dell’arredo ma quando siamo arrivati erano freddissime e siamo dovuti andare al pub gestito dai proprietari per chiedere che ci accendessero il riscaldamento…forse loro hanno un altro concetto di caldo e freddo. E nemmeno la pulizia era ottimale. La posizione è ottima in pieno centro. Uno dei bagni non era funzionante quindi l’abbiamo diviso con l’altro alloggio. Attenzione alla moglie del proprietario, non si fa problemi a fare la gatta morta nemmeno davanti al marito!

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Sveglia non troppo presto, la domenica è deserta e troviamo un posto vicino all’albergo per fare colazione prima di dirigerci verso il pezzo forte della vacanza: il parco Keukenhof (www.keukenhof.nl/nl). Costo 16 euro a testa e 6 euro di parcheggio. Il parcheggio si estende per chilometri, completamente gremito di macchine. Qualche nuvola ma il tempo sembra gradevole per l’escursione al parco dei tulipani. Ci è piaciuto tantissimo, un posto meraviglioso e allegro grazie alla notevole quantità di tulipani e, quindi, di colori diversi. La durata della visita è variabile in base alle soste e alla quantità di fotografie da scattare, ma in 2 ore e mezza si riesce a visitarlo tutto, compresa la serra. All’interno ci sono parecchi baracchini per mangiare, dalle crocchete ai waffel, hot dog e formaggi da degustare. Abbiamo scoperto che esistono numerose varietà di tulipani, tra cui la Queen of The Night, di un colore che ci ha ricordato che nella nostra infanzia era già esistito un tulipano nero. La visita di questo parco da sola merita il viaggio in Olanda!

Dopo il Keukenhoff brevissima sosta ad Harlem. Purtroppo la piazza è infestata di giostre e bancarelle per la festa del re che si terrà mercoledì e quindi non riusciamo a coglierne la bellezza….partenza direzione Amsterdam.

Albergo di Amsterdam: Hotel Beursstraat, Beursstraat 7. Sul muro di una stanza c’era scritto “Questo hotel fa schifo”, e questo riassume tutto ciò che si può dire di questo alberghetto. Alla reception ci danno le chiavi, una camera è ancora sporca e quindi dobbiamo aspettare. Il tutto dopo aver fatto 4 piani di scale con le valigie; sconsigliatissimo a famiglie, donne incinte e qualsiasi altra persona abbia problemi di salute. L’unico vantaggio è che il posto è in pieno centro vicino al quartiere a luci rosse e comodo a tutti i siti principali della città. Le stanze sono minuscole, fredde e non molto pulite con letti stretti e corti, sembra di essere in un carcere. Sconsigliato anche a chi soffre di claustrofobia. Va bene risparmiare, ma così forse è stato un po’ eccessivo.

Altro piccolo neo di Amsterdam: il costosissimo parcheggio: 55 euro per 24 ore!!

Dopo un breve riposo facciamo un giro in centro a mangiare hamburger e a dare un’occhiata alle famose vetrine. Amsterdam di notte ha sempre il suo fascino anche se è molto, troppo affollata. Andiamo a mangiare a un ristorante dei grossi e grassi hamburgher e poi inizia il giro dei locali, birrerie e coffee shop.

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Purtroppo oggi piove in continuazione e non interessandoci ai musei non possiamo fare altro che passeggiare fuori e dentro ai bar. Il nostro tour di un’ora previsto seguendo l’itinerario proposto dalla Lonely Planet è spesso interrotto dalle soste per riprendersi dal freddo, così decidiamo di partire un po’ prima del previsto per Utrecht. Siamo già stati tutti a Amsterdam perciò non vogliamo ritornare ai musei o alla casa di A. Frank, peccato che la pioggia ci abbia impedito di fare un pic nic al Vondelpark. In generale siamo arrivati in piazza Dam e abbiamo fatto lunghe passeggiate lungo i canali.

Prima di arrivare a Utrecht passiamo davanti al Castello di Den Haam, da fuori sembra molto bello ma è già orario di chiusura.

B&B Chez Cho, Haverstraat 8, Utrecht.

Bellissimo b&b in posizione comoda al centro. Ampio appartamento dotato di ingresso con tavolo, tv e divano letto, camera con 3 letti di cui due adibiti a matrimoniale. Bagno con doccia e water. Al piano sottoterra, che doveva essere una volta la taverna, c’è un mini centro benessere con vasca idromassaggio e sauna…è un peccato stare qui così poco da non poterla sfruttare. Il proprietario è molto disponibile e parla un ottimo e comprensibile inglese. Ottimo rapporto qualità prezzo.

Utrecht è una città molto carina, anche la sera, piena di canali, anche qui però non la smette di piovere e a peggiorare la situazione scopriamo che alle 21 i ristoranti chiudono la cucina…dobbiamo entrare in 5-6 posti per trovare un’anima pia che ci faccia mangiare. L’aspetto positivo, dopo il salasso di Amsterdam, è che i parcheggi costano solo 5 euro.

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Breve giro lungo i canali di Utrecht e nella piazza principale, e poi con tutta calma, visto che, ahimè, nemmeno oggi la pioggia incessante ci da tregua, torniamo verso Bruxelles fermandoci solo a Malines, una piccola cittadina nei pressi di Bruxelles con una meravigliosa cattedrale, per mangiare una zuppa calda.

Arriviamo in aeroporto a pelo….il ritorno si rivela più arduo dell’andata, ci sono mille controlli, gente ammassata verso tendoni improvvisati, quasi un’ora e mezza di coda e poi le corse…insomma viaggiate pure verso Bruxelles ma calcolate bene i tempi!

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Kinderjik



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