Una giornata nella Lucca storica

Percorrere le stradine del centro storico della città toscana è come sfogliare un libro di storia: si rimane letteralmente affascinati
Scritto da: caballo_16
una giornata nella lucca storica
Viaggiatori: 2+1
Spesa: 500 €
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Viaggiatori: io, mia moglie e il nostro bambino di 11 mesi

Itinerario: Lucca, dentro le mura

Da buoni toscani siamo stati a Lucca diverse volte ma non abbiamo mai “guardato” la città in veste di turisti veri, con la curiosità che merita una cittadina così affascinante.

Allora, sfruttando un clima primaverile favorevole e un Sabato di riposo, abbiamo deciso di fare un giro turistico della città di Lucca. Prima di partire abbiamo stampato una mappa della città trovata sul sito internet www.luccatourist.it: è una mappa semplificata in cui si evidenziano i monumenti e le strade principali della città entro le mura, il centro storico di Lucca.

Andiamo in auto e parcheggiamo vicino alla stazione, proprio di fronte a Piazza Ricasoli. Parcheggi gratuiti non ne abbiamo trovati, probabilmente ci saranno dei parcheggi più economici ma noi avendo il bimbo decidiamo di parcheggiare vicino alle mura (1€ l’ora e dando un’occhiata mediamente è così per i parcheggi limitrofi). Facciamo il biglietto per circa 5 ore.

Siamo vicino a Porta San Pietro e al baluardo Santa Maria in cui è presente la statua a Vittorio Emanuele II. Entriamo però dal baluardo San Colombano, in cui è presente un passaggio che porta direttamente sulla passeggiata delle mura.

Le mura di Lucca sono oggi, a differenza della funzione originale, un’attrattiva per chi ama passeggiare all’aperto: corrono tutt’attorno al centro storico e consentono di passeggiare o fare attività fisica da una posizione sopraelevata circondati da diverse varietà di alberi secolari.

Una cosa importante: il comune, mantenendo le tradizioni storiche, rinnova e ristruttura continuamente la cinta muraria in modo che rimanga una delle attrattive principali della città, essendo uno dei pochissimi casi al mondo di cinta muraria completa ben conservata in una città moderna in espansione.

Procedendo sulle mura verso Piazza Vittorio Emanuele II si erge sulla nostra destra il campanile della Cattedrale di S. Martino. Scendiamo dalle mura e ci incamminiamo all’interno del centro cittadino, imboccando via Vittorio Veneto.

Lucca ha mantenuto il suo aspetto storico e sorprendente è il connubio tra le varie epoche che ne hanno trasformato l’aspetto: dalla dominazione romana alla decadenza medievale alla rifioritura rinascimentale fino al XX secolo gli edifici religiosi e non hanno subito una sorta di progressiva ricostruzione stile matrioska, ovvero si è ricostruito sopra alle strutture antiche cercando di mantenerne le basi architettoniche (un esempio è l’anfiteatro romano che ha mantenuto la sua forma ellittica originale sebbene oggi sia circondato da edifici ottocenteschi).

Procedendo in via Vittorio Veneto si incontra il maestoso Palazzo Ducale (della Provincia) e l’antistante Piazza Napoleone. Proseguendo, incontriamo una delle moltissime chiese sparse per la città, San Michele in foro: essa è sorta nel luogo appunto dove era presente il foro romano della città. Qui termina via Vittorio Veneto e quindi proseguiamo in via Calderia incontrando Piazza San Salvatore con l’omonima chiesa.

Lucca è sicuramente una cittadina preparata all’accoglienza dei turisti, i negozi sono variegati e aperti e le informazioni si trovano facilmente.

Andando avanti e passando per via Battisti ci imbattiamo in un museo di una domus romana: ci è sembrato strano e curioso ma recentemente sono stati scoperti reperti archeologici indicanti la presenza di una abitazione romana “Casa del fanciullo sul delfino” (ingresso 6€, anche qui sito privato) sotto un edifico di via Battisti. Questo corrobora quanto ho detto all’inizio… Lucca è una miniera di storia.

Giungiamo alla Basilica di S. Frediano e nell’omonima piazza. L’elemento che salta all’occhio è il grande mosaico dorato raffigurante l’ascensione di Cristo che adorna la parte superiore della facciata. Vale la pena di soffermarsi un pochino all’interno ammirando la fonte battesimale in marmo e le colonne (alcune delle quali affrescate) e capitelli variegati.

Ci fermiamo al bar della piazza per sorseggiare un caffè e poi si riparte, diretti verso l’anfiteatro.

Camminiamo esternamente all’anfiteatro seguendo l’omonima via dell’anfiteatro e poi entriamo. Qui salta all’occhio il numero inverosimile di ristoranti e locali che sono stati ricavati ai pini inferiori degli edifici che perimetralmente si affacciano sull’anfiteatro. E’ quasi ora di pranzo, ma non siamo convinti da questi locali secondo noi un po’ troppo per turisti e poco tipici (però ci rimane il dubbio, che vedremo di toglierci magari in una prossima visita).

Guardando un po’ su trip advisor e altri siti cerchiamo un locale tipico in cui pranzare. come penso sempre molte recensioni distorcono la realtà e quindi vanno prese con le pinze… alla fine ci affidiamo al caso e troviamo proprio a lato della Basilica di San Frediano nell’omonima via la Bottega di Leo e Anna. Locale semplice ma invitante, pranziamo all’esterno con il nostro bebè. Un antipasto in due (4 crostini con: salsiccia, lardo, formaggio tipico e sardine), un piatto di “tordelli” lucchesi olio e pecorino e un piatto di “tordelli” lucchesi al ragù, un pezzo di torta all’amaretto e un pezzo di torta alle erbe (dolce, inizialmente eravamo titubanti ma ci è stata proposta dalla cameriera dicendo che è un prodotto tipico e poi abbiamo constatato che è davvero buona!), due bicchieri di vino della casa (per la verità non buono), acqua e caffè, 21€ a persona. Ci alziamo soddisfatti sia per il prezzo che per la qualità del cibo (voto 7).

Dopo pranzo riprendiamo il tour della città e ci spingiamo fino al museo nazionale di villa Guinigi, passando per via della fratta e attraversando via del fosso.

Via del fosso è interessante perché corre parallelamente ad un rivolo di acqua prelevata dal fosso esterno alla cinta e taglia praticamente in due il centro storico. Interessante è la colonna della Madonna dello Stellario. Incontriamo la chiesa di San Francesco e nell’omonima piazza troviamo delle persone in tenuta sportiva che stanno praticando uno sport che noi a dir la verità non conoscevamo: pallapugno (una via di mezzo tra tennis, senza racchetta, e pallavolo (detta in modo ignorante!).

Alla fine arriviamo fino al museo di villa Guinigi ma decidiamo di non entrare.

Torniamo sui nostri passi percorrendo a ritroso la strada e deviando da piazza San Pietro Somaldi con la relativa chiesa. Ci inoltriamo poi di nuovo nel centro, passando per via dell’Angelo Custode e incontriamo la famosa Torre Guinigi. Questa è la torre più importante di Lucca, color rossastro dovuta ai mattoni che la compongono, ed è visitabile (prezzo intero 4€). Sulla sommità sono presenti degli alberi (lecci) e questa è una caratteristica interessante di giardino pensile su una torre.

Passando per via Santa Croce e girando in via Fillungo incontriamo la Torre delle Ore. Questa è la torre più alta di Lucca ed è visitabile (prezzo intero 4€; è possibile fare un biglietto cumulativo per visitare l’Orto Botanico, la torre Guinigi e la torre delle Ore a 9€).

Via Fillungo è la strada principale del centro storico con tipici caratteri medievali. Qui ci sono molti negozi ed esercizi commerciali. Ed è qui che notiamo il Museo della Tortura. Vorremmo entrare ma il prezzo del biglietto intero è ben 10€ e quindi rinunciamo (ci dicono che è così alto perché il museo è privato).

La giornata sta volgendo al termine e tornando verso il nostro punto da cui abbiamo cominciato questa bella giornata, passiamo di nuovo da via Vittorio Veneto e da qui deviamo in via del Poggio in cui è presente la casa natale di Giacomo Puccini. Una statua in suo onore è posta nell’antistante piazza Cittadella.

La giornata si è conclusa e siamo felici di questa “gita fuoriporta” alla scoperta di quella che abbiamo davvero compreso essere una cittadina magnifica ricca di sorprese e angoli affascinanti. Non abbiamo fatto una visita veramente completa, ma i luoghi principali riteniamo di averli toccati: vedendo con gli occhi della curiosità questa cittadina sono venuti alla luce tanti luoghi, monumenti ed edifici che raccontano da soli la loro storia vissuta.

Un’esperienza sicuramente positiva ed un luogo assolutamente da visitare.



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