Eclissi di sole in Indonesia, passando per Malesia, Cambogia e Thailandia
Premessa
Viaggio nel sud-est asiatico per osservare l’eclisse totale di Sole del 2016.
Indice dei contenuti
Avevamo già osservato l’eclisse di sole in Uganda e la possibilità di rivedere un evento astronomico così raro ci ha spronato nel ripetere l’impresa e gli sforzi fatti (non molti alla fine) ci hanno premiato sotto ogni punto di vista.
Un elemento di primaria importanza è stata la pianificazione, partita 6-7 mesi prima in quanto un evento celeste tanto raro richiama astrofili da tutto il mondo ed il tempo a nostra disposizione non era molto, solo 12 giorni per visitare 4 diversi paesi, voli compresi. Altro elemento fondamentale è stato quello di attuare, per quanto possibile, un turismo eco-solidale: non prendere semplicemente un pacchetto turistico dall’Italia ma cercare realtà del sud-est asiatico per incentivare l’economia locale. Altro obiettivo centrato.
Viaggio
4 – 5 marzo Milano-Istanbul-Kuala Lumpur (Malesia)
Partenza da Milano Malpensa alle 19 ed arrivo a Istanbul alle 22 locali. Stop over fino all’1 di notte e partenza per Kuala Lumpur. Arrivo senza alcun intoppo nella capitale della Malesia alle 17.30 locali del giorno successivo (+ 7 ore di fuso orario rispetto all’Italia). Abbiamo cambiato gli euro in valuta locale (ringgit MYR) e prenotato il budget taxi al counter, efficientissimo e comodissimo, che per 80 MYR (circa 20 euro) ci ha portati direttamente all’hotel in downtown, distante circa 40 km; senza tale sistema avremmo speso più del doppio. L’hotel, prenotato direttamene dall’Italia, era vicino alle Petronas Tower che siamo riusciti a visitare con l’ultima salita della giornata, alle 21. Il panorama dalla sommità è stupefacente; a tale quota le torri oscillano di circa 70-80 cm., un movimento oscillatorio che abbiamo percepito nettamente. Alla base delle torri sono presenti tutta una serie di negozi, incluso le spettacolo delle fontane danzanti con luci e musica rende l’atmosfera magica.
6-8 Marzo Borneo (Indonesia)
Il mattino seguente abbiamo preso il volo per Balikpapan in Indonesia, la città nella quale sarebbe avvenuta l’eclisse totale. Per i voli nel sud-est asiatico ci siamo affidati all’Air Asia, una compagnia low-cost che sta diventando una vera potenza aerea. Appena giunti in città abbiamo notato un’atmosfera di festa contagiosa che pensavamo (erroneamente) dovuta all’imminente evento celeste. In realtà era semplicemente il compleanno della città, fondata da soli 119 anni. Tutta le gente era abbigliata a festa e venivano messi in bella mostra tutti gli usi e costumi caratteristici del luogo, inclusi i famosi Dayak gli abitanti autoctoni del Borneo, adesso chiamato Kalimantan. Che gran colpo di fortuna ! Senza saperlo siamo capitati proprio nel bel mezzo di una festa elettrizzante. L’area è poco frequentata dai turisti per cui, appena le persone del luogo vedevano noi visi pallidi, era una gran festa e tutti ci venivano incontro con grandi sorrisi e volevano una foto ricordo. Una gradevolissima sensazione.
Nei 3 giorni a disposizione abbiamo visitato le bellezze del luogo tra cui un percorso nella foresta vergine tra le liane sulla cime degli alberi a 30 metri dal suolo, un centro di rieducazione degli urang-utang e degli orsi bruni, specie endemiche del Borneo, che abbiamo visitato accompagnati dal personale del centro che si occupa della loro riabilitazione e la foresta di mangrovie che cresce tutta intorno alla città. Ci ha accompagnati un contatto locale trovato in internet direttamene dall’Italia prima di partire. Particolarmente toccante è stata la visita al centro riabilitativo nel quale il personale si adopera per reintrodurre gli animali nel loro habitat naturale togliendoli dalla cattività alla quale sono stati ridotti da persone senza cuore che li utilizza nei circhi o per la medicina tradizionale cinese.
9 Marzo: Eclisse di Sole Balikpapan (Indonesia)
Marzo nel Borneo non è tra i periodi migliori in quanto siamo nel pieno della stagione delle piogge. L’occhio era fisso alle previsioni del tempo: il giorno prima era stato nuvoloso e, se fosse stato il giorno tanto atteso, non avremmo visto nulla. Per una fortunata circostanza il 9 marzo si è presentato completamente sereno. Subito ci siamo messi a montare la strumentazione portata appositamente dall’Italia, teleobiettivi, binocoli, cavalletti, filtri solari.
Abbiamo osservato l’intera copertura del Sole ad opera della Luna (durata circa 1 ora) alla quale è seguita la fase di totalità che è durata ben oltre 1 minuto. E’ apparsa la corona solare (visibile solo in caso di eclisse totale) in tutta la sua bellezza e abbiamo perfino visto le protuberanze solari, le fantastiche “fiamme” che si alzano dalla superficie del Sole. Uno spettacolo indescrivibile! Come in un gioco ad incastro, appena finita l’eclisse ci siamo fiondati all’aeroporto in quanto l’unico volo in partenza per ritornare a Kuala Lumpur era alle 11.30. Se avessimo perso tale coincidenza saremmo dovuti restare altri 3 giorni, anche se tale evenienza alla fine non ci sarebbe spiaciuta vista l’incredibile bellezza del Borneo.
10-12 Marzo Angkor Wat (Cambogia)
Dopo aver passato la notte a Kuala Lumpur ed approfittato per un’ultima visita alla città, sveglia all’alba e partenza per Siem Reap, in Cambogia, alla volta dei magnifici templi di Angkor Wat. All’aeroporto in Cambogia ci aspettava il nostro contatto trovato dall’Italia (il nostro amico Abang Razali http://pari2dibawaangin.blogspot.it/2014/07/siem-reapcambodia-epic.html e il suo Tuk Tuk cell +85592456781) che ci ha scarrozzato per 3 giorni con il suo tuk-tuk. Trattasi del veicolo di trasporto cambogiano per eccellenza, una moto con attaccato una specie di triciclo nel quale possono sedere fino a 4 persone. Ci ha portati all’hotel per una breve rinfrescata e subito dopo via, per vedere i magnifici templi Khmer.
Angkor, in sanscrito “la città”, è il sito archeologico più grande e uno dei più affascinanti al mondo, secondo molti l’ottava meraviglia. Fatto costruire dal re Suryavarmani, in onore a Vishnu, era il centro politico-religioso-economico dell’impero Khmer, uno degli imperi più potenti e misteriosi della storia. Era la più vasta città in epoca preindustriale con centinaia di migliaia di persone. I templi si trovano in un aerea di 15 x 6 km, mentre tutta l’area è immensa, oltre 400 km2. Ci sono centinaia di templi disseminati nella foresta, alcuni ancora intrappolati tra le radici di alberi secolari. La città misteriosamente scomparve. É solo nel XIX secolo che un archeologo francese da notizia della scoperta della leggendaria “città perduta nella giungla”. Angkor Wat è stata costruita con criteri moderni attraverso il perfetto equilibrio tra bacini, vasche, dighe e piscine per accumulare acqua nei 4 mesi dei monsoni e utilizzarla nei restanti mesi.
Abbiamo visitato innumerevoli templi, tra cui i 3 principali che sono Angkor Wat, il Bayon ed il Ta Prhon. Angkor Wat, consacrato a Visnu, è un simbolo Induista: il tempio simboleggia il monte Meru, la casa degli dei, il fossato rappresenta l’oceano intorno al monte Meru, le torri centrali sono i picchi del monte Meru e la scalinata ripida e faticosa che serve per accedere alle torri più elevate simboleggia la difficoltà degli esseri umani per arrivare a Dio.
Il tempio BAYON con 49 torri e 200 facce giganti con la raffigurazione del Re Jayavarmana. Passeggiare in mezzo a tutte queste facce che ti guardano con quel sorriso beffardo e ambiguo è un’esperienza indescrivibile.
Il TA PROHN è famoso in tutto il mondo per la scena di Tomb Raider e di Angelina. Era un tempio Buddista (i Khmer nel frattempo si erano convertiti) e ospitava più di 12.000 tra sacerdoti e addetti alle cerimonie. É unico e sensazionale perché è stato lasciato completamente in balia della giungla con le radici degli enormi alberi che avvolgono e proteggono i templi, dando la sensazione di un mondo perduto.
Una giornata l’abbiamo dedicata alla visita del villaggio galleggiante sul lago Tonle Sap. Si tratta di un lago naturale che funge da “troppo pieno” per le acque del fiume Mekong. Al culmine della stagione delle piogge l’altezza del lago cresce anche di 11 metri, ragione per la quale semplici case su palafitte non potrebbero resistere. Gli ingegnosi abitanti del luogo hanno quindi escogitato un sistema di case galleggianti in grado di seguire il naturale evolversi delle stagioni. Ci sono circa 170 villaggi ubicati intorno a questo lago gigantesco che vivono di pesca. Ci hanno anche raccontato dei gravi problemi che stanno sorgendo a causa della costruzione di una grande diga in Cina che limita l’afflusso di acque nel Mekong e che ha ridotto in modo drastico la quantità di pesce disponibile. Ciò sta facendo sorgere problemi di nutrimento in una zona dove tutti riuscivano a sostentarsi direttamente con le abbondanti quantità di pesce disponibile.
13-15 marzo Bangkok (Thailandia)
Da Angor Wat il nostro driver Lee ci ha portato direttamente all’aeroporto, destinazione Bangkok. Un volo di soli 40 minuti separa le due realtà ma sembra di assistere ad un viaggio nel tempo tanta è la differenza tra la Cambogia e la capitale thailandese.
Bangkok è una città moderna anche se rimane e si respira il fascino dell’oriente.
I grandiosi templi buddisti, il gran palazzo e Wat Phra Kaeo, favoloso Wat Pho con la statua di dorata del Buddha sdraiato lunga 46 metri, il bianco tempio del Wat Arun, senza dimenticare il Dusit e Chinatown sono semplicemente fantastici. Noi abbiamo visitato la città utilizzando i battelli che corrono a folle velocità sul fiume Chao Phraya che attraversa tutta la città da nord a sud. Acquisto di regali e souvenir e partenza per Istanbul. Arrivo a Malpensa alle ore 23, in perfetto orario.
Conclusione
Il viaggio nel sud-est asiatico ci ha letteralmente stupito. Aver avuto la fortuna di osservare l’eclisse totale di Sole è stato semplicemente stupendo. Non abbiamo avuto alcun senso di insicurezza e non abbiamo avuto alcun problema sanitario.
I popoli che vivono in quest’area, anche se diversi in quanto mussulmani negli stati a sud e buddisti in quelli a nord, sono comunque cordiali e, malgrado le evidenti difficoltà soprattutto in Cambogia e Indonesia, sorridono sempre. Lezione da imparare.
Unico neo il tempo a disposizione, un po’ tiranno in quanto abbiamo concentrato 4 paesi eccezionali in soli 12 giorni ma questo era quanto avevamo a disposizione. Vorrà dire che ritorneremo con più calma.
Note organizzative e consigli
I turisti Italiani che vogliono visitare il sud-est asiatico devono essere in possesso di un passaporto con una validità superiore ai 6 mesi. Malesia e Thailandia non necessitano di alcun visto mentre Indonesia e Cambogia richiedono il visto per l’entrata nel paese che é rilasciato direttamente all’aeroporto ad un costo di 35 dollari a paese.
Il nostro viaggio è durato 12 giorni, in marzo 2016. Volo Turkish Airlines da Milano Malpensa / Istanbul / Kuala Lumpur. Ritorno da Bangkok a Milano. Costo 450 Euro A/R.
Voli nel sud-est asiatico da Kuala Lumpur- Balikpapan – Kuala Lumpur – Siem Reap – Bangkok effettuati con Air Asia. Costo complessivo per 4 tratte, meno di 200 Euro.
Sistemazioni Hotel. Costo variabile tra 15 e 30 Euro a persona al giorno, colazione inclusa. In Cambogia a Siem Reap abbiamo soggiornato al : stupendo ed economicissimo).
Pranzi nei ristoranti lungo la via: tra 1 e 10 Euro. Ottima alternativa frutta a base di banane, mango, papaya, dragone, il rosso frutto tipico del Borneo che a noi è piaciuto tantissimo.
Tempo sempre soleggiato, salvo 1 temporale a Kuala. Caldo opprimente con punte di 42 gradi.
Il costo totale comprensivo di driver in Indonesia e Cambogia, benzina, Hotel, lunch, dinner, ingresso templi, visti ingresso, gite sui battelli, villaggio galleggiante, mezzi pubblici Kuala e Bangkok è stato pari a circa 500 Euro a persona che, aggiunto agli 8 voli aerei totali, porta ad un totale complessivo a poco più di 1.100 Euro, cifra data direttamente ad operatori locali. Il trucco (che non esiste) consiste nel pianificare ed organizzare direttamente, evitando inutili intermediari.