Costa Verde e Golfo di Oristano
Partiamo dal Campeggio: S’Ena Arrubia. E’ l’unico, a nord, più vicino alla Costa Verde. E’ situato nella località di marina d’Arborea che rimane una zona un po depressa fatta da strutture ricettive semi abbandonate -colonia, casa vacanza, ecc-, se salviamo alcuni punti ristoro ed un albergo ristorante, e poche residenze estive. La struttura, in parte comunale, è immensa. Anche troppo eccessiva rispetto ai flussi di alta stagione. Ma offre essenzialmente dei vantaggi: massima tranquillità ( parecchio isolato), immerso in una fantastica pineta, e, oltre all’immensa spiaggia selvaggia di Arborea, costeggia con il famoso Stagno S’ena Arrubia. Questo è senza dubbio il plus offerto al turista. Uno degli ultimi ambienti lacustri, preservati dal Sic, sfuggiti al prosciugamento di bonifica degli anni 30, evento origine di tutto il territorio di Arborea. Per chi ama e apprezza la natura, passeranno in ultimo piano quelle poche recensioni negative del luogo che girano in rete (zanzare e altri insetti). Ma per chi è veramente terrorizzato da qualche piccola puntura, o si attrezza o ancora meglio… non venga! Vuol dire che non merita tutto questo! La vista dello stagno appaga l’ anima, rassicura. E’ cuore che pulsa. E’ il fulcro della vita di piccoli esseri che, viceversa altrove, non troverebbero spazio, anzi sarebbero già estinti. Tutto questo però è molto precario. Perché? Perché l’ uomo sempre in agguato! Alcuni, tanti purtroppo, non sono capaci di apprezzare la natura sino in fondo, ma solo di appagare i loro interessi e quelli degli “amici”. Un esempio? Leggete come vogliono ridurre questo luogo… Solidali contro il “Progetto Eleonora”! http://lanuovasardegna.gelocal.it/oristano/cronaca/2016/01/03/news/il-comune-contro-la-saras-anche-al-consiglio-di-stato-1.12715677
In questo stagno potrete ammirare, e si spera ancora per tanti anni, tramite una postazione per il birdwatching, l’airone cenerino, l’airone rosso, Il cavaliere d’Italia, poiane, germani, …e dulcis in fundo i famosi fenicotteri rosa. Quello che mi mancava era un tele obbiettivo per testimoniare il tutto ma con il cannocchiale ho potuto godermi comunque lo spettacolo.
La prima visita del luogo alla cittadina che mi ospita. Arborea. Un giovanissimo paese nato nel periodo fascista e al centro dell’importante Comprensorio di Bonifica. Per la storia… http://www.sardegnaturismo.it/it/punto-di-interesse/arborea. Io l’ho travata una cittadina rilassante e tranquilla, ordinata, con tutti i servizi essenziali. Una curiosità: cosa ci fa una chiesa in stile tirolese? Tutto il territorio circostante, sito in zona assolutamente pianeggiante, offre al visitatore una sensazione di pace e relax, con le sue distese di campi magistralmente coltivati (la principale economia della zona). Per mia sorpresa sono presenti lunghissime piste ciclabili (quanto mi son pentito di non avere portato la mia mbk!), e inoltre le numerose strade, tutte a reticolato (guardatele da maps!), aiutano ad addentrarsi e conoscere ancor meglio l’ambiente. Per i più l’alternativa è il Cavallo. Numerosi sono infatti i maneggi, alcuni maestosi.
Le mete vicine da visitare sono: i paesini di Santa Giusta, Terralba per le maestose chiese ancor ben preservate;
Marceddì piccolo centro di pescatori, da dove ci si può azzardare (vedi descrizione successiva) a prendere un vecchio ponte che salta l’omonimo stagno e si adagia nel territorio finale della Costa Verde. A proposito…assolutamente da non perdere!
Costa Verde – tratto nord
Piscinas
Il proseguimento naturale della Costa Verde di Scivu, visitato lo scorso anno, é proprio Piscinas, l’enorme spiaggia piú nota della zona. Arrivarci non è semplicissimo. Venendo da nord, ho deciso di costeggiare attraverso la SP65 passando da Porto Palma. Ci sono comunque due possibilità: o si fa il giro degli stagni passando da San Nicolò d’Arcidano, o si attraversa il breve tratto di mare tra Merceddí e S. Antonio Santadi. Ho azzardato e ho scelto quest’ultimo. Perché azzardato? Il piccolo ponticello di collegamento attualmente non è percorribile (formalmente c’è un bel divieto) eppure tutti lo usano! Non è un problema di stabilità ma di larghezza. Da S. Antonio ho puntato verso Marina di Arbus e poi semplice: le indicazioni sono chiarissime e mostrano una ad una le località di tutta della Costa Verde. Fino all’imbocco per Piscinas, però. La strada diventa sterrata, e per chi non lo sa, iniziano le sorprese. Ci sono due piccoli guadi da attraversare e qualche salitina in curva un po impegnativa. Il discorso è questo: o si tenta sperando nella profondità dell’acqua (ho visto passare una Cinquecento il che é tutto dire), oppure, come ho fatto io, si parcheggia, e si inizia una bellissima passeggiata di circa venti minuti per entrare a contatto di un mondo che solo a piedi ti godi fino affondo. Vedi il retro dell’arenile con le sue immense e famosissime dune. Da qui c’è un’altra variante per i camminatori, molto più veloce della precedente, con altre caratteristiche di vedute: costeggiare il Torrente Piscinas, che ha dato il nome alla zona, e che ha una caratteristica davvero sorprendente. Le acque sono rosse e di conseguenza tutto l’ alveo del fiume. A parte le immagini del video, provate a vedere una mappa satellitare!
Insomma, in fondo alla strada sterrata, che poco prima si congiunge con l’altra via, quella che proviene da sud (Arbus-Montevecchio), si arriva al parcheggio retro-spiaggia, con una buona affluenza anche in questo periodo. Sono presenti due graziosi chioschi, in uno dei quali si mangiano delle mega bruschette squisite (provare quella Sarda), un hotel-campeggio e, nel caso, anche il classico noleggio lettini-ombrelloni. Trovare 27° il 21 settembre non è male!