Un mes viajando por Espana
CAMINANDO POR BARCELLONA (3 GIORNI)
Partiamo da Bologna in mattinata direzione El Prat, da qui treno e metro ci portano all’Urbany Hostel BCN GO nel quartiere Eixample dove abbiamo prenotato due letti in una camerata mista. Lasciamo i bagagli e cominciamo subito il nostro giro, in meno di dieci minuti a piedi si arriva a Plaça Catalunya, facciamo alcune foto qui e poi andiamo verso il Paseig de Gracia per vedere le prime due opere di Gaudì, Casa Batllò e Casa Milà. Continuiamo il nostro giro nelle Ramblas che percorriamo fino alla statua di Colombo sul lungomare ed entriamo nel Barrio Gotico per la visita del nucleo storico della città dove si trova anche la Cattedrale. Passiamo sotto l’Arc de Triomf e percorriamo tutto il viale che ci porta dentro al Parc de la Ciutadella, da qui arriviamo nella zona della Barceloneta dove concludiamo il nostro giro di circa 15km a piedi con una meritata paella.
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secondo giorno
Prendiamo la metro per dedicare la mattinata al Parc Guell con la visita del parco e della casa museo di Gaudì, da qui si può godere anche di una bellissima vista su tutta la città fino al mare essendo il parco nella zona nord della città e in posizione panoramica. Ripartiamo poi a piedi fino ad arrivare alla Sagrada Familia. La fila per entrare è lunga quindi intanto che aspettiamo pranziamo con due panini, una volta dentro visitiamo la basilica e il museo. Usciamo dalla grande incompiuta dell’architetto catalano e proviamo ad entrare all’interno della vicina Plaza de Toros Monumental ma il custode ci ferma subito visto che non abbiamo il biglietto, quindi proseguiamo verso la Torre Agbar che dovrebbe ricordare un geyser d’acqua che si alza verso il cielo, facciamo alcune foto alla torre dove sembra che la stiamo abbracciando e poi riprendiamo il nostro cammino per tornare verso il mare, questa sera nella zona del Port Olimpic dove ci sono i due edifici più alti della città, la torre Mapfre e l’hotel Arts. Meritato relax sul lungomare e altra paella visto che anche oggi abbiamo camminato quasi 20km.
Ultima giornata in città dedicata allo sport, prima tappa il Camp Nou, lo stadio del F.C. Barcelona, facciamo il tour del museo e dello stadio, mangiamo un panino sulle gradinate e da qui riprendiamo la metro fino a Plaça d’Espanya da dove cominciamo la salita che porta al Montjuic. Passiamo in mezzo alle due torri veneziane e poi saliamo la scalinata che porta alla fontana magica e al palazzo del museo nazionale d’arte della Catalogna (MNAC), visitiamo poi lo stadio olimpico e il palau Sant Jordi dove si disputarono le Olimpiadi del 1992 ed infine la torre delle comunicazioni progettata dall’architetto Calatrava. Prendiamo la funicolare che ci riporta in centro fino alle Ramblas per andare al Mercat de la Boqueria, sicuramente da visitare con le sue bancarelle coloratissime. La serata si chiude al molo del porto dove facciamo la nostra ultima cena a Barcellona a base di Tapas. Domattina saluteremo la Catalogna, prossima destinazione Isole Baleari…
MINORCA DA SUD A NORD (5 GIORNI)
Atterriamo a Minorca nel pomeriggio, dall’aeroporto prendiamo l’autobus per raggiungere l’hotel Aquarium a Cala en Porter. L’hotel si trova direttamente sulla bella caletta e quindi ne approfittiamo subito per prendere un po’ di sole dopo le fatiche di Barcellona.
La giornata successiva comincia sempre a Cala en Porter dove facciamo il nostro primo bagno alle Baleari, per il pomeriggio invece affittiamo uno scooter per girare la zona, raggiungiamo prima Cala Alcaufar piccola spiaggetta a Sud, poi visto che comincia a piovere andiamo a fare un giro in centro nel capoluogo dell’isola Mahon per poi chiudere la giornata a Playa de Punta Prima visto che il sole è tornato a splendere.
Terzo giorno sull’isola, in serata dobbiamo rilasciare il motorino quindi ne approfittiamo per andare a vedere la spiaggia più bella e famosa di Minorca, Son Bou. Passiamo l’intera giornata qui visto che non delude le nostre aspettative, la sabbia e i colori del mare evocano effettivamente spiagge caraibiche ma invece siamo solo a due ore dall’Italia! Torniamo a Cala en Porter nel tardo pomeriggio per riconsegnare lo scooter e prendere l’autobus che ci accompagnerà nella zona nord dell’isola, arriviamo così in serata agli Apartamentos Roc Oasis Park, un complesso di appartamenti trilocali all’interno di un villaggio a 6km da Ciutadella; qui abbiamo prenotato un trattamento di mezza pensione libera in modo che possiamo scegliere a seconda di come organizziamo le nostre giornate se fare pranzo o cena in hotel, spendiamo quindi subito il nostro primo voucher per la cena (peraltro ottima) visto che ormai è tardi per andare a cercare un ristorante fuori dalla struttura.
Proprio sotto l’hotel si trova la piccolissima spiaggetta di Cala Piques, quindi decidiamo di trascorrere la prima mattinata nel nord dell’isola qui, mentre dopo pranzo ci spostiamo a Cala en Forcat sempre raggiungibile a piedi dalla struttura. Qui il mare è veramente pulito e passiamo tutto il pomeriggio in acqua e poi ad asciugarci al sole sulle rocce della caletta.
Per l’ultimo giorno a Minorca andiamo a Cala en Blanes che raggiungiamo la mattina in autobus ma che lasciamo presto per via dei nuvoloni che coprono completamente il cielo. Ne approfittiamo allora per visitare il centro storico e il porto di Ciutadella, poi una volta risbucato il sole andiamo prima nella spiaggia cittadina, Platja Gran e successivamente ci fermiamo a Cala en Brut che nonostante il nome è molto bella dove concludiamo il nostro giro dell’isola, domani infatti prenderemo la nave dal porto di Ciutadella che ci porterà nella più grande delle Baleari per continuare il nostro viaggio.
UNA PANDA PER MAIORCA (5 GIORNI)
Attracchiamo a Port d’Alcudia e prendiamo subito l’autobus che attraversa tutta l’isola e ci porta a Palma e da lì nuovamente con le linee urbane arriviamo all’hotel Roc Leo a Playa de Palma. Visto che è una bella giornata andiamo subito a goderci il sole in spiaggia per poi dedicare la serata alla ricerca dell’auto con il prezzo più conveniente che ci porterà in giro per l’isola nei giorni successivi.
Di prima mattina andiamo a ritirare la Panda che abbiamo noleggiato e ci mettiamo alla ricerca della nostra prima playa maiorchina, troviamo Cala Blava e ci fermiamo a prendere un po di sole fino all’ora di pranzo, poi il cielo comincia a diventare scuro così proseguiamo fino a Sa Rapita. Qui ci fermiamo a mangiare al Club Nautico sulla spiaggia dove assaggiamo il fritto mallorquin… Beh, pensavamo che era un fritto di pesce tipo il nostro invece ci ritroviamo davanti un piatto con carne di maiale, ottimo oltre al tempo brutto anche il pranzo non ci soddisfa. Torniamo a Palma visto che il sole non ne vuol sapere di uscire e ne approfittiamo per visitare il centro storico, da segnalare la cattedrale gotica veramente bella, facciamo poi una passeggiata sul lungomare nella zona del porto e rientriamo in hotel per chiudere la serata sul lungomare dell’Arenal che in questo periodo sembra più l’Oktoberfest in Germania vista la massiccia presenza di turisti tedeschi che bevono birra seduti ai tanti pub della zona!
Terzo giorno, il tempo promette bene, decidiamo di spostarci sulla costa orientale dell’isola, prima tappa la playa di Porto Cristo dove passiamo tutta la mattinata, pranziamo al Burger King proprio sopra la spiaggia poi riprendiamo l’auto e trascorriamo il pomeriggio a Cala Domingos, spiaggia molto bella anche se circondata da grandi hotel internazionali con gli altoparlanti per l’animazione e la musica a tutto volume che arriva fino in spiaggia, ci godiamo comunque il mare e il bel tempo prima di tornare in hotel per la cena.
Per l’ultima giornata di mare purtroppo ancora una volta il tempo non è dalla nostra parte. Partiamo in direzione Cala Marçal, la spiaggia ci piace un sacco ma non riusciamo a fare il bagno visto che fa abbastanza freddo, ci spostiamo poi a Cala d’Or, anche questa molto bella anche se piccolina… ovviamente appena stendiamo i teli comincia a piovere, decidiamo allora di andare a mangiare in un ristorante della zona turistica sperando che il pomeriggio sia più clemente. Finalmente smette di piovere, abbiamo tenuto per ultima la spiaggia più rinomata di tutta Maiorca, playa Es Trenc che si rivela abbastanza difficile da raggiungere e con parcheggio a pagamento (noi abbiamo lasciato l’auto più lontano e siamo arrivati in spiaggia a piedi), ma una volta arrivati ci si scorda della fatica perché la spiaggia ha delle sfumature meravigliose anche quando non splende il sole! Sulla strada per tornare alla macchina troviamo anche un albero di fichi veramente buoni che svaligiamo per fare una bella merenda, tradizione che continueremo nella nostra prossima tappa. Prima di lasciare l’isola facciamo un ultima tappa allo stadio di Palma non distante dal centro città e poi torniamo a Playa de Palma per la riconsegna dell’auto. La mattina successiva infatti sarà il momento di prepararsi per la per la perla delle Baleari…Formentera stiamo arrivando!
FORMENTERA A 40 ALL’ORA (5 GIORNI)
Arriviamo al porto de La Savina e prendiamo l’autobus per raggiungere gli Apartamentos Maria ad Es Pujols vicinissimi alla spiaggia e al centro. Siccome il noleggio del motorino partirà domattina passiamo il pomeriggio nella spiaggia di Es Pujols che comunque ci da subito un’idea del mare che troveremo su quest’isola. Facciamo prima un aperitivo in spiaggia al People che diventerà il nostro punto di riferimento per quasi tutti i nostri fine giornata visti i prezzi contenuti, i pouf pieni di sabbia comodissimi per rilassarsi davanti al mare e le noccioline con frutta secca che ci portano insieme alle bevande; rimaniamo poi anche per la cena in un ristorante proprio sopra la spiaggia che però non si rivela una buona scelta.
Prima tappa della mattina il noleggio scooter vicino al nostro appartamento, ci danno un Typhoon abbastanza vecchio e che non ha mai superato i 40 km/h, ma che nonostante tutto ci lascerà un bel ricordo. Ci fermiamo poi a fare colazione in un bar gestito da ragazzi italiani (sono tutti italiani a Es Pujols) e partiamo alla scoperta della prima spiaggia. Visto che il tempo è bello decidiamo di giocarci subito l’asso di briscola e andiamo a Illetes considerata da tanti la migliore di tutte e non possiamo che essere d’accordo; appena arrivati ci chiediamo se è tutto vero il paradiso che ci troviamo davanti agli occhi. Passiamo la mattinata qui tra bagni e foto ricordo e torniamo poi a Es Pujols per pranzare in un ristorantino del centro dove prendiamo una paella prima di ripartire alla scoperta di una nuova spiaggia, ci dirigiamo questa volta a Cala Saona dove però troviamo molte alghe e anche diverse meduse, è stata comunque l’unica spiaggia dell’isola dove non abbiamo trovato l’acqua perfettamente pulita. A fine pomeriggio torniamo a fare il nostro aperitivo a Es Pujols e poi usciamo per la cena, questa sera ci va decisamente meglio con delle ottime tapas!
Nuovo giorno e nuova spiaggia, oggi è la volta di Playa Mijorn. Dedichiamo la mattina alla zona di Ca Marì per poi fermarci a mangiare un pranzo abbondante al ristorante Barbarroja a un minuto di scooter dalla spiaggia mentre nel pomeriggio ci spostiamo leggermente più in giù nella zona di Es Arenals. Qui l’acqua è limpidissima, probabilmente ancora più pulita rispetto a Illetes e a tutte le altre spiagge dell’isola, l’acqua invita a tuffarsi quindi complice il bel tempo stiamo quasi sempre in acqua fino all’ora di tornare in centro, qui troviamo un albero di fichi quindi ne prendiamo alcuni da portare in appartamento per il nostro aperitivo vista mare.
Quarto giorno nella più piccola delle Baleari, dobbiamo cambiare hotel, abbiamo altre due notti al Club Punta Prima sempre a Es Pujols ma dalla parte opposta del paese quindi un po’ più distanti dal centro ma da qui abbiamo un ottima vista su tutta la baia. Carichiamo quindi le borse sullo scooter e non si sa come ma riusciamo a portare tutto (compresi noi due) in un unico viaggio, lasciamo tutto in reception e ripartiamo per una nuova spiaggia, questa volta la meta è Es Calò dalla parte opposta rispetto a dove siamo stati ieri, rimaniamo qui fino all’ora di pranzo, andiamo quindi a mangiare al ristorante Casa Blanca a poca distanza dalla spiaggia; appena finito di mangiare però le nuvole cominciano a farsi minacciose, riprendiamo lo scooter ma arrivati sulla strada principale vediamo che in mare si sta formando una tromba d’aria… decidiamo di non fermarci al riparo da qualche parte ma di provare a tornare direttamente in hotel e ovviamente si scatena la tempesta! Cerchiamo di continuare fino a che la pioggia e il vento non diventano fortissimi ma ad un certo punto dobbiamo fermarci e con noi purtroppo si ferma anche lo scooter che avendo il cruscotto danneggiato imbarca acqua e non riparte più… quindi ci incamminiamo sotto la pioggia e con lo scooter a spinta per qualche km. Questo sarà uno dei ricordi più divertenti della vacanza ma in quel momento abbiamo fatto una fatica! Tornati in albergo esce di nuovo il sole quindi ci asciughiamo direttamente sui lettini dell’hotel, dopo cena invece facciamo un ultimo giro in centro a Es Pujols per comprare qualcosa nel mercatino hippie sul lungomare.
Ultimo giorno a Formentera e la mattina la passiamo praticamente sotto alla tettoia di un benzinaio a ripararci dalla pioggia, il tempo comincia a migliorare verso l’ora di pranzo quindi torniamo al volo in hotel per un pranzo veloce e poi partiamo alla scoperta dell’ultima spiaggia che ci rimane da visitare, Playa de Llevant, qui prendiamo un po’ di sole e poi facciamo una lunghissima passeggiata che ci porterà fino al punto dove questa si ricongiunge con Illetes e forma una lingua di sabbia con il mare da entrambe le parti. Ora possiamo considerarci soddisfatti visto che abbiamo girato praticamente tutta le spiagge dell’isola, torniamo in hotel pronti a rifare le valigie… domattina salpiamo verso Ibiza!
IBIZA PIOVOSA (5 GIORNI)
Pronti per la Isla loca, arriviamo al porto di Formentera direttamente con lo scooter dall’hotel (anche questa volta non si sa come abbiamo caricato tutto sul nostro Typhoon 50). Consegniamo il mezzo e ci imbarchiamo con Transmapi verso la sorella maggiore di Formentera. Oggi il tempo è bello e ci godiamo la traversata di circa un’ora ma sarà l’unica soddisfazione che avremo dal meteo per tutta la permanenza sull’isola. Appena sbarcati ci incamminiamo verso la nostra sistemazione, abbiamo prenotato un appartamento (bellissimo con gli interni tutti in pietra proprio sopra Plaça de la Vila) nella Dalt Vila, la città vecchia che si trova proprio sopra il porto e quindi raggiungibile a piedi…un po faticosa la salita con i bagagli ma dopo i km di Barcellona e lo scooter a spinta a Formentera siamo abituati a camminare!
Come primo pranzo ci concediamo subito una paella al ristorante El Portalon proprio di fronte al nostro appartamento e poi decidiamo di dedicare il pomeriggio alla ricerca di un auto per i prossimi giorni. Dopo aver girato tutti gli autonoleggi della zona del porto ci spostiamo a Playa d’en Bossa dove troviamo il prezzo più economico anche questa volta per una Panda che torneremo a prendere la mattina successiva. Visto che c’è bel tempo decidiamo di andare a vedere questa spiaggia famosissima, facciamo una passeggiata partendo dal Bora Bora (club all’aperto direttamente sulla spiaggia), per arrivare poi davanti all’Ushuaia e all’Hard Rock Hotel. La spiaggia è molto sporca essendo frequentata per lo più da giovani che vengono qui a divertirsi e il mare è uno dei più brutti che abbiamo mai visto… ma qui si viene per lo sballo 24 ore al giorno , da domani inizieremo il giro delle calette più belle!
Partiamo con la nostra Panda alla scoperta di Ibiza, ma naturalmente oggi che cerchiamo il mare bello troviamo il tempo brutto, prima tappa Cala Llonga dove rimaniamo fino all’ora di pranzo, la spiaggia complice il brutto tempo non ci soddisfa tanto, ripartiamo e ci fermiamo nel paesino di Santa Eularia, ci facciamo preparare un panino con jamon al supermercato e lo mangiamo in una panchina sul lungomare… ma quando torniamo alla macchina scopriamo che i soldini che abbiamo risparmiato nel pranzo ci serviranno per pagare la multa non avevamo fatto il ticket per il parcheggio. Tappa successiva Cala Llenya, rimaniamo poco anche qui visto che anche questa spiaggia delude le nostre aspettative, continuiamo nel nostro giro fino ad arrivare a Platja des Figueral ma il mare è mosso ovunque, con molte alghe a riva quindi decidiamo di rientrare in città dove abbiamo la fortuna di poter entrare direttamente con l’auto tramite una tessera che ci ha fornito il proprietario del nostro appartamento.
Terzo giorno a Ibiza, per la mattina abbiamo in programma la Playa de ses Salines considerata tra le più belle dell’isola. Noi la vediamo con il mare mosso e le nuvole quindi anche qui non possiamo giudicare, rimaniamo qui fino a pranzo per poi spostarci nel pomeriggio verso Cala d’Hort. La strada per arrivare è abbastanza lunga da Eivissa ma la caletta e la vista dell’isola di Es Vedrà proprio di fronte alla spiaggia ripagano tutte le curve che si devono percorrere per arrivare. Il tempo continua a non darci soddisfazioni ma decidiamo comunque di goderci la spiaggia e lo spettacolo davanti ai nostri occhi di quest’isola disabitata da molti considerata piena di energia e di poteri magici. Rientriamo in città e come tutte le sere facciamo la nostra passeggiata tra la città vecchia e il porto, la sistemazione in questa zona la consigliamo a chiunque va ad Ibiza, la Dalt Vila dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco è veramente molto bella con le sue vie strette e le antiche mura ben conservate, inoltre si può godere di una vista dall’alto spettacolare su tutto il porto. Questo si trova proprio sotto e soprattutto la sera fare una passeggiata qui è molto piacevole tra i mega yacht attraccati sul molo, le sfilate dei ballerini delle varie discoteche che ti invitano a passare la serata in uno dei club dell’isola e i vari ristorantini e bar che offrono intrattenimento fino a notte fonda.
Ormai siamo abituati al tempo brutto qui a Ibiza, ancora un giorno di pioggia quindi non prendiamo neanche la macchina ma andiamo a fare un giro a piedi nella zona nuova tra i negozi della città. Facciamo un po’ di shopping, poi dopo pranzo decidiamo di partire verso la seconda città più importante dell’isola, Sant Antoni de Portmany sulla costa opposta rispetto a Ibiza città. Questa zona frequentata perlopiù da turisti anglosassoni ha un bel lungomare dove fermarsi fino al tramonto magari al famoso Cafè del Mar per un aperitivo, l’acqua sembra pulita anche se siamo proprio vicini al centro e ai palazzoni dei grandi alberghi ma purtroppo anche oggi di fare il bagno non se ne parla, speriamo almeno che per il nostro ultimo giorno il meteo finalmente ci darà una soddisfazione.
Ultimo giorno alle Baleari, nel cielo splende il sole quindi ci fiondiamo a Cala Bassa, anche questa nella zona di Sant Antoni, finalmente possiamo passare qualche ora al mare, quando arriviamo è già abbastanza piena ma riusciamo comunque a trovare uno spazio per stendere i nostri teli, la spiaggia è molto bella, naturalmente anche il sole influisce sul nostro giudizio rispetto a tutte le altre che praticamente abbiamo visto con le nuvole, poi nel pomeriggio puntuale arriva il temporale, ci andiamo a riparare in macchina e ripartiamo facendo una lunga fila visto che la spiaggia si è svuotata in un attimo e quindi ora per strada è pieno di macchine; nel frattempo smette di piovere quindi decidiamo di andare a visitare l’ultima spiaggia della nostra vacanza, Cala Tarida, anche qui arriviamo con i nuvoloni sopra di noi ma non possiamo andare via da Ibiza senza aver fatto un bagno quindi ci buttiamo lo stesso, l’acqua comunque è abbastanza calda e la caletta ha dei colori bellissimi anche con le nuvole, il tempo di asciugarci e puntuale arriva di nuovo l’acqua. Torniamo in appartamento a preparare le valigie, il nostro viaggio non è ancora finito, domani mattina un breve volo interno ci porterà a Valencia.
VALENCIA IN BICICLETTA (3 GIORNI)
Ci svegliamo presto, riconsegniamo l’auto che ci ha accompagnato in questi cinque giorni e prendiamo l’autobus per andare in aeroporto… neanche a dirlo piove! In meno di un’ora atterriamo a Valencia, prendiamo la metro direttamente dall’aeroporto fino alla fermata Xativa e da qui con una bella camminata arriviamo al Valencia Lounge Hostel, un ostello in pieno centro dove abbiamo prenotato una camera privata con bagno in comune a 15€ per persona a notte. Visto che avremo solo due giorni pieni per visitare la città e che comprendiamo abbastanza bene lo spagnolo, decidiamo di visitarla con i free tour collettivi organizzati da un’agenzia del posto. Il primo parte alle 18 quindi abbiamo giusto il tempo di raggiungere a piedi la Cattedrale distante meno di cinque minuti a piedi dalla nostra sistemazione e salire sulla torre del Micalet da dove si ha un bel panorama di tutta la città. Rimaniamo in alto fino al suono delle campane e poi scendiamo in Plaza de la Virgen dietro la cattedrale da dove partirà il nostro giro. Il tour serale chiamato Valencia emblematica ci porta a visitare tra le altre cose la Porta de Serrans, il vecchio fiume Turia oggi trasformato dopo la piena del 1957 in un fantastico giardino lungo quasi 10KM, Palacio Marques de dos Aguas e finisce in Plaza Ayuntamiento; da qui la nostra guida ci consiglia per la cena di andare nel quartiere Russafa dove ci gustiamo delle ottime tapas alla taberna El Camerino.
Secondo giorno e secondo giro della città: è la volta del tour Valencia esencial. Si parte sempre da Plaza de la Virgen che visitiamo più attentamente rispetto a ieri, ci spostiamo poi verso il Palacio de la Generalitat, la Lonja de la seda, entriamo al Mercado Central e raggiungiamo il centro del centro di Valencia, la Plaza Redonda che si trova proprio nel mezzo del centro storico e concludiamo in Plaza de la Reina davanti alla Cattedrale, lasciamo la nostra offerta al ragazzo che ci ha guidato in questi due tour molto interessanti e andiamo a mangiare una paella al ristorante El Celler del Tossal. Dopo pranzo, per riprenderci dalla mangiata, noleggiamo due biciclette per percorrere tutto il Jardi del Turia fino alla Ciutat de las Artes y la Ciencias, il complesso di edifici futuristici progettato dall’architetto Calatrava. Andiamo all’Hemisferic a vedere un documentario in 3D e poi passiamo la serata continuando la pedalata fino al porto e al lungomare. La mattina successiva riconsegniamo le bici al noleggio e facciamo un ultimo giro in centro alla ricerca di qualche souvenir… ora siamo pronti per l’ultima tappa del viaggio e non può che essere la Capitale!
MADRID Y FUTEBOL (4 GIORNI)
Arriviamo a Madrid nel pomeriggio e prendiamo la metropolitana fino alla fermata Opera davanti al Teatro Real. Alloggiamo proprio dietro la piazza all’hotel JC Rooms Puerta del Sol, aperto recentemente con ogni camera dedicata ad un monumento famoso della città. La nostra è nel seminterrato e piccolina, ma per noi non è un problema visto che ci staremo pochissimo. Passiamo la serata a fare un primo giro nei dintorni fino alla Plaza de la Puerta del Sol e mangiamo una paella in un ristorante lì vicino, poi andiamo a riposarci per essere pronti per la visita della città del giorno successivo.
Anche qui per il primo giorno di visite approfittiamo di un free tour organizzato per tutti i clienti dell’hotel (sempre in spagnolo) in modo che almeno il centro storico possiamo visitarlo con l’aiuto e la spiegazione di una guida; si parte ovviamente dalla Puerta del Sol dove si trova la targhetta con il KM0 da dove parte la misurazione di tutte le strade spagnole. Proseguiamo quindi con l’altra grande piazza della capitale, Plaza Mayor dove si trova la Casa de la Panaderia. Passiamo sotto l’arco de Cuchilleros per andare verso Plaza de la Villa; da qui proseguiamo in Calle Mayor che ci porta fino al Palazzo Reale in Plaza de la Armeria e alla Cattedrale dell’Almudena. Ci fermiamo in Plaza de Oriente di fronte al Teatro Real dove finisce il nostro tour guidato. Da qui continuiamo da soli verso Plaza de Espana e percorriamo tutta la Gran Via, la lunga arteria commerciale della città, fino in fondo a Plaza Cibeles. Dopo alcune foto alla piazza prendiamo il Paseo del Prado e passiamo davanti al Museo senza però entrare, decidiamo infatti di concludere il pomeriggio con una bella passeggiata (come se fino ad ora non avessimo camminato per niente) dentro al Parque del Retiro. Rientriamo quindi attraverso la Calle de Alcala che si incrocia con la Gran Via davanti all’Edificio Metropolis fino ad arrivare nuovamente al punto di partenza alla Puerta del Sol.
Per la serata chiediamo un consiglio alla reception del nostro hotel su dove possiamo fare la classica vuelta de tapas. Ci dicono di andare al Mercado San Miguel proprio dietro alla Plaza Mayor e questa è la nostra fine. Ogni banco offre delle varietà di tapas diverse e tutte buonissime quindi ovviamente le proviamo tutte, ma i prezzi sono altissimi quindi ci ritroviamo in poco tempo a spendere per un aperitivo quello che avremmo speso per una cena ma la qualità ha il suo prezzo. Infatti ci torneremo anche domani sera!
Ultimo giorno di visite di questo mese spagnolo dedicato principalmente al Futebol. Prendiamo la metro per raggiungere la prima tappa, l’Estadio Santiago Bernabeu, casa del club calcistico più famoso del mondo: il Real Madrid. Abbiamo prenotato in anticipo i biglietti per fare il tour dello stadio e del museo del Club che ci porterà via tutta la mattinata. Usciti dallo stadio approfittiamo della vicinanza della Puerta de Europa che deve la sua particolarità alle due torri KIO inclinate una verso l’altra che ci permettono di fare alcune foto dove sembra che le sosteniamo con le nostre braccia. Da qui riprendiamo la metro in Plaza de Castilla proprio sotto le torri fino alla fermata Retiro. Passiamo sotto ad un altro dei simboli della città, la Puerta de Alcala, e da qui ripassando in centro cominciamo a scendere verso l’altro stadio di Madrid, il Vicente Calderon situato proprio sulla riva del fiume Manzanares dove questa sera va in scena la partita di Liga Atletico Madrid-Almeria. Facciamo un giro per lo store dello stadio e poi andiamo a vedere la partita. Finito il match prendiamo la metro e torniamo al Mercado San Miguel per un’altra cena a base di tapas per concludere al meglio questa fantastica avventura durata un mese in giro per la Spagna. La mattina successiva infatti abbiamo giusto il tempo di preparare i bagagli, fare un ultimo salto alla Puerta del Sol per la colazione e i classici ricordini da portare a casa e da qui prendiamo la metro che ci porterà all’aeroporto di Barajas per prendere il volo Ryanair che ci riporterà a casa.