L’India da nord a sud
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Il nostro viaggio si è svolto in Rajasthan, Uttar Pradesh, Tamil Nadu e Kerala. Abbiamo visitato Delhi, Mandawa, Fatehpur, Deshnok, Bikaner, Jaisalmer, Jodhpur, Ranakpur, Udaipur, Pushkar, Jaipur, Fatehpur Sikri, Agra al nord e Kanchipuram, Mahabalipuram, Tanjore, Trichy, Madurai, Munnar, Alleppey e Poovar al sud.
Consigli pratici: le strade dell’India non sono belle e quindi la velocità media in macchina si aggira intorno ai 50 km/h, non molto di più; alcuni trasferimenti sono durati anche più di 6 ore, per cui armatevi di molta pazienza ed organizzate bene gli spostamenti, soprattutto se non amate molto la macchina. E’ comunque necessario affidarsi ad un autista perché guidare in India per noi europei è praticamente impossibile. Non esistono regole, ci sono mucche, capre, maiali e persone che attraversano improvvisamente le strade, oltre al fatto che la guida è a destra. Inoltre nelle città il traffico è un delirio!
Meteo: Caldo, caldo, caldo con qualche forte acquazzone, ma tutto sommato vivibile. In Tamil Nadu abbiamo trovato bel tempo mentre in Kerala abbiamo trovato un po’ di pioggia.
Hotel: abbiamo soggiornato in hotel di fascia medio-alta, che non hanno deluso le nostre aspettative, spendendo mediamente 50 euro a camera colazione inclusa.
Cibo: purtroppo troppo piccante per il mio palato, poca scelta per quanto riguarda la carne in quanto cucinano solo pollo e montone, in compenso una gran quantità di verdure!! Al sud decisamente meglio anche perché cucinano soprattutto pesce.
BREVE DESCRIZIONE DEI VARI LUOGHI VISITATI
NORD
Delhi: non più di un giorno, visto il traffico. Comunque non perdetevi un giro per Old Delhi con il risciò, il Red Fort, qualche foto all’India Gate ed una visita al Raj Ghat, luogo di cremazione del Mahatma Gandhi.
Mandawa: piccolo villaggio nello Shekawati, con belle havelis dipinte, ma in pessimo stato di conservazione. Tappa obbligatoria per una fermata per la notte. In compenso, poco distante abbiamo visitato il villaggio di Dondlod con una bellissima Haveli.
Fatehpur: sempre vicino a Mandawa, anche questo villaggio ha bellissime havelis dipinte, ma meglio conservate.
Deshnok: villaggio dove sorge il famosissimo Karni Mata Temple, il tempio dei topi. Visitatelo, ne vale assolutamente la pena.
Bikaner: a 7 km dal centro abbiamo visitato i cenotafi di Devi Kund: sono le tombe della famiglia reale di Bikaner, padiglioni in marmo bianco e arenaria rossa, architettonicamente molto belli. Inoltre noi li abbiamo visitati al tramonto: stupendi!! Bikaner è una grande città, l’abbiamo girata col tuc-tuc, mi ha particolarmente colpito la Rampuria haveli, interamente scolpita nell’arenaria rossa. L’altra grande attrattiva è il Junagarh Fort, sempre in arenaria rossa: è un imponente forte con una serie di cortili su cui si aprono vari ambienti; in assoluto il miglior forte del Rajasthan.
Jaisalmer: questa è stata una tappa molto lunga, oltre 300 km con più di 6 ore di macchina, ma ne è valsa la pena. La città è in arenaria gialla, materiale che le conferisce un colore simile al miele. Si trova alle porte del deserto del Thar per cui il caldo era abbastanza insopportabile, ma è una tappa assolutamente imperdibile. Il forte sorge su una collina che sovrasta la città ed è uno dei pochi in Rajastahn ad essere abitato. Al suo interno si trovano oltre al palazzo del maharaja, 7 templi jainisti interamente scavati nell’arenaria. Abbiamo fatto anche un’escursione alle dune di sabbia di Sam, ma se avete visto il deserto del Sahara, lasciate perdere queste, sono una vera delusione.
Jodhpur: siamo arrivati in serata, abbiamo visitato il pittoresco mercato, scattato qualche foto e niente di più. Forse varrebbe la pena fermarsi un pochettino di più.
Ranakpur: in questo piccolo villaggio si trova il tempio jainista di Adinath, uno dei templi più belli di tutto il Rajasthan sia all’esterno, con le sue guglie, sia all’interno, con le sue 1440 colonne di marmo scolpite tutte in modo diverso.
Udaipur: la città si affaccia su due laghi ed è circondata da colline. Carino il giro in barca sul lago Pichola, da dove è possibile vedere il famosissimo Lake Palace. Abbiamo visitato il City Palace, imponente anche se piuttosto deludente all’interno ed il tempio Jainista Jagdishmandir Temple.
Pushkar: è una delle città sante per gli hindu. Si affaccia su un piccolo lago con 52 ghat che ricordano un pochino Varanasi.
Jaipur: la “città rosa” e capitale del Rajasthan. Abbiamo visitato lo Jantar Mantar, un bizzarro ancora funzionante osservatorio astronomico, fotografato l’Hawa Mahal meglio conosciuta come il palazzo dei venti, simbolo della città, ed abbiamo tralasciato il City Palace. Abbiamo passeggiato per le vie di questa carina città facendo incetta di souvenir. Molto bello è l’Amber fort, ad una decina di chilometri fuori Jaipur, una magnifica fortezza alla quale si accede a dorso di elefante. Ci siamo fermati lungo la strada per fotografare lo Jal Mahal o palazzo sull’acqua, un tempo usato come residenza estiva dalla famiglia reale.
Fatehpur Sikri: città abbandonata dopo appena 10 anni dalla costruzione per mancanza d’acqua, è interamente realizzata in arenaria rossa. Si visita in un paio d’ore.
Agra: abbiamo visitato il Taj Mahal al mattino. Non si può descrivere la bellezza di questo monumento. La visita al Taj Mahal vale tutto il viaggio in India. Abbiamo visto l’Agra fort, magnifico forte in arenaria rossa situato sulle sponde del fiume Yamuna da cui si ha una stupenda veduta del Taj Mahal.
Sud dell’India
TAMIL NADU
Da Delhi con un volo interno abbiamo raggiunto Chennay, nel Tamil Nadu. Il nostro tour ha toccato le seguenti località: Kanchipuram, Mahabalipuram, Tanjore, Trichy, Madurai nel Tamil Nadu e Munnar, Alleppey e Kochin nel Kerala.
Kanchipuram: dove abbiamo visitato l’Ekambareshwara Temple ed il Vaikunta Perumal Temple. La visita ai templi è stata molto veloce in quanto il nostro volo ha avuto due ore di ritardo e non abbiamo avuto il tempo di visitare bene la città che, a parer mio, meriterebbe una visita più approfondita.
Mahabalipuram: conosciuta anche come la città delle sette pagode è posta sulle rive del Golfo del Bengala. Abbiamo visitato lo Shore Temple, posto sulla spiaggia, massima espressione dell’architettura pallava, scolpito nella roccia. A seguire il Five Rathas ed il Khrishna’s Butter-ball (Palla di Burro di Krishna) grande masso posto in equilibrio sopra una collinetta.
Tanjore: visita al Bihadisvhara Temple massimo capolavoro dell’architettura chola. Il tempio è stato edificato nell’anno 1010. Vi si accede attraverso la porta Nayak, oltre la quale si innalzano due gopuram. All’interno della vasta area sono disseminati diversi santuari e la statua di Nandi (toro sacro).
Trichy: lo Sri Ranganathaswamy Temple è il monumento principale di Trichy nonché il più grande tempio dell’India. Abbiamo poi girato per l’animato bazar dove abbiamo potuto scattare bellissime fotografie alle migliaia di colorate corone di fiori ed acquistare anche qualche piccolo souvenir.
Madurai: città fra le più antiche dell’India famosa per l’imponente Meenakshi Amman Temple paragonabile per valore architettonico al Taj Mahal per l’India del Nord. Sorge su un’area di 6 ettari delimitata da 12 gopuram magnificamente ornati da sculture dagli sgargianti colori. I controlli all’ingresso sono molto severi, non si possono portare le macchine fotografiche e le telecamere. Abbiamo dedicato l’intera mattinata alla visita di questo maestoso tempio. All’uscita abbiamo girovagato per le strade intorno al tempio ricche di negozi di sarti, oggetti religiosi e souvenir. Di seguito abbiamo visitato il Tirumalai Nike Palace purtroppo molto sporco e trascurato.
KERALA
Munnar: il clima cambia drasticamente anche perché la città è posta a 1500 mt di altitudine tra rigogliose piantagioni di the e di spezie. Ci siamo fermati 2 giorni effettuando un trekking guidato tra le piantagioni di thè scattando meravigliose fotografie alle colline circostanti. Lungo la strada che porta a Munnar si possono vedere meravigliose cascate.
Alleppey: siamo nel cuore delle backwaters del Kerala, rete di canali circondata da una rigogliosa vegetazione sui quali si affacciano piccoli villaggi e solcati da un’infinità di houseboat. Ci siamo imbarcati anche noi su un’houseboat dove abbiamo passato anche la notte.
Poovar: alla fine ci siamo concessi 5 giorni di relax in questa località di mare nella parte meridionale del Kerala. Siamo rimasti in un resort immerso nel verde e lontano da ogni rumore per riprenderci dalla stanchezza di un tour intenso ma ricco di emozioni.
Infine siamo ripartiti alla volta di Cochin dove abbiamo preso un volo che ci ha riportati a Delhi per la coincidenza con il volo di rientro in Italia.
CONSIDERAZIONI
E’ stata la nostra prima volta in India. Siamo rimasti affascinati da questo meraviglioso paese. Abbiamo potuto constatare la differenza tra il nord ed il sud dell’India. Il Rajasthan è pieno di forti ed haveli, nel Tamil Nadu si trovano un’infinità di templi mentre nel Kerala la natura regna sovrana. La gente del sud è molto più socievole, sempre pronta ad aiutare il turista ed a farsi fotografare. Il sud dell’India è anche molto più pulito ed ordinato rispetto al nord. Purtroppo è ancora poco visitato perché un po’ tutti noi quando parliamo di India immediatamente pensiamo al Rajasthan mentre il paese offre infiniti posti da visitare ancora più belli e poco affollati dai turisti. Un doveroso ringraziamento va al nostro autista Shan, persona molto preparata che ci ha accompagnato nel tour del Sud dell’India facendoci scoprire luoghi meravigliosi che non erano segnati neppure nelle guide turistiche e di cui lascio la mail coloursindiatravel@libero.it e il sito web www.coloursindiatravel.com. Contattatelo se volete andare alla scoperta dell’India.