India, dove tutto è possibile
Appena arrivati in aeroporto ci attende Mahendra, l’autista di un’agenzia che abbiamo contattato dall’Italia e scelto per alcune buone recensioni ed anche perché il driver parla italiano. Prima di andare in hotel, anche se stanchi, facciamo un giro per Delhi per vedere l’imponente torre Qutb Minar e i suoi giardini, il Lotus Temple (solo dall’esterno), il Lodi Garden, la Tomba di Humayun, il tempio Sikh in marmo bianco e il suggestivo luogo dove fu assassinato Ghandhi.
La mattina successiva partiamo per Mandawa nella regione dello Shekwati, a circa 260 km. di distanza. Arriviamo a Mandawa in piena Festa di Diwali, la festa delle luci e ci troviamo immersi in una atmosfera bellissima con luminarie e fuochi d’artificio, passeggiamo per Mandawa, tra le antiche haveli e per il bazar, pranziamo nell’ottimo ristorante Monica e dormiamo per 2 notti in una dimora antica restaurata. La sera partecipiamo anche noi alla festa delle luci, divertendoci e accendendo candeline sulla grande terrazza dell’ haveli insieme ai proprietari e agli altri ospiti indiani.
Da Mandawa proseguiamo per Bikaner, circa 200 km, passando per Fathepur per vedere altre haveli molto belle quanto fatiscenti, proseguiamo per Deshnoke dove visitiamo il Karni Mata Temple, il famoso Tempio dei Topi, esperienza da fare anche se il topo non è il nostro animale preferito. Assaggiamo il primo Masala Chai, il tè indiano aromatizzato con latte e spezie che da ora in poi ci verrà offerto spesso. Il pranzo della giornata invece è con specialità di strada, samosa e kachori, che si riveleranno stuzzichini ottimi nei lunghi tragitti in macchina. Importante è acquistarli nei negozi giusti che il nostro driver ogni volta ci suggerisce. Arrivati a Bikaner nel pomeriggio, facciamo subito un giro nella città vecchia con tuc tuc, il caos e’ totale. Incredibile India! Visitiamo la città vecchia e sembra di essere nel Medioevo, fotografiamo l’imponente Forte Juna Garh ed il Bhandasar Temple con i suoi coloratissimi affreschi.
La mattina dopo proseguiamo per circa 350 km. direzione Jaisalmer. Lungo la strada ci fermiamo a Kheechan per fotografare uccelli migratori. Nel primo pomeriggio arriviamo nella bellissima Jaisalmer, visitiamo un tempio gianista, l’Ama Sage Jaine Temple e andiamo a fotografare il tramonto in un cimitero con costruzioni in arenaria.
La mattina dopo con una guida che parla italiano visitiamo l’antica fortezza , il Jaisalmer Fort. Assistiamo ad una cerimonia induista e con tuc tuc andiamo alla scoperta di belle haveli e del bazar. Nel pomeriggio facciamo un’escursione con i cammelli partendo da Khuri, nel deserto del Thar , giusto in tempo per camminare sulla sabbia fine e calda e per vedere un bellissimo tramonto sulle dune. Spettacolo tradizionale di danza indiana e cena al campo ai piedi del deserto.
La mattina successiva proseguiamo per Jodhpur la città blu viaggiando per circa 300 km.
Facciamo tappa ad Osiyan per vedere un tempio hindi e gianista e ci mettiamo in fila sulla rampa di scale che porta alla sala centrale del tempio con un centinaio di pellegrini che ci guardano curiosi quanto noi di loro! Arrivati a Jodhpur ci fermiamo in un piccolo negozio di spezie e naturalmente rimaniamo affascinati dai profumi e dalle spiegazioni di Mohammed che ci illustra tutte le proprietà e virtù delle spezie e dei tè orientali. Sembra di aver incontrato il mago delle spezie che ci indica la via della felicità con una semplice spolverata di queste polverine magiche! Che meraviglia! L’hotel è nella città vecchia e lo raggiungiamo con tuc tuc poiché le auto non riescono ad entrare nelle vie strette e trafficate.
L’indomani visitiamo lo spettacolare Mehrangarh Fort che si erge a picco su una collina rocciosa alta 120 metri. E’ una delle Fortezze più belle di tutta l’India e giriamo meravigliati tra le stanze, il museo ed i bastioni. Arriviamo fino al Jaswant Thada un complesso cimiteriale con giardino e meravigliosi alberi di gelsomino bianco profumatissimo. Chiediamo al nostro driver se nel pomeriggio è possibile visitare una casa tradizionale per vedere le abitudini quotidiane della gente comune e Mahendra ci accontenta portandoci in un villaggio vicino e conoscere una brava famiglia con una bimba bellissima, ci offrono Masala Chai e ci fanno visitare la casa, la cucina e dove lavorano il miglio. Prima facciamo una sosta in un parco naturale dove restiamo immersi nella pace della natura e delle acque di un fiume che ospita stormi di Damigelle di Numidia e antilopi in libertà.
Dopo due notti passate a Jodhpur partiamo la mattina successiva per raggiungere Udaipur. Sosta a Ranakpur per vedere uno dei complessi giainisti più grandi di tutta l’India, il marmo bianco e le grandi sale, le colonne scolpite e le bellissime cupole infondono una incantevole sensazione di armonia e bellezza. Da non perdere assolutamente. Arriviamo a Udaipur nel tardo pomeriggio e al ristorante stasera mangiamo un piatto tipico indiano, il thali, buonissimo! La prima passeggiata della mattina successiva è verso il lago dove le donne si lavano e lavano i loro panni. Visita poi al City Palace, il palazzo più grande del Rajasthan con la facciata lunga 244 metri e alta 30. Facciamo anche un giro in barca verso l’isola centrale di Jagmandir e passiamo davanti all’isola di Jaquiwas ormai famosa perche’ alcuni vip praticano il bellissimo hotel di gran lusso.
Partiamo, direzione Chittorgarh dove si erge il Forte più prestigioso del Rajasthan, con la Torre della Vittoria e con i suoi 6 km. di mura e bastioni. Facciamo un giro in macchina e arriviamo in un bellissimo ghat dove alcune donne si lavano ed altre lavano i panni nelle acque di un laghetto. Vita quotidiana in una luce pomeridiana bellissima! Proseguiamo per Bundi dove arriviamo a metà pomeriggio e facciamo subito un giro per la città vecchia tra portali e bazar. E’ una parte molto vitale e caotica e ci divertiamo a girare tra la gente che vende di tutto, frutta strana, lucchetti, cappelli etc. Purtroppo non riusciamo a visitare i bacini idrici chiamati baori perché chiusi e non accessibili, ma ne vedremo altri più avanti.
La mattina successiva partiamo per Puskar, dove arriviamo, come programmato, durante la straordinaria e coloratissima Fiera dei cammelli. Qui dormiamo nell’attrezzato Royal Camp Tents, due notti nelle tende.
La prima notte abbiamo un po’ freddo per l’escursione termica tra notte e giorno di circa 20 gradi, la seconda ci acclimatiamo e sentiamo meno freddo, certamente è una piacevole e nuova esperienza. Puskar sorge intorno ad un lago sacro che si dice sia comparso quando Brahma vi lascio’ cadere un fiore di loto, ha 52 ghat da dove i pellegrini scendono per bagnarsi nelle sue acque. Dicono che in questo lago vennero disperse le ceneri di Gandhi, comunque davvero qui tutto parla di sacro, dall’acqua all’aria al sole fino ai gesti dei numerosissimi pellegrini.
La mattina successiva visitiamo la Camel Faire 2015. E’ un’esperienza unica! Bellissima atmosfera, una volta l’anno migliaia di persone di varie popolazioni tribali bivaccano seduti sulla sabbia. Musicisti, mistici, giocolieri e commercianti, uomini con turbanti coloratissimi e donne con sari variopinti, si radunano in questa area e portano a vendere o comprare cammelli ma anche cavalli e bestiame agghindato con corde e nappi di ogni genere. E’ un posto straordinario e ci dispiace doverlo lasciare l’indomani ma la prossima meta è Jaipur, la città rosa, capitale del Rajasthan.
Arriviamo a Jaipur e un massaggio ayurvedico al Kerala Ayurvedic Massage ci riporta tutta l’energia persa durante il viaggio, fantastico! Iniziamo con la visita al tempio gianista del Birla, e qui all’uscita, troviamo una brutta sorpresa, ci hanno rubato un paio di scarpe nike. Certo le abbiamo lasciate incustodite proprio nel tempio giusto! Fidarsi e’ bene, ma mai fino in fondo, mio cognato rimane male e riparte scalzo! La sera ci imbattiamo in un matrimonio e siamo molto fotografati da tutti i parenti che accompagnano lo sposo vestito da maraja e su un cavallo bianco a casa della sposa. Ci invitano e vogliono che partecipiamo anche noi alla cerimonia con musica e luci, non possiamo sottrarci.
La mattina dopo proseguiamo nella visita della città rosa e fotografiamo il bellissimo Hawa Mahal, il Palazzo dei Venti, un alveare rosa dalle mille finestre costruito per le donne dell’harem. Saliamo poi allo stupendo Amber Fort seduti sul dorso di un colorato elefante con la proboscide dipinta, la luce è magnifica e il tragitto indimenticabile! Il Forte è bellissimo! Visitiamo anche l’interessante osservatorio Jantar Mantar con strumenti di calcolo che sembrano sculture poi passeggiata nel bazar dove il brusio e la gente ci sommergono, il caos impera!
La mattina successiva partiamo da Jaipur, strada facendo ci fermiamo a visitare il famoso Tempio della Scimmia, incastonato tra due montagne rocciose. L’atmosfera è brulicante di gente colorata, sari, animali, persone, scimmie. E’ tutto molto pittoresco, saliamo le scalinate che portano su due vasche piene di acqua dove le donne si bagnano e lasciano lumini accesi dentro scatole di carta. Tutte chiacchierano, ridono, si chiamano, mentre le scimmie saltellano e si fermano a guardare il colorato movimento, facciamo bellissime foto ! Proseguiamo per Abhaneri dove vediamo un’antica cisterna per l’acqua, il Chand Baori, risalente al X secolo, con le 11 bellissime scalinate che raggiungono la profondità di 20 metri. Dopo circa 200 km. arriviamo a Fathepur Sikri, interessante ed antico sito vicino ad Agra, visitiamo la moschea di Jama Masjid e gli edifici del palazzo che l’imperatore Akbar fece costruire per ciascuna delle tre mogli preferite, una hindi, una musulmana ed una cristiana.
Arriviamo ad Agra dove all’alba della mattina dopo, siamo emozionati per trovarci di fronte ad una delle sette meraviglie del mondo. Facciamo la fila tra pellegrini assonnati, divisi tra uomini e donne e poi quasi improvvisamente ci appare l’immacolata bellezza del Taj Mah-al. Marmo bianco e forme perfette ci catturano lo sguardo e rasserenano l’anima con un senso profondo di amore. E’ davvero emozionante e anche commovente e penso che qui ci ritornerò prima o poi! Di seguito visita all’Agra Fort in arenaria rossa, sulle sponde del fiume Yamuna, la Moschea della Perla, la sala delle Udienze, la Moschea delle Gemme, poi visita al piccolo Taj Mah-al. Inoltre, è un nostro desiderio, chiediamo di visitare l’orfanotrofio di Madre Teresa ad Agra dove lasciamo sorrisi e cuore oltre a vestiti per bambini e beneficenza. Le suore e le aiutanti bravissime e i ragazzi e i bambini fantastici. Ad Agra facciamo anche l’esperienza di andare al cinema, siamo quattro turisti in una platea di indiani ma Bollywood prende anche noi e ci commuoviamo persino nel finale di questo film d’amore “ Prem ratan dhan payo”, tutto in hindi naturalmente!
La mattina successiva ripartiamo per Orchha e visitiamo la Fortezza Indo-islamica, l’Orchha Fort, il Tempio Ram Raja , attraversiamo il bazar per raggiungere il Tempio Chaturbhuj dove ci fa da guida un ragazzo del luogo che vuole a forza mostrarci un passaggio segreto per raggiungere la parte più alta del tempio e fare foto che non dimenticheremo. Lo seguiamo e da lassù, oltre al bellissimo panorama, vediamo innumerevoli pappagalli verdi ed anche un grosso rapace nel suo nido. Passeggiata sulla riva del fiume al tramonto.
Il giorno dopo si riparte, direzione Khajuraho a circa 180 km. Nel primo pomeriggio una guida che parla italiano ci accompagna a vedere i Templi occidentali con le provocanti scene erotiche e tantra. Le piccole figure di pietra di uomini e donne che morbide e sensuali sono abbracciati in vari amplessi sono molto piacevoli da vedere e ci soffermiamo volentieri a pensare quanto, nella cultura orientale, l’amore ed il desiderio sessuale siano intrecciati. Di seguito visitiamo al Tempio Giainista orientale. Assistiamo poi ad uno spettacolo di danze tradizionali provenienti da varie parti dell’India. Cena al ristorante Mediterraneo, stasera pizza e non è per niente male!
La mattina dopo facciamo una passeggiata a piedi nel vecchio villaggio, entriamo anche in una scuola dove il direttore ci illustra il progetto di aiuto ai bambini poveri, per i bambini lontani la scuola passa addirittura le biciclette pur di assicurare la presenza. Infine nel primo pomeriggio voliamo da Khajuraho a Varanasi (50 minuti) la città sacra sulla confluenza del fiume Assi con il fiume Gange, meta di tanti induisti. Molti credono che morire in questa città interrompa il ciclo delle reincarnazioni e faccia salire l’anima direttamente in cielo. E’ un posto speciale, molto forte, lo sguardo vaga tra le abluzioni del mattino, tra i lavaggi e la stesa dei panni sui gradini dei ghat, tra le cerimonie sacre di apertura e chiusura dei templi, tra i poveri, tra i colori e le preghiere delle puje e tra le numerose cremazioni che riportano con il pensiero agli infernali gironi danteschi. Tutto questo davanti alle acque silenziose, scure, opache e morbide del grande fiume che tranquillo lava e purifica tutti i suoi figli gioiosi di bagnarsi nelle sue acque sacre. Lentamente la corrente trasporta gli innumerevoli lumini accesi nelle ciotoline piene di petali di fiori che pellegrini e turisti offrono come preghiere. Anche noi lasciamo tra le dita fresche di Madre Ganga i nostri desideri e sogni e ci sembra di far parte di questo mondo convinti che questo fiume sacro possa aiutare davvero l’umanità intera. Ora il viaggio è finito e ci è rimasto forte il desiderio di ringraziare questo paese meraviglioso e chi ci ha accolto ed ospitato e chi ci ha seguito con pazienza e gentilezza. In particolare grazie al nostro driver che con professionalità, simpatia e allegria ci ha accompagnato in tutto l’itinerario e nel caotico traffico indiano. E’ stato per noi un supporto preziosissimo e alla fine del viaggio un grande amico. Se pensate all’ India andate, non perdete tempo, non rimandate, la bellezza di questo paese vi prenderà, senza che ve ne rendiate conto vi ammalierà e tornerete, tornerete ancora per ritrovare e restituire tutto il calore che i luoghi, i templi, le moschee, i colori e gli occhi delle donne, degli uomini e dei bambini avranno regalato ai vostri cuori. Noi stiamo già pensando al prossimo itinerario!
Namaste!