Emozionante Messico e spettacolare Belize
26-12: Sveglia presto (anche grazie al fuso orario), alle 7 siamo già fuori dall’albergo. Prendiamo la metropolitana proprio sotto l’albergo fino a TERMINAL NORTE, di fronte c’è la stazione degli autobus “Autbuses del Norte”. Cerchiamo la biglietteria dell’autobus per Teotihuacan e lo prendiamo. Ci godiamo la “passeggiata” in autobus attraverso la città e, dopo circa 1 ora, arriviamo al sito archeologico di Teotihuacan. Bellissimo ed emozionante, soprattutto a quell’ora quando ancora non ci sono le orde di turisti, che arrivano intorno alle 11. Visitiamo il sito e verso le 12 andiamo a mangiare in un ristorante che qualcuno ci aveva consigliato, ma noi invece lo SCONSIGLIAMO; si chiama “La Gruta” ed è molto pittoresco, ma troppo turistico, si mangia male e sospettiamo che lì abbia avuto origine il mio “malessere” di qualche giorno dopo. Torniamo in città nuovamente con l’autobus. NOTA: l’autobus all’andata lascia all’entrata n.1 del sito, ma al ritorno bisogna prenderlo all’entrata n.2!
In serata passeggiata nel centro di Città del Messico, di sabato sera la confusione per strada diventa quasi fastidiosa, noi siamo anche molto stanchi; dopo una bella camminata ci fermiamo a mangiare da Wings, che è una specie di locale in stile americano con sfumature messicane, senza infamia e senza lode!
27-12: Ci alziamo con più calma, ma sempre presto. Usciamo a fare una passeggiata in centro, passando prima a fare colazione perché in Messico non si usa la colazione in albergo!
Di domenica mattina, prestino, la città è bellissima; visitiamo con calma le vie che portano allo Zocalo, la piazza, il sito archeologico di Tenochtitlan con l’interessantissimo museo annesso, il Palacio National ecc. Poi prendiamo la metropolitana dallo Zocalo fino alla fermata di Coyoacàn per andare a visitare la casa museo di Frida Kalho: il consiglio è di prenotare la visita o andare presto perché la fila è incredibile: noi abbiamo girato i tacchi perché non avevamo ore da dedicare all’attesa. Altro consiglio: all’uscita della metropolitana prendete subito un taxi, perché andare a piedi è molto più lungo e complicato di quanto riportato sul sito del museo stesso.
Ci fermiamo a mangiare in un localino carino nelle vicinanze del museo (finalmente tacos e birra Corona), poi riprendiamo taxi e metropolitana per andare al “Quartiere Rosa”, quartiere elegante e moderno.
Torniamo in hotel, chiamiamo il taxi e ci facciamo portare nuovamente all’aeroporto, dove prendiamo l’aereo per Tuxtla. Arriviamo a tarda sera, perdiamo un sacco di tempo al banco dell’autonoleggio EutoEurope; avevamo già prenotato l’auto, ma l’impiegato di turno parlava solo spagnolo e non era in grado di farsi capire in nessuno modo! Consigliamo comunque di prendere un’auto alta o addirittura un SUV perché alcune strade non sono granché!
Ci mettiamo in macchina e raggiungiamo San Cristobal de las Casas a notte fonda! La “Posada de la Media Luna” (Hotel decente, non eccezionale) che avevamo prenotato è chiusa e non ci risponde nessuno; dobbiamo urlare per farci sentire dall’addetto che stava dormendo e finalmente ci da la stanza. Sono passate le 2 di notte, per fortuna avevamo comprato qualcosa da mangiare al volo a Città del Messico prima di partire!
28-12: Entro le 8 siamo già in strada per spostare l’auto dalla strada, dove non si può parcheggiare se non per carico-scarico bagagli, e portarla dentro un parcheggio a pagamento poco distante. Poi andiamo a fare colazione e iniziamo a gironzolare per la graziosa cittadina, un po’ troppo piena di turisti, ma carina. Visitiamo il mercatino dove facciamo anche qualche acquisto.
Poi riprendiamo la macchina e andiamo a visitare le vicine Chamula e Zinancantan: a Chamula, graziosissima, segnaliamo la suggestiva chiesa di San Juan, bella già da fuori; dentro il pavimento è completamente ricoperto di aghi di pino, non ci sono panche, ovunque ceri e candele accesi e per terra guaritrici che perpetuano l’antica cultura Maya.
Pranziamo a Chamula da una signora che arrostisce polli ruspanti per strada nella via principale, e poi li serve su piatti di plastica in una specie di “veranda” di legno, si mangia il pollo con le mani ed il servizio è “basic”, ma il pollo ruspante è veramente eccezionale!
Zinancantan è graziosa ma molto meno suggestiva.
Torniamo a San Cristobal de las Casas, io sto già male, mi rintano in hotel e non metto più il naso fuori, prendendo tutte le medicine del caso.
29-12: Alle 8 ci lasciamo l’hotel e ripartiamo alla volta di Palenque, che dista soli 200 km circa, ma ci vogliono quasi 6 ore di tempo perché la strada e tutta strada di montagna che attraversa piccoli villaggi ed è piena di camion e di bumpers altissimi e pericolosi! Paesaggisticamente il percorso è veramente bello. A causa però della lunghezza del percorso siamo costretti a malincuore a saltare la visita dell’Aqua Azul, che resterà nei nostri desideri.
Arriviamo al sito archeologico di Palenque verso le 14:30. Visitiamo le bellissime piramidi immerse nella giungla fino alle 18, più o meno. Poi andiamo in paese, passando alla stazione degli autobus acquistiamo il biglietto che ci servirà giorno 2 gennaio per andare da Merida a Chetumal.
Troviamo l’hotel Maja Rue, che è carino ed originale nel suo stile “industriale”, però non accettano la carta di credito e vogliono essere pagati in contanti!
Passeggiatina per il centro, poi ceniamo al ristorante Las Tinajas con attesa fuori non troppo lunga, consigliabile.
30-1: Lasciamo Palenque alla volta di Campeche, in una bella autostrada che arriva sul golfo del Messico con bei panorami. In 4 ore siamo a Campeche, dove troviamo il miglior hotel di tutto il viaggio: Plaza Colonial, veramente bello. Pranziamo da Burger King.
La città di Campeche è gradevolissima, andiamo in giro, visitiamo le mura e le porte, il bel lungomare fino al porto, una bella cittadina. Ceniamo al “La Parroquia”, consigliabile anche questo.
31-1: Lasciamo Campeche e ci dirigiamo a Mèrida passando per Uxmal, che visitiamo in circa 2 ore e poi raggiungiamo Mèrida, dove troviamo il nostro hotel Plaza Mirador, carino ma non eccezionale. Andiamo in giro per la città e pranziamo all’interno del mercato, in un localino semplice ma efficace!
Pomeriggio ancora a gironzolare per una città che non ci conquista. La sera ceniamo alla Cafeteria Pop (volevamo andare nel locale accanto Restaurante il Portico del Pellegrino, ma ci siamo sbagliati…). Il locale è semplice ma gradevole (ottima margarita).
1-1: Ci rimettiamo in macchina per andare a visitare il sito archeologico di Chichen Itzà che dista da Mèrida circa 1 ora: sito bellissimo nonostante la folla! Finita la visita, invece di tornare a Mèrida per la strada più diretta, decidiamo di andare verso il mare e raggiungiamo, attraverso strade e stradine anche deserte, il paese di Dzilam de Bravo, dove sul mare troviamo un ristorantino che ci serve un pesce (“mero” che dovrebbe essere una cernia bruna) freschissimo arrosto che rimarrà nella nostra memoria!
Torniamo in hotel, e poi ci muoviamo per cena: andiamo in una pizzeria di cui non ricordo il nome; la pizza era buona, ma avendo i tavoli fin sul marciapiede non servono birra neè altri alcolici (in Messico è vietato servire alcolici all’aperto).
2-1: Di buon’ora lasciamo l’hotel e ci dirigiamo alla stazione degli autobus che dista un paio di isolati (abbiamo scelto l’hotel apposta); alle 7:30 parte il pullman che ci porta in 6 ore a Chetumal da cui prenderemo il battello per l’isola in Belize.
Arriviamo in orario, ma scopriamo che per il fuso orario c’è la differenza di 1 ora e quindi abbiamo meno tempo per raggiungere il porto. Prendiamo al volo un taxi ed arriviamo al molo; purtroppo però scopriamo che non avendo prenotato i posti (l’unica cosa che non avevamo prenotato!) non c’è possibilità di partire… dopo un po’ però, quando stiamo già per lasciare il porto e andare a cercare un hotel dove passare la notte, ci richiamano: qualcuno non si è presentato e ci sono 2 posti liberi! Il consiglio comunque è di prenotare i posti per tempo. Tra l’altro non si può pagare con carta di credito ma solo contanti.
In serata, dopo aver fatto scalo a San Pedro per le formalità doganali, arriviamo a Caye Caulker, troviamo l’hotel che abbiamo prenotato, il Tropical Paradise, che ci fa un ottima impressione. Poi andiamo a cena al Fantasy Dining, dove ceniamo bene e beviamo meglio.
3-1: Alle 5 del mattino siamo già al diving Frenchie’s Diving per l’escursione che dura tutta la giornata, dalla 5:30 del mattino alle 5 del pomeriggio. Anche questa va prenotata in anticipo su internet. Le tappe sono Blue Hole, Half Moon Caye e una terza tappa, sempre sulla spettacolare barriera corallina. Escursione bellissima, da fare assolutamente, con la possibilità di fare sia diving che snorkeling, con guide e gruppi separati. Torniamo in hotel per doccia ecc, poi andiamo a cena al Roses Grill, anche questo molto apprezzato.
4-1: Finalmente si dorme un po’ di più! Poi usciamo, gironzoliamo per l’isola. Ci incontriamo con degli amici italiani, con loro pranziamo con un ottimo panino e birra vicino allo “Split”. Passiamo il pomeriggio a gironzolare nella parte meno abitata dell’isola, poi ceniamo ancora al Roses Grill.
5-1: Per oggi abbiamo prenotato un’altra escursione, questa volta da “Caveman”, escursione di solo snorkeling sulla barriera corallina, bagno in mezzo agli squali nutrice, barracuda, murene, tartarughe e altri tantissimi pesci, cavallucci marini e tanto ancora. Consigliatissimo. La sera ceniamo con i nostri amici nuovamente da Roses Grill.
6-1: Giornata di relax e passeggio. Pranzo con pizza a taglio e cena di nuovo da Fantasy Dining.
7-1: Alle 7:30 riprendiamo il battello, questa volta per Belize City, dove arriviamo dopo circa 1 ora, prendiamo il taxi e ci facciamo accompagnare in aeroporto, da cui prenderemo il volo per rientrare in Italia, facendo scalo ad Atlanta, dove ci fermiamo a dormire 1 notte, al Microtel Inn vicino all’aeroporto. All’eroporto di Atlanta c’è un comodissimo shuttle che fa il giro di tutti gli alberghi nella cinta dell’aeroporto, attenzione però a prendere quello giusto: l’indicazione è scritta sul lato delle navette. Essendo in hotel senza macchina, ordiniamo delle ottime pizze a domicilio e poi a nanna!
8-1: All’alba siamo nuovamente in aeroporto, sempre con il comodissimo e puntualissimo shuttle; alle 7:25 parte il volo per Boston e da lì per Roma e Catania, dove rientriamo a mezzogiorno del 9 gennaio.