La mia Malesia di & Singapore

Attraverso le città, il mare e la natura incontaminata tra voli, bus, barche, bici e auto
Scritto da: buso
la mia malesia di & singapore
Partenza il: 18/08/2015
Ritorno il: 01/09/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Prologo

Un’altra bellissima esperienza! Questo viaggio è un modo unico per fondere tanti viaggi in uno… Passare dalla visita di due megalopoli così grandiose ma anche così estremamente diverse come Kuala Lumpur e Singapore, rispettivamente la capitale della federazione Malese la prima, e anche buona rappresentante delle città sud est asiatiche, e una città-stato la seconda una “Svizzera” dell’Asia, così pulita, ordinata e organizzata, con tutto quello che offrono in merito ad architettura, musei, storia, locali, personaggi e chi più ne ha; senza dimenticare altre città come Malacca e Kuching che si incontrano attraversando da nord a sud la Malesia, tra paesaggi mozzafiato, parchi naturali, palme da cocco e per finire la strabordante natura del Borneo e il bellissimo mare con le tante spiagge che abbracciano tutta la costa orientale, tra queste le perle delle Isole Perhentian vero acquario naturale. Tutto questo condito dalla storia di questi paesi, una volta uniti ora così diversi, dopo che Singapore fù espulso dalla Federazione esattamente 50 anni fa (cosa che ha probabilmente fatto la sua fortuna).

Un paese in continuo sviluppo la Malesia, supportata dal petrolio e con i nuovi quartieri che cercano di esaltarne la modernità con continui nuovi grattacieli che come al solito vogliono dimostrarne la grandezza, e diciamo che le Petronas Tower simbolo della città ci riescono benissimo. Proprio queste differenze e contraddizioni sono capaci di sorprendere i turisti in un mix vincente tra prova di modernità e uno stile di vita dei villaggi che rimanda all’inizio del ‘900.

Un’altra particolarità è data dall’insieme di civiltà che abitano questo paese, tra cinesi, indiani e malesi che hanno creato un mix ormai amalgamato di culture, senza dimenticare i popoli indigeni che occupano il Borneo Malesiano custodi anch’essi di antichissimi stili di vita, con le loro tipiche abitazioni il loro cibo ecc…

Possiamo dire che questo è un tipo di viaggio che richiede sì tante energie, ma con una buona organizzazione si riesce a fare tanto senza troppi problemi, sia utilizzando mezzi pubblici (di tutti i tipi) che affittando un’auto. La dura battaglia quotidiana sarà principalmente contro il caldo afoso che accompagna tutta la giornata, così come i tremendi sbalzi di temperatura dei luoghi chiusi… ma tutto sommato ne varrà decisamente la pena.

Il viaggio è stato da me organizzato prevalentemente cercando informazioni su internet, prendendo spunto dai cataloghi di vari Tour Operator, diari on line e siti specializzati. Il nostro percorso ha rispettato perfettamente il tracciato “classico” che attraversa il paese da nord a sud collegando le due capitali senza escludere un assaggio del Borneo e il relax di quelle che sono considerate tra le isole più belle della zona.

Nello specifico il nostro viaggio è durato 14 giorni attraverso la zona sud della penisola malese percorrendo un totale di circa 1300 km, oltre a tre voli interni (della compagnia Air Asia) presi in anticipo e alloggiando normalmente in hotel di media categoria. Un tracciato quindi già meditato per quanto riguarda le tappe principali, mentre le visite giornaliere venivano decise di volta in volta perché qualsiasi programma preparato a tavolino deve essere inteso come guida generale risultando difficile da rispettare, visti tutti gli imput che possono arrivare sul posto.

Di posti da vedere ce ne sono tanti: da non perdere le chinatown e le little India che animano quasi tutte le città principali, nonché i loro musei, i fantastici grattacieli delle capitali, lo zoo e l’isola di Sentosa a Singapore, le grotte di KL, le svariate isole con le loro spiagge paradisiache, gli animatissimi mercati diurni e notturni, e ancora il centro storico patrimonio dell’ unesco di Malacca, e ancora i tanti paeselli in cui la vita è completamente in simbiosi con la natura specie in Borneo… e chissà quante cose abbiamo perso..

Come detto in queste zone ci si aspetta un viaggio con qualche disavventura o disagio e invece, a parte qualche difficoltà di comunicazione, è filato tutto liscio. Anche evitare i motorini e le auto delle trafficatissime capitali per attraversare la strada, pian piano è diventato sempre più facile, così come evitare gli insistenti venditori ambulanti, gli autisti dei risciò e dei taxi.

Seguono alcuni consigli per chi volesse organizzarsi questo viaggio, non prima di aver ringraziato Antonella, splendida compagna anche di questa avventura…

Visti: Non è necessario nessun visto (né per la Malesia né per Singapore), ma solo il passaporto valido per almeno i sei mesi successivi la partenza. Il transito tra i due paesi è garantito dalle solite verifiche nella doppia frontiera e dalla compilazione del foglio di immigrazione la cui copia (importante) deve essere restituita all’uscita da Singapore.

Assicurazione Medica: E’ risaputo come il sistema sanitario del sud est Asiatico sia ben lontano dagli standard occidentali (escludendo Singapore una piccola Svizzera della zona) e le cliniche “decenti” sono tutte a carico dei cittadini. Questo vale ovviamente anche per i turisti, e quindi non abbiamo avuto nessun dubbio a cercare un’ assicurazione che più pareva conveniente. Sempre on line ci sono varie offerte con varie tipologia di copertura. Alla fine abbiamo optato (come per gli altri viaggi) per Columbus assicurazioni che per 68€ a persona ci dava una copertura completa. Ad ogni modo neppure stavolta abbiamo avuto (fortunatamente) modo di constatare la loro effettiva efficienza…

Patente di guida: In Malesia è richiesta la patente internazionale di guida (una sorta di traduzione di quella nazionale) che viene rilasciata tra l’altro dalla motorizzazione per circa 70€. Noi non l’abbiamo fatta pensando di utilizzare esclusivamente mezzi pubblici per il nostro itinerario. A dire il vero alla fine nel Borneo per un giorno un’auto l’abbiamo affittata e per compensare la mancanza di tale patente l’agenzia ha tenuto la caparra massima (poi restituita) di 2.000 MYR (circa 440 €). Quindi abbiamo affrontato un piccolo rischio, per quanto il traffico sia concentrato specialmente nelle grandi città mentre è più tranquillo fuori… ma tant’è, mai si può dire come potrebbero reagire i poliziotti di un paese per noi sconosciuto…

Benzina: In Malesia il costo della benzina è abbastanza basso coerentemente con il costo della vita (circa 2,05 MYR/litro, ossia circa 0,45 €/litro per la benzina, poco meno per il diesel).

Voli: A circa 45 giorni dalla partenza ciò che di più conveniente ho trovato è stato (tutto acquistato su internet):

Andata & Ritorno: Milano Malpensa – Muscat (OMAN) – Kuala Lumpur, con la compagnia Oman Air 421 € (x2 = 842 €).

Oltre a questi abbiamo preso altri tre voli interni a circa un mese dalla partenza tutti con la compagnia Air Asia, e precisamente:

25/08/2015 Johor Bahru – Kuching: 134,59 MYR (33 €) (x2 = 66 €);

29/08/2015 Kuching – Kota Bharu: 187,59 MYR (46 €) (x2 = 92 €);

31/08/2015 Kota Bharu – Kuala Lumpur: 143,59 MYR (35 €) (x2 = 70 €);

Tariffe queste comprensive del pagamento relativo all’imbarco di un bagaglio a testa fino a 15 kg (circa 11€/bagaglio).

Alle fine eccolo l’itinerario, pronto per essere vissuto… e così è stato:

data (ago 15) ora partenza ora arrivo programma di massima notte prevista costi voli (€ x 2 pers) costi hotel (€ x 2 pers)

mar 18 22.30 partenza Milano aereo 841 mer 19 20.10 arrivo Kuala Lumpur KL 28

Gio 20 Kuala Lumpur KL 28

ven 21 KL Batu Caves; Bus x Malacca (2 h) Malacca 22

sab 22 Malacca; bus x Singapore (4,5h) Singapore 75

dom 23 Singapore Singapore 75

lun 24 Singapore Singapore 75

mar 25 20.00 21.25 Singapore; volo jhon baru – kucking Kuching 64 33

mer 26 sarawak (parco di Baku) Kuching 33

Gio 27 sarawak (Santubong Penisula) Kuching 21

ven 28 sarawak (Semenggoh wildlife centre, Crocodile farm, Longause); Kuching 21

sab 29 12.00 13.55 volo kuching – kota baru; bus Kuala Besut ; isole perhentian isole Perhentian 90 60

dom 30 isole perhentian isole Perhentian 60

lun 31 23.15 00.15* isole perhentian; bus x kota baru; volo x KL KL pressi aeroporto 68 51

mar 1 9.35 18.55 volo x Milano casa

TOTALE (€) 1063 582

Riporto anche il riassunto complessivo dei costi (con anche la conversione in €), per quanto questo sia una variabile del tutto soggettiva…

SPESE Tipologia spesa casuale per 1 persona per 2 persone Tot in € x 2 Prepagamenti e pagamenti C/C

Volo MI – KL € 420,64 € 821,28821,28

volo Johor Bahru – Kuching MYR 134,59 MYR 269,18 € 65,79

volo Kuching – Kota Bharu MYR 187,59 MYR 375,18 € 91,69

volo Kota Bharu – KL MYR 143,59 MYR 287,18 € 70,18

ass. medica € 58,03 € 116,06116,06

tot pre-spese € 1.165,00

prelievi / commissioni

1° GLU 500,00 MYR € 1,90 € 112,02

2° GLU 800,00 MYR € 2,90 € 178,98

3° GLU 200,00 S$ € 2,90 € 129,01

4° GLU 800,00 MYR € 2,90 € 171,31

5° GLU 500,00 MYR € 2,90 € 108,20

tot prelievi 2.600,00 MYR + 200,00 S$ € 13,50 € 699,52

altre spese (con C/C)

1° GLU Hotel Kuching 1 € 65,01 € 65,01

2° GLU Hotel KL 252,00 MYR € 56,38

3° GLU Visita Petronas Tower KL 169,60 MYR € 37,94

4° GLU Visita Bird Park KL 100,00 MYR € 22,37

5° GLU Ristorante KL 78,80 MYR € 17,30

6° GLU Hotel Malacca 102,00 MYR € 22,39

7° GLU Hotel Singapore 357,00 S$ € 224,25

8° GLU Visita Gardens BY the Bay SG 56,00 S$ € 36,12

9° GLU Ristorante SG 50,02 S$ € 31,63

10° GLU Abbonamento metro SG 60,50 S$ € 36,97

11° GLU Night safari SG 84,00 S$ € 51,34

12° GLU Ristorante Kuching 81,00 MYR € 17,14

13° GLU Hotel Kuching 2 200,00 MYR € 17,90

14° GLU Ristorante Kuching 82,70 MYR € 17,14

15° GLU Affitto auto 159,00 MYR € 34,41

16° GLU ½ Hotel Perenthian 240,00 MYR € 51,94

17° GLU Ristorante Perenthian 32,22 MYR € 6,98

18° GLU Hotel Aeroporto KL 218,00 MYR € 51,31 tot spese C/C € 798,52 X 1 persona X 2 persone totale viaggio € 1.338,27 € 2.676,54

Cambi (agosto 2015): 1 € = 4,56 MYR (Ringgit Malesiani); (100 MYR = 21,94 €)

1 € = 1,56 S$ (dollari Singapore); (100 S$ = 63,94 €)

Quello che segue è una trascrizione degli appunti, delle riflessioni e dei commenti (riporto anche alcuni costi) annotati su un quadernetto durante il viaggio, accompagnandoli con alcune fotografie…

1° giorno (partenza) – L’AVVICINAMENTO (a Kuala Lumpur), mar / mer, 18 / 19 Agosto: Milano (Italia) – Muscat (Oman) – Kuala Lumpur (Malesia)

Pronti via… Dopo una giornata a lavoro alle 17 scappo a casa e recupero Anto (e le valigie) e poi il mio collega / accompagnatore Marco e in una mezz’oretta siamo a Gallarte, ci mangiamo una piadina e poi eccoci a Malpensa.

Sbrighiamo senza intoppi il ceck-in e l’imbarco delle valigie (che andranno direttamene in Malesia) e dopo un rapido giretto in aeroporto finchè alle 23 (con mezz’oretta di ritardo) si parte.

Il volo si rivela tranquillo e la Oman air una compagnia “navigata”, e ci porta come richiesto il nostro cibo vegetariano e a base di pesce, scelto a dire la verità un po’ a caso sul sito, e invece scopriamo che veniamo trattati come passeggeri “particolari”.

Lo scalo a Muscat (OMAN) è breve ma riusciamo almeno a notare il caldo allucinante e il paesaggio desertico che ci circonda… di contro l’aria condizionata è veramente esagerata ( e questo è un problema che ci accompagnerà per tutto il viaggio).

Anche il secondo volo è tranquillo, altre sette ore circa, che passiamo tra spuntini vari e un po’ di musica così che alle 20 circa siamo a KL.

Recuperati i bagagli decidiamo di prendere il treno “Klia Express” che in mezz’ora ci lascia nella stazione centrale e poi con una sola fermata di metro siamo a chinatown nella cui via principale si trova il nostro hotel (Lanterna hotel) abbastanza carino anche se effettivamente è immerso in una via bella caotica, comunque almeno la sera è un po’ più tranquillo.

Una doccia rinfrescante e scendiamo per cercare qualcosa da mangiare, cosa che facciamo in uno dei tanti localini con i classici tavolini per strada che ci prepara riso e noodles e una bella birretta.

Diamo un’occhiata alla piazza dell’indipendenza, ma non andiamo molto oltre, la stanchezza e il fuso si fanno sentire e quindi proviamo il nostro primo lettone Malese…..

2° giorno (1^ tappa): gio 20 Agosto; Kuala Lumpur

Ci alziamo presto per riuscire a salire sulle petronas tower, quindi dopo una veloce colazione in hotel prendiamo la metro che ci porta proprio sotto queste mastodontiche strutture di vetro e acciaio. Facciamo i biglietti (85 MYR a testa) e quindi saliamo, saliamo.. saliamo, prima fino al ponte di collegamento tra le due torri e poi in cima fino all’88° piano (450 m). Inutile dire che da quassù la vista è impressionante, perquanto già avevamo provato un’altezza simile sulla Will Tower di Chicago (altezza più o meno simile a meno del pennacchio, da qui le contestazioni nel 98 sulla maggiore altezza, proteste poi abbandonate con la realizzazione di altri “mostri” fino all’ultimo di Dubai che sfiora i 900 m…

Vista la poca comodità della metro (linee completamente svincolate tra loro) decidiamo di fare i ticket per l’autobus turistico che oltre a farci vedere la città ci permette di scendere e risalire a nostro piacimento. Visitiamo quindi il KL bird park, un parco carico di voliere con ogni tipo di volatile, compresi rapaci e fenicotteri (che abbiamo anche a Cagliari), con l’aggiunta di qualche scimmietta e alligatore (o caimano? .. mah !!…).

Dopo aver pranzato al ristorante del parco con due buoni piatti di noodles, un’altra fermata e (sempre dentro i Lake Garden), visitiamo l’islamic Art Museum, dove ci facciamo una cultura sul mondo islamico e dove ci colpiscono i plastici di alcune tra le più famose moschee sparse in vari paesi.

Poi un po’ di relax al parco Lake Titiwangise a nord della città dove prese due bici (20 MYR) circunavighiamo il lago dal quale si osserva il bellissimo sky-line della città.

Capiamo che il traffico non ci permetterà di fare a tempo a rientrare in hotel e allora cerchiamo subito un posto dove cenare prima con un giretto in little India per poi optare per il quartiere di Jin Alor, che si presenta stracarico di localini e/o bancarelle dove mangiamo praticamente per strada spendendo pochissimo. Poi prendiamo un taxi per raggiungere il trader hotel, dove un bel locale al 34° piano ci offre un bellissimo panorama sulle torri illuminate… E si balla pure il gam gam style…

Poi ultima metro di mezzanotte e cottissimi andiamo a nanna….

3° giorno (1^tratta / 2^tappa): ven 21 Agosto; Batu Caves – Malacca

Anche oggi una buona colazione nella terrazza dell’hotel e poi visitiamo il coloratissimo Sri Mahamariamman temple proprio a due passi da chinatown, dove assistiamo anche all’arrivo di due sposi pronti per la loro celebrazione in perfetto stile Indù. Tocca poi (per par condicio) al tempio cinese (Sze Ya Temple), per poi dirigersi alla KL station dove una linea metro / treno ci porta in una mezz’oretta e per pochi Ringgit alla Batu Caves.

Tanti sono i turisti che troviamo, ma ancora di più sono le scimmiette che ci accompagnano lungo i 272 scalini che bisogna scalare per raggiungere questa enorme cavità, e che noi ci spariamo tra foto varie specie alle scimmiette che litigano tra loro e si mangiano le micro – banane. Impressionanti le statue che campeggiano all’ingresso della scalinata (saranno 20 m?!?). Peraltro all’interno il tempio sembra anche piccolo rispetto alla maestosità della grotta.

Rientrati puntiamo diretti al central market (sempre a chinatown) e stracarico di ogni oggetto immaginabile, commestibile e non, dove mangiamo in un bel caffè (fish & chips e riso con pollo + gelatino)… fatto poi il ceck out prendiamo la metro per la stazione di Sri Petaling, dove facciamo i biglietti dell’autobus per Malacca (11 MYR) che parte alle 15.30 e che alle 17.30 ci lascia alla stazione in periferia di questa cittadina oltretutto dichiarata patrimonio dell’umanità.

Preso un autobus arriviamo in hotel (pagato solo 19 €) poco fuori il centro, con l’aiuto della signora del luogo, e subito ci facciamo un giretto sul lungofiume dove apprezziamo la tranquillità di questa cittadina. Tranquillità che sparisce improvvisamente arrivati nelle bancarelle di chinatown anche per la presenza dei caratteristici risciò, coloratissimi, illuminatissimi, pieni di cianfrusaglie e con musica anni 80 a tutto volume!

Mangiamo dal pakistano consigliato dalla Lonely, e già la quantità di clienti promette bene… e infatti il pollo tandori cotto in caratteristici vasi di argilla, non tradisce le attese (proprio buono, forse solo un po’ piccantuccio)… rientrando facciamo un ultimo giretto tra le bancarelle dove è anche in pieno svolgimento una gara canora per noi veramente incomprensibile…

Lungo fiume torniamo in hotel dove ci aspetta il nostro meritato riposo….

4° giorno (2^ tratta / 3^ tappa): sab 22 Agosto; Malacca – Singapore

Ci alziamo presto visto che sto pomeriggio abbiamo già i biglietti dell’autobus per Singapore e quindi abbiamo poco tempo per visitare il centro, non prima però di una colazione su un cafè del lungo fiume a base di…. Banana split! Poi visitiamo lo Stadthuys, il famoso municipio color salmone con il suo bel museo interno sulla storia della città. Altrettanto interessante è il palazzo del sultano, ricostruzione fedele di quello che fù, un’edificio completamente in legno costruito senza l’utilizzo di chiodi! Il centro brulica di turisti e altra caratteristica sono i risciò sempre presenti… anche troppo… Un saltino in un centro commerciale per rinfrescarci un po’ (anzi a gelarci un po’… lo sbalzo di temperatura tra interni ed esterno è veramente esagerata) e per il pranzo optiamo sul quartiere indiano dove tutti mangiano con le mani.

Poi prendiamo un autobus per la stazione dove alle 15.30 il nostro confortevole bus parte puntualissimo…

Il viaggio è tranquillo (4h 30 min) anche se ad una stazione di servizio ci dirottano in un altro autobus, forse per equilibrare il numero dei passeggeri in vista delle code per il confine, attraversamento del quale si rileva un po’ macchinoso, scendere per la verifica Malese, risalire nel bus, verifica dei Singaporiani (comprensiva di bagagli) per poi non trovare più il nostro bus… mah! Ci buttiamo quindi in un altro diretto nel centro città (10 MYR), che ci lascia a 2 km dal nostro hotel, percorso che ci spariamo a piedi iniziando a curiosare per questa città stato.

Lasciati i bagagli in camera usciamo per cercare un posto dove mangiare, ma ci accorgiamo subito che questo week end c’è una sorta di notte bianca per i 50 anni dall’indipendenza e una marea di gente si è riversata per le strade. Assistiamo quindi ad un bellissimo spettacolo proiettato sulla facciata del museo Nazionale per poi visitarne l’interno (un po’ spoglio in realtà), mentre risulta molto più interessante il museo sui francobolli, comunque tutti gratuiti…

Alla fine si fa tardi e ci accontentiamo di un piatto in un ristorante indiano di strada e un hamburger da mc donald (notiamo subito come il costo della vita sia decisamente più alto rispetto alla Malesia)… stremati ci buttiamo poi in camera per ricaricare le batterie…

5° giorno (3^ tappa), Dom 23 Agosto: Singapore

Sveglia… e abbandonato l’hotel scopriamo che dietro l’angolo c’è un caffè che ci prepara un buon tè e un cappuccino con due croissan (e ce li fa pure pagare). Andiamo quindi alla fermata city hall per farci le tessere della metro (20 S$ x 3 gg + 10 S$ di cauzione), che si rivelano comodissime per spostarsi in lungo e largo per la città, utilizzando ogni tipo di mezzo pubblico. Visitiamo quindi la cattedrale in cui si sta svolgendo una cerimonia della comunità cinese e poi ci spostiamo a piedi per visitare l’Asian Civilisation Museum, otto sale di pura arte asiatica…. È poi la volta di una passeggiata sul lungo fiume e nel quartiere di chinatown che anche qua è tutto un fermento di persone, sia nei templi coloratissimi che nelle infinite bancarelle, in cui non possiamo non fermarci a mangiare.

Dopo un pit stop in hotel iniziamo a vedere Orchard Road una lunghissima via stracarica di negozi e centri commerciali infiniti. Ne vediamo metà visto che vogliamo visitare i gardens by the bay ancora alla luce. Con il biglietto di 28 S$ si visitano due maxi serre, la prima suddivisa in varie zone dove ognuna riproduce la flora di varie parti del mondo…. Che dire un brulichio di forme e colori strepitoso. La seconda è una sorta di parco futuristico con cascate, passerelle sospese… sembra di essere dentro il film avatar… per completare ci godiamo lo spettacolo gratuito di musica e colori sui “supertree” alberi artificiali alti fino a 50 m… proprio bello… inoltre da questi parchi si gode anche un’ottima vista del famoso hotel marina bay sands con la sua piscina che svetta tra i tre grattacieli contigui.

Da qui con la metro torniamo nel quartiere arabo (che avevamo attraversato con le valigie il primo giorno), anch’esso si conferma bello vispo e dove proviamo il murtabak (pancake farcito) da Zam Zam…. Un po’ asciutto ma saporito e molto consistente. Poi a piedi in hotel dove il lettuccio ci aspetta….

6° giorno (3^ tappa), Lun 24 Agosto: Singapore

…Viaaa…. pronti per la colazione da food republic (una sorta di self service) e poi ci dirigiamo nel quartiere di little india, dove veniamo avvolti dagli odori delle infinite spezie vendute al mercato e per strada. Visitiamo lo Sri Veerama Kalimman temple (sempre coloratissimo) e pieno di statue di Dei “Animaleschi” a cui i fedeli si rivolgono con tanta devozione… per poi passare alla moschea Abdul Gofoor, in cui spicca la bella meridiana posta sull’ingresso. Dopo un cambio tecnico, con la metro ci dirigiamo a Sentosa, l’isola del divertimento a sud della città stato, dove si trovano tra l’altro gli hollywood studios (già visti a Los Angeles e quindi passiamo) e con la monorotaia scendiamo in spiaggia dove ci forniamo di due bici (12 S$ l’una) e ci facciamo tutto il lungomare, attrezzato stile Miami Beach con bella sabbia mentre il mare così così anche perché all’orizzonte si vede il continuo passaggio delle navi mercantili dirette e in partenza dal porto di Singapore (non a caso uno dei più grandi al mondo!)…

Un’oretta di relax in spiaggia non ce la toglie nessuno, per poi decidere di catapultarci allo zoo safari notturno, non vicinissimo, infatti arriviamo per le 20.30 in tempo per lo spettacolo dei fuochi, ma il nostro primo percorso ci fa perdere lo spettacolo “creatures of the night” infatti ci dicono che ormai è tutto pieno… vabbè prendiamo il trenino elettrico e ci godiamo il nostro safari tra leoni, elefanti e giraffe dove al buio sembra che neppure i recinti ci dividano da questo mondo…

Poi velocemente percorriamo i percorsi pedonali dove abbiamo la fortuna di vedere in primo piano (ci separava solo un vetro) la mitica tigre della malesia… era dai tempi di Sandokan che volevo vederla, veramente emozionante! Poi continuiamo tra iene e ghepardi e chi più ne ha…. veramente spettacolare…

Di corsa prendiamo l’autobus delle 22.50 in modo che ci porti all’ultima metro che pelo pelo prendiamo alle 23.30…

Essendo anche oggi tardino per la cena decidiamo di mangiare dal cinese “alla buona” sotto l’hotel che resta aperto fino a tardi… poi nanna…

7° giorno (3^tratta / 4^tappa), mar 25 Agosto: Singapore – Kuching

Una buona colazione e per l’ultima mattina a Singapore, dopo aver visitato l’Hemerald Hill Rd, una viuzza centrale che ancora conserva il fascino dell’antica Singapore, decidiamo di passeggiare per il Southern Ridges, un bel parco nel cuore della città dove la foresta ha resistito alla cementificazione “verticale” e che si percorre su bellissime passerelle tra le cime degli alberi alte fino a 30m da cui si godono scorci panoramici eccezionali. Dopo aver preso anche la nostra prima razione di pioggia ci fermiamo per pranzo sul monte Faber park dove provo delle (deludenti) tagliatelle ai frutti di mare… almeno la vista sulla baia di Sentosa è bellissima… si vede anche la modernissima funivia che arriva proprio su questo ristorante.

Prendiamo poi la metro e siamo in albergo per il ceck-out, recuperiamo le valige e consegnate le tessere metro prendiamo l’autobus per jhon Bharu e stavolta attraversiamo un po’ più preparati la frontiera per rientrare in Malesia. Arrivati abbiamo anche il tempo per un giro al grande centro commerciale posto sul confine dove gironzoliamo tra i negozietti e le bancarelle per poi concederci un wafel mangiato in tutta fretta per non perdere il nostro ennesimo autobus che ci conduce in un’oretta scarsa in aeroporto, dove un comodo volo AirAsia (pagato pochissimo) ci scarica nel selvaggio Borneo.

Con un taxi raggiungiamo la nostra guesthouse nel cuore del lungo fiume di Kuching… e qui la prima disavventura!!!.. lascio infatti il mio marsupio nel taxi con tutti i miei documenti, carte ecc.. dopo una infruttuosa chiacchierata con il ragazzo dell’hotel, prendo un altro taxi e parte l’inseguimento (fast & fourius ci fa un baffo)… ma ormai il tipo è già lontano e quindi puntiamo all’aeroporto e con i colleghi del tassista risaliamo in qualche modo alla sua identità e rintracciato al telefono concordiamo di aspettarci in un’area di servizio ad almeno 40 km dalla città… alla fine quindi tutto bene mercanzia recuperata e il buon tassista (il secondo) mi chiede solo 60 MYR per tutto il servizio.

Ormai si è fatto tardi (le 23) allora mangiamo qualcosa in un baracchino lungo il fiume a due passi dall’hotel e dopo aver osservato le lucine che si rispecchiano sul fiume, rincasiamo desiderosi di provare il nostro lettuccio a baldacchino…. ronf… ronf..

8° giorno (4^ tappa), mer 26 Agosto: Bako National Park

Una buona colazione nella mansarda del Lodge e alle 8.00 prendiamo l’autobus pubblico che in 45 min ci lascia a Bako Bazzar da cui si prende un battello per Talok Assam dove si trova il centro visitatori in cui facciamo la prima conoscenza con i cinghiali barbuti e alcune scimmiette.

Dopo esserci registrati sul book del centro visitatori (credo per vedere se rientrano tutti) decidiamo di percorrere in autonomia due percorsi, iniziamo dal n°5 di circa 2 ore che ci porta fino alla spiaggia Telok Pandan beaches passando per sentieri abbastanza impervi e dagli scorci che cambiano in continuazione. La spiaggia è carina e c’è pure un belvedere da cui la si può ammirare dall’alto. Faccio un tuffo velocissimo (visto le raccomandazioni sui coccodrilli!) e devo dire l’acqua è veramente calda, e dopo ci concediamo un po’ di relax disturbato poi dall’arrivo di altri turisti (barca muniti!). Resistiamo alla tentazione di concordare un passaggio in barca per qualche altra spiaggia e rientriamo via terra anche per imboccare il percorso n°3 (40 min) in cui dovrebbero esserci le famose scimmiette “nasiche”, che noi riusciamo solo a sentire nei loro tipici richiami e intravvedere sugli altissimi alberi che ci avvolgono…

Rientrando conosciamo un giovane italiano (qui per un convegno) che avendo affittato un auto ci propone un passaggio fino a Kuching, quindi evitiamo l’economicissimo l’autobus per il rientro.

Tornati in hotel ci dedichiamo a lavare in un self-service la roba (5 mYR + altrettanti per l’asciugatura) per poi puntare ad una buona cena al bla-bla-bla (81 myr in due) con un salmone e il noodless dello chef, che dobbiamo accompagnare con delle bibite vista la difficoltà a trovare birre o vino nei ristoranti. Ci scappa poi una passeggiata nel lungo fiume vero cuore di questa cittadina, ben illuminato che ci concilia un gelatino in un suo bel chiosco e poi nanna che domani c’è un’altra escursione.

9° giorno (4^ tappa), gio 27 Agosto: Santubong Penisula (Borneo)

Oggi dopo la colazione decidiamo di prendere il minibus del lodge per visitare la penisola di Santubong e in particolare il Sarawak Cultural Village, una sorta di riproposizione di ambienti di vita dei vari popoli del Sarawak (la regione nord – ovest del Borneo Malesiano) con le loro tipiche abitazioni “Longhouse” caratterizzate dalla lunga veranda comune su cui si affacciano tutte le abitazioni e che funge da fulcro della loro vita comunitaria.

All’interno di queste tipiche abitazioni si trovano dei rappresentanti di questi popoli che realizzano pezzi di artigianato o cucinano dei tipici piatti… Molto interessante anche lo spettacolo teatrale con scenografie e canti dei vari popoli, una vera esplosione di colori e di passi particolari…

Un ristorantino al suo interno ci permette di pranzare assaggiando alcune di queste specialità regionali, e poi dopo qualche foto sulla spiaggia di fronte optiamo per una escursione a piedi nella giungla percorrendo un itinerario circolare di media difficoltà (circa 3 km per due ore di cammino piuttosto accidentato) che percorriamo tra cascatine, ponticelli e piccole ferrate in totale solitudine immersi nel verde più fitto ascoltando in rumori vivi della natura… questo è il vero Borneo che cercavamo..

Alle 17.30 siamo pronti per riprendere il pulmino che ci riporta al nostro nuovo hotel Tune (200 Myr per due giorni) l’altro infatti non avendo prenotato per tutti i quattro giorni non aveva più posto. Una bella doccia rigenerante e per cena optiamo per il quartierino dall’altra parte del fiume, raggiungibile con una barchetta a 1 myr per passaggio. Qui troviamo bancarelle in una sorta di mercatino all’aperto, ma ci incuriosisce un ristorantino tutto in legno che ci prepara del pollo fatto sul barbeque (la bibita la devo sempre prendere al mercatino però…. mah!)…

Visto che per domani abbiamo prenotato un’auto per le 7.30 direi proprio che non è il caso di far aspettare ulteriormente morfeo!

10° giorno (4^ tappa), ven 28 Agosto: Sarawak (Borneo)

Una fugace colazione in hotel e poi al vecchio lodge dove un tipo è lì pronto con la nostra auto (un po’ ammaccata ma con il cambio automatico) tot 159 myr (+ cauzione di ben 2.000 myr perché non ho la patente internazionale!). Riusciamo ad utilizzare il navigatore per guidarmi nel primo tratto, circa 30 km che ci separano dal Semenggoh Wildlife centre, dove prima delle nove siamo pronti ad ammirare gli oranghi che consumano il cibo che i guardaparco lasciano a loro. Veramente emozionante vedere l’agilità di questi grandi animali che ciondolano sui rami spesso con i cuccioli aggrappati al loro ventre.

Proseguo con la mia guida concentrata (qui si guida a sinistra con il volante a destra) per un’altra decina di km fino al crocodile farm, una sorta di riserva dove si vedono centinaia di coccodrilli di tutte le dimensioni e tipo (dai cuccioli ai bestioni di 3-4 metri), alcuni dei quali vengono fatti esibire in slanci di un paio di metri per addentare cosce di pollo appese ad una corda… certo vedere quelle mandibole all’opera è impressionante…

Puntiamo poi al paese di Serian per prelevare qualche soldino (siamo quasi al confine con l’Indonesia), per poi, dopo aver sbagliato strada, tornare indietro per visitare l’Annah Rais longhouse, una Longhouse originale dove ancora ci vivono famiglie intere, che comunque ha l’aspetto quasi di una baraccopoli se non fosse per la caratteristica ed enorme terrazza comune e i presunti teschi umani del periodo dei famigerati tagliatori di teste.

Dopo aver provato anche le vasche di acqua bollente nel vicino fiume, facciamo quindi benzina (solo 22 myr per circa 250 km totali) e rientriamo a Kuching e ci rilassiamo un po’, restituiamo l’auto (fortunatamente senza problemi) e puntiamo ad un ristorantino chiccoso (the Junk) dove per 82 myr mangiamo un bel piatto di anatra arrosto e un’insalatona con le bibite…

Dopo un giretto in città con una sosta in un caffè per una buona torta al cioccolato e nutella… belli sazi rientriamo in hotel per il meritato riposo…

11° giorno (4^tratta/5^tappa), sab 29 Agosto: Kuching – Isole Perhentian

Oggi abbiamo il volo per l’ultima tappa del viaggio e quindi ci alziamo presto (tanto per cambiare…) per fare colazione e visitare il cuore di Kuching, ossia chinatown e little India con i loro innumerevoli negozietti nei quali prendiamo qualche souvenir. Alle 10.30 siamo già sul minivan che ci porta in aeroporto e da lì puntualissimo il nostro volo AirAsia ci lascia in circa 2 ore a Kota Bharu (siamo vicino al confine con la Thailandia). Da qui vendono già i pacchetti per le isole perhentian (78 myr di taxi che dividiamo con un tipo silenziosissimo) e i 70 myr a/r del battello (a persona).

Arrivati a kuala besut, ci caricano su un battello che sfreccia a velocità folle sobbalzando tra le onde e comunque in mezz’oretta ci lascia sulla spiaggia di Coral Bay sull’isola più piccola (kecil) dove preniamo possesso della nostra camera all’Ombak Resort… camera che si rivela più che discreta (meno male visto che è stata la scelta più complicata dell’intero viaggio… alla fine 60€/notte)…

Prendiamo subito confidenza con l’isola visitando anche la spiaggia di Long Beach dall’altra parte dell’isola (10 min a piedi nella foresta) e le prime considerazioni ci fanno notare come ci sia uno sfruttamento turistico esagerato e disordinato, piccole barche – taxi boat ancorati sulla spiaggia e tavolini fino alla riva. Per il resto la natura mette del suo con una vegetazione rigogliosa e un mare limpido con sabbia bianca e fine che posso dire degno del mere della Sardegna, ed inoltre iniziamo ad intravedere un gran numero di pesci a poca distanza dalla riva.

Per la cena restiamo nel nostro resort (abbiamo un 10% di sconto) in cui mangiamo buoni noodles (ormai siamo amanti del genere) mentre proiettano un film praticamente sulla spiaggia.

La spiaggia più animata è comunque Long beach dove torniamo dopo cena per un gelato ed essendo anche sabato la troviamo carica di ragazzi seduti in spiaggia a bere e fumare mentre assistono alle esibizioni di alcuni artisti che si dilettano con spettacoli del “fuoco”.

Un’altra passeggiata per rientrare in camera e sotto la ventola del nostro soffitto ci addormentiamo in questo nuovo paradiso…

12° giorno (5^ tappa), dom 30 Agosto: Isole Perhentian

Una buona colazione in spiaggia e poi alle 10.30 abbiamo prenotato la nostra prima escursione di snorkelin (50 myr) alle isole Rawa poco a largo di nord kecil (comunque ci sono infinite offerte per queste escursioni) e ci danno pure maschera e boccaglio.

Certo l’organizzazione è un pò approssimativa ma quando poi ci si immerge si dimentica tutto… un acquario e noi ci stiamo dentro, senza limiti di spazio e con pesci e fondali (per me) sconosciuti, conchiglie, coralli ecc.. ecc… in più queste isole (disabitate) sono meno battute e troviamo meno confusione riuscendo a fare qualche foto in alcune spiagge isolatissime. La barchetta ci porta in tre siti differenti distribuiti su queste calette ed è uno più bello dell’altro. Per pranzo ci lasciano in un villaggio pescatori dove consumiamo un riso condito e un piatto di pesce…

Nel pomeriggio prendiamo un taxi boat in autonomia e ci facciamo lasciare alla spiaggia del P.I.R. che è giudicata come la migliore, ed in effetti è paradisiaca. Ci rilassiamo un po’, ma passeggiando arriviamo anche sulla spiaggia del Coral View, collegata da una passerella spesso frequentata da scimmiette nere che si calano dagli alberi circostanti alla ricerca di cibo.

La particolarità di queste spiagge è che anche con una semplice maschera in riva si intravedono pesci di tutti i colori e scorgo addirittura uno squaletto di circa 50 cm…. incredibile.

Verso le 18 il cielo sembra annuvolarsi ma noi ci spariamo un cornetto al bar mentre curiosiamo in questi resort, per poi riprendere un taxi boat per long beach (10 myr), ma… troppo tardi… l’ultimo tratto lo facciamo ridendo come scemi sotto un bell’acquazzone..

Aspettiamo che smetta (facciamo pure il bagno.. tanto bagnati per bagnati..) per poi tornare in camera, lavarci, restituire le maschere e cenare al Sonia (a nord di Coral Bay) che comunque si rivela nulla di eccezionale e allora chiudiamo con un gelato al crocodile cafè gestito da due ragazze inglesi…. Buonanotte..

13° giorno (5^ tratta), lun 31 Agosto: Isole Perhentian – Kuala Lumpur

Per oggi abbiamo prenotato il long trip di snorkeling (solo 30 myr), in pratica ci porteranno in 5-6 siti e tutto il resto lo farà questo splendido mare. Facciamo una robusta colazione praticamente in spiaggia, (ci sono anche noodles e wurstel) e alle 10.30 siamo pronti con le nostre maschere per salire sulla nostra barchetta dove ci stiamo in sei (tra gli altri pure una coppia di Torino), e subito siamo allo shark point dove effettivamente oltre agli innumerevoli pesci colorati intravediamo anche uno squaletto (circa 50 cm… sarà lo stesso di ieri? mah!)… per poi proseguire un po’ a largo per vedere la splendida barriera corallina con tutte le specie fantastiche che lo abitano. Certo non siamo soli… anzi i turisti non mancano, ma basta allontanarsi un po’ per stare soli soletti dentro questo acquario infinito!! Tocca poi al turtles point, dove non abbiamo neanche il tempo di chiedere dove ci conviene cercare che una scia di sub ci indica la via… ed in effetti son tutti dietro ad uno splendido esemplare di tartaruga (circa 1 m) che in una delle sue risalite riesco pure ad accarezzarne il guscio (dopo aver sgomitato un po’ con gli altri “pretendenti”).

Mangiamo anche oggi al villaggio di pescatori e poi di fretta per un’ultima tappa vicino ad un faro e pure qui la presenza dei pesci è veramente impressionante, e vedo il ragazzo di Torino che munito di telecamera subacquea riprende questa meraviglia… speriamo di recuperarla… merita davvero… oltretutto alcuni ragazzi attirano i pesci con della mollica e quindi ci troviamo a dir poco circondati… da paura!

Una doccia volante e alle 16 prendiamo l’ultima barca per la terra ferma e da lì dopo aver preso alcune cartoline nel villaggio, il minibus per Kota Barhu dove arriviamo quasi alle 19, giusto il tempo (lasciate le valige in un hotel) per girare un po’ il centro e fare qualche foto al grande fiume che attraversa la città. Purtroppo troviamo chiuso il consigliatissimo mercato notturno e allora dirottiamo in un locale “giovanile” all’ultimo piano di un centro commerciale.

Un taxi ci porta in aeroporto (25 myr) e quindi un’oretta di volo e siamo nuovamente a Kuala Lumpur. Intelligentemente abbiamo preso l’hotel proprio dentro l’aeroporto e quindi all’una siamo già a nanna…

14° giorno (ritorno), IL RIENTRO (a Milano) – mar 1 Settembre: Kuala Lumpur (Malesia) – Muscat (Oman) – Milano (Italia)

La paura di perdere il volo non ci fa dormire granchè bene e comunque alle 6.30 le nostre tre sveglie ci aiutano a metterci in piedi, fare il ceck-out e percorsa velocemente la passerella coperta che ci collega con l’aeroporto prendiamo il Klia Express che in tre minuti ci lascia al terminal principale.

Facciamo tutto per tempo, compreso anche qualche ultimo acquisto per finire gli ultimi Ringgit rimastici. Il volo però è meno puntuale di noi e parte circa un’ora in ritardo, portandoci dopo sei ore e mezza in Oman, tempo che passiamo vedendo un bel film (fast & furious 7) e mangiando il nostro solito cibo a base di pesce e vegetariano.

Il ritardo ci porta a fare uno scalo proprio volante… e quindi siamo nuovamente in volo in men che non si dica, non prima però di aver constatato che il clima in questa zona è a dir poco infernale! (avete presente un pollo che entra nel forno?) e ci impressiona vedere alcune giovanissime donne completamente coperte da capo ai piedi…

Altre sei orette ancora scandite da film, musica, cibo e pennichelle intervallate da qualche passeggiatina per sgranchirsi le gambe… e così alle 18.45 siamo nuovamente in Italia.. e stavolta con noi arrivano anche i bagagli tutti interi! Il mio collega Marco ancora una volta passa a recuperarci e subito noi ci facciamo una cena italiana (a base di hamburger in realtà, ma con una buonissima birra!) e poi dopo aver lasciato Marco a casa torniamo stremati nella nostra casetta dove abbiamo giusto le forze per farci il letto che ci siamo già dentro… sono le 23 ma visto il fuso orario per noi è come se fossero le 5 del mattino. Non abbiamo certo difficoltà ad addormentarci e ci accompagnano tutti i paesaggi fantastici che ci continuano a circolare nella testa e nei sogni… nuotiamo tra milioni di pesciolini colorati, passeggiamo in una foltissima foresta, e ancora girovaghiamo tra architetture sorprendenti…. siamo in Malesia (e Singapore)…. buonanotte.

LE TAPPE

Senza aver la pretesa di sostituire le ottime guide, ma solo per fornire qualche notizia integrativa e dare una testimonianza diretta, ho comunque preparato una illustrazione delle tappe del mio viaggio che coprono principalmente la zona sud peninsulare e l’estremo occidentale del Borneo per un totale di circa 1300 km (voli esclusi), da Kuala Lumpur alle Perhentian passando per Singapore e il Sarawak.

Nell’era di internet sono disponibili innumerevoli informazioni anche sulla Malesia con diverse guide che ne descrivono i luoghi più incantevoli e battuti turisticamente mentre devo constatare che quelli più sperduti dove si è a contatto con la vera vita familiare Malese, senza vedere neppure l’ombra di un occidentale per intenderci, siano trattati un po’ superficialmente, lasciando il viaggiatore con vari dubbi su come ad esempio inoltrarsi “into the wild” su percorsi interni alle sterminate foreste senza rischiare e senza appoggiarsi necessariamente ai (costosissimi) tour organizzati. Certo questa parte del paese sembra non essere ancora attrezzato a questo tipo di turismo (specie il Borneo) e forse questa è anche la sua forza.

Parliamo di un paese poco più grande dell’Italia, suddiviso in una parte peninsulare e una insulare che occupa la parte nord del Borneo, che quindi risulta comodo visitarlo solitamente con un tragitto da nord a sud (o viceversa) che si può organizzare a piacimento dividendola in un numero imprecisato di tappe e di conseguenza di giorni. Io ho utilizzato informazioni dalla rete, per valutare preliminarmente il tipo di percorso in base ai costi, al numero di km da fare giornalmente e quindi al tempo, ma lungo il percorso (almeno nelle città) si possono cercare informazioni valutando quindi distanze parziali e progressive tra le varie soste e le varie località d’interesse (per quanto ribadisco sia meglio partire già con un’idea di base chiara, specie se non si conosce bene la lingua!). Inoltre bisogna tener presente le condizioni della viabilità, che porta a impiegare molto tempo per entrare / uscire dalle grandi città.

Per una migliore comprensione di quanto descritto in ogni singola tappa occorre precisare alcune cose:

Le distanze indicate sono reali, date dalle somme dei vari percorsi giornalieri effettuati con i vari mezzi utilizzati (con le dovute approssimazioni, essendo tali distanze tra le località percorse sicuramente maggiori di quelle indicate nelle singole guide, visto che tengono conto delle deviazioni e degli errori di tracciato).

Le informazioni sui costi dei pasti e degli hotel sono indicative, basate sulle mie esperienze (agosto 2015) integrate da altre di varia provenienza. Tali indicazioni si presenta comunque in continua evoluzione essendo sempre possibili chiusure temporanee per lavori di alcuni locali e hotel specie nei periodi meno battuti.

In Malesia si è 5 ore in avanti rispetto all’ Italia, (che diventano 6 quando in Europa vige l’ora solare).

Si riporta di seguito uno schema riepilogativo suddividendo il tragitto, e quindi il chilometraggio, del viaggio in giorni solari, ossia dalle 0.00 alle 24.00 circa, percorso evidenziato anche graficamente in azzurro sulla mappa.

N. Tappe (In corsivo le soste) kmN° gg parz.progr. parz.progr.partenza

Milano – Kuala Lumpur volo 1 1

1 tappa Kuala lumpur: 100 100 1 2 2 KL – Malacca : 145 245 1 3 3 Malacca – Singapore : 245 490 1 4

2 tappa Singapore: 100 590 2 6 7 Singapore – Kuching: 50+volo 640 1 7

3 tappa Kuching: 460 1100 3 10 12 Kuching:– Isole Perhentian: volo + 80 1180 1 11

4 tappa Isole Perhentian: 50 1230 1 12 14 Isole Perhentian – KL: 80 + volo 1310 1 13 Ritorno Kuala Lumpur – Milano volo 1310 1 14

I SIMBOLI della MALESIA

Forse in Italia la Malesia rievoca la fama del telefilm “Sandokan la tigre della Malesia” simbolo di una natura imponente… Ma è molto di più… un paese anch’esso tempestato da secoli di guerra e di conquiste da parte di vari stati, europei in primis. Oggi il paese prova a cavalcare l’onda della crescita segnata dopo l’indipendenza da vari investimenti di grosse società anche petrolifere. Un paese che richiama tramite le sue particolarissime tradizioni e straordinarie bellezze naturalistiche sempre più turisti, animati dal desiderio di tuffarsi in un tipo di vita che ormai in occidente fa parte del passato. Capire le strade per gli spostamenti non è sempre semplicissimo, anche se col passare degli anni le varie località pare si organizzino sempre meglio per evidenziare le proprie attrazioni, anche se tanto dev’essere ancora fatto, a partire proprio dalle infrastrutture viarie.

Discorso a parte va fatto per lo stato di Singapore, che in quanto ad organizzazione, pulizia e stile di vita capeggia sicuramente le classifiche mondiali.

Ad ogni modo ad oggi lungo le principali vie e musei si trovano anche cartelli in inglese indicanti la città o l’attrazione e (a volte) la distanza.

I problemi principali possono sorgere nei tracciati cittadini (specie nelle grandi città composte da un groviglio di stradine sommerse da un traffico esagerato e contornate da una marea di motorini, spesso con nomi per noi tutti simili), con il rischio generale di perdere qualche bivio e quindi allontanarsi dal tracciato scelto.

Ecco alcuni consigli per evitare (o almeno ridurre) i problemi:

  • È consigliabile buone mappe che indichino i vari quartieri e magari le attrazioni principali (è facile trovale nei vari shops o negozietti di souvenir sulla strada).
  • I navigatori non mancano in Malesia e sono utilizzabili anche quelli italiani, certo sarebbero comodo tariffe un po’ più convenienti, almeno per capire tramite il GPS la posizione in cui ci si trova o per reperire qualche indirizzo (vedi hotel, musei, ristoranti ecc..)
  • Chiedere tranquillamente informazioni, le persone sono di solito cordiali e contente di aiutare qualcuno interessato a conoscere la loro terra e storia, e poi ricordate che queste comunità vivono grazie ai turisti. Ovviamente stare sempre in guardia, ma mai impauriti.

Ad accompagnarvi lungo il vostro viaggio vi saranno (oltre al vostro entusiasmo) in particolare alcuni simboli che pian piano diverranno familiarissimi. Eccone alcuni

I motorini… e l’impressionante traffico delle grandi città

E ancora….

I tantissimi e variopinti templi

Gli innumerevoli e coloratissimi mercati

I personaggi (lungo la strada, nei templi ecc…)

Gli Hotel (tantissimi eccone alcuni scelti da noi)

I tantissimi Musei…

E infine i tantissimi animali… veri simboli di questo angolo di mondo

Non potevo concludere senza un’immagine simbolo di questo viaggio… un bellissimo (!) fotomontaggio che ci vede novelli “Conan e Lana” alla conquista del bellissimo mare delle Perhentian

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Singapore

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Into the wild - borneo

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Bacu Cave

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Kuala Lumpur

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Malacca

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Perhentian

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Borneo



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