In bici e barca nel nord della Croazia: un percorso tra le isole più affascinanti dell’Adriatico
14 AGOSTO: Roma – Trieste
Partiamo da Roma, con la nostra macchina, alle 05.30 del mattino. Siamo a Trieste verso le 12.30. Ad accoglierci Alessandra, la proprietaria del monolocale dove abbiamo prenotato per una notte (Residence Sole, € 103,00, compreso parcheggio di € 9,00 al giorno. Ottimo). Dopo una breve descrizione dei luoghi da visitare e dei posti consigliati per mangiare, iniziamo ad esplorare la città. Siamo a due passi dal centro, fa molto caldo, ma il quartiere voluto da Maria Teresa D’Austria è abbastanza ventilato. Certo, in caso di bora sarà sicuramente meno piacevole passeggiare ma oggi è perfetto. Sembra di essere in una piccola Vienna: tutto richiama l’austerità e allo stesso tempo il grande fascino dei più eleganti quartieri della capitale austriaca. Molto bella la zona del Canale di Ponterosso e i caratteristici caffè all’aperto che danno quel tocco di vivacità in giusta contrapposizione alla severità dell’ambiente circostante. Nella parte vecchia, in posizione strategica sulla cima di un colle, dominano i due simboli storici: il Castello e la Cattedrale di San Giusto. Per cena ci fermiamo alla trattoria Siora Rosa dove mangiamo molto bene piatti tipici del posto (finocchi e carciofi gratinati, arrosto di spalla di maiale € 47,50). Subito dopo altra passeggiata in Piazza dell’Unita d’Italia, da non perdere la sera per la splendida illuminazione e nei pressi del Teatro Verdi, molto vivace per la presenza di concerti estivi.
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15 AGOSTO: Trieste – Omisalj
Di buon mattino ci rechiamo alla Risiera di San Saba, tristemente nota per essere stata trasformata in lager nazista (ingresso libero). Agghiaccianti le piccolissime celle dove venivano stipate fino a sei persone in attesa di una probabile esecuzione. Strazianti le lettere scritte dai detenuti alle famiglie in attesa di morire. Una forte testimonianza della più alta crudeltà umana. Riprendiamo la macchina in direzione della Croazia. La strada statale che attraversa la Slovenia (E61) oltre ad essere molto verde è caratterizzata dalla presenza di numerose trattorie la cui specialità è la porchetta. Ci fermiamo a caso per assaggiarla: diversa da come siamo abituati, molto più tenera e gustosa. Squisite le patate di contorno e un vino rosso della casa eccezionale (Pizzeria Amico € 33,20). Superato il confine notiamo una lunga fila per il pagamento del pedaggio ma una volta superato si torna a scorrere più velocemente. Raggiungiamo Omisalj, sull’isola di Krk, verso le 14.30. Il B&B prenotato ha una bella posizione proprio sul mare (Villa Eva € 95,00 compresa colazione), tuttavia, complice probabilmente Ferragosto, l’acqua non appare proprio limpida. Facciamo quindi un breve bagno e ci rilassiamo al sole. La sera ceniamo nel loro ristorante: il cibo è buono e i tavoli si affacciano romanticamente sulla spiaggia.
16 AGOSTO: Omisalj
Dopo colazione e una passeggiata sul lungomare raggiungiamo il porto di Omisalj dove ci imbarcheremo per la settimana bici e barca. Ad accoglierci le guide Marco e Cristina. Svolte le piccole formalità per il check-in accediamo alle cabine: piuttosto ampie e confortevoli. Il tempo purtroppo sta cambiando: con alle spalle settimane di caldo cocente ecco invece avvicinarsi le prime nuvole. Quando inizia a piovere il capitano preferisce non salpare. In un clima di delusione generale ci rechiamo al centro storico della cittadina. Siamo sorpresi nel trovare un borgo molto grazioso risalente al III secolo dopo Cristo, che si sta preparando alla festa “ Stomorina” o “ Vela Gospoja” ossia la celebrazione dell’Assunzione della Madonna, alla quale è consacrata anche la chiesa del luogo. Sono presenti stand dove si cucinano frittelle e birra a volontà. La piazza è addobbata per i giochi e pronta al concerto serale. L’occasione permette di conoscere fin da subito i nostri compagni di viaggio: tutte persone simpaticissime. QQQQQQQDDD Qq ggrruello che era apparso come un interminabile pomeriggio di pioggia scorre invece velocemente tra tante risate.
17 AGOSTO: Omisalj – Krk – Rab
Finalmente si parte. L’aver perso mezza giornata comporta chiaramente dei cambi, se non stravolgimenti di programma. Approdiamo dall’altro lato dell’Isola di Krk nell’omonima città. Il tempo è ancora incerto, così la visitiamo a piedi. Su tutto spicca l’imponente complesso architettonico della Cattedrale e Castello dei Francopan. Ben conservate le mura che circondano la parte vecchia e che risalgono all’epoca della dominazione illirica. Gradevole la passeggiata sia nel centro storico che nei pressi del porto. Dopo pranzo il sole finalmente fa capolino. Navighiamo fino al Lopar, sull’isola di Rab e iniziamo la prima tappa in bici. Il precorso prevede tratti di strada ondulata ancora non troppo impegnativi e una bellissima ciclabile che costeggia il mare. Arrivati a Rab città scendiamo dalle bici per visitare questo piccolo gioiello. Per riprendere le forze facciamo un breve aperitivo in uno dei numerosi locali all’aperto. Assaggiamo il famoso e buonissimo formaggio di Pag accompagnato da olive e ottimo vino. Superata l’animatissima piazza principale e salite le scale del Palazzo rinascimentale Dominis-Nimira, si arriva sulla via dove si susseguono le chiese più famose, con l’affascinante effetto dei campanili che svettano uno dopo l’altro. Dalla piazza dove sorge la Chiesa di S. Giustina, riconoscibile dalla grande quercia che si erge al centro, c’è una splendida vista dalla quale ammiriamo un fantastico tramonto. Raggiungiamo poi il monastero benedettino. Incontriamo delle suore e rimaniamo stupiti per la loro altezza.
18 AGOSTO: Rab – Pag – Dugi Otok
La mattina ci alziamo molto presto per salire sul belvedere e aspettare l’alba. Per le viuzze non c’è nessuno e ne approfittiamo per immortalare, senza confusione, i luoghi più significativi. Cerchiamo un caffè ma troviamo di meglio: l’unico negozio aperto è un laboratorio artigianale di pasticceria. Gustiamo cornetti e krapfen appena sfornati: una delizia e la giusta energia per affrontare la giornata. Navighiamo diretti all’isola di Pag. Il tempo è splendido. In bici affrontiamo le prime salite impegnative che però ci ripagano con la vista della magnifica costa. A Novalja la frenquentatissima piazza ci aspetta per bere qualcosa di rinfrescante e una volta a Mandre ci immergiamo finalmente in acque cristalline. Nel pomeriggio proseguiamo la navigazione ma con soste che permettono di tuffarci letteralmente in un mare splendido. La prossima destinazione è Dugi Otok, un’isola particolarmente tranquilla. Appena attracchiamo, nonostante la leggera brezza, mi rituffo per l’ennesima volta: non posso resistere ad acque tanto limpide.
Dopo cena camminiamo verso l’antica chiesa di Brbinj, illuminata all’interno ma completamente al buio all’esterno. Questo permette di osservare un cielo stellato all’inverosimile. Ci rechiamo poi in uno dei pochi locali dove assaggiamo per la prima volta la Pelinkovac: amaro croato straordinario. Brindiamo felici alla giornata trascorsa.
19 AGOSTO: Dugi Otok – Molat
A dispetto delle tante stelle ammirate ieri , oggi appare piuttosto coperto. Prendiamo comunque le bici per raggiungere Veli Rat, dove si trova il faro. Arriviamo sotto una pioggia incessante. Peccato perché il posto è molto carino. Una volta tornati in barca, ci sta benissimo un bagno in mare: a dispetto del tempo i chilometri sono stati tanti e le salite sempre faticose. Il pomeriggio arriviamo sull’isola di Molat. Avremmo dovuto riprendere le bici ma optiamo per uno spostamento a piedi a fronte di un mini tour lungo 8 chilometri. Se Dugi Otok era tranquilla qui è praticamente un deserto: poco meno di 200 abitanti divisi in tre paesini. Nel camminare ci rendiamo però conto che forse si trova proprio qui, più di ogni altro luogo visitato, l’essenza vera della Croazia. Si sente ovunque profumo di rosmarino, i cui fiori nutrono le api che consentono una gran produzione di miele, incontriamo un pastore con le capre che ci offre la possibilità di assaggiare il suo formaggio. Ritroviamo le antiche tradizioni di lavorazione dei prodotti della terra. Visitiamo i resti di un campo di concentramento e il monumento in memoria delle vittime della II guerra mondiale. Sulla strada del ritorno notiamo un cielo che si sta finalmente aprendo verso un azzurro intenso, respiriamo a pieni polmoni aria pulita: non c’è traffico ma solo una fittissima macchia di cespugli. Giusto la temperatura ci impedisce al rientro un lungo bagno perché anche qui l’acqua assume colori speciali. La sera andiamo nell’unico pub presente dove assaggiamo una grappa corata buonissima ma dal nome impronunciabile. Si brinda ancora perché, nonostante il clima, abbiamo vissuto tanti momenti a contatto con la natura.
20 AGOSTO: Molat – Mali Losinj
Oggi finalmente c’è il sole ma anche la bora. Attracchiamo a Mali Losinj, un vivacissimo porto. Cerchiamo una baia riparata per rinfrescarci in acque sensazionali. Saltiamo il pranzo perché troviamo un vero e proprio angolo di pace. Prendiamo le bici e la ciclabile che percorriamo è a dir poco eccezionale: un panorama interamente rivolto verso il mare che offre uno spettacolo difficile da descrivere. L’occhio spazia fin dove può tra baie cristalline, isolotti lontani e viali alberati. Non possiamo non sostare per una rigenerante nuotata. Arriviamo a Veli Losinj e, circondati da coloratissime case pastello gustiamo enormi coppe di gelato nella piazza principale.
21 AGOSTO: Mali Losinj – Cres
Partiamo in bici da Mali Losinj per raggiungere attraverso il ponte girevole l’isola di Cres. E’ nuvoloso ma al momento non piove. Prima di arrivare visitiamo l’interessante paesino di Osor: una cittadina medievale che vide le sue fortune grazie proprio al suo canale. Era infatti uno dei più importanti centri commerciali, religiosi e politici della regione. Ad accoglierci le rovine del castello e poco più avanti la chiesa dell’Assunzione. Ci imbattiamo nei resti di un convento dove probabilmente c’era anche un cimitero perchè sono ancora visibili residui di scheletri. Anche oggi le salite da percorrere sono intense ma la fatica è attenuata da piccole pause adatte a mangiare fichi e more che qui crescono in abbondanza. La barca ci attende a Martinscica, piccola località dal mare trasparente. La bora però non permette di rimanere. Iniziamo così la navigazione verso la città di Cres e nel frattempo inizia a piovere. Fortunatamente come arriviamo smette così possiamo visitarla. L’impronta veneziana è ciò che si nota subito, vie lastricate, ancora case color pastello e logge rinascimentali. Un mix di arte e colore che rende anche questa cittadina l’ennesima perla dell’Adriatico. Il tocco magico di un grande arcobaleno sul porto crea una cornice naturale: per pochi istanti sembra di far parte di un dipinto. La sera acquistiamo marmellate e altri prodotti artigianali in un piccolo mercato: una bontà spettacolare.
22 AGOSTO: Cres – Krk
Navighiamo per tornare sull’isola di Krk. Ci fermiamo a Malinska e approfittando della bella giornata, nuotiamo nei pressi delle spiagge che offrono sempre un mare da sogno. Verso le 13.00 partiamo per l’ultimo, ahimè, giro in bici della vacanza. Non ci risparmiamo in chilometri e salite. Facciamo una divertente sosta a Soline, famosa per i fanghi. Ci ricopriamo interamente di questa sostanza melmosa dal forte odore ma effettivamente, una volta tolto tutto, la pelle appare molto più morbida e liscia. Nel tardo pomeriggio siamo di ritorno ad Omisalj. La sera saliamo nuovamente al borgo antico, li dove la nostra avventura era iniziata e anche se domani dovremo salutarci, alziamo i calici in onore della splendida settimana trascorsa e alle nuove amicizie. Nonostante il meteo a sfavore siamo riusciti a vedere tanto, avremo fatto meno bagni ma abbiamo conosciuto piccole realtà che in altro modo sarebbero state forse più trascurate.
23 AGOSTO: Laghi Plitvice
Dopo un caloroso saluto a tutta la barca con la promessa (devo dire ad oggi mantenuta) di rivederci, proseguiamo verso i laghi Plitvice. Abbiamo prenotato alla Pansion Breza (€ 85,00 colazione compresa), un bellissimo posto con classiche baite di montagna in mezzo ad una vallata. Siamo accolti dalla proprietaria che parla molto bene l’italiano. Ci fornisce una mappa e tutte le indicazioni necessarie per visitare il parco, indicando, tra l’altro, una strada che permette in pochi minuti a piedi di raggiungere l’ingresso P3. Iniziamo il nostro giro dai punti panoramici. Ciò che non può non colpire sono i colori: il verde intenso che assume sfumature incredibili con i riflessi del sole. Da non tralasciare la folta vegetazione che fa da contorno e il piacevole rumore dell’acqua che scorre tra cascate grandi e piccole, prima fra tutte la Veliki Slap, tanto alta e maestosa da non riuscire a fotografarla per intero. Arriviamo alla stazione n.1 dove prendiamo il trenino che porta al punto più alto, ST 3, e iniziamo a scendere a piedi. Qui si alternano i laghi più grandi. Un panorama affascinante ci accompagna per tutto il percorso. E’ come se fossimo in una sorta di paradiso. Arrivati al punto P2, dove partono i traghetti, ne prendiamo uno per tornare verso l’uscita. Non so quanti chilometri avremmo fatto nel corso del solo pomeriggio, siamo stanchissimi ma contenti di essere riusciti a vedere tutta la parte principale. Ceniamo all’interno della pensione dove ci aspetta una grigliata di carne favolosa.
24 AGOSTO: Zara
La colazione è speciale: oltre ai classici affettati, pane e marmellata, ci sono frittelle calde appena sfornate. Tutto quel che non si riesce a mangiare può essere portato via tramite sacchetti consegnati dal personale. Riprendiamo la macchina in direzione di Zara dove ci imbarcheremo il giorno successivo per rientrare in Italia. Un traffico pazzesco ci aspetta dall’uscita dell’autostrada per arrivare alla stanza prenotata. Anche qui troviamo una persona squisita ad attenderci, Ana Maria che ci mette a disposizione una camera spaziale: un lusso esagerato, con tutte le comodità possibili e immaginabili. Oltretutto in pieno centro. (Silver & Gold Luxury Rooms € 103,00, compreso parcheggio e colazione). Conosciamo abbastanza bene la città, in quanto era una delle tappe del giro bike and boat fatto qualche anno fa ma è stato un piacere tornare qui. Sempre bellissima anche se questa volta molto affollata, mostra tutto il suo splendore a partire da Nardoni Trg, con la grande Torre di Guardia. Un quadro perfetto è formato dalla Chiesa di San Donato che sorge accanto alle rovine romane e la Cattedrale di Santa Anastasia , non a caso l’immagine di Zara più rappresentata. Piccole botteghe artigianali e un grande mercato attirano la nostra attenzione. E’ un incanto perdersi tra le sue vie lastricate, il tutto circondato dalle mura cittadine che si interrompono per lasciar spazio alle antiche porte. La sera ne approfittiamo per un po’ di shopping ma il meglio lo lasciamo alla fine: seduti sui gradini con lo sguardo rivolto verso il mare, ascoltiamo in silenzio l’organo marino. Con il riflesso della luna dinanzi a noi e la dolcezza del suono generato direttamente dalle onde, non troviamo modo migliore di salutare per la seconda volta la splendida terra croata. Ancora una volta siamo stati colpiti dall’autenticità di questi luoghi, dalla semplicità e cortesia dei suoi abitanti e dalla capacità di conservare e valorizzare le proprie risorse artistiche e naturali. Non c’è altro da aggiungere e nulla che cambieremmo, ai nostri occhi la Croazia appare così, un posto davvero speciale.
Qualche dettaglio in più
– Per il tour bici e barca ci siamo affidati, come ormai di consueto, a Girolibero € 930,00 pensione “quasi”completa (www.girolibero.it/viaggi). Per il tipo di viaggio lo consiglio per serietà e precisione;
– I chilometri totali sono stati circa 260. Le tappe giornaliere variavano da 30 a 50 a seconda del percorso. E’ un itinerario piuttosto impegnativo per le lunghe salite e il caldo (nel nostro caso non si è sentito molto). Il programma indicato sul sito è stato stravolto per le condizioni atmosferiche ma riadattato in modo eccellente in tempo reale;
– Quando prenotate nei b&b, appartamenti o hotel della Croazia, fatevi inviare sempre delle indicazioni con dei punti di riferimento. Alcune vie non sono presenti sui navigatori e si rischia di perdere molto tempo per trovarle
– Il wi-fi non funziona benissimo nelle strutture, tanto meno sulla barca
Buon viaggio!