Alaska fai da te

Viaggio on the road ai confini del mondo
Scritto da: luisamacchia
alaska fai da te
Partenza il: 11/09/2015
Ritorno il: 04/10/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
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Alaska, arriviamo! Già molti anni fa volevamo andarci ma come al solito avendo deciso all’ultimo, x il mese di Agosto non avevamo più trovato voli disponibili. Questa volta ci siamo anche perché abbiamo deciso di andare nel mese di settembre per non trovare troppa gente… e siamo stati accontentati.

Abbiamo prenotato quasi tutto dalla Italia perché a settembre molti posti sono già chiusi e non volevamo correre rischi di non trovare. Alloggio… volo Torino Anchorage diretto via Francoforte con la Condor Air niente da dire (classe business però). Siamo atterrati ad Anchorage con la pioggia. Iniziamo bene…

2° giorno

Sole passeggiata x Anchorage x i vari negozietti; siamo ancora stanchi 10 ore di fuso orario si fanno sentire.

3° giorno

Ritiriamo l’auto e partiamo verso il Denali… sotto la pioggia che ci accompagnerà x tutto il viaggio fino all’albergo il Denari park hotel che si trova a 15 minuti dalla ingresso del parco. Camera confortevole con bagno privato. Andiamo a mangiare in una specie di agglomerato di Baracche in un locale abbarbicato sul fianco della collina… ottimo e caratteristico ci mangeremo anche la sera dopo mentre la terza sera abbiamo rischiato di rimanere a digiuno: non avevano personale x cucinare e l’unico posto aperto era il solito ristorante cinese. Anche i supermercati erano sguarniti in quanto il parco chiudeva il giorno dopo e… finita la stagione.

4° giorno

Giro con il bus di 10ore fino a Kaltishina. In questo posto vivono 27 persone fisse tutto l’anno. Ma hanno come in tutti i paesi sperduti dell’Alaska la pista di atterraggio anche perché in inverno sono completamente isolati; è il 14 settembre e c‘è già la neve. Di animali riusciamo a vedere solo la pecora di dall e alcuni uccelli. Di orsi neanche l’ombra anzi sì, un puntino in lontananza. Nessun altro animale, peccato. Il paesaggio, x quel che riusciamo a vedere, è bello come comunque negli altri parchi americani o canadesi.

5° giorno

Non piove, nevica. Decidiamo lo stesso di andare nel Denali con la nostra auto fin dove si può (la strada è comunque sempre solo percorribile per un tratto, poi solo le navette). Sul percorso ci sono un alce e 2 orsi, peccato sono lontani. Il paesaggio è fantastico: è tutto bianco x la nevicata.

6° giorno

Trasferimento infinito verso Fairbanks, ovviamente sotto la pioggia. Arriviamo a Fairbanks e alloggiano al Minnie Street bed And breakfast. E’ molto carino e curato. Bella camera con bel bagno. Una cucina comune molto bella con un bel divano con l’isola relax.

7° giorno

Giro a Chena Hot spring. C’è un lodge lussuoso, una piscina normale ed una di acqua calda. Il centro organizza gite a cavallo, affitta le bici e c’è anche la possibilità di campeggiare. Ogni piazzola ha il tavolo e la zona barbecue. Ovviamente non manca la pista di atterraggio. C’è anche un centro di cani da slitta e d’estate ti fanno fare la gita con la slitta con le ruote. Io che amo i cani sono rimasta un po’… così… a vedere tutti questi a catena e nel fango. Torniamo nel nostro alloggio dopo aver fatto spesa al Fred Mayer, un grande supermercato. Per inciso… si trova tutto: la Nutella e la pasta Buitoni, ma tutto costa tantissimo. Un piccolo pezzo di formaggio, il più economico, costa 7 o 8 euro…

8° giorno

Andiamo a cambiare macchina e prendiamo un fuoristrada dotato di radio cd, 2 ruote di scorta ecc… perché tutto il tragitto della Dalton è sprovvisto di copertura telefonica… solo satellitare o baracchino. Scopriremo poi che non solo lungo la Dalton i telefoni non funzionano, ma anche su parecchie altre strade. Ci aspettano dalle 6 alle 8 ore di strada sulla mitica Dalton. Dopo aver percorso la Elliot, finalmente il cartello Dalton. Dopo qualche miglio piove e nevica. La strada è una poltiglia di fango. Andiamo a 30 miglia orari. Vengo presa dallo sconforto… non arriveremo mai, dobbiamo farne 175 di miglia. Poi le cose migliorano. Ci sono dei brevi tratti asfaltati e soprattutto non piove e non nevica. Miracolo! Il fondo sterrato è duro, si viaggia bene. Arriviamo allo Yukon River, la nostra macchina è ormai color fango… Ci fermiamo al ristorante e mangiamo una buona zuppa locale. Riprendiamo il viaggio, non nevica, non piove, la strada è asfaltata e lo resterà per quasi tutto il percorso fino a Wiseman dove arriviamo verso le 4 del pomeriggio, perché ci siamo fermati in vari posti x fare foto… ovviamente anche al circolo polare artico (c’è solo un cartello a ricordarlo e dei simpatici uccelli che prendono il cibo dalla mano).

Andiamo a dormire al Boreal Lodge. Il paesino di Wiseman è costituito da massimo 10 casette che erano dei minatori e adesso di privati. Ci sono 2 lodge fatti di piccole costruzioni in mezzo al bosco. Al boreal abbiamo preso (prenotato da Torino) una cabina con bagno condiviso. La cameretta è piccola e spartana (modello capanna due brande e stop) ma pulita calda e i letti sono comodi; i servizi vicini e puliti, ben fornita la cucina dove farsi da mangiare (i fiammiferi li forniscono loro). Paghiamo x la stanza 100 dollari in contanti o 105 con carta di credito, ma comunque danno la ricevuta. C’è il wifi gratuito, ma prende bene solo in cucina.

9° giorno

Al mattino ci svegliamo e poi ci dirigiamo verso il passo di Antigun 1400m. Uno spettacolo meraviglioso, da non perdere. Tenere presente che c’era già neve, ma si poteva andare con la x 4×4 senza scivolare i tir che passano numerosi sulla Dalton x andare a White horse e prudoe bay mettevano le catene. È proibito fermarsi lungo la strada del passo. Non siamo andati oltre un po’ x la neve (non avevamo le catene), un po’ per la distanza e siamo pertanto rientrati a Coldfoot Camp x dormire xchè al boreal non avevano posto per 2 notti. Sconsiglio vivamente il Coldfoot Camp. La stanza con “bagno” (che è poi una rientranza della camera in cartongesso)costa ben 209 dollari e il wifi è a pagamento 1ora 5 dollari ma anche volendo pagare non si riesce ad accedere… 100 volte meglio il boreal lodge anche senza bagno. Comunque ormai siamo qui… In questo posto si fermano molti camionisti a mangiare riposarsi e fare benzina.

10° giorno

Partiamo da Coldfoot e rientriamo a Fair Banks facendo una sosta allo Yukon river x mangiare. Non piove x cui la strada sterrata è una meraviglia, niente fango. Dormiamo a Fairbanks sempre al Minnie street dove ci eravamo trovati proprio bene all’andata dopo aver restituito la 4×4 e ripresa la nostra scatoletta.

11° giorno

Partiamo x Tok, tappa intermedia x raggiungere il Wrangell Saint Elias national park. Dormiamo al Golden bear motel senza lode e senza infamia. Il wifi prende solo nella reception bar. Siamo gli unici ospiti e il giorno dopo chiudono. Per fortuna un ristorante aperto c’è.

12° giorno

Partiamo x Glennallen e ci fermiamo al motel prenotato dall’Italia. Anche qui tutto il motel è per noi, ma non essendo fornito di cucina x cenare dobbiamo spostarci a Tonsina dove, ci dice l’albergatrice, c’è un ristorante aperto…. e il ristorante c’è… russo. Mangiamo comunque un’ottima zuppa calda… poi nanna, domani si va a mc cartny.

13° giorno

Colazione in camera e partenza. Per strada non c’è nessuno. Arriviamo a Chitina e inforchiamo la mc cartny sterrata. Qualche macchina di passaggio poi, dopo quasi 3 ore a 30 miglia orarie, arriviamo al paese di mc cartny. Ovviamente, essendo fuori stagione, la navetta x il paese dei minatori non c è x cui… 6 miglia all’andata e 6 miglia ritorno a piedi. La città fantasma sta rinascendo nel senso che stanno ricostruendo le vecchie case con gusto nello stesso stile. C’è anche un lodge chiuso che è molto bello. Delle vecchie case non è rimasto quasi più niente. Ripartiamo alle 17 x tornare al motel, due ore di strada incontrando una sola vettura. Niente campo x telefonare. Preghiamo che la macchina non si rompa altrimenti ci recupereranno il giorno dopo. Molto meglio la Dalton, almeno lì passano i tir.

14° giorno

Per fortuna la macchina non si è rotta e al mattino partiamo x Valdez, 2 ore circa di macchina su strada asfaltata e poco frequentata. Merita il viaggio. La strada è molto bella dal punto di vista paesaggistico. Si attraversa un passo con ghiacciaio e poi si scende al mare. Anche lì solita storia, tutto chiuso, ma x fortuna c’è 1 ristorante aperto.

15° giorno

Partenza x Seward per un trasferimento di circa 6.30 ore con sosta al centro commerciale Dillon di Anchorage. Arrivo nel pomeriggio nel nostro motel già prenotato.

16° giorno

Gita in barca nella penisola di Kenai. Mi sembra quasi di essere nel film di King Kong. Piove e si abbassa la nebbia. Si intravedono gli scogli verdeggianti solo quando si è vicini. Vediamo una balena, i delfini e le foche. E poi tanta acqua. Di sotto e di sopra ma va beh nel prezzo non era compreso il sole e neanche l orso sulla spiaggia e le orche… pazienza.

17° giorno

Avevamo prolungato di una giornata il soggiorno a Seward perché ci avevano detto che era molto bella la zona. Effettivamente lo è ma al risveglio ancora tanta acqua e nebbia che non si vede la sponda opposta… ma c è una bella passeggiata lungomare da cui riusciamo ad osservare le otarie e le… balene fare i salti.

18° giorno

Si torna ad Anchorage la nostra Alaska sta x finire.

19° giorno

Dedicato allo shopping: salmone ovviamente ma anche attrezzatura sportiva. Maglie termiche, moffole, scaldapiedi chimico decisamente più a buon mercato che da noi… Se vi piacciono le scarpe antineve e dovete venire in Alaska lasciate le vostre a casa e acquistatele qui… calze con posto x le pile ecc… di tutto e di più e perché no un salto da abercrombie and ficht che faceva gli sconti.

20° giorno

Riconsegnata l’auto e via… si deve tornare.

CONSIDERAZIONI E CONSIGLI

Alberghi: abbiamo quasi sempre soggiornato in bed And breakfast. Il più bello è sicuramente il Minnie Street. Gli altri erano puliti ma un po’ squallidini. Del resto cerchiamo sempre soluzioni economiche che in Alaska vuol dire dai 60 dollari in su in bassa stagione.

Mangiare: abbiamo mangiato in tutto 5 sere fuori. Per il resto cucinavamo noi la sera e di giorno pranzo al sacco x strada.

Periodo: lo abbiamo decisamente sbagliato. Non c’erano più tutte le attrattive estive tipo visite agli orsi gite in canoa ecc… ma non c’erano ancora quelle invernali. In compenso niente zanzare (deve veramente esserci l’invasione perché tutti i motel anche quelli più brutti erano dotati di zanzariere) ed effettivamente poca gente… mi chiedo quale caos sia il Denali park in piena stagione.

Strade: da fare la Dalton ma tornassi indietro la farei fino a prudoe bay ovviamente in altra stagione. D’estate organizzano anche viaggi con andata in macchina e ritorno in aereo o viceversa. Attenti ad affittare la macchina e all’assicurazione effettivamente sulla Dalton i TIR che vanno forte sparano la ghiaia con molta violenza infatti a noi hanno crepato il lunotto anteriore ma avendo un fuoristrada con assicurazione non hanno detto niente. Attenzione quando guidate e dove andate, su alcune strade ci sono delle belle buche e se le prendete… ciao macchina.

Vivere: tutto caro, ma potete tranquillamente comprare nei supermercati x risparmiare, dentro ci sono anche self service con qualunque tipo di cibo americano, italiano, asiatico ecc… anche gli scaffali a volte sono divisi per etnia…

Popolazione: ci siamo trovati benissimo, molto gentili e pronti ad aiutarti se hai bisogno. Perfino in aereo. Al ritorno la mia vicina di posto mi ha preso il cellulare e ha chiesto a quelli dell’altra fila di farmi le foto dal finestrino… Se avete la fortuna di fare il volo Anchorage Seattle con una bella giornata il panorama è spettacolare.

INFINE tornerei in Alaska? Assolutamente sì. Mi piacerebbe tornare e viverci per qualche mese alternando il periodo il Alaska con Luan Prabang la vecchia capitale del Laos, ma questo rimane per adesso un sogno… aspettando la pensione.

Se volete più informazioni non fatevi problemi. Mi potete contattare a questa email: marialuisamacchia@gmail.com



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