Assisi, sulle tracce di San Francesco

Due giorni alla scoperta di una Assisi spirituale, riscoprendo il vero spirito del Natale e ristabilendo la pace interiore.
Scritto da: Illy&Andy13
assisi, sulle tracce di san francesco
Partenza il: 13/12/2015
Ritorno il: 13/12/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Partire con la nebbia non mi è mai piaciuto, ma subito dopo Bologna è spuntato fuori uno splendido sole.

La strada per raggiungere la nostra meta è ancora lunga, ma per l’ora di pranzo ci siamo ritrovati a mangiare tartufo in un ottimo ristorante di Santa Maria degli Angeli. L’albergo che avevamo scelto era poco lontano dal ristorante; quindi una toccata e fuga per fare il check in e subito ci siamo immersi nell’atmosfera che la splendida Assisi regalare al viaggiatore nel periodo natalizio.

Abbiamo parcheggiato la macchina al parcheggio a pagamento Giovanni Paolo II, proprio sotto la basilica di San Francesco che imponente si mostra ai nostri occhi. E da qui abbiamo proseguito a piedi proprio per raggiungere, come prima tappa, la Basilica del santo.

I controlli per l’ingresso sono serratissimi: dopo aver passato il metal detector raggiungiamo l’ingresso della basilica, dove è stato posto l’albero di Natale alla cui base è stata realizzata una natività collocata su una barca che ha viaggiato per il Mar Mediterraneo, in onore a tutte le vittime del mare.

La basilica è costituita da due parti, la basilica inferiore e quella superiore e al passaggio tra una e l’altra zona è possibile fermarsi allo shop e prendere qualche santino da portare a casa.

In entrambe le basiliche l’impatto emotivo è molto forte, amplificato, nella parte superiore, da una musica che si sente in sottofondo che noi conosciamo bene: il “Dolce sentire”, il canto di San Francesco, che per noi ha un significato particolare, perché è una delle musiche che abbiamo scelto per la celebrazione del nostro matrimonio.

Usciamo dalla basilica e sull’enorme piazzale verde dove compare l’inno alla pace con il tao simbolo del santo, è stato allestito uno splendido presepe a grandezza naturale. Cominciamo quindi il nostro cammino per la principale strada della città, Via San Francesco, che inaspettatamente si rivela quasi deserta.

La nostra prossima tappa è Piazza del Comune, dove si trova il Tempio di Minerva, il Palazzo dei Priori e il Museo Civico. Complice anche il buio che comincia a far capolino già prima delle 17.00, tutte le strade si colorano di luminarie e l’atmosfera si fa davvero romantica.

A questo punto scegliamo prima di raggiungere la Chiesa di Santa Chiara, da cui si gode anche un ottimo panorama: dopo aver reso omaggio alla santa, ci dirigiamo alla Chiesa di San Rufino, il Duomo di Asssisi. Qui troviamo due piacevoli sorprese ad accoglierci: la prima è una collezione di quadri raffiguranti un Santo a noi molto caro, Giovanni Paolo II: è così che ci portiamo a casa, con un’offerta libera, una pergamena con il ritratto dal Santo dei nostri tempi.

La seconda è la presenza della Porta Santa, posta al duomo in occasione del Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco. La porta è chiusa perché l’apertura è prevista per il giorno successivo, il 13 dicembre nel pomeriggio. Ci accontentiamo quindi di vederla chiusa, e questo ci regala comunque una grande emozione e un bellissimo ricordo.

Dopo aver partecipato alla messa e aver fatto di nuovo una scorpacciata di tartufo, decidiamo di ritornare nei pressi della Basilica di San Francesco per goderci lo spettacolo di Assisi by night. E abbiamo fatto una scelta più che ottima: l’atmosfera era particolare, la pace e il buio della notte si mischiavano alla luce intensa proveniente della basilica, dalle statue del presepe e dal grande albero. E’ stato veramente un momento molto toccante, che ci ha cullato per quella nostra prima unica notte nella terra del santo patrono d’Italia.

Il giorno seguente avevamo in programma tre mete. Prima di lasciare l’albergo, alla reception ce ne è stata consigliata una quarta che però per motivi di tempo non siamo riusciti a realizzare. Salire alla Rocca Maggiore in macchina per godere dello splendido panorama di Assisi.

Abbiamo per prima cosa raggiunto la vicina chiesa di Santa Maria degli Angeli. Questo luogo ospita la cappella della Porziuncola che nel 1205 Francesco scelse come dimora e dopo averla restaurata , decise di fondarvi l’ordine dei francescani. All’epoca, la Porziuncola si trovava in mezzo alla salva, quindi la chiesa di Santa Maria degli Angeli venne costruita intorno a questo luogo sacro. Una chiesa dentro una chiusa quindi.

Ci spostiamo poi a San Damiano, un convento, dove si narra che nel 1205 il Crocifisso, ora custodito a Santa Chiara, abbia parlato a Francesco invitandolo a sistemare l’edificio che negli anni successivi diventerà la dimora di Chiara e delle sue compagne. La macchina l’abbiamo lasciata al parcheggio e poi proseguito a piedi per qualche metro. Lungo il breve tragitto, si entra nello spirito giusto per visitare il convento.

Un masso posto lungo il viale e una statua del santo rivolto versa la campagna ricordano che proprio qui Francesco ha composto il Cantico delle Creature. Entrati nel convento il percorso è obbligato e senza guida. E’ possibile comprare con un’offerta libera un opuscolo con la spiegazione dettagliata dell’intero percorso: si entra in chiesa attraverso la Cappella di San Girolamo, dove attendiamo che finisca la celebrazione della Santa Messa. Da qui seguiamo il percorso che ci porta attraverso l’Oratorio di Santa Chiara, il suo dormitorio, dove un’insegna indica il luogo preciso dove la Santa morì, e il Chiostro, adornato con splendidi fiori e l’immancabile presepe.

Ultima tappa del nostro pellegrinaggio è l’Eremo delle Carceri, forse il luogo che più di tutti ci è rimasto nel cuore. Un luogo di pace per lo Spirito e ristoro per l’anima. Qui l’immagine e il ricordo del Santo è ovunque e la tranquillità in cui è immerso invita ancora oggi alla preghiera. Passeggiando in mezzo agli alberi nessun rumore distrae la nostra attenzione: ed è così che passiamo davanti all’Albero e alla grotta di San Francesco, il luogo preferito dal santo per il riposo e la preghiera.

E’ con la pace nel cuore che riprendiamo la macchina per tornare alla nostra routine giornaliera.

Di sicuro Assisi avrebbe avuto ben altri luoghi suggestivi da visitare, ma non mancheremo di tornarci ancora, portando sempre con noi lo spirito di questo vero Natale.

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